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F1 Azerbaijan: la vittoria di Verstappen e la debacle Ferrari© Getty Images

F1 Azerbaijan: la vittoria di Verstappen e la debacle Ferrari

A Baku doppietta Red Bull con Verstappen davanti a Perez, e Russell (Mercedes) terzo. Ferrari costretta al ritiro sia con Sainz (problema idraulico) che con Leclerc (motore)

13.06.2022 ( Aggiornata il 13.06.2022 10:10 )

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Ferrari, è crisi affidabilità!

Una giornata da dimenticare. La Ferrari esce da Baku con le ossa rotte, per via di un’affidabilità tornata purtroppo ad essere un problema di prim’ordine, come dimostra non solo il doppio ritiro odierno di Carlos Sainz Jr (al nono giro per un problema idraulico al brake by wire sotto raffigurato) e di Charles Leclerc (con il motore in fumo nel corso del 21° giro) ma anche il ritiro della Haas di Kevin Magnussen (anche in questo caso con il motore Ferrari in fumo nel corso del 33° giro).

Già il ritiro di Leclerc a Barcellona aveva fatto suonare i primi campanelli d’allarme, ma il doppio ritiro odierno in casa Ferrari (non succedeva dal Gp d’Australia 2009, quando Felipe Massa fu costretto al ritiro nel corso del 45° Giro per un problema allo sterzo, e Kimi Raikkonen nel corso della 55° tornata per un problema al differenziale) mette la scuderia di Maranello di fronte al fatto che è inutile avere la monoposto più veloce del lotto sul giro secco il sabato pomeriggio, se poi non si è in grado di concludere la gara la domenica, visto che alla fine è la gara della domenica ad assegnare i punti decisivi.

Se Sainz al via era stato piuttosto cauto nei confronti di Verstappen mantenendo la quarta posizione, consapevole del fatto che la strategia di gara prevedeva per lui uno stint più lungo con la gomma media al fine di tirare poi al massimo con la gomma dura, per Leclerc la delusione è ancora maggiore, perché con il nuovo problema tecnico di oggi il pilota monegasco rischia seriamente di aver detto addio per quest’anno a quel sogno tanto agognato chiamato titolo mondiale. E, se vogliamo, questo fa ancora più male, visto e considerato che anche oggi se eccettuiamo la partenza al via, Leclerc era stato come sempre ai limiti della perfezione.

Vero, quella odierna è solo l’ottava gara sulle ventidue facenti parte del calendario mondiale, ma se andiamo a vedere l’utilizzo delle componenti del motore tra Ferrari e Red Bull scopriamo che mentre il duo Verstappen-Perez pur accusando un doppio ritiro in Bahrain (errato calcolo benzina) e con il campione olandese in Australia è riuscito comunque ad effettuare sette gare con la prima power unit stagionale, Leclerc comincia già ad essere un po' al limite con le componenti, con il rischio piuttosto serio di dover pagare delle penalità da qui fino a fine stagione.
Questo fa si, pertanto, che prima di poter pensare di poter lottare per il titolo mondiale, la Ferrari sarà chiamata a risolvere una volta per tutte il problema legato all’affidabilità, sia esso idraulico come nel caso di Sainz o legato al motore come occorso sia a Barcellona che qui a Baku a Leclerc. Sperando che Red Bull nel frattempo non prenda il largo definitivamente.

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