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F1 Olanda: vince Verstappen, Russell e Leclerc sul podio© Getty Images

F1 Olanda: vince Verstappen, Russell e Leclerc sul podio

Il campione olandese vince la gara di casa davanti alla Mercedes di George Russell e alla Ferrari di Charles Leclerc. Quarto Hamilton, penalizzato dalla strategia Mercedes. Ottavo (e penalizzato per unsafe release) il ferrarista Carlos Sainz Jr

05.09.2022 ( Aggiornata il 05.09.2022 09:03 )

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Il film della gara

Più gare in una. Questo quanto andato in scena nel corso del Gp d’Olanda, che ha visto la decima vittoria stagionale di Max Verstappen, seguito dalla Mercedes di George Russell e dalla Ferrari di Charles Leclerc. Una vittoria che nelle prime fasi della gara, così come nel finale è stata nelle mani del campione olandese della Red Bull, salvo una fase (quella centrale) in cui grazie a una migliore strategia sembrava che la vittoria potesse arridere alla Mercedes con Lewis Hamilton.
Questa, in linea di massima, l’andamento della gara.

Giro 1-30

Nelle prime file dello schieramento troviamo Red Bull (Verstappen e Perez) e Ferrari (Leclerc e Sainz) su gomme soft, Mercedes (Hamilton e Russell) su gomme medie. Al via della gara Verstappen chiude su Leclerc, mantenendo la testa della corsa. Leggero contatto tra Hamilton e Sainz, con il pilota spagnolo della Rossa che mantiene la terza posizione. Per via della gomma media Russell perde la sesta posizione nei confronti di Norris (McLaren), ma già nel corso del quarto giro il giovane talento inglese della Mercedes supera il connazionale della McLaren ritornando così in sesta posizione. Nei primi giri di gara Leclerc sembra mantenere il passo nei confronti di Verstappen, mentre Sainz risulta più staccato.
Nel corso del 14°giro il primo colpo di scena della gara, con l’Alpine di Alonso, che si ferma a montare un set di gomme dure, ottenendo fin da subito ottime prestazioni.


Nel corso del 16°giro si fermano ai box Sainz e Perez, ma la sosta del ferrarista dura più del previsto, perché a causa della chiamata troppo posticipata della sosta, manca la gomma media posteriore sinistra. Sainz torna in pista solamente undicesimo.
Nel corso del 18° giro è Leclerc a fermarsi, montando un set di gomme medie. Torna in pista quarto, alle spalle di Verstappen e del duo Mercedes Hamilton-Russell, ma davanti a Ocon e a Perez.
19°giro: Verstappen si ferma ai box, montando gomme medie nuove. Il campione olandese torna in pista davanti a Leclerc in terza posizione. Fin da subito Verstappen comincia a prendere con questa mescola un ritmo leggermente maggiore rispetto a quello di Leclerc, e nel corso del 28°giro supera con scioltezza Russell, salendo così in seconda posizione.
La Mercedes alla luce degli ottimi tempi fatti registrare dalle Alpine di Alonso e di Ocon e della McLaren di Lando Norris con gomma dura decide di montare anche a Hamilton e a Russell un set di gomme dure, in modo tale da guadagnare una sosta rispetto a Verstappen e a Leclerc facendo così un unico stop.

Giro 30-45
Alla luce della strategia messa a punto da Mercedes, Hamilton si ferma nel corso del 30°giro, e Russell nel corso della 32° tornata. La W13 sembra comportarsi molto bene con gomma dura, facendo registrare ripetutamente il miglior tempo. Hamilton comincia così a guadagnare circa mezzo secondo al giro su Perez, presentandosi nel corso del 35°giro alle spalle del pilota messicano.

Come lo scorso anno ad Abu Dhabi Perez cerca in tutti i modi di tenersi alle spalle Hamilton: ci riesce nel corso del 36°giro, ma nel corso del 37°tornata è costretto ad arrendersi di fronte alla maggiore competitività della Mercedes, con l’eptacampione del mondo che sale in terza posizione alle spalle di Verstappen e di Leclerc. Il ritorno in pista di Vettel con rallentamento ai danni di Hamilton sembra dare una possibilità a Perez di riguadagnare la posizione, ma Hamilton se ne va subito via. Nel corso del 39°giro è Russell che supera senza troppi problemi Perez salendo così in quarta posizione.
L’andamento della gara in casa Mercedes è ben chiaro, con Hamilton e Russell che a quel punto non devono fare altro che aspettare le soste di Verstappen e di Leclerc (con il monegasco sempre in più in difficoltà con le gomme medie) per passare in testa e involarsi verso un’inaspettata doppietta Mercedes.
La Red Bull nel corso del 41°giro decide di montare a Perez un set di gomme dure, che si rivela fin da subito performante, al punto da consentire al pilota messicano tre tornate più tardi di ottenere il giro più veloce della gara.
Ora è chiaro a tutti che a sorpresa la gomma più performante in gara è la gomma dura, dando così all’Alpine che ha montato per prima questa mescola, ma anche alla strategia Mercedes, sempre più vicina alla possibilità di vincere in casa del rivale Verstappen. In Formula 1, mai dare nulla per scontato…

Giro 45-56
Nel corso del 45°giro ecco comparire un nuovo colpo di scena: l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, una volta effettuata la sosta ai box, si ferma in pista, sostenendo di non avere una gomma fissata. Sono attimi di concitazioni, perché se il pilota nipponico dovesse rimanere fermo, Verstappen e Leclerc avrebbero un jolly da sfruttare per via del tempo dimezzato nell’effettuare la sosta in regime di Virtual Safety Car (VSC)/Safety Car. Dai box, invece, comunicano al pilota che la gomma è fissata, per cui il giapponese riparte regolarmente. Leclerc a questo punto effettua la seconda sosta montando un set di gomme dure nuove, e rientrando in quarta posizione davanti a Perez.

Nel frattempo nel corso del 47°giro Tsunoda torna ai box per farsi stringere le cinture di sicurezza (la sensazione è che un paio di giri prima se le sia completamente tolte, temendo un ritiro), e torna in pista, salvo poi ritirarsi definitivamente dopo poche curve (il pilota giapponese verrà punito dalla direzione gara con una reprimenda, la quinta stagionale, con dieci posizioni di penalità da scontare in griglia di partenza domenica prossima a Monza, in occasione del Gp d’Italia).

La Direzione gara opta per una Virtual Safety Car, di cui approfitta Verstappen per montare un set di gomme dure nuove, e le due Mercedes di Hamilton e Russell per passare alle gomme medie, più performanti nell’ultimo stint di gara rispetto alla hard montata dal campione olandese.

Sembrerebbe un finale di gara nuovamente a favore della Mercedes, ma nel corso del 56°giro Valtteri Bottas è costretto a parcheggiare la sua Alfa Romeo sul rettilineo del traguardo per lo spegnimento improvviso della C42 (si sospetta un problema al motore). Necessario l’ingresso in pista della Safety Car, con la gara che cambia nuovamente padrone.

Giro 56-72
Con l’ingresso in pista della Safety Car Red Bull e Ferrari decidono di richiamare ai box nel corso del 57°giro Verstappen e Leclerc montando ad entrambi un set di gomme soft usate per concludere la gara. Mercedes decide di adottare la stessa strategia su Russell (dietro richiesta esplicita del pilota) nel corso della tornata successiva lasciando in pista Hamilton con gomme medie.

È la mossa che decide la gara: dietro alla Safety Car troviamo così Hamilton, Verstappen, Russell e Leclerc per quanto riguarda i primi quattro classificati.

Alla ripartenza (61°giro) Verstappen attacca subito sul rettilineo Hamilton e lo passa, prendendo il comando della gara. Anche Russell (64°giro) e Leclerc (66°giro) supereranno Hamilton assicurandosi il secondo e il terzo gradino del podio alle spalle di un arrembante Vedrstappen, che si aggiudica il Gp d’Olanda, per la gioia della marea orange presente sugli spalti.

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