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Il mondo della Formula 1 piange la scomparsa dell’ingegnere modenese, capace con il suo estro di regalare alla Ferrari ben quattro titoli piloti e sette titoli costruttori
Al termine della stagione 1984 Forghieri si dimette dall'incarico di Direttore Tecnico passando alla Ferrari Engeneering, una struttura del Reparto Corse atta a mettere a punto delle soluzioni prototipali, che l'ingegnere modenese lascerà nel 1987 per approdare in Lamborghini, dove metterà a disposizione la sua immensa esperienza sia progettando un motore aspirato V12 (portato in pista dalla Larousse nel 1989) sia realizzando per la stagione 1991 la monoposto del Modena Team (squadra interna alla Lamborghini che rimase un solo anno in Formula 1 per via dei problemi economici sorti dopo l'improvviso abbandono del committente del progetto, il finanziere messicano Fernando Gonzalez Luna).
Non c'è dubbio, però, sul fatto che il nome di Mauro Forghieri sia senza ombra di dubbio legato alla scuderia di Maranello, e non è un caso che Paolo Barilla, una volta ritrovato l'unico esemplare ancora esistente della Ferrari 312 B, abbia voluto proprio lui, il suo creatore, a comando della squadra di restauro della monoposto per darle modo di partecipare al Gp storico di Montecarlo 2016.
Una monoposto iconica, la Ferrari 312B, in quanto, come già detto, è la prima Rossa a montare un motore V12 di 180° con 3000 cc con baricentro basso.
Nella foto sopra pubblicata vediamo Forghieri parlare con Jackie Ickx, seduto al volante proprio della 312B in occasione del Gp del Belgio, disputato il 7 Giugno 1970 sul circuito di Spa-Francorschamps.
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