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La forza della nuova power unit Ferrari: Alfa Romeo e Haas in top 10

Una monoposto nata bene, e, al contempo, la consapevolezza di poter contare su un’ottima power unit. Tra i punti di forza della nuova Ferrari F1-75 c’è anche il nuovo motore Superfast. Già lo scorso anno nell’ultima parte di stagione con il debutto del nuovo ibrido si era visto un miglioramento motoristico da parte della Rossa. Una volta aggiornato l’intero motore realizzato da Wolf Zimmermann e allorchè la squadra dei motoristi (guidata da Enrico Gualtieri) è riuscita a guadagnare circa 20 cavalli progettando delle nuove camere di combustione che ben si sposavano con le caratteristiche della nuova benzina E10, era chiaro a tutti che la nuova power unit Ferrari sarebbe stata in grado di giocarsela alla pari con le power unit rivali (Mercedes, Red Bull Powertrains e Renault) in un quadro regolamentare che prevede il congelamento degli attuali motori fino al termine della stagione 2025. A maggior ragione dopo la seconda e ultima sessione di test precampionato che ha visto tra i protagonisti a sorpresa anche Alfa Romeo e Haas, le squadre clienti del Cavallino abituate nelle ultime stagioni a lottare nei bassifondi della classifica. Se inizialmente si pensava che le buone prestazioni di Alfa Romeo e Haas potessero in qualche modo essere legate alla presenza a bordo di poca benzina, le sessioni di libere prima e la qualifica poi hanno dimostrato la bontà del nuovo motore Ferrari, che ha consentito all’Alfa di Valtteri Bottas di qualificarsi con il sesto tempo (con il neo compagno di squadra Guanyu Zhou che partirà quindicesimo) e alla Haas di Kevin Magnussen di partire in settima posizione (con Mick Schumacher dodicesimo).
Nel caso di Bottas, poi, il sesto posto in griglia rappresenterà una soddisfazione non da poco, perché partirà nella stessa fila dell’ex compagno di squadra Lewis Hamilton (quinto).