Verona-Genoa: la partita di Emiliano Mascetti

Verona-Genoa: la partita di Emiliano Mascetti

Bandiera gialloblù e recordman di presenze in A con gli scaligeri, l’ex centrocampista è il bomber della storia del confronto: nel 1977-78 fece doppietta sia all’andata che al ritorno contro il Grifone

Jacopo Pascone/Edipress

04.04.2022 ( Aggiornata il 04.04.2022 09:13 )

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Nella stagione 1977-78 Emiliano Mascetti è ormai da tempo un veterano dell’Hellas, porta la fascia al braccio, ha da poco superato l’ex compagno Paolo Sirena come recordman di presenze del club in massima serie – primato che detiene ancora oggi con 232 gettoni – e governa il centrocampo con la sicurezza di un leader. Qualche gol nelle gambe lo ha sempre avuto, ma nel campionato 1977-78 si supera: 9 centri in 28 presenze. Quattro di questi arrivano nelle sfide contro il Genoa: due all’andata, altrettanti al ritorno. Ma Mascetti aveva già punito il Grifone: era arrivato a Marassi il suo primo gol in campionato con la maglia scaligera, anche se in Serie B, nel 1968, in un match perso 3-1. Più dolce il ricordo del calcio di rigore trasformato il 9 giugno 1976, che valse l’1-0 e contribuì al cammino verso la finale di Coppa Italia poi persa contro il Napoli di Savoldi. Grazie a questi 6 centri Emiliano Mascetti è ancora oggi il bomber assoluto dei confronti disputati tra Verona e Genoa in tutte le competizioni.

Genoa-Verona, la doppietta di Mascetti a Marassi

La doppietta all’andata va a impreziosire una partita folle. Il 23 ottobre 1977 il Genoa si presenta con 6 punti, primo da solo in testa alla classifica dopo quattro giornate. Nonostante manchi bomber Pruzzo, Oscar Damiani e Denis Mendoza guidano gli attacchi rossoblù, costanti per quasi tutto l’incontro, col Verona chiuso, ma a un passo dal vincerla clamorosamente nel finale. La sveglia per un Genoa così arrembante arriva al terzo minuto, quando Busatta si fa parare da Girardi il rigore guadagnato dal guizzo di “Zigo-gol” Zigoni. Il vantaggio degli uomini guidati in panchina da un giovane Gigi Simoni è solo una conseguenza delle continue occasioni create: è l’italo-venezuelano Mendoza a portare avanti i suoi con un tiro dal limite. Mascetti apre il suo conto personale solo tre minuti più tardi, quando spiazza il portiere genoano Girardi dagli undici metri. Alla mezz’ora Oscar Damiani ringrazia l’uscita a farfalle di Franco Superchi e appoggia facilmente in rete a porta vuota per il 2-1 genoano. La squadra di Simoni legittima il vantaggio e continua a schiacciare gli ospiti, ma non ha ancora fatto i conti con il capitano scaligero, che si inventa il gol del 2-2 al 56’, superando un paio di avversari prima di piazzare la sfera sul palo lungo a giro. Finirà con un pareggio che lascerà addirittura l’amaro in bocca agli uomini di Valcareggi, che dopo aver sofferto per gran parte della gara, falliscono con Zigoni una clamorosa chance nel finale. A testimonianza della grande prova del capitano, le cronache dell’epoca lo definirono “il magnifico Mascetti”, sottolineando a più riprese la sua prova maiuscola.

Verona-Genoa, Mascetti ancora doppietta e Grifone ko 

Un girone più tardi, il 26 febbraio 1978 allo Stadio Bentegodi, la situazione in classifica è cambiata. La Juve ha cominciato a girare e veleggia verso il suo 18° titolo, mentre Verona e Genoa stazionano a braccetto, a quota 17, due punti sopra la zona retrocessione. È uno scontro diretto per la permanenza in Serie A, una gara da vincere per entrambe. Come all’andata l’avvio è di marca rossoblù, con i padroni di casa che escono alla distanza sfruttando anche le condizioni climatiche. Piove e il terreno pesante sfavorisce una squadra scintillante come quella di Simoni, che della rapidità nella manovra offensiva fa la sua forza. Capitan Pruzzo questa volta c’è, ma Bachlechner gli prende al meglio le misure, mentre Damiani, Castronaro e Rizzo si spengono con il passare dei minuti, impantanati sul terreno del Bentegodi. Chi non sembra risentire del campo pesante è Zigoni, uno dei migliori, che colpisce in pieno il palo al 36’. I due guizzi vincenti arrivano ancora una volta dal capitano, in rapida successione nel finale della prima frazione. Il primo al 42’, quando deposita in rete da pochi passi dopo la respinta di Tarocco sul sinistro di Zigoni. Nel dopo gara lo definirà “un gol più facile da fare che da sbagliare”. Ben più difficile e bello il secondo, una mezza rovesciata che finisce nell’angolino e suggella la vittoria scaligera. Nella sintesi della Domenica Sportiva, Bruno Pizzul definirà Mascetti come “un autentico castigamatti per i genoani”, vista anche la doppietta dell’andata. I due punti guadagnati dai veneti si riveleranno fondamentali per le sorti del campionato: l’Hellas Verona si salverà a quota 26, mentre proprio il Genoa scenderà in B, con un solo punto in meno rispetto ai ragazzi di Valcareggi.

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