6 aprile 1997, Milan-Juve 1-6: il ciclone bianconero si abbatte su Sacchi

6 aprile 1997, Milan-Juve 1-6: il ciclone bianconero si abbatte su Sacchi

La notte più buia dei gloriosi anni ’90 rossoneri. Una Signora senza pietà trascinata da Jugovic e da un giovane Bobo Vieri, travolge il Diavolo a San Siro e vola verso lo scudetto

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Il 6 aprile 1997 il calendario della Serie A propone una super classica: nel posticipo di San Siro è in programma Milan-Juventus. I padroni di casa, in seguito a un avvio di stagione pieno di difficoltà – che ha determinato il ritorno di Arrigo Sacchi, subentrato in panchina a Tabarez esonerato dopo la rovesciata di Luiso – sembrano in ripresa, provenienti da due convincenti vittorie arrivate senza concedere gol contro Fiorentina e Atalanta. Dall’altra parte la Juve di Marcello Lippi, una corazzata che non perde da 10 partite e domina in campionato e in Europa. Anche se nel pomeriggio il Parma – diretta inseguitrice della Signora in classifica – si è portato a -3, battendo 3-0 la Sampdoria. I Ducali si trovano costretti a fare il tifo per gli uomini di Sacchi, che con un risultato positivo potrebbero riaprire il discorso scudetto. 

Juve più cinica, doppio vantaggio all’intervallo 

La Juve si presenta a Milano senza Montero, Torricelli, Deschamps, Conte, Del Piero e Padovano. Ma anche l’infermeria del Milan è piena: out Costacurta, Albertini, Weah, Davids e Ambrosini, con Coco ed Eranio in panchina, ma a mezzo servizio. Panchina anche per Baggio, al quale Sacchi preferisce il tandem Simone-Dugarry. Le due squadre si studiano per un quarto d’ora, poi, al 19’, è Sebastiano Rossi il primo a sporcarsi i guanti: la sua respinta sul potente destro di Vieri finisce sui piedi di Jugovic, che sblocca il risultato. Un Milan che lascia troppi spazi tra i reparti, nei quali s’infilano come il burro i centrocampisti bianconeri – Jugovic, Tacchinardi e Zidane, autori di una prova superba –, riesce comunque ad impensierire l’attento Peruzzi. Prima con un colpo di testa Dugarry ben parato in angolo, poi con una deviazione in area di Simone bloccata con sicurezza da “Tyson” e infine con la punizione di Boban, terminata di poco alta. Al 32’, però, la Juve colpisce ancora. Jugovic calcia dalla distanza, la sfera deviata arriva sui piedi di Boksic che si ritrova a tu per tu con Rossi e viene steso dal goffo intervento di Maldini: rigore. Il portiere rossonero tocca soltanto il penalty di Zidane, che firma così il raddoppio ospite. Rossi si dispera per la mancata parata, ma non può ancora sapere cosa lo aspetta nel secondo tempo.

Ancora Jugovic, doppio Vieri e Amoruso: game, set, match Juve!

Da segnalare nel finale della prima frazione anche l’infortunio muscolare a Boksic, che lascia il campo a Nick Amoruso, e una clamorosa occasione non concretizzata da Savicevic. È proprio il giovane attaccante ex Padova a dare il via all’azione del 3-0. “Nick Dinamite” deve solo difendere il pallone e allargare sulla sinistra, al resto ci pensa ancora Jugovic, che dalla fascia in cui sta semplicemente demolendo l’avversario Reiziger, si accentra e batte uno stizzito Rossi sul primo palo. A questo punto Sacchi butta nella mischia Baggio. L’entrata in campo del fuoriclasse di Caldogno viene accolta da un mix di applausi – tutti in suo favore – e fischi, all’indirizzo del Vate di Fusignano, che forse avrebbe dovuto inserirlo prima. Ma quando anche il colpo di testa del Divin Codino s’infrange sui guantoni di uno straordinario Peruzzi, si ha la definitiva percezione che per il Milan non sia proprio serata. La difesa rossonera, guidata dalla stagionata coppia centrale Vierchowod-Baresi (74 anni in due), è ormai in balia di un avversario che la fa crollare per la quarta volta al 71’. Segna il suo primo gol al Meazza Bobo Vieri, sfruttando il pregevole assist di Tacchinardi, reso possibile dal disastroso posizionamento della retroguardia rossonera. San Siro non crede a quello che sta accadendo, ma non è finita, perché due minuti più tardi si aggiunge alla festa bianconera anche Amoruso, raccogliendo la corta respinta di Rossi sul bolide dell’inesauribile Jugovic e firmando il pokerissimo. Il bellissimo gol immediato del Milan, di Simone, arrivato con un potente tiro al volo, serve solo a evitare il cappotto, vista l’ultima segnatura di serata che porta ancora la firma di Vieri all’81’. Per Bobo doppietta a San Siro al Milan a coronare un periodo fantastico, visto l’esordio con la Nazionale maggiore arrivato (con tanto di gol) contro la Moldavia solo una settimana prima.

Ciclone Juve! Milan da rifondare, ma c’è un precedente…

Finisce con un inimmaginabile 1-6, stessa goleada che la Juventus aveva inflitto il 15 gennaio al Psg nella finale d’andata della Supercoppa europea. Un compiaciuto Lippi a fine gara ci scherza, rendendo pubblica una battuta di Chiusano: “L’avvocato Chiusano mi ha ricordato che una volta a Torino il Milan vinse per 7 a 1, ma la Juve conquistò egualmente lo scudetto. Era il campionato 1949-50”. Effettivamente un precedente c’è e venne giocato in un'occasione storica: quella del 5 febbraio 1950 fu la prima partita trasmessa in Italia in diretta televisiva. Tornando all'attualità, l’umiliante sconfitta milanista manifesta il solco creatosi ormai tra le due squadre, rendendo lampante il fatto che in casa Milan sia tutto da rifondare. È il tempo del dominio della Juve di Lippi, almeno in campionato, perché in Europa ai bianconeri mancherà un pizzico di fortuna per tornare nell’olimpo e ripetere i fasti proprio del grande Milan di Sacchi e Capello.

Milan-Juventus 1-6 del 6 aprile 1997, il tabellino:

MILAN (4-4-2): Rossi S.; Reiziger, Vierchowod, Baresi, Maldini; Savicevic, Desailly (37’ st Tassotti), Boban, Blomqvist (14’ st Baggio R.); Dugarry, Simone. A DISP.: Pagotto, Vukotic, Coco, Eranio. ALL.: Sacchi.

JUVENTUS (4-4-2): Peruzzi; Porrini (28’ st Pessotto G.), Ferrara, Iuliano, Dimas; Di Livio, Tacchinardi, Zidane (30’ st Lombardo), Jugovic; Boskic (39’ pt Amoruso N.), Vieri C. A DISP.: Rampulla, Nicoletto, Trotta I., Vieri M. ALL.: Lippi.

ARBITRO: Braschi (Prato).  MARCATORI: 19’ pt e 6’ st  Jugovic, 32’ pt rig. Zidane, 26’ st e 36’ st Vieri C., 28’ st Amoruso N. (J); 31’ st Simone (M).?

 

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