Il mercato di gennaio si caratterizza per il tentativo, da parte di un po' tutti i grandi club, di piazzare contratti pesanti e inutili (in rapporto all'utilizzo del giocatore) presso squadre disperate. Che non hanno magari soldi per una campagna acquisti vera, ma ne hanno ancora abbastanza per una gestione ordinaria 'di una volta'. Il nome del giocatore fa il resto, i tifosi della squadra che lo ingaggia per qualche settimana sono contenti e magari lui riesce a regalare qualche ultimo guizzo. Il caso di Michael Essien &egrave; in questo senso emblematico. Un centrocampista di 31 anni con le sue caratteristiche fisiche dopo due operazioni ai legamenti e stop per infortuni meno gravi pu&ograve; considerarsi finito, almeno ad alto livello (cio&egrave; il livello del miglior Essien). Se no per quale motivo il Chelsea, che non &egrave; certo pieno di giocatori con le sue caratteristiche lo avrebbe praticamente regalato al Milan? Oltretutto con un allenatore come Mourinho, che ha avuto tutto l'anno scorso al Real Madrid (dove Essien era andato in prestito, giocando met&agrave; delle partite) per osservarlo giorno dopo giorno. Non essendo Galliani nato ieri, anche lui sa benissimo come stanno le cose ed &egrave; per questo che le visite mediche sono state accurate. Fin troppo, dice qualcuno, al punto che domenica si era sparsa la voce (infondata) che Essien non le avesse superate. E invece &egrave; arrivato il contratto per un anno e mezzo, una buona scommessa ma pur sempre una scommessa per un giocatore che in questo istante vale come Cristante. Essien si &egrave; offeso per i dubbi, in realt&agrave; legittimi, cos&igrave; come l'hanno presa male in casa Milan dove ormai non si riesce pi&ugrave; a troncare e sopire come un tempo (mai una banale lite da discoteca di Gullit o di Maldini sarebbe finita sui giornali, come accade invece con Balotelli). E invece dovrebbero prenderla bene, perch&eacute; il mercato si fa in base alle proprie possibilit&agrave; del presente. Visto che la vicenda non &egrave; ancora finita, &egrave; probabile che assisteremo allo stesso cinema per Vucinic all'Inter. Se questo attaccante &egrave; cos&igrave; forte, come mai la Juventus non vede l'ora di liberarsene? Tutti offesi: la Juventus che vede messo in dubbio il suo capitale, il procuratore che vede messo in dubbio il suo giocatore, Vucinic che si sente trattato come un pacco e l'Inter che viene ritenuta sufficientemente alla canna del gas per accettare qualsiasi condizione. Abbiamo citato due casi macroscopici, ma il mercato di gennaio &egrave; quasi tutto cos&igrave;: nel 90% dei casi si muovono solo gli invendibili, gli indesiderati e chi &egrave; in scadenza di contratto (l'ultimo esempio potrebbe essere Floccari dalla Lazio al Sassuolo). Senza offesa, soprattutto per chi li prende.

Essien e gli offesi di gennaio

Le risposte ai lettori, rigorosamente in video, di Fabrizio Bertuzzi, 45enne bolognese, osservatore di GT Scouting e consulente di mercato, sia per le societ&agrave;, sia per direttori sportivi e agenti Fifa.  In questo numero:  Mirko Vu&#269;ini&#263;, un giocatore talentuoso, elegante e quasi sopra le righe. Ha reso secondo le aspettative? Ci sono nuovi Mirko Vu&#269;ini&#263; all'orizzonte?  Kristinn Steindorsson 1990 islandese, gioca nell'halmstads, la serie B svedese e diventer&agrave; famoso!  http://www.youtube.com/watch?v=9leKxiIbGVc&amp;feature=youtu.be 

Mirko Vu&#269;ini&#263;: ha reso quanto avrebbe dovuto?

Come possono cambiare, non dico i giudizi, ma quantomeno le sensazioni, a seconda delle contingenze. Al termine della gara di coppa Italia tra Milan e Juventus,  espressi favorevolmente il mio parere riguardo le potenzialit&agrave; dei bianconeri, in grado di sbancare agevolmente San Siro. Di contro il Milan mi era parso oltremodo sottotono, con le quotazioni in ribasso.  Ora invece mi ritrovo a scrivere di un Milan tornato in cima solitaria alla classifica (approfittando del forzato stop della rivale) e vittorioso in modo assai convincente nel maggior palcoscenico europeo, dove ieri sera ha letteralmente asfaltato gli inglesi dell&rsquo;Arsenal! 4-0, un risultato mai visto in competizioni europee contro le squadre d&rsquo;Albione. Un&rsquo;impresa straordinaria, che regala il pass per il turno successivo e mostra soprattutto la forza  solo sopita qualche settimana fa dei rossoneri, seppur penalizzati da gravi infortuni. La Juve invece incappa in uno scialbo pareggio a reti bianche, l&rsquo;ennesimo verrebbe da dire, dopo l&rsquo;inatteso stop interno contro il Siena. Gara arida di emozioni, a parte i rigori (giustamente) reclamati da Conte. Ma l&rsquo;idea che si sta facendo largo sempre pi&ugrave; &egrave; quella di una squadra in grosse difficolt&agrave; con compagini che si chiudono, e ieri il Parma l&rsquo;ha fatto egregiamente, tenendo i tre centrali di difesa (Zaccardo, Ferrario e Lucarelli) strettissimi in area al cospetto del solo, isolatissimo Matri, con l&rsquo;attaccante esterno Biabiany per larghi tratti terzino destro.  Emerge poi il problema Vucinic, a lungo fermo per infortuni vari, ora recuperato ma assolutamente non presente in zona gol. Ieri solo tiri dalla lunga distanza, mai pericolosi per il portiere avversario Pavarini. Inoltre, evidenziata e elogiata la capacit&agrave; di Conte di mutare aspetto alla squadra, arrivato a rinnegare il fedele 4-2-4 per esaltare le qualit&agrave; dei singoli, Pirlo in primis, c&rsquo;&egrave; pure da sottolineare che la difesa a 3 da una parte funziona (sempre meno i gol subiti), ma dall&rsquo;altra impoverisce tutto il reparto avanzato, con Liechsteiner troppo responsabilizzato nell&rsquo;occupare tutto lo spazio della fascia destra, prima occupato in coabitazione con Pepe. Un conto &egrave; sovrapporsi, un altro vangare tutta la zona da soli. Anche Estigarribia, nato laterale offensivo, appare da una parte migliorato tatticamente e pi&ugrave; disciplinato, dall&rsquo;altra sempre pi&ugrave; impreciso nei cross, colpa anche delle molte energie spese durante i 90 minuti.  Niente allarmismi, per carit&agrave;, non me ne vogliano gli juventini, ma credo che la pressione stia cominciando a farsi sentire, il Milan sembra pi&ugrave; abituato a gestire certe situazioni.  Gianni Gardon Dal Blog PELLEeCALAMAIO http://giannivillegas.wordpress.com/

3 risultati per 'mirko-vucinic'

Essien e gli offesi di gennaio

Mirko Vučinić: ha reso quanto avrebbe dovuto?

Milan Rullo compressore in Champions, Juve a reti bianche