Italia-Brasile, quella partita di Trapattoni e Mazzola

Italia-Brasile, quella partita di Trapattoni e Mazzola

L'amichevole del 12 maggio 1963 viene ancora ricordata per come il Trap annullò in campo Pelé, ma fu anche il debutto di Sandrino con la Nazionale, bagnato perdipiù con un gol

Alessandro Ruta/Edipress

12.05.2023 ( Aggiornata il 12.05.2023 21:43 )

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La partita che molti ricordano per la marcatura asfissiante di Trapattoni su Pelé, l'amichevole Italia-Brasile del 12 maggio 1963 (3-0 per gli azzurri), fu anche il debutto di un allora giovanissimo Sandro Mazzola con la maglia della Nazionale. Impossibile anche questo da dimenticare.

Italia-Brasile, Mazzola debutto con gol

Sfida di prestigio a San Siro, nonostante ai più sfugga la notizia che Pelé non è al massimo della forma, e siamo generosi. "O Rei" è reduce da un incidente stradale assieme ai compagni Djalma Santos e Zito, addirittura, e non ha il ritmo della partita nelle gambe. Tuttavia il Brasile è pur sempre campione del mondo in carica mentre l'Italia è uscita a pezzi da Cile '62, con la celebre "Battaglia di Santiago", la sconfitta 2-0 coi padroni di casa e la prematura eliminazione. Il commissario tecnico è cambiato, è "Mondino" Fabbri, che vuole replicare gli ottimi risultati ottenuti col Mantova "dei miracoli": è ora di rifondare e di puntare sui giovani, a cominciare da Gianni Rivera. Mazzola è già titolare fisso dell'Inter, ormai, gioca in attacco e di staffette con il milanista non se ne parla, a differenza di quanto succederà sette anni dopo al mondiale messicano.

12 maggio 1963, Italia-Brasile 3-0: la partita

Mentre Trapattoni annulla Pelé, sfiancato anche dai numerosi viaggi sostenuti dalla Seleçao in quelle settimane e sostituito al 26' da Quarentinha, comincia lo show degli azzurri: gli uomini di Fabbri sbloccano la partita di lì a poco con Angelo Sormani, oriundo nato in Brasile ma sbocciato proprio al Mantova di Fabbri. Passano appena 4 minuti e l'arbitro francese Bois fischia un rigore che spetterebbe a Rivera, per gradi, ma il milanista con un gesto plateale lascia l'onere del tiro a Mazzola: "Tua, Sandrino", gli dice. E Sandrino dal dischetto non sbaglia, meritandosi gli applausi di un San Siro che invece ha contestato Pelé ("Trotterella per venticinque minuti poi esce tra i fischi degli spettatori" si legge su alcuni giornali). Il rigore di Mazzola è una specie di cucchiaio, che plana all'incrocio dei pali con qualche brivido, ma vale comunque il raddoppio. Brasile veramente senza nerbo mentre l'Italia dilaga e trova nel secondo tempo il 3-0 con Bulgarelli, assistito ancora da un Mazzola in stato di grazia: filtrante a tagliare l'area dell'interista e rasoiata vincente del centrocampista del Bologna. "Il mio gol? Tutto merito di Mazzola, mi ha dato una palla che non potevo sbagliare", affermerà Bulgarelli nel post-partita. Per Sandrino quella è la prima di 70 presenze in maglia azzurra, condite da 22 gol. Un debutto davvero col botto per un figlio d'arte capace di emulare le gesta di papà Valentino, morto nella tragedia di Superga il 4 maggio del 1949 dopo aver segnato un'era col Grande Torino.

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