Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi
L'8 ottobre del 1922 nasceva il leggendario tecnico svedese: straordinario centrocampista; con carisma, superstizioni e raffinatezza seppe imporsi come uno dei più grandi anche in panchina
Valdemarsvik, “Il fiordo del vichingo”: nei lunghi inverni degli anni trenta era normale che i gradi precipitassero ben sotto lo zero; quindi, a un ragazzino gracile non potevano bastare lo strutto, o l’olio di fegato di merluzzo, per irrobustirsi. Ci volle anche lo sport; gli sport, per essere precisi: più di una disciplina, dalla boxe a una rudimentale e pericolosa forma di hockey, che una volta gli mandò in frantumi una tibia, risanata grazie a una fasciatura strettissima che si era praticato da sé. Vera o no che fosse, lui la raccontava benissimo, come un sacco di altre storie. Come quella della folla di San Siro che si alza in piedi all’unisono per applaudire il centrocampista che dopo tre anni è “riuscito” a sbagliare un passaggio. Un’altra perla dell’aneddotica della qual
Abbonati per continuare a leggere
Questo è un contenuto riservato agli abbonati. Hai letto tutti gli articoli gratis del mese, non smettere di leggere e attiva l’offerta, tanti contenuti con un unico abbonamento.
Abbonati a € 2,99 € 4,50
Hai già un abbonamento?