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Venezia, la terza tappa italiana di Tacopina

Venezia, la terza tappa italiana di Tacopina

Redazione

07.10.2015 ( Aggiornata il 07.10.2015 11:12 )

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Joe Tacopina è da ieri il nuovo presidente del Venezia. L’avvocato quarantanovenne di Brooklyn da ieri è al comando della società lagunare, gestita già da luglio da una cordata americana, con a capo James Daniels. L’avvocato statunitense è alla terza avventura calcistica in Italia. Fece parte della cordata di Thomas DiBenedetto che nel 2011 assunse il controllo della Roma, ricoprendo un ruolo di primo piano e divenendo persino vicepresidente del club. Poi rilevò insieme al canadese Joey Saputo il Bologna: la coppia Joe&Joey inizialmente funzionò alla grande. I soldi del canadese e l’immagine di Tacopina fecero intravedere un futuro roseo per la società. Nei primi tempi Tacopina creò una vera simbiosi con la tifoseria. Nel suo anno bolognese lo si è visto partecipare agli eventi bolognesi e passeggiare per le vie della città. Città che veniva mano a mano vissuta, scoperta e amata. Regalò ai giocatori del Bologna un libro con la storia della squadra, per far capire ai giocatori l’importanza di vestire la casacca rossoblù e per rafforzare il loro orgoglio. A tutto questo, la formazione felsinea abbinò i risultati sul campo, guadagnando tramite i play-off la promozione in Serie A. Poi il rapporto tra Saputo e Tacopina si è rotto irrimediabilmente, col secondo che ha lasciato il club a inizio campionato e lasciando il manico della squadra al solo Saputo. Non trascorre neppure un mese (l’addio dagli emiliani è stato ufficializzato il 20 settembre) e Tacopina passa al timone del Venezia, attualmente in Serie D e voglioso di tornare tra i professionisti prima di tutto, ma anche di rinverdire il recente passato che lo ha visto arrivare anche in Serie A (ultima apparizione nel 2002). La notizia era nell’aria da tempo e nell’ambiente la voce circolava da un po’. Ma per l’ufficialità al Venezia hanno preferito attendere: Tacopina era in causa con Saputo e forse non si è voluto disturbare ambiente e squadra con voci troppo anticipate. Così, in Laguna, la dirigenza nicchiva, senza sbottonarsi troppo. Il Venezia quest'anno, è partito alla grande, vincendo cinque partite su cinque, dimenticando le paturnie estive, durante le quali la società non è riuscita ad iscriversi al campionato di Lega Pro. La speranza dei veneziani è che il nuovo sodalizio di Tacopina duri più dei precedenti  e che l’anno prossimo non vedremo il dirigente dietro a un'altra scrivania. Anche perché cercare di riportare in alto uno un club così antico e nobile rappresenta una sfida senz'altro affascinante. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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