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Leclerc, Sainz e la prima fila Ferrari a Miami© F1 Twitter

Leclerc, Sainz e la prima fila Ferrari a Miami

Il pilota monegasco conquista a Miami la terza pole stagionale (la dodicesima in carriera) davanti a Sainz. Terzo Verstappen, seguito da Perez e da Bottas. Sesto Hamilton, solo dodicesimo Russell

08.05.2022 ( Aggiornata il 08.05.2022 14:56 )

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Seconda fila Red Bull a Miami

Un risultato apparentemente negativo, ma fino a un certo punto. Qualcuno potrebbe forse storcere la bocca dinanzi al terzo posto di Max Verstappen (Red Bull) al termine delle qualifiche del Gp di Miami dopo che al termine del primo tentativo lanciato in Q3 il pilota olandese era andato in testa, puntando così alla sua seconda pole stagionale (dopo quella conseguita due settimane fa ad Imola), divenuta poi vana in seguito all’errore in curva 5 nel corso dell’ultimo tentativo lanciato, generato probabilmente dal sottosterzo denunciato qualche minuto prima via radio.

Bisogna anche dire, però, che nella giornata di venerdì Verstappen a causa di alcuni problemi occorsi alla sua RB18 (temperature troppo alte, con conseguente sostituzione del cambio nel corso della FP1, principio d’incendio al sistema frenante in FP2 a causa di un problema idraulico) aveva effettuato pochissime tornate in pista, per cui considerando tutto anche il terzo posto in griglia può essere considerato un buon risultato. Sulla carta in ottica gara Verstappen potrebbe avere un vantaggio nei confronti della Ferrari per via della maggiore velocità di punta da sfruttare nei rettilinei. Detto questo, però, resta da capire quale sarà il comportamento della RB18 sul fronte del degrado, alla luce del fatto che la pioggia caduta questa notte a Miami ha finito con il togliere la gommatura presente in pista, e che Ferrari nei giorni precedenti era apparsa molto più gentile con le gomme rispetto alla monoposto del team austriaco.

In quarta posizione, staccato di 45 millesimi da Verstappen, troviamo Sergio Perez. Il pilota messicano nell’arco del weekend si è trovato fin da subito piuttosto bene in pista, dimostrando anche in FP2 un buon passo gara. In qualifica avrebbe potuto addirittura battere il suo compagno di squadra (anche in virtù del suddetto errore di Verstappen in curva 5 nel corso dell’ultimo tentativo lanciato) se nel corso del primo tentativo in Q3 non avesse commesso alcuni errori, e nell’ultimo tentativo lanciato fosse stato perfetto nel secondo settore.

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