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Guida alla F1 2023

Dalle novità regolamentari alle line-up delle squadre, dalle gomme Pirelli al calendario della stagione e alla copertura televisiva dei Gp: a pochi giorni dall'inizio del Mondiale torna puntuale il nostro vademecum sulla stagione 2023

03.03.2023 ( Aggiornata il 03.03.2023 11:04 )

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Le modifiche al regolamento tecnico, sportivo e finanziario

Dopo che il Mondiale dello scorso anno ha visto il ritorno delle monoposto ad effetto suolo, sono poche ma comunque significative le novità da registrare sotto il profilo tecnico.
Per contrastare ulteriormente il porpoising, le monoposto 2023 presentano una maggiore altezza da terra per via dell’altezza minima del plank (la parte centrale del fondo) maggiorata di 10 mm, così come i bordi laterali del fondo stesso si presentano più alti di circa 15 mm, e non potranno flettere più di 5 mm sotto una spinta verticale di 600 N per lato.
I fori per la misurazione dello spessore dello skid (il pattino in legno presente sotto alle monoposto), passano da 6 a 4.

Sotto il profilo della sicurezza, da registrare sia l’aumento della grandezza degli specchetti retrovisori (con la lunghezza che passa da 150 a 200 mm, con altezza invariata di 60 mm), sia l’irrigidimento del roll-hoop (la struttura anti-ribaltamento presente al di sopra dell’Halo), che verrà sottoposto a test di resistenza più severi tra cui l’applicazione di un carico orizzontale di circa 49 kN), nonché a un cambio strutturale (altezza maggiorata da 900 a 950 mm, con raggio di curvatura fissato intorno ai 20mm).

A partire da quest’anno verranno congelate completamente le power unit, con la possibilità di poter intervenire solo ed unicamente per motivi di affidabilità.

Per quanto riguarda il Regolamento sportivo, nelle Sprint (che passano da tre a sei: Azerbaijan, Austria, Belgio, Qatar, Usa e Brasile le gare interessate, con punteggio immutato che andrà a premiare i primi otto classificati) verrà sperimentato un uso differente del DRS: se attualmente è possibile usare l’ala mobile, qualora a partire dall’inizio del terzo giro qualora il pilota che segue abbia un gap minore di un secondo dal pilota che precede, nelle Sprint il pilota che segue potrà già usare il DRS a partire dal secondo giro. Nel caso in cui l’esperimento dovesse ottenere dei buoni riscontri, non è da escludere un suo utilizzo anche nelle gare ordinarie a partire dal prossimo anno.

L’ultima riunione della F1 Commission svoltasi a Londra lo scorso 21 Febbraio ha portato all’introduzione di un periodo di stop invernale valevole sia per i team che per i motoristi, così come la possibilità che le gare con durata più breve (ad esempio a causa della pioggia) abbiano anche una riduzione dei punti da assegnare, senza che vi sia per forza una sospensione della gara stessa.

Per quanto riguarda il budget cap, se è vero che quest’anno sarebbe dovuto essere di 135 milioni di dollari su 21 gare, l’adeguamento all’inflazione aggiunto al maggior numero di gare e di Sprint porterà il budget cap a salire non poco.
Facendo due conti pratici, ai 135 milioni di dollari previsti su 21 gare andrà aggiunta la quota extra da moltiplicare al numero di gare in più previste (1.800.000 dollari da moltiplicare per due gare: 3.600.000 dollari), più l’adeguamento all’inflazione (basato sull’indice d’inflazione medio dei paesi appartenenti al G7 pari al 7.2%) quantificato in circa 14 milioni di dollari, più infine una quota extra riservata alle Sprint (150.000 dollari da moltiplicare per le sei Sprint previste nel 2023, quindi 900.000 dollari), arrivando così a un totale di circa 153.500 milioni di dollari. Importante sottolineare che nel budget cap non rientrano le spese relative al marketing, assieme agli stipendi dei piloti e dei tre tecnici più significativi.

Le gomme Pirelli 2023

Una nuova costruzione volta a garantire una maggiore impronta a terra (e di conseguenza maggior grip), e al contempo una riduzione del sottosterzo fatto registrare dalle monoposto della scorsa stagione. Questo l’obiettivo della Pirelli per il Mondiale 2023 che sta per cominciare questo fine settimana in Bahrain. Contestualmente alla nuova costruzione delle gomme, Pirelli porterà da cinque a sei i compound tra i quali scegliere per ogni gara le mescole da mettere a disposizione di squadre e piloti: alla luce delle critiche raccolte in merito alla C1 2022 (quasi sempre scartata per l’eccessiva durezza), è stato deciso, infatti, di realizzare una nuova mescola C1 che potesse avere delle prestazioni più vicine possibili alla C2. La vecchia C1 dello scorso anno resterà comunque a disposizione delle squadre, cambiando denominazione in C0.

A partire dal Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna in programma ad Imola il prossimo 21 Maggio farà il suo debutto la nuova gomma da bagnato Pirelli, la quale non avrà minimamente bisogno di termocoperte per trovare la giusta temperatura.

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