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Verstappen e il secondo titolo mondiale© Getty Images

Verstappen e il secondo titolo mondiale

Il pilota olandese domina il Gp del Giappone e alla luce dei 5 secondi di penalità inflitti nel post gara a Charles Leclerc (che retrocede al terzo posto a beneficio di Sergio Perez, secondo) si laurea per la seconda volta campione del mondo a quattro gare dal termine

10 ottobre 2022

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La penalità di Gasly e la presenza dei trattori in pista

Aldilà delle polemiche relative alla penalità inflitta a Leclerc, o alla decisione di assegnare l’intero punteggio al termine della gara, il Gp del Giappone verrà ricordato per un fatto molto grave che ha visto come protagonista assoluta la Federazione, e in maniera involontaria il pilota francese dell’AlphaTauri (dal prossimo anno in Alpine) Pierre Gasly.

Dopo aver perso al via della gara il terzo posto a beneficio di Sergio Perez, a metà del primo giro Carlos Sainz Jr perde la sua Ferrari in aquaplaning, andando ad impattare contro le barriere di protezione, e danneggiando pesantemente l’ala posteriore.
Nell’impatto con le barriere un cartellone pubblicitario viene spinto in pista, con Hamilton (protagonista di un bel duello con sorpasso sul bagnato ai danni dell’Alpine di Fernando Alonso) che riesce per poco a schivarlo, cosa che purtroppo non succede a Pierre Gasly (partito dal fondo della griglia per la sostituzione dell’ala posteriore), costretto a tornare ai box per farsi rimuovere dai meccanici il cartellone dall'ala anteriore e per montare le gomme da bagnato estremo, le full wet.
Al rientro in pista dopo il pit stop, il pilota francese prova ad accodarsi al gruppo (dietro alla Safety Car), senonchè in curva 12, pochi secondi dopo che la Direzione gara aveva esposto la bandiera rossa, trova sulla sua sinistra un trattore, entrato per recuperare la Ferrari di Sainz.

Immediata e comprensibile la rabbia via radio di Gasly (ripensando al drammatico incidente che nel 2014 era costato la vita all’amico Jules Bianchi) che chiede alla squadra cosa ci facesse un trattore in pista quando c’erano ancora delle monoposto sul tracciato in una condizione di pochissimo grip.
Come poi verrà accertato in seguito, erano ben due i trattori presenti in pista per recuperare sia la Rossa di Sainz che la Williams di Alexander Albon (costretto al ritiro per un problema al motore).

La Federazione a questo punto decide di aprire un’investigazione nei confronti di Gasly, reo di aver sfrecciato sul circuito con la velocità di 250 Km/h al fine di accodarsi al gruppo in regime di bandiera rossa, punendolo poi al termine della gara con una penalità di 20 secondi e con due punti sulla Superlicenza, utilizzando come circostanza attenuante per mitigare la sanzione del pilota proprio la presenza di trattori in pista.

Non c’è dubbio sul fatto che la presenza del trattore in pista quando c’erano ancora delle monoposto che stavano per tornare ai box alla luce del drammatico incidente costato la vita nel 2014 a Jules Bianchi rappresenta una vera e propria leggerezza da parte della Federazione, che ha provocato la reazione non solo di alcuni piloti (Lando Norris e Sergio Perez su Twitter), ma anche di Philippe Bianchi, padre di Jules, che, come possiamo vedere dal post Instagram sotto riportato, ha scritto "Nessun rispetto per la vita dei piloti e nessun rispetto per la vita di Jules. Incredibile".

 
 
 
 
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Anche sulla stessa penalità comminata a Gasly bisogna registrare la vicinanza al pilota francese da parte del pilota Mercedes George Russell, il quale ha dichiarato che non esiste alcuna regola che dica esattamente quanto velocemente bisogna andare dietro la safety car, sottolineando che bisogna solo rimanere all’interno del delta. A ulteriore difesa del pilota francese Russell ricorda anche che se un pilota si trova a dieci secondi di ritardo dal gruppo, ha il diritto di spingere sull’acceleratore per annullare il gap, anche perché è così che può riscaldare le gomme, concludendo che le attuali vetture di Formula 1 possono raggiungere i 330 km/h, e che a 250 Km/h è come se si fosse tolto già il gas.

Non c’è dubbio che la presenza di un trattore mentre Gasly era ancora in pista su pista bagnata e con poco grip (nonostante avesse montato gomme full wet) porta inevitabilmente a porsi alcune domande: cosa sarebbe successo se per caso una monoposto fosse andata in aquaplaning andando ad impattare contro di esso? Sopratutto: quanto costava alla Direzione Gara aspettare il rientro di tutte le monoposto in pitlane dietro alla Safety Car prima di mandare in pista i trattori per recuperare le monoposto ferme in pista?
Domande dalle quali ci aspettiamo una pronta risposta dalla Federazione, da sempre molto sensibile ai temi della sicurezza.

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