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Hamilton e l’epiteto discriminatorio di Piquet© Getty Images

Hamilton e l’epiteto discriminatorio di Piquet

In un’intervista rilasciata nei mesi scorsi e tornata di moda di recente il tre volte campione del mondo brasiliano ha denominato in maniera discriminatoria Lewis Hamilton in merito all’incidente occorso a Silverstone lo scorso anno che lo vide protagonista assieme a Max Verstappen

01.07.2022 ( Aggiornata il 01.07.2022 09:15 )

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Il mondo della F1 solidale nei confronti di Hamilton

Le parole di Nelson Piquet, passate inizialmente sotto silenzio, hanno cominciato solo negli ultimissimi giorni a fare il giro del mondo, con il Circus che si è stretto intorno a un campione del calibro di Hamilton, che nel corso degli anni è stato un vero e proprio punto di riferimento per le battaglie a favore dell’inclusione sociale e dell’uguaglianza. Basti pensare, ad esempio, al progetto Ignite, inaugurato lo scorso anno dalla Mercedes e dallo stesso Hamilton, il cui compito è quello di favorire la diversità e l’inclusività nel mondo del Motorsport dando la possibilità ai giovani appartenenti alle varie minoranze etniche di poter studiare e di potersi così avvicinare agli sport motoristici.

A condannare per prima le parole di Piquet è stata Martedì 28 Giugno la Mercedes con un messaggio pubblicato sui vari social (per visualizzare correttamente il tweet ricaricare la pagina). “Condanniamo con la massima fermezza l’uso di un linguaggio razzista e discriminatorio di qualsiasi tipo. Lewis ha guidato gli sforzi del nostro sport per combattere il razzismo ed è un vero campione della diversità dentro e fuori pista.
Insieme, condividiamo la visione di un motorsport diversificato e inclusivo, e questo incidente sottolinea l'importanza fondamentale di continuare a lottare per un futuro più luminoso”.

A questo messaggio si sono poi affiancate Formula 1 e Fia. Così Liberty Media ha voluto esprimere la propria solidarietà al sette volte campione del mondo inglese.
“Il linguaggio discriminatorio e razzista è inaccettabile e non può avere spazio in alcuna forma all’interno della società. Lewis è un grande ambasciatore del nostro sport e merita rispetto. I suoi sforzi instancabili nel promuovere l’inclusione e la diversità sono di esempio per tante persone e anche la F1 è totalmente coinvolta e impegnata in questa direzione”.

Questo, invece, il messaggio diffuso dalla Federazione in cui anche la FIA condanna duramente le dichiarazioni rilasciate da Piquet, esprimendo la propria solidarietà a Lewis Hamilton.
“La FIA condanna fermamente qualsiasi linguaggio e comportamento razzista o discriminatorio, che non trovano posto nello sport o nella società in generale. Esprimiamo la nostra solidarietà a Lewis Hamilton e sosteniamo pienamente il suo impegno per l’uguaglianza, la diversità e l’inclusione nello sport automobilistico”.

Sempre nel pomeriggio di Martedì 28 Giugno è stato poi Lewis Hamilton a rispondere alle dichiarazioni rilasciate da Piquet tramite Twitter. In prima battuta l’eptacampione del mondo ha retweettato una domanda di un fan che si era chiesto cosa sarebbe successo se lo stesso Hamilton avesse tweettato “Chi c***o è Nelson Piquet” e avesse chiuso Twitter rispondendo “Immagina”. In seguito Hamilton ha pubblicato un secondo tweet in lingua portoghese in cui invocava un cambio di mentalità, e poi infine un terzo, il più importante, usando queste parole “È più del linguaggio. Queste mentalità arcaiche devono cambiare, e non hanno posto nel nostro sport. Sono stato circondato da questi atteggiamenti, che hanno colpito tutta la mia vita. C’è stato un sacco di tempo per imparare. È giunto il momento di agire”.

Successivamente alle dichiarazioni di Hamilton è intervenuto il nipote di Piquet, Rodrigo, che su Instagram ha provato a difendere lo zio con un post apprezzato anche dalla figlia di Piquet (nonchè fidanzata di Verstappen, Kelly) sostenendo che loro nonna Inacinha li chiamava tutti n*gri, concludendo che non si trattava di razzismo, ma di amore, sottolineando anche l’ipocrisia della società attuale.

Una difesa di parte, quella del nipote Rodrigo, che però non ha per nulla convinto il mondo della F1 , visto e considerato che in seguito al suo post, sono continuati ad arrivare numerosi messaggi di vicinanza nei confronti di Hamilton.

A cominciare dal compagno di squadra George Russell, che su Twitter ha scritto “Grandissimo rispetto per LH. Ha fatto più cose lui per lo sport che nessun altro pilota, non solo in pista ma anche fuori. Il fatto che lui e così tante altre persone abbiano a che fare con questi comportamenti è inaccettabile. Noi tutti abbiamo bisogno di stare insieme per contrastare ogni tipo di discriminazione”.

Nel corso del pomeriggio di martedì anche la Ferrari e Charles Leclerc hanno espresso piena e totale solidarietà a Lewis Hamilton. La scuderia di Maranello ha pubblicato un post su Twitter in cui ha dichiarato di essere al fianco della F1, di Lewis Hamilton e della Mercedes contro ogni forma di discriminazione. A questo post è poi seguito quello di Charles Leclerc, in cui il pilota monegasco ha voluto sottolineare la propria vicinanza al campione inglese.

“Conosco Lewis da quando sono arrivato in Formula 1, lui è sempre stato estremamente rispettoso con me e con tutte le persone che ha incontrato. Questi valori dovrebbero essere standard in tutto il mondo. I commenti espressi nei confronti di Lewis non dovrebbero essere tollerati, e noi dovremmo continuare a spingere per uno sport diverso e maggiormente inclusivo. Abbiamo bisogno di rimuovere comportamenti discriminatori e il linguaggio razzista in ogni forma non solo nel nostro sport, ma anche all’interno della nostra società”.

Anche il team Aston Martin ha voluto esprimere massima vicinanza a Lewis Hamilton con queste parole: “Stiamo con Lewis Hamilton, e con tutti coloro che nel mondo vengono colpiti da razzismo e da discriminazioni di ogni tipo. Non c’è spazio per questo comportamento aberrante nel nostro sport e nella nostra società”.

Come possiamo notare, tra i commenti di vicinanza a Lewis Hamilton, nessuno proviene da Red Bull, la quale ha preferito non commentare questa vicenda, visto anche il rapporto che lega il campione del mondo Max Verstappen a Kelly Piquet.

Per visualizzare i tweet ricaricare la pagina corrente. 

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