Leclerc, Sainz e la prima fila Ferrari a Miami

Mercedes: Hamilton sesto, Russell dodicesimo ed eliminato in Q2

Un passo indietro rispetto alle libere del venerdì. Se FP1 e FP2 avevano fatto ipotizzare una maggiore competitività della Mercedes a Miami con George Russell addirittura autore del miglior tempo nella seconda libera, nella giornata del sabato (una volta adottato un assetto più basso) sulla Mercedes W13 è tornato a farsi sentire il porpoising, seppur leggermente meno pronunciato rispetto alle gare precedenti. Ad esaltarsi in queste condizioni è così stato l’eptacampione del mondo Lewis Hamilton, qualificatosi in sesta posizione, il meglio che l’attuale W13 consente di poter ottenere in questo momento. Il pilota inglese al termine delle qualifiche ha espresso la massima soddisfazione per il risultato conseguito rispetto alle ultime tre gare che lo avevano visto maggiormente in difficoltà, consapevole però del fatto che il lavoro da fare è ancora tanto per poter riportare la sua monoposto al livello che le compete.

Per un Hamilton che partirà in griglia in terza fila al fianco dell’ex compagno di squadra Valtteri Bottas (quinto su Alfa Romeo), c’è da registrare un’incomprensibile dodicesima posizione di George Russell. Nel post qualifica il 24enne pilota di King’s Lynn ha parlato di grosse difficoltà legate al porpoising, che gli avrebbe impedito sopratutto in curva 4 e 5 di attaccare nella zona di frenata, e che probabilmente ha determinato l’errore compiuto nel primo (e unico) tentativo in Q2 (come possiamo vedere nel tweet sotto pubblicato).

A disappointing qualifying for George Russell, struggling with his porpoising W13

The Mercedes driver starts in P12 for the Grand Prix #MiamiGP #F1 pic.twitter.com/m1nKIQz0vp

— Formula 1 (@F1) May 7, 2022

La sensazione che si ha, però, è anche quella di un errore strategico, con George che non avrebbe effettuato l’ultimo tentativo in Q2 per risparmiare un set di gomme in vista del Q3, e convinto di avere la qualificazione all’ultima fase in mano. Così invece non è avvenuto, con la pista che nell’ultima fase di Q2 con il calare della temperatura ha visto aumentare il grip, consentendo così ad alcuni piloti di migliorare le proprie prestazioni a scapito di Russell, chiamato a una difficile gara di rimonta.