Manfred Kaltz: il terzino dell’Amburgo e della Germania Ovest

Manfred Kaltz: il terzino dell’Amburgo e della Germania Ovest

Con gli Anseatici ha vinto tutto, compresa la Coppa dei Campioni nel 1982-83 in finale contro la Juve. In Nazionale gli è mancato il Mondiale, perso in Spagna contro l’Italia

 

Paolo Marcacci/Edipress

06.01.2023 ( Aggiornata il 06.01.2023 10:18 )

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La vita è strana, il calcio un po’ di più, proprio perché le assomiglia in tutto e per tutto e a volte la supera.
Allora, può accadere che tu sia un terzino destro che ha vinto quasi tutto e in quel quasi ci siano una finale dell’Europeo e una della Coppa del Mondo; che abbia preso per le grandi orecchie la Coppa dei Campioni partendo da sfavorito; che sia stato il componente di una coppia di terzini memorabile, con il barbuto maoista Paul Breitner giustamente collocato a sinistra; che gli anni del tuo Amburgo siano i più memorabili nella storia del club; che abbia messo a segno 53 calci di rigore in Bundesliga e che… tanti altri “che” sulla falsariga di una carriera gloriosa come quella di Manfred Kaltz, oggi settantenne, avendo visto la luce il 6 gennaio del 1953, a Ludwigshafen am Rhein, nell’allora Germania Ovest, nella regione della Renania. Tanto, per quanto in pochi possano vantare un simile percorso calcistico, al solo pronunciare il tuo nome tutti si ricorderanno di te come l’ideatore del “cross a banana”, quella parabola particolarmente arcuata a rientrare che partiva dal lato destro, una volta che avevi guadagnato la linea di fondo.

Manfred Kaltz, le vittorie con Amburgo e Germania Ovest

Fisico imponente, marcati lineamenti teutonici sotto il caschetto biondo, che sarebbero stati perfetti per una comparsa di qualche pellicola sulla Seconda Guerra mondiale; uno che si faceva sentire in fase di spinta ma che sapeva essere marcatore coriaceo, difficilmente superabile. Con la maglia dell’Amburgo vanta la vittoria di tre Bundesliga (‘79, ‘82, ‘83); due Coppe di Germania (‘76 e ‘87); una Coppa delle Coppe nel 1977 e soprattutto, pagina epica per il club della città situata dove il fiume Elba forma un estuario, la Coppa dei Campioni del 1983, vinta ai danni della strafavorita Juventus grazie alla storica e per gli juventini famigerata rete di Felix Magath. Con la Nazionale della Germania Ovest ha conquistato l’Europeo del 1980 in Italia ed è stato finalista in quello del 1976 nella ex Federazione jugoslava, con la Germania beffata dallo storico rigore “a cucchiaio” del cecoslovacco Antonin Panenka. Se gli juventini lo ricordano con amarezza per quella finale di Atene del 1983, tutti gli italiani, juventini compresi, lo ricordano con gioia quando il pensiero corre alla finale della Coppa del Mondo del 1982, perché era sempre lì, nei pressi dell’inquadratura, in occasione delle reti azzurre di Rossi, Tardelli e Altobelli.

Dal 1971 al 1989 con l’Amburgo, poi un anno in Francia prima con il Bordeaux e poi col Mulhouse, quindi il ritorno alla casa madre un anno dopo, per disputare con il club nel quale era calcisticamente nato e cresciuto l’ultima stagione da professionista, quella del ‘90 - ‘91. 594 presenze con l’Amburgo in Bundesliga, mettendo a segno 76 reti; 69 con la Nazionale Tedesca occidentale, realizzandone 8. Per completezza di informazioni, aggiungiamo che “vanta” anche il record di 6 autoreti in Bundesliga. Perché la vita è strana, il calcio un po’ di più.

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