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Verstappen e la prima pole in Canada© F1 Twitter

Verstappen e la prima pole in Canada

Il pilota olandese della Red Bull conquista la pole position del Gp del Canada davanti a un sorprendente Fernando Alonso (Alpine) e al ferrarista Carlos Sainz Jr. Solo tredicesimo Sergio Perez, partirà penultimo Charles Leclerc per via dell’utilizzo della quarta power unit stagionale

19.06.2022 ( Aggiornata il 19.06.2022 12:43 )

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Red Bull: la pole di Verstappen e l’eliminazione di Perez in Q2

Una pole di fatto scontata. Già nel corso delle prime due sessioni di prove libere del venerdì disputate sull’asciutto Max Verstappen aveva dimostrato di trovarsi molto bene sul circuito di Montreal intitolato a Gilles Villeneuve. Se la FP3 disputata su pista bagnata aveva messo qualche dubbio sulla competitività della RB18 visto che sia il campione olandese che il compagno di squadra Sergio Perez facevano molta fatica a tenere in strada la macchina, le qualifiche del Gp del Canada hanno finito (nel caso di Max) con il cancellare ogni dubbio, con Verstappen che una volta di più ha dimostrato di essere competitivo con pista molto bagnata (su cui era necessario montare gomme full wet), ma anche e sopratutto quando la pista stava cominciando ad asciugarsi, e in cui erano necessarie le gomme intermedie. In questa condizione in cui la pista è in parte bagnata in parte asciutta e in cui le gomme intermedie sono la scelta più indicata la Red Bull guidata dall’olandese (come già occorso ad Imola) si è dimostrata essere la monoposto da battere, con Verstappen capace giro dopo giro di abbassare con una certa facilità il tempo cronometrico fatto registrare in precedenza. Ecco, quindi, perché la pole position non è mai stata di fatto in discussione su una pista su cui Max non l’aveva mai ottenuta prima. Se è vero che probabilmente Sainz senza quell’errore all’ultima curva sarebbe potuto arrivare secondo e magari anche vicino alla prestazione del campione olandese, il Verstappen visto in qualifica (ed autore della pole in 1’21”299) difficilmente sarebbe stato battuto.
Ora il pilota olandese della Red Bull ha la possibilità al via della gara di scappare subito, approfittando dell’errore di Perez (che tra poco andremo ad analizzare) e della penalizzazione in griglia di Charles Leclerc (che partirà 19° vista la decisione Ferrari di montare sia la terza centralina sulle due disponibili nell’arco della stagione senza subire penalità, sia la quarta power unit stagionale), potendo così mostrare l’ottimo passo gara dimostrato nelle libere. Alonso permettendo.

Per un Verstappen che celebra la sua 15° pole in carriera (la seconda stagionale dopo quella di Imola, la prima sul suolo canadese), c’è un Sergio Perez apparso fin dal venerdì in difficoltà sul circuito di Montreal dedicato a Gilles Villeneuve. Se sia a Monaco che a Baku il pilota messicano si era fatto preferire rispetto al suo caposquadra, questo non è successo in terra canadese, con Perez apparso meno a suo agio sia nelle tre sessioni di libere, sia sopratutto in qualifica, andando ad impattare con il muso contro le barriere in Q2.

Il pilota messicano ha anche provato a chiedere ai commissari di spingerlo indietro (in regime di bandiera rossa) per poter tornare ai box, nonostante ormai da anni ai commissari non sia più consentito di aiutare il pilota per poter tornare in pista. I commissari hanno comunque provato a spingere indietro la RB18 del messicano, ma il muso spaccato si era andato ad incastrare piuttosto profondamente dentro le barriere in Techpro che non è stato possibile estrarre manualmente la monoposto. A Perez non è rimasto altro da fare che uscire dalla monoposto e tornare con aria triste ai box. Nelle interviste al ring il pilota messicano ha espresso il proprio rammarico per aver deluso la squadra, sostenendo di non aver avuto fiducia nei confronti della macchina sin dal Q1, di non riuscire ad essere efficace sui freni, raccontando di aver già avuto in precedenza un bloccaggio in curva 10, prima dell’errore in curva 3 costatogli poi l’eliminazione in Q2. L’obiettivo di Perez ora è quello di attaccare in gara e di recuperare posizioni, approfittando anche del fatto che non è prevista pioggia.

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