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Il campione olandese della Red Bull conquista la sua quarta vittoria stagionale (la prima in Cina) precedendo un ottimo Lando Norris (McLaren) e il compagno di squadra Sergio Perez. Ferrari in difficoltà con le gomme dure: quarto Leclerc, quinto Sainz
Una gara da dimenticare. La Ferrari esce da Shanghai registrando il quarto posto di Charles Leclerc (sopra raffigurato) e il quinto posto di Carlos Sainz Jr, con la consapevolezza di non esser mai stata seriamente in lotta per il podio, e con la necessità di dover risolvere il più prontamente possibile la difficoltà nello scaldare correttamente le gomme. Tendenza, quest’ultima, già vista nelle precedenti gare in qualifica, ma che nel weekend cinese si è palesata per la prima volta anche nel Gp domenicale. Nonostante al via della stagione a Maranello si guardasse con una certa diffidenza a questa gara (ritenuta tra le prime cinque gare in calendario quella più ostica), le performance viste nei precedenti Gp per quanto riguardava il passo gara avevano spinto la squadra a credere che anche a Shanghai fosse possibile portare a casa un buon risultato (podio), al netto della superiorità Red Bull. Non solo: sia Leclerc che Sainz, intervistati al termine delle qualifiche manifestavano una certa sicurezza in merito al raggiungimento del podio nel corso della gara odierna. Invece così non è andata.
Se al via si intravvedono ancora alcune scorie della Sprint corsa sabato, con Leclerc che in curva 1 chiudendo Sainz ha inavvertitamente lasciato dello spazio libero a beneficio della Mercedes di George Russell e della Haas di Nico Hulkenberg (puntualmente risorpassate con fatica dai piloti della Rossa nel corso del primo stint di gara) con le due Rosse che di fatto hanno perso due posizioni nelle primissime curve, il Gp della Cina ha evidenziato nel primo stint effettuato con gomme medie un passo gara di Leclerc migliore a quello di Sainz, ma al contempo leggermente inferiore a quello effettuato dalla McLaren di Norris. La squadra decide così (alla luce della tutto sommato buona resa della gomma, già intravvista in occasione della Sprint del sabato) di adottare il piano D, rappresentato dalla singola sosta, che ha consentito al momento del pit-stop a Leclerc e a Sainz di montare un set di gomme dure. Qui, però, a sorpresa, è emersa la grande difficoltà della SF-24 a mandare in temperatura la mescola più dura portata da Pirelli a Shanghai, con i due piloti della Rossa (più Sainz che Leclerc) mai in grado di poter lottare seriamente per il podio.
Se Sainz (sopra raffigurato) è stato costretto nelle prime fasi del secondo stint a subire prima il sorpasso ad opera di Alonso (su gomma soft) e poi il ritorno della Mercedes di Russell alle sue spalle (riuscendo comunque alla fine a contenerla), Leclerc non solo non ha potuto fare nulla per contrastare il sorpasso della Red Bull di Sergio Perez, ma sopratutto non è stato in grado di emulare (se non tardivamente) il passo gara di Norris, girando almeno sei decimi più lento rispetto al giovane pilota McLaren, e addirittura oltre un secondo più lento rispetto a Verstappen.
Se alla fine della gara Leclerc e Sainz riescono comunque a tagliare il traguardo in quarta e quinta posizione, è possibile percepire all’interno della scuderia di Maranello una certa delusione per il risultato conseguito.
Intervistato ai microfoni di Sky, Leclerc ha ammesso con molta franchezza che il quarto posto era il miglior risultato ottenibile, non nascondendo una certa sorpresa per l’ottimo passo tenuto dalla McLaren con gomme dure e con temperature più fresche rispetto a quelle del giorno precedente, che hanno finito con l’incrementare le difficoltà nel mandare in temperatura la gomma già rilevabili sulla SF-24. Anche Sainz non nasconde che in Cina la Rossa è stata particolarmente lontana dalla Red Bull nel corso del weekend, ammettendo che già dal simulatore aveva capito che il circuito di Shanghai sarebbe ostico per la sua monoposto.
Sia Leclerc che Sainz guardano con attenzione alla prossima gara di Miami, che vedrà il debutto di una minima parte (nuovo fondo) del pacchetto di aggiornamenti previsto in buona parte per Imola. Se Leclerc aspetta con ansia i primissimi aggiornamenti in quanto saranno quelli che indicheranno la direzione degli sviluppi nel proseguo della stagione aggiungendo di essere abbastanza fiducioso in merito al lavoro fatto finora dalla squadra, Sainz afferma che gli upgrade in arrivo tra Miami e Imola dovranno essere in grado di aiutare la monoposto sulla tipologia di curve (a medio-alta velocità) in cui al momento la SF-24 fa più fatica, così come su quella tipologia di piste (simil Suzuka o sopratutto Shanghai) dove la macchina sembra essere maggiormente in difficoltà nel mandare correttamente in temperatura le gomme.
In merito alla necessità di portare quanto prima degli sviluppi tali da poter restituire maggiore competitività alla Rossa è intervenuto anche il Team Principal della Rossa, Frederic Vasseur, il quale ai microfoni di Sky ha dichiarato che in fabbrica i ragazzi stanno già lavorando giorno e notte per portare gli aggiornamenti per le prossime gare, e non può chieder loro di più, e che, assodato che non è semplice portare qualcosa di nuovo per gli eventi Sprint visto che c’è una sola sessione di prove libere, a suo parere quello che è mancato in questo weekend è stato il non essere riusciti ad estrarre il massimo potenziale dalla monoposto, aggiungendo che sarà necessario fare un miglior lavoro in qualifica, in quanto con una potenziale prima fila (possibile secondo Vasseur) anche la gara sarebbe stata sicuramente diversa rispetto a quella odierna.
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