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F1 Azerbaijan: la vittoria di Verstappen e la debacle Ferrari© Getty Images

F1 Azerbaijan: la vittoria di Verstappen e la debacle Ferrari

A Baku doppietta Red Bull con Verstappen davanti a Perez, e Russell (Mercedes) terzo. Ferrari costretta al ritiro sia con Sainz (problema idraulico) che con Leclerc (motore)

13.06.2022 ( Aggiornata il 13.06.2022 10:10 )

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Verstappen, Perez: è doppietta Red Bull in Azerbaijan!

Una prova di forza, favorita anche dal ritiro di Leclerc. Sul circuito cittadino non permanente di Baku a brillare è la stella della Red Bull, e in particolare di Max Verstappen, che si riprende con gli interessi la mancata vittoria dello scorso anno, andando a conquistare il Gp dell’Azerbaijan davanti al compagno di squadra Sergio Perez, e diventando il quarto vincitore in cinque anni della gara azera (il sesto, se consideriamo anche il Gp d’Europa corso nel 2016 nel medesimo circuito). Mantenuta al via la terza posizione alle spalle del compagno di squadra Perez (abile a prendere la testa della corsa già alla prima curva), e del ferrarista Leclerc, nel corso dei primi giri Verstappen ha provato senza successo a superare la Rossa numero 16, approfittando del lungo rettilineo di 2.2 Km che caratterizza buona parte del terzo settore. La Virtual Safety Car adottata dalla Direzione Gara nel corso del decimo giro per consentire la rimozione della Ferrari di Carlos Sainz Jr non viene forse sfruttata adeguatamente dalla Red Bull, che lascia così fuori entrambi i piloti, a differenza della scuderia di Maranello, che anticipa la sosta ai box di Leclerc per montare una gomma dura nuova.

Ciò comporta nel corso del quindicesimo giro un crollo nelle prestazioni da parte di Perez, con Verstappen che supera facilmente il compagno di squadra (a cui peraltro non viene chiesto di combattere contro l’arrembante Max), cosìcchè il pilota olandese sale in seconda posizione (confermata anche dopo la sosta ai box avvenuta nel corso del 19° Giro), divenuta poi prima quando nel corso del 21° Giro anche la Ferrari di Leclerc è costretta al ritiro.
Trovatosi in testa alla classifica, Verstappen comincia giro dopo giro a dare un ritmo alla gara a cui Perez non sembra in grado di rispondere (nonostante per 4 millesimi riuscirà poi a ottenere il punto aggiuntivo per il giro più veloce), denotando peraltro un ottimo bilanciamento, quasi come se il pilota olandese avesse sacrificato il bilanciamento per il giro secco, preferendo optare per un bilanciamento più adatto per il passo gara. La Virtual Safety Car introdotta nel corso del 33° Giro per consentire la rimozione della Haas di Kevin Magnussen (costretto al ritiro per un problema alla power unit Ferrari) consente così a Verstappen di effettuare la seconda sosta senza perdere nulla nei confronti di Perez, con il pilota olandese che andrà così al termine del 51° e ultimo giro a tagliare il traguardo con 20”823 di vantaggio sul compagno di squadra messicano. Al termine della gara Verstappen ha voluto sottolineare quanto nella vittoria odierna sia stata importante la gestione delle gomme per trovare quel ritmo che ha poi consentito al campione del mondo olandese di vincere la gara, dominando anche nei confronti di Perez.

Per un Verstappen che festeggia la prima vittoria in terra azera, c’è un Perez che esce da Baku felice per il risultato della squadra, ma deluso per la propria prestazione odierna. Se al via (come possiamo vedere dal tweet sopra riportato) il pilota messicano è stato impeccabile alla prima curva nel superare la Ferrari di Leclerc portandosi così in testa alla gara, è mancata probabilmente la comunicazione con la squadra in occasione della Virtual Safety Car, disposta dalla Direzione gara nel corso del 10° Giro per rimuovere dalla via di fuga in curva 4 la Ferrari di Carlos Sainz Jr, costretto al ritiro per un problema idraulico al brake by wire. Al pari di Leclerc, anche Perez avrebbe voluto fare la sosta anticipando così il passaggio alla gomma dura, ma, qualcosa nella comunicazione con la squadra non ha funzionato, e così Checo è stato costretto (una volta che nel corso dell’undicesimo giro era andato a concludersi il regime di Virtual Safety Car) a proseguire in pista con gomme che ormai cominciavano a deteriorarsi, e che ha portato Verstappen a compiere con più facilità il sorpasso ai suoi danni. Se a questo aggiungiamo sia gli errori dei meccanici Red Bull che hanno caratterizzato i suoi due pit stop, che un bilanciamento meno buono rispetto a quello di Verstappen, ecco, quindi, spiegata l’impossibilità da parte di Checo di rispondere al ritmo realizzato in pista da Verstappen, una volta che Leclerc è stato costretto a ritirarsi.

Se quindi Perez è stato costretto a rinunciare al sogno di poter bissare a Baku la vittoria ottenuta un anno fa, dall’altra la conquista del secondo posto in classifica piloti approfittando del passo falso di Leclerc può diventare un’occasione per motivare il pilota messicano a continuare a tirare al massimo per cercare la performance cronometrica.

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