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Il pilota monegasco conquista il Gp d’Austria davanti a Max Verstappen (Red Bull) e Lewis Hamilton (Mercedes). Ritirati Sainz e Perez. Schumacher sesto con la Haas
Un secondo posto che fa male, e che fa riflettere in prospettiva iridata. Dopo la vittoria con Verstappen nella Sprint, la Red Bull esce dalla pista di casa in seria difficoltà nella gestione delle gomme, con la Ferrari che nel corso della gara odierna si è fatta di gran lunga preferire. Verstappen ha fatto quello che ha potuto, ma è piuttosto significativo nel corso della gara sentire dei team radio in cui il pilota ammetta di non riuscire a decifrare la macchina, definita quasi incomprensibile, con mancanza di aderenza in alcuni momenti all’anteriore, in altri al posteriore, quasi come se mancasse un buon bilanciamento della stessa. Solamente il ritiro di Sainz causa problemi al motore hanno impedito al campione del mondo di chiudere il Gp d’Austria al terzo posto, salendo in seconda posizione, e con la possibilità nel finale di attaccare (invano) Leclerc per via dei problemi all’acceleratore che restava aperto in fase di frenata sulla Rossa del monegasco, ottenendo comunque il punto aggiuntivo per il giro più veloce.
It takes two to tangle
— Formula 1 (@F1) July 10, 2022
Perez and Russell collide at Turn 4 on the opening lap #AustrianGP #F1 pic.twitter.com/47p4I8W5ZX
Se Verstappen chiude il Gp d’Austria in seconda posizione, il compagno di squadra Sergio Perez è stato costretto al ritiro nel corso del 27°giro per i seri danni accusati dal fondo della sua vettura in occasione del contatto occorso nel primo giro con la Mercedes di George Russell, che ha finito con lo spingere fuori pista la Red Bull numero 11 del pilota messicano.
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