Cos&igrave; lontano, cos&igrave; vicino: prendiamo in prestito un titolo cinematografico dell&rsquo;immenso Wim Wenders per tentare di comprendere come ci si debba sentire quando si &egrave; primi in graduatoria a un solo gran premio dalla fine, ma con un rivale, acerrimo, appaiato a livello di punteggio. E di chance. Di avversione. Di rancore, per giunta. Quello che pu&ograve; giocare brutti scherzi a livello di compromissione della lucidit&agrave;, tanto per Max Verstappen quanto per Lewis Hamilton. E ci resta il dubbio che ognuno dei due gioirebbe pi&ugrave; per la sconfitta del rivale che per la propria vittoria. Elucubrazioni? Non solo; se non altro perch&eacute; lo ha detto qualche giorno fa Emerson Fittipaldi, che la tensione pu&ograve; giocare brutti scherzi quando all&rsquo;ultimo atto ci si presenta con le medesime credenziali del nemico, perch&eacute; dopo quello che abbiamo visto non sono pi&ugrave; soltanto avversari, Max e Lewis. Fittipaldi, non uno qualsiasi; non tanto per i suoi due titoli mondiali conquistati in un&rsquo;epoca in cui la Formula Uno era abitata dagli dei del volante, quanto perch&eacute; il secondo, quello del 1974, anche lui se lo era giocato all&rsquo;ultima gara, presentandosi a quell&rsquo;epilogo con gli stessi 52 punti del ferrarista Clay Regazzoni, quello svizzero guascone e inimitabile, del quale Enzo Ferrari aveva detto che fosse &ldquo;Viveur, danseur, calciatore, tennista e, a tempo perso, pilota.&rdquo; <h2>2021 e 1974: due Mondiali al cardiopalma &nbsp;</h2> A Yas Marina domenica si presenteranno con 369,50 punti a testa, o a casco, Hamilton e Verstappen, perch&eacute; nel frattempo &egrave; cambiato tutto, il numero delle gare come i sistemi di punteggio, ma non quel margine cos&igrave; sottile tra la riuscita e la disfatta, tra l&rsquo;iride del titolo e l&rsquo;anonimato del secondo posto, che ha la lucentezza dell&rsquo;ottone. Quel giorno, il 6 ottobre del 1974, al titolo poteva ambire anche un terzo incomodo, con i suoi 45 punti: Jody Scheckter, il sudafricano della Tyrrell. Le qualifiche ufficiali vedono i tre aspiranti campioni del mondo partire attardati: Scheckter (Tyrrell 007 Cosworth DFV, Elf Team Tyrrell) segna il&nbsp; 6&deg; tempo, Fittipaldi (McLaren M23-Cosworth DFV, Marlboro Team Texaco) l&rsquo;8&deg;, Regazzoni (Ferrari 312B3-74, Scuderia Ferrari SpA SEFAC) il 9&deg;. Il tracciato del Gran Premio degli USA sempre favorevole alla Ferrari, ma la gara sin dalle prime tornate sembra essere un calvario per Regazzoni: lo svizzero baffuto come un rivoluzionario gira su tempi che non corrispondono alle sue giornate migliori; viene risucchiato nelle retrovie; accusa un consumo anomalo del battistrada degli pneumatici, forse a causa di una errata regolazione delle sospensioni. Soprattutto, Regazzoni d&agrave; l&rsquo;impressione di smettere di crederci abbastanza presto, tanto che alla fine conclude undicesimo, a quattro giri dal vincitore Carlos Reutemann, mattatore del week end sulla sua Brabham Cosworth. Scheckter, nel frattempo, deve arrendersi a quindici giri dalla fine. E Fittipaldi, quello con i basettoni da rockstar? Beh, lui &egrave; autore di una corsa accorta e lontana da inutili rischi. Veleggia come un navigatore esperto verso un approdo iridato. Termina la gara al quarto posto, racimolando tre punti: numero perfetto, perch&eacute; sono quelli sufficienti a laurearlo nuovamente campione del mondo. E ogni particolare, alla fine, ha giocato a suo favore. Comunque vada, domenica non sar&agrave; diverso, a Yas Marina, come ogni volta in cui due uomini si contendono il punto pi&ugrave; luminoso dell&rsquo;orizzonte.&nbsp;

        Cos&igrave; lontano, cos&igrave; vicino: prendiamo in prestito un titolo cinematografico dell&rsquo;immenso Wim Wenders per tentare di comprendere come ci si debba sentire quando si &egrave; primi in graduatoria a un solo gran premio dalla fine, ma con un rivale, acerrimo, appaiato a livello di punteggio. E di chance. Di avversione. Di rancore, per giunta. Quello che pu&ograve; giocare brutti scherzi a livello di compromissione della lucidit&agrave;, tanto per Max Verstappen quanto per Lewis Hamilton. E ci resta il dubbio che ognuno dei due gioirebbe pi&ugrave; per la sconfitta del rivale che per la propria vittoria. Elucubrazioni? Non solo; se non altro perch&eacute; lo ha detto qualche giorno fa Emerson Fittipaldi, che la tensione pu&ograve; giocare brutti scherzi quando all&rsquo;ultimo atto ci si presenta con le medesime credenziali del nemico, perch&eacute; dopo quello che abbiamo visto non sono pi&ugrave; soltanto avversari, Max e Lewis. Fittipaldi, non uno qualsiasi; non tanto per i suoi due titoli mondiali conquistati in un&rsquo;epoca in cui la Formula Uno era abitata dagli dei del volante, quanto perch&eacute; il secondo, quello del 1974, anche lui se lo era giocato all&rsquo;ultima gara, presentandosi a quell&rsquo;epilogo con gli stessi 52 punti del ferrarista Clay Regazzoni, quello svizzero guascone e inimitabile, del quale Enzo Ferrari aveva detto che fosse &ldquo;Viveur, danseur, calciatore, tennista e, a tempo perso, pilota.&rdquo; 2021 e 1974: due Mondiali al cardiopalma &nbsp; A Yas Marina domenica si presenteranno con 369,50 punti a testa, o a casco, Hamilton e Verstappen, perch&eacute; nel frattempo &egrave; cambiato tutto, il numero delle gare come i sistemi di punteggio, ma non quel margine cos&igrave; sottile tra la riuscita e la disfatta, tra l&rsquo;iride del titolo e l&rsquo;anonimato del secondo posto, che ha la lucentezza dell&rsquo;ottone. Quel giorno, il 6 ottobre del 1974, al titolo poteva ambire anche un terzo incomodo, con i suoi 45 punti: Jody Scheckter, il sudafricano della Tyrrell. Le qualifiche ufficiali vedono i tre aspiranti campioni del mondo partire attardati: Scheckter (Tyrrell 007 Cosworth DFV, Elf Team Tyrrell) segna il&nbsp; 6&deg; tempo, Fittipaldi (McLaren M23-Cosworth DFV, Marlboro Team Texaco) l&rsquo;8&deg;, Regazzoni (Ferrari 312B3-74, Scuderia Ferrari SpA SEFAC) il 9&deg;. Il tracciato del Gran Premio degli USA sempre favorevole alla Ferrari, ma la gara sin dalle prime tornate sembra essere un calvario per Regazzoni: lo svizzero baffuto come un rivoluzionario gira su tempi che non corrispondono alle sue giornate migliori; viene risucchiato nelle retrovie; accusa un consumo anomalo del battistrada degli pneumatici, forse a causa di una errata regolazione delle sospensioni. Soprattutto, Regazzoni d&agrave; l&rsquo;impressione di smettere di crederci abbastanza presto, tanto che alla fine conclude undicesimo, a quattro giri dal vincitore Carlos Reutemann, mattatore del week end sulla sua Brabham Cosworth. Scheckter, nel frattempo, deve arrendersi a quindici giri dalla fine. E Fittipaldi, quello con i basettoni da rockstar? Beh, lui &egrave; autore di una corsa accorta e lontana da inutili rischi. Veleggia come un navigatore esperto verso un approdo iridato. Termina la gara al quarto posto, racimolando tre punti: numero perfetto, perch&eacute; sono quelli sufficienti a laurearlo nuovamente campione del mondo. E ogni particolare, alla fine, ha giocato a suo favore. Comunque vada, domenica non sar&agrave; diverso, a Yas Marina, come ogni volta in cui due uomini si contendono il punto pi&ugrave; luminoso dell&rsquo;orizzonte.&nbsp;       

Il pilota svizzero e quello brasiliano si presentarono appaiati in classifica alla vigilia dell&rsquo;ultimo Gran Premio. Ecco come and&ograve; a finire

Hamilton e Verstappen come Regazzoni e Fittipaldi nel 1974

Non bisogna mai mollare. Questo il mantra che Lewis Hamilton ha ripetuto sia al termine della Sprint Qualifying, sia al termine della gara odierna, che ha visto l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes compiere un&rsquo;autentica impresa, andando a vincere il Gp di San Paolo davanti alla Red Bull di Max Verstappen e al compagno di squadra Valtteri Bottas nonostante nella giornata di ieri Lewis fosse stato costretto a partire dal fondo dello schieramento per via dell&rsquo;irregolarit&agrave; dell&rsquo;ala posteriore riscontrata sulla sua Mercedes (20 posizioni di penalit&agrave;), e nella giornata di oggi avesse scontato altre cinque posizioni di penalit&agrave; per la sostituzione del motore endotermico (il quinto stagionale). 25 posizioni, dunque, da scontare prima della conclusione della gara odierna, che Hamilton ha saputo azzerare mettendo in campo tutto il suo immenso talento, riuscendo cos&igrave; come vedremo a riaprire il duello per il titolo mondiale nei confronti di Max Verstappen grazie alla vittoria odierna. Gi&ugrave; dal podio troviamo Sergio Perez (Red Bull) quarto davanti alle Ferrari di Charles Leclerc (quinto) e Carlos Sainz Jr sesto, al termine di una gara in cui la Rossa, pur non brillando nei confronti di Mercedes e Red Bull, riesce comunque a guadagnare punti preziosi sulla McLaren nella lotta per il terzo posto del titolo costruttori. <h2>Hamilton e il capolavoro di Interlagos</h2> Una delle vittorie pi&ugrave; belle. Lewis Hamilton nel Paese del suo idolo (l&rsquo;indimenticabile Ayrton Senna) regala ai tifosi brasiliani e a tutti gli appassionati di Formula 1 una vera e propria perla da conservare negli annali del Circus. Gi&agrave; la rimonta avvenuta ieri nel corso della Sprint Qualifying dal ventesimo posto iniziale (in virt&ugrave; dell&rsquo;irregolarit&agrave; all&rsquo;ala posteriore riscontrata sulla sua Mercedes W12) fino al quinto posto finale aveva a dir poco entusiasmato il pubblico di casa, ma addirittura andare a vincere nella giornata odierna partendo dalla decima posizione (per via dell&rsquo;utilizzo del quinto motore endotermico stagionale) con ben 10 secondi di vantaggio dopo esser stato per molti giri nei tubi di scappamento della Red Bull di Max Verstappen &egrave; la dimostrazione che a Interlagos Hamilton e la Mercedes a sorpresa erano nettamente pi&ugrave; competitivi, nonostante sulla carta quella brasiliana fosse nettamente una pista a favore della Red Bull. Una dimostrazione, questa, che in una stagione cos&igrave; appassionante ed emozionante come quella corrente in cui anche un capello pu&ograve; fare davvero la differenza, anche fare un semplice pronostico pu&ograve; diventare molto difficile. Dopo aver superato ben quattro piloti al via risalendo nel corso del primo giro gi&agrave; al sesto posto, Hamilton tra il secondo e il quinto giro &egrave; risalito fino al terzo posto sorpassando le due Ferrari di Sainz e di Leclerc e la Mercedes gemella del compagno di squadra Valtteri Bottas, andando cos&igrave; a caccia della Red Bull di Sergio Perez, superato poi nel corso del 19&deg; giro dopo che nella tornata precedente il campione inglese aveva provato a sorpassare il pilota messicano della Red Bull, che aveva a sua volta risorpassato Hamilton all&rsquo;altezza della Descida do lago, entusiasmando il pubblico presente. Una volta superato Perez, per Hamilton &egrave; iniziata la vera e propria caccia a Verstappen. Se con le gomme medie il ritmo dei due piloti sostanzialmente era equivalente, con il passaggio alla gomma dura ancora una volta si &egrave; visto l&rsquo;ottimo feeling della Mercedes W12 con la mescola in questione, con Hamilton arrivato in poco tempo a un distacco nei confronti di Verstappen inferiore al secondo senza di fatto riuscire a superarlo rischiando anche il surriscaldamento delle gomme, in quanto la RB16B riusciva brillantemente a difendersi nel secondo settore, mentre nel primo e nel terzo era la Mercedes a farsi prediligere. <blockquote class="twitter-tweet"> That moment when we all held our breath on Sunday No quarter given ??<a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/GrN72yzRCP">pic.twitter.com/GrN72yzRCP</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1459999077609918468?ref_src=twsrc%5Etfw">November 14, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Dopo aver effettuato sia Hamilton che Verstappen la seconda sosta e montato le gomme dure (nonostante Hamilton volesse la gomma media), il campione inglese della Mercedes ha cominciato nuovamente a riavvicinarsi a Verstappen, tentando nel corso del 48&deg; Giro (come possiamo vedere dalle immagini raffigurate nel tweet sopra pubblicato) un primo sorpasso all&rsquo;esterno della Descida do lago, al quale il pilota olandese ha saputo rispondere brillantemente allungando la staccata, portando entrambi fuoripista, e rientrando con posizioni invariate. <blockquote class="twitter-tweet"> A race winning move ? A momentum-swinging move? <a href="https://twitter.com/LewisHamilton?ref_src=twsrc%5Etfw">@LewisHamilton</a> passes <a href="https://twitter.com/Max33Verstappen?ref_src=twsrc%5Etfw">@Max33Verstappen</a> on his way to a win in Brazil that keeps his title hopes very much alive <a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/4CbdWlOGsS">pic.twitter.com/4CbdWlOGsS</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1459969476510814216?ref_src=twsrc%5Etfw">November 14, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> A questo punto Hamilton ha preferito studiare una volta di pi&ugrave; il proprio avversario, affondando definitivamente il colpo del sorpasso nel corso del 58&deg; giro. Un sorpasso preparato in curva 1, e portato a piena conclusione prima di curva 4, con Verstappen che ha provato a difendersi invano ondeggiando due volte in rettilineo (contro la sola volta prevista dal Regolamento), prendendosi una bandiera bianco-nera di richiamo da parte dei commissari. Passato in testa, Hamilton ha cominciato a dare il suo ritmo, e in ben 13 giri ha concluso la sua gara aggiudicandosi il Gp di San Paolo con 10&rdquo;496 su Verstappen, che nel finale si &egrave; difeso dal ritorno di Valtteri Bottas, classificatosi terzo con un ritardo di 13&rdquo;576 da Hamilton, a dimostrazione che a Interlagos la Mercedes era davvero molto competitiva, e dando il suo prezioso contributo in una giornata che ha visto Sergio Perez chiudere al quarto posto, staccato di 39&rdquo;940 da Hamilton, ed autore del giro pi&ugrave; veloce. Una gara, quella di Hamilton (nominato Driver Of The Day del Gp di San Paolo dagli appassionati di Formula 1 di tutto il mondo), che di fatto consente all&rsquo;eptacampione del mondo di portare a 14 i punti di distacco da Verstappen in Classifica Piloti a tre gare dal termine con il vantaggio di poter contare sul motore endotermico nuovo punzonato oggi, e alla Mercedes di aumentare nuovamente il vantaggio sulla Red Bull in Classifica Costruttori portandolo a 11 punti. <h2>Ferrari: Leclerc quinto, Sainz sesto</h2> Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Se la Ferrari nell&rsquo;arco del weekend non &egrave; riuscita ad avvicinarsi alle prestazioni di Mercedes e Red Bull subendo con Charles Leclerc (quinto) e Carlos Sainz Jr (sesto) un distacco rispettivamente di 49&rdquo;517 e di 51&rdquo;820 dal vincitore Hamilton evitando il doppiaggio, dall&rsquo;altra per&ograve; conquista altri 17 punti nei confronti della McLaren (decima con Lando Norris, mentre Ricciardo &egrave; stato costretto al ritiro) che sicuramente l&rsquo;aiutano non poco nella lotta per il terzo posto della Classifica Costruttori. Se nella giornata di ieri Leclerc nella Sprint Qualifying era apparso piuttosto sotto tono, nel corso della gara odierna il pilota monegasco &egrave; tornato ad essere quello dei giorni migliori disputando una buona corsa con tanto di sorpasso durante il primo giro al proprio compagno di squadra, cercando poi di gestire al meglio le gomme fino al traguardo. Parzialmente positiva, invece la gara di Sainz: se &egrave; vero che al via il pilota spagnolo finisce con l&rsquo;entrare in contatto con la McLaren dell&rsquo;ex compagno di squadra Lando Norris, e dopo poche curve alla S do Senna subisce il sorpasso da parte di Leclerc non riuscendo a controsorpassarlo alla Descida do lago, &egrave; altrettanto vero per&ograve; che superata quella prima fase piuttosto complessa Sainz ha tenuto sostanzialmente un buon ritmo, riuscendo anche a gestire piuttosto bene le gomme, senza per&ograve; riuscire a trovare il sorpasso nei confronti di Charles. <h2>La gara degli altri</h2> Scorrendo l&rsquo;ordine di arrivo del Gp di San Paolo, ancora una volta deve essere sottolineata la gara di Pierre Gasly (AlphaTauri), protagonista tra il 60&deg; e il 63&deg; Giro di un doppio attacco nei confronti delle Alpine di Ocon prima e di Alonso poi risalendo fino al settimo posto finale, dinanzi proprio alle monoposto francesi. Detto di Lando Norris (McLaren) decimo la cui gara giocoforza &egrave; stata condizionata dal contatto al via con la Ferrari di Carlos Sainz Jr con relativa foratura e pit stop ad essa collegato, troviamo fuori dalla zona punti in undicesima e dodicesima posizione Sebastian Vettel (Aston Martin) e Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), con i due ex piloti della Ferrari autori tutto sommato di una buona corsa, il cui risultato per&ograve; &egrave; stato giocoforza condizionato dalla competitivit&agrave; delle monoposto utilizzate, con Antonio Giovinazzi (alle ultime gare in Alfa Romeo e purtroppo anche in Formula 1) solamente quattordicesimo. <h2>Le Classifiche iridate</h2> In Classifica Piloti Max Verstappen resta in testa, ma vede scendere a 14 i punti di vantaggio su Hamilton: 332.5 i punti dell&rsquo;olandese contro i 318.5 del campione del mondo uscente. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 203 punti, seguito da Perez (178), Norris (151), Leclerc (148), Sainz (139.5), Ricciardo (105), Gasly (92), e Alonso (62). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 521.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 510.5 punti. In terza posizione troviamo la Ferrari con 287.5 punti, seguita da McLaren (256), Alpine e Alpha Tauri (112), Aston Martin (68), Williams (23), e Alfa Romeo (11). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 21 Novembre, con il Gp del Qatar, con diretta esclusiva su Sky, e differita pomeridiana in chiaro su TV8. <blockquote class="twitter-tweet"> CLASSIFICATION: BRAZIL Confirmation of a famous win for <a href="https://twitter.com/LewisHamilton?ref_src=twsrc%5Etfw">@LewisHamilton</a>, after an incredible performance all weekend in Sao Paulo <a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/fw86fo2wRD">pic.twitter.com/fw86fo2wRD</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1459954577059553283?ref_src=twsrc%5Etfw">November 14, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        Non bisogna mai mollare. Questo il mantra che Lewis Hamilton ha ripetuto sia al termine della Sprint Qualifying, sia al termine della gara odierna, che ha visto l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes compiere un&rsquo;autentica impresa, andando a vincere il Gp di San Paolo davanti alla Red Bull di Max Verstappen e al compagno di squadra Valtteri Bottas nonostante nella giornata di ieri Lewis fosse stato costretto a partire dal fondo dello schieramento per via dell&rsquo;irregolarit&agrave; dell&rsquo;ala posteriore riscontrata sulla sua Mercedes (20 posizioni di penalit&agrave;), e nella giornata di oggi avesse scontato altre cinque posizioni di penalit&agrave; per la sostituzione del motore endotermico (il quinto stagionale). 25 posizioni, dunque, da scontare prima della conclusione della gara odierna, che Hamilton ha saputo azzerare mettendo in campo tutto il suo immenso talento, riuscendo cos&igrave; come vedremo a riaprire il duello per il titolo mondiale nei confronti di Max Verstappen grazie alla vittoria odierna. Gi&ugrave; dal podio troviamo Sergio Perez (Red Bull) quarto davanti alle Ferrari di Charles Leclerc (quinto) e Carlos Sainz Jr sesto, al termine di una gara in cui la Rossa, pur non brillando nei confronti di Mercedes e Red Bull, riesce comunque a guadagnare punti preziosi sulla McLaren nella lotta per il terzo posto del titolo costruttori. Hamilton e il capolavoro di Interlagos Una delle vittorie pi&ugrave; belle. Lewis Hamilton nel Paese del suo idolo (l&rsquo;indimenticabile Ayrton Senna) regala ai tifosi brasiliani e a tutti gli appassionati di Formula 1 una vera e propria perla da conservare negli annali del Circus. Gi&agrave; la rimonta avvenuta ieri nel corso della Sprint Qualifying dal ventesimo posto iniziale (in virt&ugrave; dell&rsquo;irregolarit&agrave; all&rsquo;ala posteriore riscontrata sulla sua Mercedes W12) fino al quinto posto finale aveva a dir poco entusiasmato il pubblico di casa, ma addirittura andare a vincere nella giornata odierna partendo dalla decima posizione (per via dell&rsquo;utilizzo del quinto motore endotermico stagionale) con ben 10 secondi di vantaggio dopo esser stato per molti giri nei tubi di scappamento della Red Bull di Max Verstappen &egrave; la dimostrazione che a Interlagos Hamilton e la Mercedes a sorpresa erano nettamente pi&ugrave; competitivi, nonostante sulla carta quella brasiliana fosse nettamente una pista a favore della Red Bull. Una dimostrazione, questa, che in una stagione cos&igrave; appassionante ed emozionante come quella corrente in cui anche un capello pu&ograve; fare davvero la differenza, anche fare un semplice pronostico pu&ograve; diventare molto difficile. Dopo aver superato ben quattro piloti al via risalendo nel corso del primo giro gi&agrave; al sesto posto, Hamilton tra il secondo e il quinto giro &egrave; risalito fino al terzo posto sorpassando le due Ferrari di Sainz e di Leclerc e la Mercedes gemella del compagno di squadra Valtteri Bottas, andando cos&igrave; a caccia della Red Bull di Sergio Perez, superato poi nel corso del 19&deg; giro dopo che nella tornata precedente il campione inglese aveva provato a sorpassare il pilota messicano della Red Bull, che aveva a sua volta risorpassato Hamilton all&rsquo;altezza della Descida do lago, entusiasmando il pubblico presente. Una volta superato Perez, per Hamilton &egrave; iniziata la vera e propria caccia a Verstappen. Se con le gomme medie il ritmo dei due piloti sostanzialmente era equivalente, con il passaggio alla gomma dura ancora una volta si &egrave; visto l&rsquo;ottimo feeling della Mercedes W12 con la mescola in questione, con Hamilton arrivato in poco tempo a un distacco nei confronti di Verstappen inferiore al secondo senza di fatto riuscire a superarlo rischiando anche il surriscaldamento delle gomme, in quanto la RB16B riusciva brillantemente a difendersi nel secondo settore, mentre nel primo e nel terzo era la Mercedes a farsi prediligere.  That moment when we all held our breath on Sunday No quarter given ??#BrazilGP  #F1 pic.twitter.com/GrN72yzRCP &mdash; Formula 1 (@F1) November 14, 2021    Dopo aver effettuato sia Hamilton che Verstappen la seconda sosta e montato le gomme dure (nonostante Hamilton volesse la gomma media), il campione inglese della Mercedes ha cominciato nuovamente a riavvicinarsi a Verstappen, tentando nel corso del 48&deg; Giro (come possiamo vedere dalle immagini raffigurate nel tweet sopra pubblicato) un primo sorpasso all&rsquo;esterno della Descida do lago, al quale il pilota olandese ha saputo rispondere brillantemente allungando la staccata, portando entrambi fuoripista, e rientrando con posizioni invariate.  A race winning move ?A momentum-swinging move? @LewisHamilton passes @Max33Verstappen on his way to a win in Brazil that keeps his title hopes very much alive #BrazilGP  #F1 pic.twitter.com/4CbdWlOGsS &mdash; Formula 1 (@F1) November 14, 2021    A questo punto Hamilton ha preferito studiare una volta di pi&ugrave; il proprio avversario, affondando definitivamente il colpo del sorpasso nel corso del 58&deg; giro. Un sorpasso preparato in curva 1, e portato a piena conclusione prima di curva 4, con Verstappen che ha provato a difendersi invano ondeggiando due volte in rettilineo (contro la sola volta prevista dal Regolamento), prendendosi una bandiera bianco-nera di richiamo da parte dei commissari. Passato in testa, Hamilton ha cominciato a dare il suo ritmo, e in ben 13 giri ha concluso la sua gara aggiudicandosi il Gp di San Paolo con 10&rdquo;496 su Verstappen, che nel finale si &egrave; difeso dal ritorno di Valtteri Bottas, classificatosi terzo con un ritardo di 13&rdquo;576 da Hamilton, a dimostrazione che a Interlagos la Mercedes era davvero molto competitiva, e dando il suo prezioso contributo in una giornata che ha visto Sergio Perez chiudere al quarto posto, staccato di 39&rdquo;940 da Hamilton, ed autore del giro pi&ugrave; veloce. Una gara, quella di Hamilton (nominato Driver Of The Day del Gp di San Paolo dagli appassionati di Formula 1 di tutto il mondo), che di fatto consente all&rsquo;eptacampione del mondo di portare a 14 i punti di distacco da Verstappen in Classifica Piloti a tre gare dal termine con il vantaggio di poter contare sul motore endotermico nuovo punzonato oggi, e alla Mercedes di aumentare nuovamente il vantaggio sulla Red Bull in Classifica Costruttori portandolo a 11 punti.  Ferrari: Leclerc quinto, Sainz sesto Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Se la Ferrari nell&rsquo;arco del weekend non &egrave; riuscita ad avvicinarsi alle prestazioni di Mercedes e Red Bull subendo con Charles Leclerc (quinto) e Carlos Sainz Jr (sesto) un distacco rispettivamente di 49&rdquo;517 e di 51&rdquo;820 dal vincitore Hamilton evitando il doppiaggio, dall&rsquo;altra per&ograve; conquista altri 17 punti nei confronti della McLaren (decima con Lando Norris, mentre Ricciardo &egrave; stato costretto al ritiro) che sicuramente l&rsquo;aiutano non poco nella lotta per il terzo posto della Classifica Costruttori. Se nella giornata di ieri Leclerc nella Sprint Qualifying era apparso piuttosto sotto tono, nel corso della gara odierna il pilota monegasco &egrave; tornato ad essere quello dei giorni migliori disputando una buona corsa con tanto di sorpasso durante il primo giro al proprio compagno di squadra, cercando poi di gestire al meglio le gomme fino al traguardo. Parzialmente positiva, invece la gara di Sainz: se &egrave; vero che al via il pilota spagnolo finisce con l&rsquo;entrare in contatto con la McLaren dell&rsquo;ex compagno di squadra Lando Norris, e dopo poche curve alla S do Senna subisce il sorpasso da parte di Leclerc non riuscendo a controsorpassarlo alla Descida do lago, &egrave; altrettanto vero per&ograve; che superata quella prima fase piuttosto complessa Sainz ha tenuto sostanzialmente un buon ritmo, riuscendo anche a gestire piuttosto bene le gomme, senza per&ograve; riuscire a trovare il sorpasso nei confronti di Charles. La gara degli altri Scorrendo l&rsquo;ordine di arrivo del Gp di San Paolo, ancora una volta deve essere sottolineata la gara di Pierre Gasly (AlphaTauri), protagonista tra il 60&deg; e il 63&deg; Giro di un doppio attacco nei confronti delle Alpine di Ocon prima e di Alonso poi risalendo fino al settimo posto finale, dinanzi proprio alle monoposto francesi. Detto di Lando Norris (McLaren) decimo la cui gara giocoforza &egrave; stata condizionata dal contatto al via con la Ferrari di Carlos Sainz Jr con relativa foratura e pit stop ad essa collegato, troviamo fuori dalla zona punti in undicesima e dodicesima posizione Sebastian Vettel (Aston Martin) e Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), con i due ex piloti della Ferrari autori tutto sommato di una buona corsa, il cui risultato per&ograve; &egrave; stato giocoforza condizionato dalla competitivit&agrave; delle monoposto utilizzate, con Antonio Giovinazzi (alle ultime gare in Alfa Romeo e purtroppo anche in Formula 1) solamente quattordicesimo. Le Classifiche iridate In Classifica Piloti Max Verstappen resta in testa, ma vede scendere a 14 i punti di vantaggio su Hamilton: 332.5 i punti dell&rsquo;olandese contro i 318.5 del campione del mondo uscente. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 203 punti, seguito da Perez (178), Norris (151), Leclerc (148), Sainz (139.5), Ricciardo (105), Gasly (92), e Alonso (62). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 521.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 510.5 punti. In terza posizione troviamo la Ferrari con 287.5 punti, seguita da McLaren (256), Alpine e Alpha Tauri (112), Aston Martin (68), Williams (23), e Alfa Romeo (11). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 21 Novembre, con il Gp del Qatar, con diretta esclusiva su Sky, e differita pomeridiana in chiaro su TV8.  CLASSIFICATION: BRAZILConfirmation of a famous win for @LewisHamilton, after an incredible performance all weekend in Sao Paulo #BrazilGP  #F1 pic.twitter.com/fw86fo2wRD &mdash; Formula 1 (@F1) November 14, 2021          

L&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes conquista il Gp di San Paolo (dopo esser partito in decima posizione) davanti a Verstappen e a Bottas, e riduce a 14 punti il distacco dal pilota olandese.

F1, Gp San Paolo: Hamilton e la rimonta di un vero campione

Una vera e propria prova di forza. Sulla pista di Interlagos sulla carta favorevole alla Red Bull &egrave; invece la Mercedes a brillare, con Valtteri Bottas che conquista la Sprint Qualifying del Gp di San Paolo (la seconda stagionale dopo quella di Monza) davanti a Max Verstappen (Red Bull) e a Carlos Sainz Jr (Ferrari), ma a brillare intensamente &egrave; la stella di Lewis Hamilton, che, costretto a partire in fondo alla griglia per via della irregolarit&agrave; dell&rsquo;ala posteriore della sua Mercedes, conclude la Sprint Qualifying in quinta posizione dopo aver effettuato ben 15 sorpassi in 24 giri. Una sorta di allenamento intensivo in vista della gara vera e propria in programma oggi pomeriggio a partire dalle 18, che lo vedr&agrave; retrocedere al decimo posto (con cinque posizione di penalit&agrave; in griglia) per via dell&rsquo;utilizzo del quinto motore endotermico stagionale. <h2>La squalifica di Hamilton e la multa a Verstappen</h2> In attesa che la Sprint Qualifying del Gp di San Paolo prendesse il via, ha tenuto banco per ore l&rsquo;episodio che ha visto per protagonista la Mercedes W12 numero 44 guidata da Lewis Hamilton, che al termine delle Qualifiche &egrave; stata analizzata dai commissari (come avviene in modalit&agrave; random per le varie monoposto al termine di ogni qualifica) riscontrando per&ograve; una irregolarit&agrave; sull&rsquo;ala posteriore, con il flap superiore che con il DRS aperto presentava una estensione massima maggiore agli 85 mm previsti dal Regolamento. Una situazione, questa, che ha visto la Red Bull grande protagonista, perch&eacute; secondo quanto rivelato via Twitter dal giornalista di GloboTv Rafael Lopes, sarebbe stata proprio la scuderia di Milton Keynes attraverso il progettista Adrian Newey e il capoingegnere Paul Monaghan un&rsquo;ora prima dell&rsquo;inizio delle qualifiche (svoltesi venerd&igrave;, come avviene nei weekend con il format della Sprint Qualifying) a denunciare alla Federazione l&rsquo;eccessiva flessibilit&agrave; dell&rsquo;ala posteriore della Mercedes W12 di Hamilton, capace di piegarsi sopra i 260 Km/h. Inevitabile la decisione da parte della Federazione di aprire un&rsquo;indagine in merito un&rsquo;ora e mezzo dopo la conclusione delle qualifiche, protrattasi per&ograve; fino alle 18 di ieri pomeriggio (sabato). Come se questo non bastasse, nella notte tra venerd&igrave; e sabato contestualmente a quella a carico di Hamilton, la Federazione ha deciso di mettere sotto inchiesta anche Max Verstappen, reo di aver toccato l&rsquo;ala posteriore di Hamilton in regime di parco chiuso in un&rsquo;area normalmente riservata ai soli commissari. Una situazione, questa, scoperta solo grazie al video realizzato da un tifoso che ha fatto il giro della rete, e che Mercedes ha usato a scopo difensivo sostenendo che l&rsquo;ala si fosse danneggiata (divenendo cos&igrave; irregolare) dopo esser stata toccata dal pilota olandese. Ipotesi alquanto inverosimile ritenuta poco credibile anche dai commissari (al pari di Lewis Hamilton), ma che &egrave; stata punita con una multa di 50.000 Euro per via della sua pericolosit&agrave; e che spinger&agrave; la Federazione a prendere dei seri provvedimenti per il futuro. Resta da capire il senso di questa leggerezza da parte del pilota olandese della Red Bull, che avrebbe rischiato di venir pagata molto pesantemente dalla scuderia austriaca. Per quanto riguarda invece Hamilton, pur assodata la buona fede del team campione del mondo, la Federazione ha deciso di squalificare l&rsquo;eptacampione del mondo dalle qualifiche svoltesi nella giornata di venerd&igrave;, facendolo partire dall&rsquo;ultima posizione in griglia al via della Sprint Qualifying. Una situazione difficile per ogni pilota, ma non per Lewis, il quale, ha cercato di ottimizzare il possibile in occasione della Sprint Qualifying odierna al fine di poter partire il pi&ugrave; avanti possibile in griglia in vista della gara di oggi pomeriggio. Impresa con il senno di poi ben riuscita. <h2>La forza della Mercedes nella Sprint Qualifying di San Paolo</h2> Al termine di una Sprint Qualifying davvero intensa e molto divertente (a differenza dei precedenti esperimenti di Silverstone e Monza) &egrave; dunque Valtteri Bottas a conquistare la pole position del Gp di San Paolo, dopo essere riuscito al via con gomme soft e partendo dalla parte pi&ugrave; sporca della pista a bruciare Max Verstappen (su gomme medie), facendosi cos&igrave; perdonare il grave errore compiuto domenica scorsa in Messico, e a gestire la rimonta della pilota olandese (superato nelle prime curve, e pi&ugrave; precisamente alla Descida do lago, dalla Ferrari di Carlos Sainz Jr (anch&rsquo;esso su gomme soft), prima di venir risorpassato a sua volta da Verstappen all&rsquo;altezza del quarto giro), che, vista la squalifica di Hamilton e la partenza in fondo allo schieramento, ha preferito non prendersi eccessivi rischi preferendo accontentarsi del secondo posto finale, che gli consente comunque di guadagnare altri due punti nei confronti del campione inglese della Mercedes (portandosi, dunque, a +21). <blockquote class="twitter-tweet"> Saturday's Sprint was WILD on Lap 1!<a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1Sprint?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1Sprint</a> <a href="https://t.co/3L0N87QHhl">pic.twitter.com/3L0N87QHhl</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1459828956748652547?ref_src=twsrc%5Etfw">November 14, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Chi invece ha entusiasmato i tifosi brasiliani con una emozionante gare di rimonta &egrave; stato senza ombra di dubbio Lewis Hamilton (sopra raffigurato), che, a bordo di una W12 apparsa molto ben bilanciata e dotata della potenza del nuovo motore endotermico, senza calcoli legati alla strategia di gara o al consumo delle gomme, &egrave; stato praticamente libero di attaccare compiendo ben 15 sorpassi in 24 giri di Sprint Qualifying risalendo dal ventesimo al quinto posto finale (che quest&rsquo;oggi in griglia diventer&agrave; decimo per via della sostituzione del motore endotermico, il quinto stagionale). <blockquote class="twitter-tweet"> P20 P5<a href="https://twitter.com/LewisHamilton?ref_src=twsrc%5Etfw">@LewisHamilton</a> put on an overtaking show on Saturday!<a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1Sprint?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1Sprint</a> <a href="https://t.co/erH6WjvMIi">pic.twitter.com/erH6WjvMIi</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1459651249742270465?ref_src=twsrc%5Etfw">November 13, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Bisogna dire che Hamilton non &egrave; nuovo a questo tipo di imprese: gi&agrave; il 27 Agosto 2006 quando ancora militava in GP2, l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes sul circuito di Istanbul si esib&igrave; in una emozionante rimonta che lo port&ograve; dal ventunesimo al secondo posto finale. Una dimostrazione, quindi, del grande talento di cui ancora oggi Hamilton &egrave; dotato, e che lo porta a tirare fuori il 110% nei momenti di maggiore difficolt&agrave;. Significativo &egrave; stato a fine gara il team radio con la squadra, in cui ha detto &ldquo;Non &egrave; ancora finita!&rdquo; a dimostrazione che Lewis non ha nessuna intenzione di arrendersi, e che prover&agrave; fino alla fine a dare tutto se stesso (a cominciare dalla gara di oggi pomeriggio che lo vedr&agrave; nuovamente impegnato in una gara di rimonta) per provare a conquistare quell&rsquo;ottavo titolo mondiale che gli consentirebbe di diventare il pilota pi&ugrave; titolato nella storia della Formula 1. Red Bull e Verstappen permettendo, in una giornata che ha visto l&rsquo;altro pilota della scuderia di Milton Keynes, Sergio Perez, chiudere alle spalle di un ottimo Carlos Sainz Jr, terzo con la sua Ferrari SF21. <h2>Ferrari: il capolavoro di Sainz (3&deg;), e le difficolt&agrave; di Leclerc (7&deg;)</h2> Una partenza a dir poco eccezionale. Carlos Sainz Jr &egrave; riuscito a regalare alla Ferrari un terzo posto impensabile dopo quanto emerso dalle Qualifiche del Gp di San Paolo grazie e sopratutto all&rsquo;ottimo scatto al via della Sprint Qualifying, che lo ha visto superare l&rsquo;AlphaTauri di Gasly e le Red Bull di Perez e di Verstappen grazie al maggior grip garantito dalla gomma morbida salendo cos&igrave; dal quinto al secondo posto. <blockquote class="twitter-tweet"> Four corners, two Bulls for <a href="https://twitter.com/Carlossainz55?ref_src=twsrc%5Etfw">@Carlossainz55</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1Sprint?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1Sprint</a> <a href="https://t.co/pSCjMgwfv2">pic.twitter.com/pSCjMgwfv2</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1459640212867334149?ref_src=twsrc%5Etfw">November 13, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Vero, nel corso del quarto giro Verstappen &egrave; poi riuscito a risorpassare Sainz con lo spagnolo che ha poi concluso la sua Sprint Qualifying in terza posizione, ma quello che ha impressionato con una SF21 non del tutto impeccabile &egrave; stata la gestione della gomma morbida da parte del pilota spagnolo, capace di gestire alle sue spalle stringendo i denti il tentativo di rimonta da parte di Perez. Un risultato questo, che non solo gli ha consentito di guadagnare un punto nella Classifica Piloti, ma che gli dar&agrave; la possibilit&agrave; di poter partire dal lato pi&ugrave; pulito della pista, consapevole, per&ograve;, del fatto che la gara di Interlagos per la Ferrari non sar&agrave; una gara facile, vista anche l&rsquo;ottima forma della McLaren di Lando Norris, che ha chiuso sesto alle spalle di Hamilton ma davanti alla Rossa di Charles Leclerc, autore a sorpresa di una gara un po' sotto tono, riuscendo comunque a tenersi alle spalle l&rsquo;AlphaTauri di Pierre Gasly (ottavo, partir&agrave; settimo per via delle cinque posizioni di penalit&agrave; comminate ad Hamilton per l&rsquo;utilizzo del quinto motore endotermico stagionale). Il pilota monegasco della Ferrari al termine della Sprint Qualifying &egrave; sembrato essere piuttosto deluso, sostenendo che deve lavorare su stesso e che la macchina va forte, e che &egrave; lui che si era fatto superare in Sprint Qualifying. L&rsquo;augurio, forte e sincero, &egrave; che Charles gi&agrave; oggi in gara possa ritrovare la grinta dei giorni migliori, dando cos&igrave; il suo prezioso e fondamentale contributo nella lotta contro la McLaren per il terzo posto nel Mondiale Costruttori. <blockquote class="twitter-tweet"> How they crossed the line in an action-packed <a href="https://twitter.com/hashtag/F1Sprint?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1Sprint</a> in Brazil!<a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1Sprint?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1Sprint</a> <a href="https://t.co/I2OBlBbSWa">pic.twitter.com/I2OBlBbSWa</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1459617098787966987?ref_src=twsrc%5Etfw">November 13, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <blockquote class="instagram-media" data-instgrm-captioned="" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/p/CWQN7ZUIom9/?utm_source=ig_embed&amp;utm_campaign=loading" data-instgrm-version="14" style="background: #FFF; border: 0; border-radius: 3px; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width: 540px; min-width: 326px; padding: 0; width: calc(100% - 2px);"> <div style="padding: 16px;"> <div style="display: flex; flex-direction: row; align-items: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 40px; margin-right: 14px; width: 40px;"></div> <div style="display: flex; flex-direction: column; flex-grow: 1; justify-content: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; margin-bottom: 6px; width: 100px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; width: 60px;"></div> </div> </div> <div style="padding: 19% 0;"></div> <div style="display: block; height: 50px; margin: 0 auto 12px; width: 50px;"><svg width="50px" height="50px" viewbox="0 0 60 60" version="1.1" xmlns="https://www.w3.org/2000/svg" xmlns:xlink="https://www.w3.org/1999/xlink"><g stroke="none" stroke-width="1" fill="none" fill-rule="evenodd"><g transform="translate(-511.000000, -20.000000)" fill="#000000"><g><path d="M556.869,30.41 C554.814,30.41 553.148,32.076 553.148,34.131 C553.148,36.186 554.814,37.852 556.869,37.852 C558.924,37.852 560.59,36.186 560.59,34.131 C560.59,32.076 558.924,30.41 556.869,30.41 M541,60.657 C535.114,60.657 530.342,55.887 530.342,50 C530.342,44.114 535.114,39.342 541,39.342 C546.887,39.342 551.658,44.114 551.658,50 C551.658,55.887 546.887,60.657 541,60.657 M541,33.886 C532.1,33.886 524.886,41.1 524.886,50 C524.886,58.899 532.1,66.113 541,66.113 C549.9,66.113 557.115,58.899 557.115,50 C557.115,41.1 549.9,33.886 541,33.886 M565.378,62.101 C565.244,65.022 564.756,66.606 564.346,67.663 C563.803,69.06 563.154,70.057 562.106,71.106 C561.058,72.155 560.06,72.803 558.662,73.347 C557.607,73.757 556.021,74.244 553.102,74.378 C549.944,74.521 548.997,74.552 541,74.552 C533.003,74.552 532.056,74.521 528.898,74.378 C525.979,74.244 524.393,73.757 523.338,73.347 C521.94,72.803 520.942,72.155 519.894,71.106 C518.846,70.057 518.197,69.06 517.654,67.663 C517.244,66.606 516.755,65.022 516.623,62.101 C516.479,58.943 516.448,57.996 516.448,50 C516.448,42.003 516.479,41.056 516.623,37.899 C516.755,34.978 517.244,33.391 517.654,32.338 C518.197,30.938 518.846,29.942 519.894,28.894 C520.942,27.846 521.94,27.196 523.338,26.654 C524.393,26.244 525.979,25.756 528.898,25.623 C532.057,25.479 533.004,25.448 541,25.448 C548.997,25.448 549.943,25.479 553.102,25.623 C556.021,25.756 557.607,26.244 558.662,26.654 C560.06,27.196 561.058,27.846 562.106,28.894 C563.154,29.942 563.803,30.938 564.346,32.338 C564.756,33.391 565.244,34.978 565.378,37.899 C565.522,41.056 565.552,42.003 565.552,50 C565.552,57.996 565.522,58.943 565.378,62.101 M570.82,37.631 C570.674,34.438 570.167,32.258 569.425,30.349 C568.659,28.377 567.633,26.702 565.965,25.035 C564.297,23.368 562.623,22.342 560.652,21.575 C558.743,20.834 556.562,20.326 553.369,20.18 C550.169,20.033 549.148,20 541,20 C532.853,20 531.831,20.033 528.631,20.18 C525.438,20.326 523.257,20.834 521.349,21.575 C519.376,22.342 517.703,23.368 516.035,25.035 C514.368,26.702 513.342,28.377 512.574,30.349 C511.834,32.258 511.326,34.438 511.181,37.631 C511.035,40.831 511,41.851 511,50 C511,58.147 511.035,59.17 511.181,62.369 C511.326,65.562 511.834,67.743 512.574,69.651 C513.342,71.625 514.368,73.296 516.035,74.965 C517.703,76.634 519.376,77.658 521.349,78.425 C523.257,79.167 525.438,79.673 528.631,79.82 C531.831,79.965 532.853,80.001 541,80.001 C549.148,80.001 550.169,79.965 553.369,79.82 C556.562,79.673 558.743,79.167 560.652,78.425 C562.623,77.658 564.297,76.634 565.965,74.965 C567.633,73.296 568.659,71.625 569.425,69.651 C570.167,67.743 570.674,65.562 570.82,62.369 C570.966,59.17 571,58.147 571,50 C571,41.851 570.966,40.831 570.82,37.631"></path></g></g></g></svg></div> <div style="padding-top: 8px;"> <div style="color: #3897f0; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: 550; line-height: 18px;">Visualizza questo post su Instagram</div> </div> <p style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;"><a href="https://www.instagram.com/p/CWQN7ZUIom9/?utm_source=ig_embed&amp;utm_campaign=loading" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none;" target="_blank" rel="noopener">Un post condiviso da FORMULA 1&reg; (@f1)</a> </div> </blockquote> <script async="" src="//www.instagram.com/embed.js"></script>

        Una vera e propria prova di forza. Sulla pista di Interlagos sulla carta favorevole alla Red Bull &egrave; invece la Mercedes a brillare, con Valtteri Bottas che conquista la Sprint Qualifying del Gp di San Paolo (la seconda stagionale dopo quella di Monza) davanti a Max Verstappen (Red Bull) e a Carlos Sainz Jr (Ferrari), ma a brillare intensamente &egrave; la stella di Lewis Hamilton, che, costretto a partire in fondo alla griglia per via della irregolarit&agrave; dell&rsquo;ala posteriore della sua Mercedes, conclude la Sprint Qualifying in quinta posizione dopo aver effettuato ben 15 sorpassi in 24 giri. Una sorta di allenamento intensivo in vista della gara vera e propria in programma oggi pomeriggio a partire dalle 18, che lo vedr&agrave; retrocedere al decimo posto (con cinque posizione di penalit&agrave; in griglia) per via dell&rsquo;utilizzo del quinto motore endotermico stagionale. La squalifica di Hamilton e la multa a Verstappen In attesa che la Sprint Qualifying del Gp di San Paolo prendesse il via, ha tenuto banco per ore l&rsquo;episodio che ha visto per protagonista la Mercedes W12 numero 44 guidata da Lewis Hamilton, che al termine delle Qualifiche &egrave; stata analizzata dai commissari (come avviene in modalit&agrave; random per le varie monoposto al termine di ogni qualifica) riscontrando per&ograve; una irregolarit&agrave; sull&rsquo;ala posteriore, con il flap superiore che con il DRS aperto presentava una estensione massima maggiore agli 85 mm previsti dal Regolamento. Una situazione, questa, che ha visto la Red Bull grande protagonista, perch&eacute; secondo quanto rivelato via Twitter dal giornalista di GloboTv Rafael Lopes, sarebbe stata proprio la scuderia di Milton Keynes attraverso il progettista Adrian Newey e il capoingegnere Paul Monaghan un&rsquo;ora prima dell&rsquo;inizio delle qualifiche (svoltesi venerd&igrave;, come avviene nei weekend con il format della Sprint Qualifying) a denunciare alla Federazione l&rsquo;eccessiva flessibilit&agrave; dell&rsquo;ala posteriore della Mercedes W12 di Hamilton, capace di piegarsi sopra i 260 Km/h. Inevitabile la decisione da parte della Federazione di aprire un&rsquo;indagine in merito un&rsquo;ora e mezzo dopo la conclusione delle qualifiche, protrattasi per&ograve; fino alle 18 di ieri pomeriggio (sabato). Come se questo non bastasse, nella notte tra venerd&igrave; e sabato contestualmente a quella a carico di Hamilton, la Federazione ha deciso di mettere sotto inchiesta anche Max Verstappen, reo di aver toccato l&rsquo;ala posteriore di Hamilton in regime di parco chiuso in un&rsquo;area normalmente riservata ai soli commissari. Una situazione, questa, scoperta solo grazie al video realizzato da un tifoso che ha fatto il giro della rete, e che Mercedes ha usato a scopo difensivo sostenendo che l&rsquo;ala si fosse danneggiata (divenendo cos&igrave; irregolare) dopo esser stata toccata dal pilota olandese. Ipotesi alquanto inverosimile ritenuta poco credibile anche dai commissari (al pari di Lewis Hamilton), ma che &egrave; stata punita con una multa di 50.000 Euro per via della sua pericolosit&agrave; e che spinger&agrave; la Federazione a prendere dei seri provvedimenti per il futuro. Resta da capire il senso di questa leggerezza da parte del pilota olandese della Red Bull, che avrebbe rischiato di venir pagata molto pesantemente dalla scuderia austriaca. Per quanto riguarda invece Hamilton, pur assodata la buona fede del team campione del mondo, la Federazione ha deciso di squalificare l&rsquo;eptacampione del mondo dalle qualifiche svoltesi nella giornata di venerd&igrave;, facendolo partire dall&rsquo;ultima posizione in griglia al via della Sprint Qualifying. Una situazione difficile per ogni pilota, ma non per Lewis, il quale, ha cercato di ottimizzare il possibile in occasione della Sprint Qualifying odierna al fine di poter partire il pi&ugrave; avanti possibile in griglia in vista della gara di oggi pomeriggio. Impresa con il senno di poi ben riuscita.  La forza della Mercedes nella Sprint Qualifying di San Paolo Al termine di una Sprint Qualifying davvero intensa e molto divertente (a differenza dei precedenti esperimenti di Silverstone e Monza) &egrave; dunque Valtteri Bottas a conquistare la pole position del Gp di San Paolo, dopo essere riuscito al via con gomme soft e partendo dalla parte pi&ugrave; sporca della pista a bruciare Max Verstappen (su gomme medie), facendosi cos&igrave; perdonare il grave errore compiuto domenica scorsa in Messico, e a gestire la rimonta della pilota olandese (superato nelle prime curve, e pi&ugrave; precisamente alla Descida do lago, dalla Ferrari di Carlos Sainz Jr (anch&rsquo;esso su gomme soft), prima di venir risorpassato a sua volta da Verstappen all&rsquo;altezza del quarto giro), che, vista la squalifica di Hamilton e la partenza in fondo allo schieramento, ha preferito non prendersi eccessivi rischi preferendo accontentarsi del secondo posto finale, che gli consente comunque di guadagnare altri due punti nei confronti del campione inglese della Mercedes (portandosi, dunque, a +21).  Saturday's Sprint was WILD on Lap 1!#BrazilGP  #F1Sprint pic.twitter.com/3L0N87QHhl &mdash; Formula 1 (@F1) November 14, 2021    Chi invece ha entusiasmato i tifosi brasiliani con una emozionante gare di rimonta &egrave; stato senza ombra di dubbio Lewis Hamilton (sopra raffigurato), che, a bordo di una W12 apparsa molto ben bilanciata e dotata della potenza del nuovo motore endotermico, senza calcoli legati alla strategia di gara o al consumo delle gomme, &egrave; stato praticamente libero di attaccare compiendo ben 15 sorpassi in 24 giri di Sprint Qualifying risalendo dal ventesimo al quinto posto finale (che quest&rsquo;oggi in griglia diventer&agrave; decimo per via della sostituzione del motore endotermico, il quinto stagionale).  P20  P5@LewisHamilton put on an overtaking show on Saturday!#BrazilGP  #F1Sprint pic.twitter.com/erH6WjvMIi &mdash; Formula 1 (@F1) November 13, 2021    Bisogna dire che Hamilton non &egrave; nuovo a questo tipo di imprese: gi&agrave; il 27 Agosto 2006 quando ancora militava in GP2, l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes sul circuito di Istanbul si esib&igrave; in una emozionante rimonta che lo port&ograve; dal ventunesimo al secondo posto finale. Una dimostrazione, quindi, del grande talento di cui ancora oggi Hamilton &egrave; dotato, e che lo porta a tirare fuori il 110% nei momenti di maggiore difficolt&agrave;. Significativo &egrave; stato a fine gara il team radio con la squadra, in cui ha detto &ldquo;Non &egrave; ancora finita!&rdquo; a dimostrazione che Lewis non ha nessuna intenzione di arrendersi, e che prover&agrave; fino alla fine a dare tutto se stesso (a cominciare dalla gara di oggi pomeriggio che lo vedr&agrave; nuovamente impegnato in una gara di rimonta) per provare a conquistare quell&rsquo;ottavo titolo mondiale che gli consentirebbe di diventare il pilota pi&ugrave; titolato nella storia della Formula 1. Red Bull e Verstappen permettendo, in una giornata che ha visto l&rsquo;altro pilota della scuderia di Milton Keynes, Sergio Perez, chiudere alle spalle di un ottimo Carlos Sainz Jr, terzo con la sua Ferrari SF21.  Ferrari: il capolavoro di Sainz (3&deg;), e le difficolt&agrave; di Leclerc (7&deg;) Una partenza a dir poco eccezionale. Carlos Sainz Jr &egrave; riuscito a regalare alla Ferrari un terzo posto impensabile dopo quanto emerso dalle Qualifiche del Gp di San Paolo grazie e sopratutto all&rsquo;ottimo scatto al via della Sprint Qualifying, che lo ha visto superare l&rsquo;AlphaTauri di Gasly e le Red Bull di Perez e di Verstappen grazie al maggior grip garantito dalla gomma morbida salendo cos&igrave; dal quinto al secondo posto.  Four corners, two Bulls for @Carlossainz55 #BrazilGP  #F1Sprint pic.twitter.com/pSCjMgwfv2 &mdash; Formula 1 (@F1) November 13, 2021    Vero, nel corso del quarto giro Verstappen &egrave; poi riuscito a risorpassare Sainz con lo spagnolo che ha poi concluso la sua Sprint Qualifying in terza posizione, ma quello che ha impressionato con una SF21 non del tutto impeccabile &egrave; stata la gestione della gomma morbida da parte del pilota spagnolo, capace di gestire alle sue spalle stringendo i denti il tentativo di rimonta da parte di Perez. Un risultato questo, che non solo gli ha consentito di guadagnare un punto nella Classifica Piloti, ma che gli dar&agrave; la possibilit&agrave; di poter partire dal lato pi&ugrave; pulito della pista, consapevole, per&ograve;, del fatto che la gara di Interlagos per la Ferrari non sar&agrave; una gara facile, vista anche l&rsquo;ottima forma della McLaren di Lando Norris, che ha chiuso sesto alle spalle di Hamilton ma davanti alla Rossa di Charles Leclerc, autore a sorpresa di una gara un po' sotto tono, riuscendo comunque a tenersi alle spalle l&rsquo;AlphaTauri di Pierre Gasly (ottavo, partir&agrave; settimo per via delle cinque posizioni di penalit&agrave; comminate ad Hamilton per l&rsquo;utilizzo del quinto motore endotermico stagionale). Il pilota monegasco della Ferrari al termine della Sprint Qualifying &egrave; sembrato essere piuttosto deluso, sostenendo che deve lavorare su stesso e che la macchina va forte, e che &egrave; lui che si era fatto superare in Sprint Qualifying. L&rsquo;augurio, forte e sincero, &egrave; che Charles gi&agrave; oggi in gara possa ritrovare la grinta dei giorni migliori, dando cos&igrave; il suo prezioso e fondamentale contributo nella lotta contro la McLaren per il terzo posto nel Mondiale Costruttori.  How they crossed the line in an action-packed #F1Sprint in Brazil!#BrazilGP  #F1Sprint pic.twitter.com/I2OBlBbSWa &mdash; Formula 1 (@F1) November 13, 2021                Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da FORMULA 1&reg; (@f1)             

Il pilota finlandese della Mercedes conquista la Sprint Qualifying (e di conseguenza la pole position) davanti a Verstappen (Red Bull) e Sainz (Ferrari), ma l&rsquo;attenzione &egrave; tutta per Hamilton, autore di ben 15 sorpassi in 24 giri.

F1, Sprint Qualifying San Paolo: la pole di Bottas e la rimonta di Hamilton

Un duello appassionante per il titolo mondiale che, a quattro gare dal termine, sembra aver preso una direzione ben precisa. Non c&rsquo;&egrave; il tempo per la Formula 1 di rifiatare dopo la vittoria di Max Verstappen in Messico, che il Circus &egrave; nuovamente pronto a scendere in pista in Brasile per la prima edizione del Gp di San Paolo (nuova denominazione del Gp del Brasile per via del contributo a dir poco decisivo dato dal governo locale per mantenere la corsa a Interlagos), all&rsquo;interno di un back to back to back, che, dopo aver visto la Formula 1 scendere in pista lo scorso fine settimana in Messico e questo fine settimana come detto in Brasile, vedr&agrave; il prossimo weekend il Circus approdare in Qatar. L&rsquo;attenzione di tutti, alla vigilia di questa tappa brasiliana &egrave; proiettata giocoforza al nuovo appuntamento del duello iridato tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, con l&rsquo;eptacampione del mondo inglese che si approccia a questa gara con qualche preoccupazione di troppo. &Egrave; notizia di queste ore, infatti, che sulla quarta power unit montata sulla monoposto di Hamilton in Turchia e destinata a durare fino all&rsquo;ultima gara di campionato ad Abu Dhabi &egrave; stata trovata una perdita nella pompa di pressione dell&rsquo;acqua, il che comporterebbe l&rsquo;utilizzo di un nuovo motore endotermico, con cinque posizioni di penalit&agrave; da scontare in griglia nella gara di domenica. Alla luce di questo episodio, &egrave; impossibile non indicare nella Red Bull e in Max Verstappen i probabili favoriti, con la scuderia di Milton Keynes che prover&agrave; a centrare la doppietta mancata domenica in Messico potendo contare su un Sergio Perez che nel finale di stagione sta dimostrando di essere una pedina fondamentale al fianco del pilota olandese. Il tutto, ovviamente senza sottovalutare la Mercedes e la voglia di rivalsa di Hamilton. A maggior ragione, se, come sembra, ci sar&agrave; questa penalit&agrave; da scontare, senza dimenticarci Valtteri Bottas, desideroso di mettersi alle spalle la gara terrificante di una settimana fa dopo la pole brillantemente conquistata. Dietro a Red Bull e Mercedes, in lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori ci sono Ferrari e McLaren, accomunate in queste ore da un disagio dovuto al maltempo, con il materiale necessario per la disputa della gara bloccato in aeroporto a Miami. Per fortuna, per&ograve;, nel corso del pomeriggio italiano il materiale &egrave; finalmente arrivato a Interlagos, con i due team che potranno cos&igrave; lavorare tutta la notte (senza coprifuoco, abolito per questa sera per cause di forza maggiore) per poter allestire al meglio le monoposto in vista della prima sessione di prove libere ma anche delle Qualifiche, in programma domani, 12 Novembre. Per quanto riguarda la Ferrari, assodato che Red Bull e Mercedes difficilmente saranno raggiungibili, l&rsquo;obiettivo primario per questa gara sar&agrave; quello di guadagnare il maggior numero di punti possibili nei confronti della McLaren, ma anche quello di poter testare una volta di pi&ugrave; la nuova power unit grazie ai rettilinei e alle curve da percorrere in piena accelerazione, che caratterizzano il primo e il terzo settore. <h2>Sprint Qualifying, come cambia il weekend di gara</h2> Quello in programma questo fine settimana a Interlagos sar&agrave; il terzo e ultimo Gp stagionale che vedr&agrave; l&rsquo;utilizzo della Sprint Qualifying dopo l&rsquo;esordio avvenuto lo scorso Luglio a Silverstone in occasione del Gp di Gran Bretagna, e la seconda gara Sprint a Monza in occasione del Gp d&rsquo;Italia. Rispetto al weekend di gara tradizionale, il format con la Sprint Qualifying prevede nella giornata di Venerd&igrave; 12 Novembre la disputa di una sola sessione di prove libere (dalle 16:30 alle 17:30 ora italiana) atta a simulare la qualifica, che si svolger&agrave; lo stesso giorno, dalle 20 alle 21 ora italiana. Chi avr&agrave; ottenuto il miglior tempo al termine delle qualifiche (disputate utilizzando a differenza del format tradizionale solo e unicamente gomme soft in Q1, Q2 e Q3) verr&agrave; eletto King Of The Speed, ricevendo come premio il consueto ruotino Pirelli che nel format tradizionale del weekend viene assegnato il sabato al pilota che ottiene la pole position. La griglia di partenza ottenuta al termine delle Qualifiche sar&agrave; quella al via della Sprint Qualifying del sabato pomeriggio. Sabato 13 Novembre dalle 16 alle 17 ora italiana si svolger&agrave; la seconda sessione di Prove libere, in cui i piloti potranno simulare il passo gara, e di fatto propedeutica in vista della Sprint Qualifying, che si svolger&agrave; nello stesso giorno dalle 20:30 alle 21 ora italiana sulla durata di 100 Km (24 giri nel caso di Interlagos), e che determiner&agrave; la griglia di partenza della gara di domenica. Massima libert&agrave; nella scelta delle gomme, non &egrave; obbligatorio fare una sosta per il cambio gomme (sar&agrave; a discrezione del team e/o del pilota). Solamente i primi tre classificati riceveranno dei punti per la Classifica Piloti: al vincitore spetteranno 3 punti, al secondo classificato 2, e infine al terzo classificato 1. L&rsquo;ordine di arrivo della Sprint Qualifying (per ulteriori info vi rimandiamo <a href="https://www.guerinsportivo.it/news/formula1/2021/07/17-4501806/focus_la_sprint_qualifying_in_formula_1" target="_blank" rel="noopener">all'approfondimento</a> realizzato lo scorso Luglio in vista dell&rsquo;esordio in Gran Bretagna), come gi&agrave; detto, decreter&agrave; la griglia di partenza del Gp di San Paolo vero e proprio che si correr&agrave; Domenica 14 Novembre con inizio alle 18 ora italiana. Le squadre potranno scegliere liberamente la mescola con cui disputare il primo stint di gara, ma dovranno tassativamente utilizzare nell&rsquo;arco del Gran Premio due mescole differenti. <h2>Albo d&rsquo;oro della Formula 1 in Brasile</h2> Quella in programma domenica sar&agrave; la prima edizione del Gp di San Paolo in programma sul circuito di Interlagos, ma nell&rsquo;arco di 72 anni di storia del Circus, la Formula 1 ha corso in Brasile ben 47 gare valide per il Mondiale. Due i circuiti che hanno ospitato in passato il Gp del Brasile: Jacaparegua (1978, 1981-1989) e Interlagos (1973-1977, 1979-1980, 1990-2019). Nelle 47 edizioni disputate con la denominazione Gp del Brasile il pilota ad aver ottenuto il maggior numero di pole position &egrave; Ayrton Senna (6), seguito a quota 3 da Mika Hakkinen, Rubens Barrichello, Felipe Massa e Lewis Hamilton. Tra i piloti attualmente in attivit&agrave; oltre ad Hamilton con due pole position troviamo Sebastian Vettel, mentre a quota 1 troviamo Fernando Alonso, Valtteri Bottas e Max Verstappen Il pilota ad aver vinto il maggior numero di edizioni (6) del Gp del Brasile &egrave; Alain Prost (5 vittorie a Jacarepagua con Renault (1982) e McLaren (1984-1985, 1987-1988) e 1 a Interlagos nel 1990 con Ferrari), seguito da Michael Schumacher (4 a Interlagos; 2 con Benetton nel 1994 e nel 1995, 2 con Ferrari nel 2000 e nel 2002) e da Carlos Reutemann (3 di cui 1 a Interlagos nel 1977 con Ferrari, e 2 a Jacarepagua nel 1978 con Ferrari e nel 1981 con Williams). Tra i piloti attualmente in attivit&agrave; troviamo con 3 vittorie Sebastian Vettel (2010 e 2013 con Red Bull-Renault, 2017 con Ferrari), seguito a quota 2 da Lewis Hamilton (2016 e 2018 con Mercedes) e con una vittoria Max Verstappen (2019 con Red Bull-Honda) Dal 2004 ad oggi in pi&ugrave; occasioni il Gp del Brasile ha assegnato il titolo mondiale: se fino al 2003 la gara veniva disputata tra Marzo e Aprile, a partire dal 2004 la gara &egrave; stata spostata tra Ottobre e Novembre per evitare il rischio di piogge torrenziali. Cinque, dunque, i piloti che si sono laureati Campioni del Mondo ad Interlagos: Alonso (2005 e 2006), Raikkonen (2007), Hamilton (2008), Button (2009), Vettel (2012). <h2>Caratteristiche del tracciato ed assetto della monoposto</h2> Il Gp di San Paolo si corre sul circuito di Interlagos (4309 metri da ripetere per 71 volte), situato nell'omonimo quartiere di San Paolo. La pista ha ospitato dal 1990 al 2019 il Gp del Brasile. Seppur in altura, il circuito &egrave; situato tra due laghi artificiali, il Guarapiranga e il Billings: da qui il nome Interlagos. Lungo il tracciato pi&ugrave; volte nel corso degli anni si sono presentati dei dossi, al punto da costringere nel 2016 gli organizzatori a riasfaltare la pista: &egrave; molto probabile che l'origine di questi dossi sia da addebitare proprio alla natura del terreno cos&igrave; fragile tra i due laghi. Nonostante l'altitudine ridotta (786 metri contro i 2300 metri sul livello del mare registrati in Messico), non c'&egrave; dubbio come l'aria rarefatta rappresenti anche in questa gara un problema non indifferente per le attuali power unit per via della minor capacit&agrave; di raffreddamento. Passando ad esaminare le caratteristiche della pista, dopo la staccata piuttosto significativa presente in curva 1 (dove i piloti nel corso della gara arriveranno a toccare i 335 Km/h, e che al via pu&ograve; diventare piuttosto decisiva per effettuare dei sorpassi, vedi Vettel-Bottas nel 2017) i piloti tra la curva 2 e la 3 affrontano un rapido cambio di direzione sinistra-destra-sinistra, al termine del quale si snoda un rettilineo che porter&agrave; le monoposto a toccare anche in questo caso i 335 Km/h. Importante in questo primo settore poter contare su una buona trazione, ma anche su una buona velocit&agrave; di punta in rettilineo grazie alla potenza della power unit utilizzata. Si entra cos&igrave; nel secondo settore, costituito dalle curve 4-11, in cui la trazione e un buon carico aerodinamico risultano a dir poco basilari nell'affrontare le curve lente presenti in questa porzione di pista. Nell'ultimo tratto di pista, caratterizzato dalle curve 12-15, &egrave; fondamentale poter contare sulla trazione nell'uscire dalla curva 13 (la Juncao) e sulla massima potenza della propria power unit in modo tale da poter affrontare in piena velocit&agrave; l'allungo che porta le monoposto fino al traguardo. Tenuto conto delle caratteristiche sopra descritte, &egrave; possibile ipotizzare per Interlagos un assetto da medio-alto carico aerodinamico. <h2>Gomme Pirelli a Interlagos</h2> Pirelli ha previsto per il Gp di San Paolo le mescole C2, C3 e C4. Una scelta, questa, di uno step pi&ugrave; morbida rispetto a quella fatta nel 2019 (quando vennero scelte le mescole C1, C2 e C3), in quanto due anni fa la mescola C1 venne scarsamente utilizzata dai piloti. Per via della Sprint Qualifying (l&rsquo;ultima stagionale) cambia l&rsquo;allocazione delle gomme: per il Gp di San Paolo saranno 12 i set messi a disposizione da Pirelli, cosicch&egrave; ciascun pilota potr&agrave; contare su sei set di gomme morbide C4, quattro set di gomme medie C3 e due set di gomme dure C2. <blockquote class="twitter-tweet"> The short and intense Interlagos lap is one of the relatively few anti-clockwise layouts on the calendar. The non-stop succession of corners keeps the tyres working hard. <a href="https://twitter.com/hashtag/BrazilianGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BrazilianGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Fit4F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Fit4F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Formula1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Formula1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Pirelli?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Pirelli</a> <a href="https://t.co/JaOuV9wAxg">https://t.co/JaOuV9wAxg</a> <a href="https://t.co/KFXgvWgIHp">pic.twitter.com/KFXgvWgIHp</a> &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) <a href="https://twitter.com/pirellisport/status/1457699334703751176?ref_src=twsrc%5Etfw">November 8, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Copertura televisiva su Sky e TV8</h2> Il Gp di San Paolo verr&agrave; trasmesso in diretta esclusiva pay sui canali Sky, e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, FP1 (Venerd&igrave; 12 Novembre alle 16:30), Sprint Qualifying (Sabato 13 Novembre alle 20:30) e gara (Domenica 14 Novembre alle 18) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre). Qualifiche (Venerd&igrave; 12 Novembre alle 20) e FP2 (Sabato 13 Novembre alle 16) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD. Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre): nella fattispecie Sabato 13 Novembre verr&agrave; trasmessa a partire dalle 22 la Sprint Qualifying (con pre Sprint Qualifying dalle 21:30), mentre Domenica 14 Novembre verr&agrave; trasmessa la gara a partire dalle 21:30 (pregara a partire dalle 20).

        Un duello appassionante per il titolo mondiale che, a quattro gare dal termine, sembra aver preso una direzione ben precisa. Non c&rsquo;&egrave; il tempo per la Formula 1 di rifiatare dopo la vittoria di Max Verstappen in Messico, che il Circus &egrave; nuovamente pronto a scendere in pista in Brasile per la prima edizione del Gp di San Paolo (nuova denominazione del Gp del Brasile per via del contributo a dir poco decisivo dato dal governo locale per mantenere la corsa a Interlagos), all&rsquo;interno di un back to back to back, che, dopo aver visto la Formula 1 scendere in pista lo scorso fine settimana in Messico e questo fine settimana come detto in Brasile, vedr&agrave; il prossimo weekend il Circus approdare in Qatar. L&rsquo;attenzione di tutti, alla vigilia di questa tappa brasiliana &egrave; proiettata giocoforza al nuovo appuntamento del duello iridato tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, con l&rsquo;eptacampione del mondo inglese che si approccia a questa gara con qualche preoccupazione di troppo. &Egrave; notizia di queste ore, infatti, che sulla quarta power unit montata sulla monoposto di Hamilton in Turchia e destinata a durare fino all&rsquo;ultima gara di campionato ad Abu Dhabi &egrave; stata trovata una perdita nella pompa di pressione dell&rsquo;acqua, il che comporterebbe l&rsquo;utilizzo di un nuovo motore endotermico, con cinque posizioni di penalit&agrave; da scontare in griglia nella gara di domenica. Alla luce di questo episodio, &egrave; impossibile non indicare nella Red Bull e in Max Verstappen i probabili favoriti, con la scuderia di Milton Keynes che prover&agrave; a centrare la doppietta mancata domenica in Messico potendo contare su un Sergio Perez che nel finale di stagione sta dimostrando di essere una pedina fondamentale al fianco del pilota olandese. Il tutto, ovviamente senza sottovalutare la Mercedes e la voglia di rivalsa di Hamilton. A maggior ragione, se, come sembra, ci sar&agrave; questa penalit&agrave; da scontare, senza dimenticarci Valtteri Bottas, desideroso di mettersi alle spalle la gara terrificante di una settimana fa dopo la pole brillantemente conquistata.  Dietro a Red Bull e Mercedes, in lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori ci sono Ferrari e McLaren, accomunate in queste ore da un disagio dovuto al maltempo, con il materiale necessario per la disputa della gara bloccato in aeroporto a Miami. Per fortuna, per&ograve;, nel corso del pomeriggio italiano il materiale &egrave; finalmente arrivato a Interlagos, con i due team che potranno cos&igrave; lavorare tutta la notte (senza coprifuoco, abolito per questa sera per cause di forza maggiore) per poter allestire al meglio le monoposto in vista della prima sessione di prove libere ma anche delle Qualifiche, in programma domani, 12 Novembre. Per quanto riguarda la Ferrari, assodato che Red Bull e Mercedes difficilmente saranno raggiungibili, l&rsquo;obiettivo primario per questa gara sar&agrave; quello di guadagnare il maggior numero di punti possibili nei confronti della McLaren, ma anche quello di poter testare una volta di pi&ugrave; la nuova power unit grazie ai rettilinei e alle curve da percorrere in piena accelerazione, che caratterizzano il primo e il terzo settore. Sprint Qualifying, come cambia il weekend di gara Quello in programma questo fine settimana a Interlagos sar&agrave; il terzo e ultimo Gp stagionale che vedr&agrave; l&rsquo;utilizzo della Sprint Qualifying dopo l&rsquo;esordio avvenuto lo scorso Luglio a Silverstone in occasione del Gp di Gran Bretagna, e la seconda gara Sprint a Monza in occasione del Gp d&rsquo;Italia.Rispetto al weekend di gara tradizionale, il format con la Sprint Qualifying prevede nella giornata di Venerd&igrave; 12 Novembre la disputa di una sola sessione di prove libere (dalle 16:30 alle 17:30 ora italiana) atta a simulare la qualifica, che si svolger&agrave; lo stesso giorno, dalle 20 alle 21 ora italiana. Chi avr&agrave; ottenuto il miglior tempo al termine delle qualifiche (disputate utilizzando a differenza del format tradizionale solo e unicamente gomme soft in Q1, Q2 e Q3) verr&agrave; eletto King Of The Speed, ricevendo come premio il consueto ruotino Pirelli che nel format tradizionale del weekend viene assegnato il sabato al pilota che ottiene la pole position. La griglia di partenza ottenuta al termine delle Qualifiche sar&agrave; quella al via della Sprint Qualifying del sabato pomeriggio. Sabato 13 Novembre dalle 16 alle 17 ora italiana si svolger&agrave; la seconda sessione di Prove libere, in cui i piloti potranno simulare il passo gara, e di fatto propedeutica in vista della Sprint Qualifying, che si svolger&agrave; nello stesso giorno dalle 20:30 alle 21 ora italiana sulla durata di 100 Km (24 giri nel caso di Interlagos), e che determiner&agrave; la griglia di partenza della gara di domenica. Massima libert&agrave; nella scelta delle gomme, non &egrave; obbligatorio fare una sosta per il cambio gomme (sar&agrave; a discrezione del team e/o del pilota). Solamente i primi tre classificati riceveranno dei punti per la Classifica Piloti: al vincitore spetteranno 3 punti, al secondo classificato 2, e infine al terzo classificato 1. L&rsquo;ordine di arrivo della Sprint Qualifying (per ulteriori info vi rimandiamo all'approfondimento realizzato lo scorso Luglio in vista dell&rsquo;esordio in Gran Bretagna), come gi&agrave; detto, decreter&agrave; la griglia di partenza del Gp di San Paolo vero e proprio che si correr&agrave; Domenica 14 Novembre con inizio alle 18 ora italiana. Le squadre potranno scegliere liberamente la mescola con cui disputare il primo stint di gara, ma dovranno tassativamente utilizzare nell&rsquo;arco del Gran Premio due mescole differenti. Albo d&rsquo;oro della Formula 1 in Brasile Quella in programma domenica sar&agrave; la prima edizione del Gp di San Paolo in programma sul circuito di Interlagos, ma nell&rsquo;arco di 72 anni di storia del Circus, la Formula 1 ha corso in Brasile ben 47 gare valide per il Mondiale. Due i circuiti che hanno ospitato in passato il Gp del Brasile: Jacaparegua (1978, 1981-1989) e Interlagos (1973-1977, 1979-1980, 1990-2019). Nelle 47 edizioni disputate con la denominazione Gp del Brasile il pilota ad aver ottenuto il maggior numero di pole position &egrave; Ayrton Senna (6), seguito a quota 3 da Mika Hakkinen, Rubens Barrichello, Felipe Massa e Lewis Hamilton. Tra i piloti attualmente in attivit&agrave; oltre ad Hamilton con due pole position troviamo Sebastian Vettel, mentre a quota 1 troviamo Fernando Alonso, Valtteri Bottas e Max Verstappen Il pilota ad aver vinto il maggior numero di edizioni (6) del Gp del Brasile &egrave; Alain Prost (5 vittorie a Jacarepagua con Renault (1982) e McLaren (1984-1985, 1987-1988) e 1 a Interlagos nel 1990 con Ferrari), seguito da Michael Schumacher (4 a Interlagos; 2 con Benetton nel 1994 e nel 1995, 2 con Ferrari nel 2000 e nel 2002) e da Carlos Reutemann (3 di cui 1 a Interlagos nel 1977 con Ferrari, e 2 a Jacarepagua nel 1978 con Ferrari e nel 1981 con Williams). Tra i piloti attualmente in attivit&agrave; troviamo con 3 vittorie Sebastian Vettel (2010 e 2013 con Red Bull-Renault, 2017 con Ferrari), seguito a quota 2 da Lewis Hamilton (2016 e 2018 con Mercedes) e con una vittoria Max Verstappen (2019 con Red Bull-Honda) Dal 2004 ad oggi in pi&ugrave; occasioni il Gp del Brasile ha assegnato il titolo mondiale: se fino al 2003 la gara veniva disputata tra Marzo e Aprile, a partire dal 2004 la gara &egrave; stata spostata tra Ottobre e Novembre per evitare il rischio di piogge torrenziali. Cinque, dunque, i piloti che si sono laureati Campioni del Mondo ad Interlagos: Alonso (2005 e 2006), Raikkonen (2007), Hamilton (2008), Button (2009), Vettel (2012). Caratteristiche del tracciato ed assetto della monoposto Il Gp di San Paolo si corre sul circuito di Interlagos (4309 metri da ripetere per 71 volte), situato nell'omonimo quartiere di San Paolo. La pista ha ospitato dal 1990 al 2019 il Gp del Brasile. Seppur in altura, il circuito &egrave; situato tra due laghi artificiali, il Guarapiranga e il Billings: da qui il nome Interlagos. Lungo il tracciato pi&ugrave; volte nel corso degli anni si sono presentati dei dossi, al punto da costringere nel 2016 gli organizzatori a riasfaltare la pista: &egrave; molto probabile che l'origine di questi dossi sia da addebitare proprio alla natura del terreno cos&igrave; fragile tra i due laghi. Nonostante l'altitudine ridotta (786 metri contro i 2300 metri sul livello del mare registrati in Messico), non c'&egrave; dubbio come l'aria rarefatta rappresenti anche in questa gara un problema non indifferente per le attuali power unit per via della minor capacit&agrave; di raffreddamento.Passando ad esaminare le caratteristiche della pista, dopo la staccata piuttosto significativa presente in curva 1 (dove i piloti nel corso della gara arriveranno a toccare i 335 Km/h, e che al via pu&ograve; diventare piuttosto decisiva per effettuare dei sorpassi, vedi Vettel-Bottas nel 2017) i piloti tra la curva 2 e la 3 affrontano un rapido cambio di direzione sinistra-destra-sinistra, al termine del quale si snoda un rettilineo che porter&agrave; le monoposto a toccare anche in questo caso i 335 Km/h. Importante in questo primo settore poter contare su una buona trazione, ma anche su una buona velocit&agrave; di punta in rettilineo grazie alla potenza della power unit utilizzata. Si entra cos&igrave; nel secondo settore, costituito dalle curve 4-11, in cui la trazione e un buon carico aerodinamico risultano a dir poco basilari nell'affrontare le curve lente presenti in questa porzione di pista. Nell'ultimo tratto di pista, caratterizzato dalle curve 12-15, &egrave; fondamentale poter contare sulla trazione nell'uscire dalla curva 13 (la Juncao) e sulla massima potenza della propria power unit in modo tale da poter affrontare in piena velocit&agrave; l'allungo che porta le monoposto fino al traguardo. Tenuto conto delle caratteristiche sopra descritte, &egrave; possibile ipotizzare per Interlagos un assetto da medio-alto carico aerodinamico. Gomme Pirelli a Interlagos Pirelli ha previsto per il Gp di San Paolo le mescole C2, C3 e C4. Una scelta, questa, di uno step pi&ugrave; morbida rispetto a quella fatta nel 2019 (quando vennero scelte le mescole C1, C2 e C3), in quanto due anni fa la mescola C1 venne scarsamente utilizzata dai piloti. Per via della Sprint Qualifying (l&rsquo;ultima stagionale) cambia l&rsquo;allocazione delle gomme: per il Gp di San Paolo saranno 12 i set messi a disposizione da Pirelli, cosicch&egrave; ciascun pilota potr&agrave; contare su sei set di gomme morbide C4, quattro set di gomme medie C3 e due set di gomme dure C2.  The short and intense Interlagos lap is one of the relatively few anti-clockwise layouts on the calendar. The non-stop succession of corners keeps the tyres working hard. #BrazilianGP  #F1 #Fit4F1 #Formula1 #Pirelli https://t.co/JaOuV9wAxg pic.twitter.com/KFXgvWgIHp &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) November 8, 2021    Copertura televisiva su Sky e TV8 Il Gp di San Paolo verr&agrave; trasmesso in diretta esclusiva pay sui canali Sky, e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, FP1 (Venerd&igrave; 12 Novembre alle 16:30), Sprint Qualifying (Sabato 13 Novembre alle 20:30) e gara (Domenica 14 Novembre alle 18) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).Qualifiche (Venerd&igrave; 12 Novembre alle 20) e FP2 (Sabato 13 Novembre alle 16) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD. Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre): nella fattispecie Sabato 13 Novembre verr&agrave; trasmessa a partire dalle 22 la Sprint Qualifying (con pre Sprint Qualifying dalle 21:30), mentre Domenica 14 Novembre verr&agrave; trasmessa la gara a partire dalle 21:30 (pregara a partire dalle 20).       

La Formula 1 torna sul circuito brasiliano di Interlagos per la diciannovesima prova del Mondiale 2021.

Formula 1, presentazione Gp San Paolo

Una vittoria netta, mai messa in alcun modo in discussione. Max Verstappen su Red Bull domina il Gp di Citt&agrave; del Messico (18&deg; prova del Mondiale 2021 di Formula 1) disputato nella serata italiana sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez e porta a 19.5 i punti di vantaggio nei confronti di Lewis Hamilton (Mercedes) al termine di una gara decisa di fatto al via grazie a una partenza a dir poco suicida da parte di Valtteri Bottas (classificatosi quindicesimo dopo esser stato toccato all&rsquo;altezza di curva 2 sempre nel corso del primo giro dalla McLaren di Daniel Ricciardo) che, anzich&eacute; chiudere la porta al pilota olandese della Red Bull, finisce con il chiudere la porta all&rsquo;eptacampione del mondo inglese, favorendo paradossalmente proprio Verstappen, abile a sfruttare la scia, prendere la testa della corsa e scappare via. Al termine della gara saranno 16.555 i secondi di vantaggio dell&rsquo;olandese nei confronti del rivale per la lotta al titolo iridato, che nel finale si &egrave; dovuto difendere dall&rsquo;assalto della seconda Red Bull di Sergio Perez, terzo ed autore di un&rsquo;ottima gara. Quarto (e a conferma dell&rsquo;ottima efficacia della power unit Honda in altura) troviamo l&rsquo;AlphaTauri di Pierre Gasly, autore di una gara di sostanza davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr, con la scuderia di Maranello che pur conquistando il terzo posto della Classifica Costruttori &egrave; stata protagonista di una gara dalla quale ci saremmo aspettati francamente di pi&ugrave;. A punti l&rsquo;Alfa Romeo grazie all&rsquo;ottavo posto di Kimi Raikkonen, con Giovinazzi penalizzato ancora una volta dalla strategia incomprensibile del team di Hinwil. <h2>La vittoria di Verstappen e l&rsquo;harakiri di Bottas</h2> Una vittoria determinata dallo scatto al via. Il Gp di Citt&agrave; del Messico &egrave; stato vinto da Max Verstappen sostanzialmente al via della corsa. Come avevamo sottolineato nell&rsquo;analisi delle qualifiche, l&rsquo;unico modo per l&rsquo;olandese di provare a sovvertire il deludente esito delle qualifiche era sfruttare bene lo scatto al via, visto che a differenza delle altre piste il circuito Hermanos Rodriguez presenta dalla linea di partenza fino alla prima curva un rettilineo di 948 metri, che, se adeguatamente sfruttato con una buona scia, pu&ograve; consentire di effettuare diversi sorpassi. Cosa, questa, puntualmente avvenuta al via della gara: dopo pochi metri Bottas (partito dalla pole position) si trova in mezzo alla carreggiata, Verstappen alla sua sinistra ed Hamilton alla sua destra. Logica vorrebbe che il pilota finlandese stringesse la traiettoria verso sinistra, lasciando pi&ugrave; spazio sulla destra al proprio compagno di squadra. Bottas, invece, credendo che Hamilton sia alle sue spalle, senza guardare (colpevolmente!) gli specchietti, finisce con lo spostarsi un pochino pi&ugrave; a destra, lasciando cos&igrave; un po' pi&ugrave; di spazio a sinistra a Verstappen, il quale sfruttando la potenza del motore Honda e la scia indirettamente offertagli da Bottas, riesce quasi con una certa facilit&agrave; ad arrivare davanti a tutti all&rsquo;ingresso di curva 1 e a prendere cos&igrave; la testa della gara, davanti alla Mercedes di Hamilton e alla Red Bull del proprio compagno di squadra Perez, con Bottas giratosi in curva 2 dopo esser stato toccato dalla McLaren di Daniel Ricciardo, e costretto a una gara di rimonta a dir poco anonima che lo vedr&agrave; concludere in quindicesima posizione, con la sola soddisfazione del giro pi&ugrave; veloce sul finire della gara con gomme soft appena montate. <blockquote class="twitter-tweet"> A nightmare start for Bottas, a thriller for Verstappen <a href="https://twitter.com/hashtag/MexicoGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#MexicoGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/YimWSYxe9i">pic.twitter.com/YimWSYxe9i</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1457489290070401028?ref_src=twsrc%5Etfw">November 7, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Un vero e proprio disastro, quello realizzato da Bottas, per il team campione del mondo anche e sopratutto in Classifica Costruttori, ma al contempo un vero e proprio lasciapassare per la vittoria per Verstappen e per la Red Bull, che, una volta passato in testa, ha sostanzialmente ribadito quel passo gara a dir poco irraggiungibile che gi&agrave; si era visto nel corso della FP2 denotando anche una pregevolissima gestione delle gomme, con Hamilton che ha provato finch&eacute; ha potuto ad eguagliare il ritmo gara di Verstappen non riuscendovi, al punto da dover ammettere via radio che il pilota olandese era troppo veloce per lui su questa pista. Come poi non bastasse, nel finale di gara Hamilton si &egrave; dovuto difendere dagli assalti di Sergio Perez (autore di un&rsquo;ottima gara davanti al pubblico di casa premiata dagli appassionati di tutto il mondo con il Driver Of The Day), desideroso di conquistare una preziosa doppietta che avrebbe consentito alla Red Bull addirittura di conquistare la testa della Classifica Costruttori. In questo caso, per&ograve;, &egrave; stata decisiva la forza di volont&agrave; del campione inglese della Mercedes, che nel finale &egrave; riuscito dando tutto se stesso a difendersi dagli attacchi del pilota messicano. Max Verstappen conquista cos&igrave; la sua nona vittoria stagionale (la terza in terra messicana dopo quelle del 2017 e del 2018), con il Mondiale piloti che, visti anche i 19.5 punti di vantaggio nei confronti di Hamilton, sembra sempre pi&ugrave; prendere la direzione di Milton Keynes, e con il Mondiale Costruttori che di fatto si &egrave; riaperto da una parte grazie all&rsquo;errore al via di Bottas e all&rsquo;anonima gara di rimonta dal fondo che ha consentito alla Red Bull di recuperare in un solo colpo ben 22 punti, dall&rsquo;altra grazie al preziosissimo contributo che Sergio Perez sta dando alla scuderia di Milton Keynes. Una dimostrazione, questa, di quanto in un Mondiale cos&igrave; equilibrato tra Mercedes e Red Bull oltre al valore delle due prime punte &egrave; basilare poter contare anche sul supporto delle seconde punte (Bottas e Perez). Se &egrave; vero che in alcune gare il pilota finlandese della Mercedes non ha mancato di dare il suo onesto contributo (una su tutte la vittoria in Turchia), &egrave; altrettanto vero, per&ograve;, che in queste ultime gare (presumibilmente grazie a una migliore conoscenza della RB16B) Perez sia costantemente in crescita, e non &egrave; da escludere che proprio il messicano in questa fase del campionato potr&agrave; essere un prezioso ago della bilancia a favore della Red Bull, tornata ad essere nelle ultime due gare la monoposto pi&ugrave; performante, grazie al prezioso contributo di Adrian Newey, tornato al fianco della squadra dopo il brutto incidente in bici accusato quest&rsquo;estate, e non a caso salito sul podio assieme a Verstappen e a Perez per ricevere il premio destinato alla squadra. <h2>Un talento di nome Gasly</h2> Il Gp di Citt&agrave; del Messico conferma una volta di pi&ugrave; il talento del 25enne pilota francese dell&rsquo;Alpha Tauri Pierre Gasly. Nonostante il suo ritmo gara fosse inferiore a quello del trio di testa (Verstappen, Hamilton, Perez) il pilota originario di Rouen (classificaotsi quarto)pur disputando una corsa di fatto in solitaria &egrave; riuscito comunque a tenersi alle spalle le due Ferrari di Leclerc e di Sainz, tirando al massimo quando era necessario (ad esempio nel finale, quando Sainz ha provato a ridurre il distacco), e gestendo al meglio le proprie gomme nelle altre fasi di gara. Una corsa da vero e proprio veterano da parte di Gasly, che forse paga ancora oggi l&rsquo;esperienza negativa in Red Bull nella prima parte del Mondiale 2019, ma che meriterebbe seriamente di essere preso in considerazione dai top team, visto il grande talento e il potenziale che sta dimostrando in Alpha Tauri. <h2>Ferrari e il ritorno al terzo posto in Classifica Costruttori</h2> Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Se da una parte la Ferrari approfittando della penalit&agrave; di Lando Norris (utilizzo quarta power unit stagionale) e degli errori di Ricciardo (contatto con Bottas al via in curva 2, e rimonta dal fondo, conclusasi in dodicesima posizione) torna al terzo posto in Classifica Costruttori portando a 13.5 i punti di vantaggio nei confronti della McLaren, dall&rsquo;altra, per&ograve;, la scuderia di Maranello &egrave; stata protagonista di una gara decisamente sottotono conclusa in quinta e sesta posizione con Charles Leclerc davanti a Carlos Sainz Jr, ma con un passo gara decisamente inferiore non solo rispetto a quello del duo Red Bull-Mercedes, ma anche nei confronti dell&rsquo;Alpha Tauri di Pierre Gasly. Poco &egrave; servito nel corso del 59&deg; giro lo scambio di posizioni tra i due piloti, con Sainz che nel corso del penultimo giro ha poi restituito la posizione a Leclerc. Se con le medie la SF21 tutto sommato ben si era comportata, &egrave; stato sopratutto con le gomme dure che la Rossa ha faticato seriamente (sopratutto con Leclerc), quasi come se consumasse eccessivamente la gomma, o non riuscisse a mantenerla nel corretto range di temperatura. Elemento, questo, che dovr&agrave; essere analizzato con molta attenzione anche in vista delle prossime gare. <h2>Alfa Romeo: Raikkonen a punti, Giovinazzi penalizzato dalla strategia</h2> Una gara positiva a met&agrave;. Se da una parte l&rsquo;Alfa Romeo conquista punti preziosi per la Classifica Costruttori grazie all&rsquo;ottavo posto di Kimi Raikkonen, dall&rsquo;altra per&ograve; l&rsquo;ennesima strategia suicida della scuderia di Hinwil penalizza ancora una volta la gara di Antonio Giovinazzi, salito al via addirittura fino al sesto posto approfittando del contatto tra Bottas e Ricciardo in curva 2. Il pilota di Martina Franca (forse per testare le gomme dure in vista di un possibile montaggio per Kimi) &egrave; stato fatto rientrare troppo presto ai box, e, una volta uscito alle spalle del duo Ricciardo-Bottas, non &egrave; pi&ugrave; riuscito con le gomme dure a superarli, anche vista la maggiore competitivit&agrave; di McLaren e Mercedes, chiudendo cos&igrave; in undicesima posizione, fuori dalla zona punti. Comprensibile la rabbia di Giovinazzi a fine gara, un po' meno la strategia Alfa. <h2>La gara degli altri</h2> Oltre all&rsquo;ottavo posto di Kimi Raikkonen, il Gp di Citt&agrave; del Messico ci ha regalato il settimo posto di Sebastian Vettel, che ha fatto il massimo che poteva con la sua Aston Martin. Punti preziosissimi anche per Fernando Alonso, che regala all&rsquo;Alpine un buon nono posto al termine di una gara condotta come sempre con il coltello tra i denti, cos&igrave; come per Lando Norris, che, partito nelle retrovie per aver montato la quarta power unit stagionale, conclude la gara messicana al decimo posto, regalando alla McLaren un punticino comunque utile in Classifica Costruttori, nonostante il sorpasso ad opera della Ferrari. <h2>Le Classifiche iridate</h2> In Classifica Piloti Max Verstappen porta a 19 i punti di vantaggio su Hamilton: 312.5 i punti dell&rsquo;olandese contro i 293.5 del campione del mondo uscente. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 185 punti, seguito da Perez (165), Norris (150), Leclerc (138), Sainz (130.5), Ricciardo (105), Gasly (86), e Alonso (60). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 478.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 477.5 punti. La Ferrari torna al terzo posto con 268.5 punti, seguita dalla McLaren a quota 255 punti. In quinta posizione troviamo a pari merito Alpine e AlphaTauri con 106 punti, seguite dall&rsquo;Aston Martin a quota 68, Williams (23), e Alfa Romeo (11). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 14 Novembre, con il Gp di San Paolo, con diretta esclusiva su Sky, e differita serale in chiaro su TV8. <blockquote class="twitter-tweet"> RACE CLASSIFICATION It's another solid performance for Verstappen <a href="https://twitter.com/hashtag/MexicoGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#MexicoGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/hHdXt9pILm">pic.twitter.com/hHdXt9pILm</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1457449153601093635?ref_src=twsrc%5Etfw">November 7, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        Una vittoria netta, mai messa in alcun modo in discussione. Max Verstappen su Red Bull domina il Gp di Citt&agrave; del Messico (18&deg; prova del Mondiale 2021 di Formula 1) disputato nella serata italiana sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez e porta a 19.5 i punti di vantaggio nei confronti di Lewis Hamilton (Mercedes) al termine di una gara decisa di fatto al via grazie a una partenza a dir poco suicida da parte di Valtteri Bottas (classificatosi quindicesimo dopo esser stato toccato all&rsquo;altezza di curva 2 sempre nel corso del primo giro dalla McLaren di Daniel Ricciardo) che, anzich&eacute; chiudere la porta al pilota olandese della Red Bull, finisce con il chiudere la porta all&rsquo;eptacampione del mondo inglese, favorendo paradossalmente proprio Verstappen, abile a sfruttare la scia, prendere la testa della corsa e scappare via. Al termine della gara saranno 16.555 i secondi di vantaggio dell&rsquo;olandese nei confronti del rivale per la lotta al titolo iridato, che nel finale si &egrave; dovuto difendere dall&rsquo;assalto della seconda Red Bull di Sergio Perez, terzo ed autore di un&rsquo;ottima gara. Quarto (e a conferma dell&rsquo;ottima efficacia della power unit Honda in altura) troviamo l&rsquo;AlphaTauri di Pierre Gasly, autore di una gara di sostanza davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr, con la scuderia di Maranello che pur conquistando il terzo posto della Classifica Costruttori &egrave; stata protagonista di una gara dalla quale ci saremmo aspettati francamente di pi&ugrave;. A punti l&rsquo;Alfa Romeo grazie all&rsquo;ottavo posto di Kimi Raikkonen, con Giovinazzi penalizzato ancora una volta dalla strategia incomprensibile del team di Hinwil. La vittoria di Verstappen e l&rsquo;harakiri di Bottas Una vittoria determinata dallo scatto al via. Il Gp di Citt&agrave; del Messico &egrave; stato vinto da Max Verstappen sostanzialmente al via della corsa. Come avevamo sottolineato nell&rsquo;analisi delle qualifiche, l&rsquo;unico modo per l&rsquo;olandese di provare a sovvertire il deludente esito delle qualifiche era sfruttare bene lo scatto al via, visto che a differenza delle altre piste il circuito Hermanos Rodriguez presenta dalla linea di partenza fino alla prima curva un rettilineo di 948 metri, che, se adeguatamente sfruttato con una buona scia, pu&ograve; consentire di effettuare diversi sorpassi. Cosa, questa, puntualmente avvenuta al via della gara: dopo pochi metri Bottas (partito dalla pole position) si trova in mezzo alla carreggiata, Verstappen alla sua sinistra ed Hamilton alla sua destra. Logica vorrebbe che il pilota finlandese stringesse la traiettoria verso sinistra, lasciando pi&ugrave; spazio sulla destra al proprio compagno di squadra. Bottas, invece, credendo che Hamilton sia alle sue spalle, senza guardare (colpevolmente!) gli specchietti, finisce con lo spostarsi un pochino pi&ugrave; a destra, lasciando cos&igrave; un po' pi&ugrave; di spazio a sinistra a Verstappen, il quale sfruttando la potenza del motore Honda e la scia indirettamente offertagli da Bottas, riesce quasi con una certa facilit&agrave; ad arrivare davanti a tutti all&rsquo;ingresso di curva 1 e a prendere cos&igrave; la testa della gara, davanti alla Mercedes di Hamilton e alla Red Bull del proprio compagno di squadra Perez, con Bottas giratosi in curva 2 dopo esser stato toccato dalla McLaren di Daniel Ricciardo, e costretto a una gara di rimonta a dir poco anonima che lo vedr&agrave; concludere in quindicesima posizione, con la sola soddisfazione del giro pi&ugrave; veloce sul finire della gara con gomme soft appena montate.  A nightmare start for Bottas, a thriller for Verstappen #MexicoGP  #F1 pic.twitter.com/YimWSYxe9i &mdash; Formula 1 (@F1) November 7, 2021    Un vero e proprio disastro, quello realizzato da Bottas, per il team campione del mondo anche e sopratutto in Classifica Costruttori, ma al contempo un vero e proprio lasciapassare per la vittoria per Verstappen e per la Red Bull, che, una volta passato in testa, ha sostanzialmente ribadito quel passo gara a dir poco irraggiungibile che gi&agrave; si era visto nel corso della FP2 denotando anche una pregevolissima gestione delle gomme, con Hamilton che ha provato finch&eacute; ha potuto ad eguagliare il ritmo gara di Verstappen non riuscendovi, al punto da dover ammettere via radio che il pilota olandese era troppo veloce per lui su questa pista. Come poi non bastasse, nel finale di gara Hamilton si &egrave; dovuto difendere dagli assalti di Sergio Perez (autore di un&rsquo;ottima gara davanti al pubblico di casa premiata dagli appassionati di tutto il mondo con il Driver Of The Day), desideroso di conquistare una preziosa doppietta che avrebbe consentito alla Red Bull addirittura di conquistare la testa della Classifica Costruttori. In questo caso, per&ograve;, &egrave; stata decisiva la forza di volont&agrave; del campione inglese della Mercedes, che nel finale &egrave; riuscito dando tutto se stesso a difendersi dagli attacchi del pilota messicano. Max Verstappen conquista cos&igrave; la sua nona vittoria stagionale (la terza in terra messicana dopo quelle del 2017 e del 2018), con il Mondiale piloti che, visti anche i 19.5 punti di vantaggio nei confronti di Hamilton, sembra sempre pi&ugrave; prendere la direzione di Milton Keynes, e con il Mondiale Costruttori che di fatto si &egrave; riaperto da una parte grazie all&rsquo;errore al via di Bottas e all&rsquo;anonima gara di rimonta dal fondo che ha consentito alla Red Bull di recuperare in un solo colpo ben 22 punti, dall&rsquo;altra grazie al preziosissimo contributo che Sergio Perez sta dando alla scuderia di Milton Keynes. Una dimostrazione, questa, di quanto in un Mondiale cos&igrave; equilibrato tra Mercedes e Red Bull oltre al valore delle due prime punte &egrave; basilare poter contare anche sul supporto delle seconde punte (Bottas e Perez). Se &egrave; vero che in alcune gare il pilota finlandese della Mercedes non ha mancato di dare il suo onesto contributo (una su tutte la vittoria in Turchia), &egrave; altrettanto vero, per&ograve;, che in queste ultime gare (presumibilmente grazie a una migliore conoscenza della RB16B) Perez sia costantemente in crescita, e non &egrave; da escludere che proprio il messicano in questa fase del campionato potr&agrave; essere un prezioso ago della bilancia a favore della Red Bull, tornata ad essere nelle ultime due gare la monoposto pi&ugrave; performante, grazie al prezioso contributo di Adrian Newey, tornato al fianco della squadra dopo il brutto incidente in bici accusato quest&rsquo;estate, e non a caso salito sul podio assieme a Verstappen e a Perez per ricevere il premio destinato alla squadra.  Un talento di nome Gasly Il Gp di Citt&agrave; del Messico conferma una volta di pi&ugrave; il talento del 25enne pilota francese dell&rsquo;Alpha Tauri Pierre Gasly. Nonostante il suo ritmo gara fosse inferiore a quello del trio di testa (Verstappen, Hamilton, Perez) il pilota originario di Rouen (classificaotsi quarto)pur disputando una corsa di fatto in solitaria &egrave; riuscito comunque a tenersi alle spalle le due Ferrari di Leclerc e di Sainz, tirando al massimo quando era necessario (ad esempio nel finale, quando Sainz ha provato a ridurre il distacco), e gestendo al meglio le proprie gomme nelle altre fasi di gara. Una corsa da vero e proprio veterano da parte di Gasly, che forse paga ancora oggi l&rsquo;esperienza negativa in Red Bull nella prima parte del Mondiale 2019, ma che meriterebbe seriamente di essere preso in considerazione dai top team, visto il grande talento e il potenziale che sta dimostrando in Alpha Tauri.  Ferrari e il ritorno al terzo posto in Classifica Costruttori Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Se da una parte la Ferrari approfittando della penalit&agrave; di Lando Norris (utilizzo quarta power unit stagionale) e degli errori di Ricciardo (contatto con Bottas al via in curva 2, e rimonta dal fondo, conclusasi in dodicesima posizione) torna al terzo posto in Classifica Costruttori portando a 13.5 i punti di vantaggio nei confronti della McLaren, dall&rsquo;altra, per&ograve;, la scuderia di Maranello &egrave; stata protagonista di una gara decisamente sottotono conclusa in quinta e sesta posizione con Charles Leclerc davanti a Carlos Sainz Jr, ma con un passo gara decisamente inferiore non solo rispetto a quello del duo Red Bull-Mercedes, ma anche nei confronti dell&rsquo;Alpha Tauri di Pierre Gasly. Poco &egrave; servito nel corso del 59&deg; giro lo scambio di posizioni tra i due piloti, con Sainz che nel corso del penultimo giro ha poi restituito la posizione a Leclerc. Se con le medie la SF21 tutto sommato ben si era comportata, &egrave; stato sopratutto con le gomme dure che la Rossa ha faticato seriamente (sopratutto con Leclerc), quasi come se consumasse eccessivamente la gomma, o non riuscisse a mantenerla nel corretto range di temperatura. Elemento, questo, che dovr&agrave; essere analizzato con molta attenzione anche in vista delle prossime gare. Alfa Romeo: Raikkonen a punti, Giovinazzi penalizzato dalla strategia Una gara positiva a met&agrave;. Se da una parte l&rsquo;Alfa Romeo conquista punti preziosi per la Classifica Costruttori grazie all&rsquo;ottavo posto di Kimi Raikkonen, dall&rsquo;altra per&ograve; l&rsquo;ennesima strategia suicida della scuderia di Hinwil penalizza ancora una volta la gara di Antonio Giovinazzi, salito al via addirittura fino al sesto posto approfittando del contatto tra Bottas e Ricciardo in curva 2. Il pilota di Martina Franca (forse per testare le gomme dure in vista di un possibile montaggio per Kimi) &egrave; stato fatto rientrare troppo presto ai box, e, una volta uscito alle spalle del duo Ricciardo-Bottas, non &egrave; pi&ugrave; riuscito con le gomme dure a superarli, anche vista la maggiore competitivit&agrave; di McLaren e Mercedes, chiudendo cos&igrave; in undicesima posizione, fuori dalla zona punti. Comprensibile la rabbia di Giovinazzi a fine gara, un po' meno la strategia Alfa. La gara degli altri Oltre all&rsquo;ottavo posto di Kimi Raikkonen, il Gp di Citt&agrave; del Messico ci ha regalato il settimo posto di Sebastian Vettel, che ha fatto il massimo che poteva con la sua Aston Martin. Punti preziosissimi anche per Fernando Alonso, che regala all&rsquo;Alpine un buon nono posto al termine di una gara condotta come sempre con il coltello tra i denti, cos&igrave; come per Lando Norris, che, partito nelle retrovie per aver montato la quarta power unit stagionale, conclude la gara messicana al decimo posto, regalando alla McLaren un punticino comunque utile in Classifica Costruttori, nonostante il sorpasso ad opera della Ferrari. Le Classifiche iridate In Classifica Piloti Max Verstappen porta a 19 i punti di vantaggio su Hamilton: 312.5 i punti dell&rsquo;olandese contro i 293.5 del campione del mondo uscente. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 185 punti, seguito da Perez (165), Norris (150), Leclerc (138), Sainz (130.5), Ricciardo (105), Gasly (86), e Alonso (60). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 478.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 477.5 punti. La Ferrari torna al terzo posto con 268.5 punti, seguita dalla McLaren a quota 255 punti. In quinta posizione troviamo a pari merito Alpine e AlphaTauri con 106 punti, seguite dall&rsquo;Aston Martin a quota 68, Williams (23), e Alfa Romeo (11). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 14 Novembre, con il Gp di San Paolo, con diretta esclusiva su Sky, e differita serale in chiaro su TV8.   RACE CLASSIFICATION It's another solid performance for Verstappen #MexicoGP  #F1 pic.twitter.com/hHdXt9pILm &mdash; Formula 1 (@F1) November 7, 2021          

Il pilota olandese domina la gara davanti all&rsquo;eptacampione del mondo e al compagno di squadra Perez. Ferrari 5&deg; e 6&deg; con Leclerc e Sainz, alle spalle di un buon Gasly.

F1 Città del Messico: la vittoria di Verstappen e la tenacia di Hamilton

La pole che non ti aspetti. A partire davanti a tutti al via del Gp di Citt&agrave; del Messico in programma questa sera alle 20 (ora italiana) sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez non sar&agrave; la Red Bull come FP2 e FP3 lasciavano presagire, ma la Mercedes, in evidente difficolt&agrave; nelle suddette sessioni, capace di piazzare in prima fila non solo Valtteri Bottas (alla terza pole stagionale), ma anche Lewis Hamilton. La scuderia di Milton Keynes si deve accontentare della seconda fila con Max Verstappen davanti al compagno di squadra ed idolo di casa Sergio Perez. Parziale delusione anche in casa Ferrari, con Carlos Sainz Jr sesto e Charles Leclerc solamente ottavo al termine di un Q3 sottotono, condizionato nel primo run da un rallentamento ad opera dell&rsquo;AlphaTauri di Yuki Tsunoda. <h2>La pole di Valtteri Bottas e la grande forza della Mercedes</h2> Non mollare mai, anche quando la situazione sembra critica e il tuo avversario pronto a infliggerti una pesante batosta. &Egrave; questo il segreto della Mercedes, capace di trasformare a Citt&agrave; del Messico una possibile e probabile debacle (generata in buona parte dall&rsquo;ala posteriore, incapace di generare sufficiente downforce) in una prima fila che ha del sorprendente, sopratutto dopo quanto visto al termine della terza sessione di prove libere, con la W12 di Lewis Hamilton staccata di oltre sei decimi dalla RB16B di Sergio Perez. Decisiva a quel punto &egrave; stata la voglia di ribaltare quel passivo cos&igrave; pesante, con gli uomini del team campione del mondo uscente che non hanno esitato a rifare completamente ex novo il set-up delle monoposto di Hamilton e di Bottas, riuscendo a quel punto a trovare la quadra, potendo anche contare sul maggiore grip garantito dall&rsquo;asfalto del circuito messicano, dopo la polvere alzata dalle monoposto nel corso delle due sessioni di libere per via dello scarso utilizzo della pista stessa nel corso degli ultimi due anni, e il filler presente in alcuni tratti del circuito nel corso della FP3 per una perdita d&rsquo;olio accusata da una monoposto di Formula 4 in una gara di contorno. Con un grip maggiore in pista, la W12 &egrave; quindi tornata ad evidenziare tutto il suo potenziale, e Valtteri Bottas &egrave; stato abile nel corso del primo run in Q3 a trovare il miglior tempo, ribadito ulteriormente <a href="https://www.youtube.com/watch?v=jwJOmeDjX8g" target="_blank" rel="noopener">nel corso dell&rsquo;ultimo tentativo</a> (1&rsquo;15&rdquo;875), battendo cos&igrave; di 145 millesimi il compagno di squadra Lewis Hamilton, passato dall&rsquo;imbarazzo di essere staccato sei decimi e mezzo dalla Red Bull in FP3 alla sorpresa di essere addirittura secondo al termine delle Qualifiche. Un exploit, quello Mercedes in qualifica, accolto dal team tedesco quasi come una vittoria, e che ha consentito a un emozionato Valtteri Bottas di ricevere oltre al consueto ruotino destinato al poleman anche un premio speciale (come possiamo vedere dalla foto di apertura) dalle mani del tre volte campione del mondo Jackie Stewart eccezionalmente destinato all&rsquo;autore della pole di questa gara: la riproduzione del casco con cui Juan Manuel Fangio conquist&ograve; 70 anni fa il suo primo titolo mondiale a bordo dell&rsquo;Alfa Romeo. <h2>Red Bull e la seconda fila di Citt&agrave; del Messico</h2> Dominare FP2 e FP3 rifilando dai cinque ai sei decimi e mezzo ai tuoi rivali pi&ugrave; stretti per il titolo, capaci per&ograve; di conquistare l&rsquo;intera prima fila, retrocedendoti cos&igrave; in seconda. Non c&rsquo;&egrave; dubbio sul fatto che la seconda fila Red Bull a Citt&agrave; del Messico sia senza ombra di dubbio una forte delusione per la scuderia di Milton Keynes dopo quanto visto nelle suddette sessioni di prove libere, con Sergio Perez e Max Verstappen davanti a tutti. Con le qualifiche, per&ograve;, la situazione &egrave; improvvisamente cambiata: a una ritrovata competitivit&agrave; della Mercedes per via del maggiore grip in pista &egrave; coincisa una maggiore difficolt&agrave; della Red Bull, con la RB16B ritrovatasi di botto con un retrotreno molto pi&ugrave; instabile, come evidenziato sia da Verstappen (terzo) che da Perez (quarto) nei team radio. A conferma delle difficolt&agrave; della Red Bull nel trovare grip ci sono anche le dichiarazioni rilasciate da entrambi i piloti al termine delle qualifiche, con Verstappen che ha raccontato le difficolt&agrave; accusate dalla squadra nel far funzionare le gomme ed ottenere maggior grip con un&rsquo;aderenza definita addirittura terribile, e con Perez che ha esplicitamente dichiarato che la monoposto guidata durante le Qualifiche non era la stessa della FP3. <blockquote class="twitter-tweet"> Things did not go according to plan for Red Bull in qualifying <a href="https://twitter.com/hashtag/MexicoGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#MexicoGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/tGZSk2AtKU">pic.twitter.com/tGZSk2AtKU</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1457138729978679303?ref_src=twsrc%5Etfw">November 7, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Come se non bastasse l&rsquo;evoluzione della pista (e il maggior grip) a favorire decisamente la Mercedes, decisiva &egrave; stata anche l&rsquo;incomprensione tra Sergio Perez e il pilota AlphaTauri Yuki Tsunoda. Dopo aver dato la scia al compagno di squadra Pierre Gasly (autore di un&rsquo;ottima qualifica conclusa al quinto posto), il pilota nipponico del team di Faenza avvertito dell&rsquo;arrivo delle due Red Bull all&rsquo;altezza di curva 10 era andato lungo la via di fuga per dare via libera alle due monoposto del team di Milton Keynes, senonch&egrave; Perez, arrivato troppo vicino a lui, ha finito con il perdere la deportanza raccogliendo dell&rsquo;aria sporca e sbagliando cos&igrave; la frenata, rischiando anche il tamponamento dell&rsquo;Alpha Tauri. Questa incomprensione tra i due piloti ha finito per&ograve; anche con il danneggiare il giro di Verstappen che stava sopraggiungendo in quel momento, perdendo presumibilmente almeno un paio di decimi. L&rsquo;attenzione della Red Bull &egrave; ora rivolta verso la partenza: a differenza delle altre piste, sul circuito Hermanos Rodriguez di Citt&agrave; del Messico la prima curva &egrave; presente infatti al termine di un lungo rettilineo di ben 948 metri dalla linea del traguardo, per cui Verstappen partendo dal lato pi&ugrave; pulito della pista potrebbe tentare subito un attacco quantomeno nei confronti di Hamilton per conquistare la seconda posizione. <h2>Ferrari sesta con Sainz e ottava con Leclerc</h2> Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. La Ferrari esce dalle Qualifiche del Gp di Citt&agrave; del Messico con la consapevolezza da una parte di avere una monoposto capace di ben comportarsi sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez (quantomeno nei confronti della McLaren, rivale per la lotta al terzo posto nella Classifica Costruttori), dall&rsquo;altra di aver perso un&rsquo;occasione preziosa di qualificare Charles Leclerc davanti alla McLaren di Daniel Ricciardo (settimo), in una gara che vedr&agrave; l&rsquo;altra monoposto del team di Woking guidata da Lando Norris partire dal fondo della griglia per la sostituzione della power unit (quarta stagionale). Guai a pensare, per&ograve;, a una qualifica semplice per la scuderia di Maranello: su una pista che sulla carta avrebbe dovuto esaltare quantomeno le caratteristiche della SF-21 non sono mancati errori dei piloti, nonch&eacute; momenti di panico, come nel caso di Carlos Sainz Jr (sesto), che una volta tornato in pista a Q1 ripresa dopo la lunga sosta necessaria per gli steward per riparare le barriere in seguito al contatto contro di esse dell&rsquo;Aston Martin di Lance Stroll (con il pilota che per fortuna &egrave; uscito illeso dalla propria monoposto) ha avvertito improvvisamente di non avere potenza nel lungo rettilineo che lo separava dalla prima curva. <blockquote class="twitter-tweet"> Bit of a scare for Carlos during qualifying But he got going in the end <a href="https://twitter.com/hashtag/MexicoGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#MexicoGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/zoX8OkZKuj">pic.twitter.com/zoX8OkZKuj</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1457292744796168193?ref_src=twsrc%5Etfw">November 7, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Un momento di concitazione ai box della Rossa risolto grazie alla freddezza dell&rsquo;ingegnere di pista dello spagnolo, Riccardo Adami, che ha guidato Sainz nei vari tentativi di riaccensione della power unit, andati per fortuna a buon fine. Chi invece ha evidenziato delle difficolt&agrave; maggiori rispetto al solito &egrave; stato Charles Leclerc (ottavo): il monegasco, capace normalmente di fare la differenza in Q3, nelle qualifiche messicane ha commesso diversi errori nel corso del Q3 (probabilmente per via di un retrotreno apparso non del tutto stabile), ma sopratutto ha pagato la presenza del traffico nel terzo settore che ha finito purtroppo con il rovinare la sua prestazione. In casa Ferrari, per&ograve;, non tutto &egrave; da buttare via: nel primo settore (quello che sulla carta doveva riservare maggiori criticit&agrave; per la scuderia di Maranello) la nuova power unit introdotta in Russia ha funzionato molto bene permettendo al monegasco di far segnare addirittura la velocit&agrave; di punta pi&ugrave; alta, nonch&eacute; in alcune occasioni il parziale record. Elementi questi che, se ben sfruttati al via, potrebbero consentirgli di compiere alcuni sorpassi. <h2>Le qualifiche degli altri</h2> Analizzando i risultati delle Qualifiche del Gp di Citt&agrave; del Messico, non si pu&ograve; non rimanere colpiti dal quinto posto dell&rsquo;AlphaTauri di Piere Gasly. Se gi&agrave; nelle libere il pilota francese si era ben comportato, in qualifica ha potuto addirittura sfruttare il vantaggio della scia fornitagli nel primo settore da Yuki Tsunoda (nono e costretto a partire dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit, la quarta stagionale), conquistando un quinto posto che gli consente di partire davanti alla prima delle due Ferrari (Sainz sesto). Stesso lavoro anche in casa McLaren, con Lando Norris (decimo e costretto anche lui a partire dal fondo dello schieramento per via dell&rsquo;utilizzo della quarta power unit stagionale) pronto a dare la sua scia al compagno di squadra Daniel Ricciardo nel primo settore per guadagnare il maggior numero di posizioni possibili in griglia. Alla fine il pilota australiano ha conquistato il settimo posto, a sandwich tra le due Ferrari. Da registrare l&rsquo;harakiri dell&rsquo;Alpine con Alonso eliminato in Q1 nello stesso weekend in cui Esteban Ocon (quindicesimo) sar&agrave; costretto a partire dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit. <blockquote class="twitter-tweet"> QUALIFYING CLASSIFICATION:<a href="https://twitter.com/MercedesAMGF1?ref_src=twsrc%5Etfw">@MercedesAMGF1</a> in the box seat for Sunday <a href="https://twitter.com/hashtag/MexicoGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#MexicoGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/jE5Wefj1DX">pic.twitter.com/jE5Wefj1DX</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1457100660227334154?ref_src=twsrc%5Etfw">November 6, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Le penalizzazioni al via del Gp di Citt&agrave; del Messico</h2> Diversi i piloti che subiranno penalit&agrave; in griglia rispetto al risultato della qualifica: se George Russell (Williams) subir&agrave; cinque posizioni di penalit&agrave; (alla fine divenute effettivamente tre per la massiccia quantit&agrave; di monoposto costrette a cambiare il motore) per via della sostituzione del cambio, Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Lando &nbsp;(McLaren), Ocon (Alpine) e Stroll (Aston Martin) partiranno dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit (quarto motore stagionale). <blockquote class="twitter-tweet"> Sunday's starting order <a href="https://twitter.com/hashtag/MexicoGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#MexicoGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/gzfk21NdUa">pic.twitter.com/gzfk21NdUa</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1457116584116297728?ref_src=twsrc%5Etfw">November 6, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        La pole che non ti aspetti. A partire davanti a tutti al via del Gp di Citt&agrave; del Messico in programma questa sera alle 20 (ora italiana) sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez non sar&agrave; la Red Bull come FP2 e FP3 lasciavano presagire, ma la Mercedes, in evidente difficolt&agrave; nelle suddette sessioni, capace di piazzare in prima fila non solo Valtteri Bottas (alla terza pole stagionale), ma anche Lewis Hamilton. La scuderia di Milton Keynes si deve accontentare della seconda fila con Max Verstappen davanti al compagno di squadra ed idolo di casa Sergio Perez. Parziale delusione anche in casa Ferrari, con Carlos Sainz Jr sesto e Charles Leclerc solamente ottavo al termine di un Q3 sottotono, condizionato nel primo run da un rallentamento ad opera dell&rsquo;AlphaTauri di Yuki Tsunoda. La pole di Valtteri Bottas e la grande forza della Mercedes Non mollare mai, anche quando la situazione sembra critica e il tuo avversario pronto a infliggerti una pesante batosta. &Egrave; questo il segreto della Mercedes, capace di trasformare a Citt&agrave; del Messico una possibile e probabile debacle (generata in buona parte dall&rsquo;ala posteriore, incapace di generare sufficiente downforce) in una prima fila che ha del sorprendente, sopratutto dopo quanto visto al termine della terza sessione di prove libere, con la W12 di Lewis Hamilton staccata di oltre sei decimi dalla RB16B di Sergio Perez. Decisiva a quel punto &egrave; stata la voglia di ribaltare quel passivo cos&igrave; pesante, con gli uomini del team campione del mondo uscente che non hanno esitato a rifare completamente ex novo il set-up delle monoposto di Hamilton e di Bottas, riuscendo a quel punto a trovare la quadra, potendo anche contare sul maggiore grip garantito dall&rsquo;asfalto del circuito messicano, dopo la polvere alzata dalle monoposto nel corso delle due sessioni di libere per via dello scarso utilizzo della pista stessa nel corso degli ultimi due anni, e il filler presente in alcuni tratti del circuito nel corso della FP3 per una perdita d&rsquo;olio accusata da una monoposto di Formula 4 in una gara di contorno. Con un grip maggiore in pista, la W12 &egrave; quindi tornata ad evidenziare tutto il suo potenziale, e Valtteri Bottas &egrave; stato abile nel corso del primo run in Q3 a trovare il miglior tempo, ribadito ulteriormente nel corso dell&rsquo;ultimo tentativo (1&rsquo;15&rdquo;875), battendo cos&igrave; di 145 millesimi il compagno di squadra Lewis Hamilton, passato dall&rsquo;imbarazzo di essere staccato sei decimi e mezzo dalla Red Bull in FP3 alla sorpresa di essere addirittura secondo al termine delle Qualifiche. Un exploit, quello Mercedes in qualifica, accolto dal team tedesco quasi come una vittoria, e che ha consentito a un emozionato Valtteri Bottas di ricevere oltre al consueto ruotino destinato al poleman anche un premio speciale (come possiamo vedere dalla foto di apertura) dalle mani del tre volte campione del mondo Jackie Stewart eccezionalmente destinato all&rsquo;autore della pole di questa gara: la riproduzione del casco con cui Juan Manuel Fangio conquist&ograve; 70 anni fa il suo primo titolo mondiale a bordo dell&rsquo;Alfa Romeo. Red Bull e la seconda fila di Citt&agrave; del Messico Dominare FP2 e FP3 rifilando dai cinque ai sei decimi e mezzo ai tuoi rivali pi&ugrave; stretti per il titolo, capaci per&ograve; di conquistare l&rsquo;intera prima fila, retrocedendoti cos&igrave; in seconda. Non c&rsquo;&egrave; dubbio sul fatto che la seconda fila Red Bull a Citt&agrave; del Messico sia senza ombra di dubbio una forte delusione per la scuderia di Milton Keynes dopo quanto visto nelle suddette sessioni di prove libere, con Sergio Perez e Max Verstappen davanti a tutti. Con le qualifiche, per&ograve;, la situazione &egrave; improvvisamente cambiata: a una ritrovata competitivit&agrave; della Mercedes per via del maggiore grip in pista &egrave; coincisa una maggiore difficolt&agrave; della Red Bull, con la RB16B ritrovatasi di botto con un retrotreno molto pi&ugrave; instabile, come evidenziato sia da Verstappen (terzo) che da Perez (quarto) nei team radio. A conferma delle difficolt&agrave; della Red Bull nel trovare grip ci sono anche le dichiarazioni rilasciate da entrambi i piloti al termine delle qualifiche, con Verstappen che ha raccontato le difficolt&agrave; accusate dalla squadra nel far funzionare le gomme ed ottenere maggior grip con un&rsquo;aderenza definita addirittura terribile, e con Perez che ha esplicitamente dichiarato che la monoposto guidata durante le Qualifiche non era la stessa della FP3.  Things did not go according to plan for Red Bull in qualifying #MexicoGP  #F1 pic.twitter.com/tGZSk2AtKU &mdash; Formula 1 (@F1) November 7, 2021    Come se non bastasse l&rsquo;evoluzione della pista (e il maggior grip) a favorire decisamente la Mercedes, decisiva &egrave; stata anche l&rsquo;incomprensione tra Sergio Perez e il pilota AlphaTauri Yuki Tsunoda. Dopo aver dato la scia al compagno di squadra Pierre Gasly (autore di un&rsquo;ottima qualifica conclusa al quinto posto), il pilota nipponico del team di Faenza avvertito dell&rsquo;arrivo delle due Red Bull all&rsquo;altezza di curva 10 era andato lungo la via di fuga per dare via libera alle due monoposto del team di Milton Keynes, senonch&egrave; Perez, arrivato troppo vicino a lui, ha finito con il perdere la deportanza raccogliendo dell&rsquo;aria sporca e sbagliando cos&igrave; la frenata, rischiando anche il tamponamento dell&rsquo;Alpha Tauri. Questa incomprensione tra i due piloti ha finito per&ograve; anche con il danneggiare il giro di Verstappen che stava sopraggiungendo in quel momento, perdendo presumibilmente almeno un paio di decimi. L&rsquo;attenzione della Red Bull &egrave; ora rivolta verso la partenza: a differenza delle altre piste, sul circuito Hermanos Rodriguez di Citt&agrave; del Messico la prima curva &egrave; presente infatti al termine di un lungo rettilineo di ben 948 metri dalla linea del traguardo, per cui Verstappen partendo dal lato pi&ugrave; pulito della pista potrebbe tentare subito un attacco quantomeno nei confronti di Hamilton per conquistare la seconda posizione.  Ferrari sesta con Sainz e ottava con Leclerc Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. La Ferrari esce dalle Qualifiche del Gp di Citt&agrave; del Messico con la consapevolezza da una parte di avere una monoposto capace di ben comportarsi sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez (quantomeno nei confronti della McLaren, rivale per la lotta al terzo posto nella Classifica Costruttori), dall&rsquo;altra di aver perso un&rsquo;occasione preziosa di qualificare Charles Leclerc davanti alla McLaren di Daniel Ricciardo (settimo), in una gara che vedr&agrave; l&rsquo;altra monoposto del team di Woking guidata da Lando Norris partire dal fondo della griglia per la sostituzione della power unit (quarta stagionale). Guai a pensare, per&ograve;, a una qualifica semplice per la scuderia di Maranello: su una pista che sulla carta avrebbe dovuto esaltare quantomeno le caratteristiche della SF-21 non sono mancati errori dei piloti, nonch&eacute; momenti di panico, come nel caso di Carlos Sainz Jr (sesto), che una volta tornato in pista a Q1 ripresa dopo la lunga sosta necessaria per gli steward per riparare le barriere in seguito al contatto contro di esse dell&rsquo;Aston Martin di Lance Stroll (con il pilota che per fortuna &egrave; uscito illeso dalla propria monoposto) ha avvertito improvvisamente di non avere potenza nel lungo rettilineo che lo separava dalla prima curva.  Bit of a scare for Carlos during qualifying  But he got going in the end #MexicoGP  #F1 pic.twitter.com/zoX8OkZKuj &mdash; Formula 1 (@F1) November 7, 2021    Un momento di concitazione ai box della Rossa risolto grazie alla freddezza dell&rsquo;ingegnere di pista dello spagnolo, Riccardo Adami, che ha guidato Sainz nei vari tentativi di riaccensione della power unit, andati per fortuna a buon fine. Chi invece ha evidenziato delle difficolt&agrave; maggiori rispetto al solito &egrave; stato Charles Leclerc (ottavo): il monegasco, capace normalmente di fare la differenza in Q3, nelle qualifiche messicane ha commesso diversi errori nel corso del Q3 (probabilmente per via di un retrotreno apparso non del tutto stabile), ma sopratutto ha pagato la presenza del traffico nel terzo settore che ha finito purtroppo con il rovinare la sua prestazione. In casa Ferrari, per&ograve;, non tutto &egrave; da buttare via: nel primo settore (quello che sulla carta doveva riservare maggiori criticit&agrave; per la scuderia di Maranello) la nuova power unit introdotta in Russia ha funzionato molto bene permettendo al monegasco di far segnare addirittura la velocit&agrave; di punta pi&ugrave; alta, nonch&eacute; in alcune occasioni il parziale record. Elementi questi che, se ben sfruttati al via, potrebbero consentirgli di compiere alcuni sorpassi. Le qualifiche degli altri Analizzando i risultati delle Qualifiche del Gp di Citt&agrave; del Messico, non si pu&ograve; non rimanere colpiti dal quinto posto dell&rsquo;AlphaTauri di Piere Gasly. Se gi&agrave; nelle libere il pilota francese si era ben comportato, in qualifica ha potuto addirittura sfruttare il vantaggio della scia fornitagli nel primo settore da Yuki Tsunoda (nono e costretto a partire dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit, la quarta stagionale), conquistando un quinto posto che gli consente di partire davanti alla prima delle due Ferrari (Sainz sesto). Stesso lavoro anche in casa McLaren, con Lando Norris (decimo e costretto anche lui a partire dal fondo dello schieramento per via dell&rsquo;utilizzo della quarta power unit stagionale) pronto a dare la sua scia al compagno di squadra Daniel Ricciardo nel primo settore per guadagnare il maggior numero di posizioni possibili in griglia. Alla fine il pilota australiano ha conquistato il settimo posto, a sandwich tra le due Ferrari. Da registrare l&rsquo;harakiri dell&rsquo;Alpine con Alonso eliminato in Q1 nello stesso weekend in cui Esteban Ocon (quindicesimo) sar&agrave; costretto a partire dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit.  QUALIFYING CLASSIFICATION:@MercedesAMGF1 in the box seat for Sunday #MexicoGP  #F1 pic.twitter.com/jE5Wefj1DX &mdash; Formula 1 (@F1) November 6, 2021    Le penalizzazioni al via del Gp di Citt&agrave; del Messico Diversi i piloti che subiranno penalit&agrave; in griglia rispetto al risultato della qualifica: se George Russell (Williams) subir&agrave; cinque posizioni di penalit&agrave; (alla fine divenute effettivamente tre per la massiccia quantit&agrave; di monoposto costrette a cambiare il motore) per via della sostituzione del cambio, Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Lando &nbsp;(McLaren), Ocon (Alpine) e Stroll (Aston Martin) partiranno dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit (quarto motore stagionale).  Sunday's starting order #MexicoGP  #F1 pic.twitter.com/gzfk21NdUa &mdash; Formula 1 (@F1) November 6, 2021          

Il pilota finlandese conquista a sorpresa la pole precedendo Hamilton. Seconda fila Red Bull con Verstappen e Perez. Ferrari sesta con Sainz e ottava con Leclerc.

Bottas-Hamilton: è prima fila Mercedes a Città del Messico!

Conquistare la prima doppietta stagionale. &Egrave; questo l&rsquo;obiettivo della Red Bull alla vigilia del Gp del Messico (18&deg; prova del Mondiale 2021) che torna in Formula 1 dopo un anno di assenza per via delle restrizioni negli spostamenti legati alla pandemia. In una stagione che ha visto l&rsquo;unica doppietta ad opera della McLaren a Monza in occasione del Gp d&rsquo;Italia, ecco quindi che la Red Bull potendo sfruttare le maggiori dimensioni del turbo Honda rispetto a quello Mercedes potrebbe avere un grossissimo vantaggio sul circuito di Citt&agrave; del Messico dedicato ai fratelli Rodriguez, che, si trova ad un&rsquo;altitudine di 2300 metri sul livello del mare, accusando quindi rispetto al team campione del mondo uscente minori disagi relativi all&rsquo;aria rarefatta, generati come vedremo pi&ugrave; avanti dalla minore capacit&agrave; di raffreddamento del motore. Se a questo poi aggiungiamo che quella in programma domenica sar&agrave; la prima gara di Sergio Perez davanti al suo pubblico con i colori della Red Bull (e per la prima volta a bordo di una monoposto potenzialmente candidata alla vittoria della gara) ecco perch&eacute; da parte di Checo (che correr&agrave; con un casco speciale sotto raffigurato con i colori della bandiera messicana) ci aspettiamo un grandissimo contributo in questa gara a beneficio del compagno di squadra Max Verstappen nella corsa al titolo mondiale. Con la Mercedes che sulla carta dovrebbe essere maggiormente in difficolt&agrave; rispetto a quella vista in Turchia o ad Austin, da seguire con grande attenzione sar&agrave; anche la gara della Ferrari, che sul circuito di Citt&agrave; del Messico potrebbe fare davvero molto bene. Vero, Red Bull e Mercedes forse potrebbero avere qualcosina di pi&ugrave;, ma viste le caratteristiche della pista, sopratutto nel secondo e nel terzo settore la Rossa sia con Charles Leclerc che con Carlos Sainz Jr potrebbe emergere in maniera significativa alla luce della buona trazione di cui gode la SF-21, oltre a conquistare dei punti importantissimi nella lotta per il terzo posto del Titolo Costruttori, completando cos&igrave; il sorpasso ai danni della McLaren. Importante, per&ograve;, come nelle ultime gare, sar&agrave; il verdetto della pista, capace di confermare o addirittura ribaltare i pronostici della vigilia, come successo in Turchia con la vittoria di Valtteri Bottas, o negli Usa con la vittoria della Red Bull di Max Verstappen. Da ricordare, infine, che la tappa messicana sar&agrave; la prima di un back to back to back che vedr&agrave; poi la prossima settimana (12-14 Novembre) il Circus tornare in Brasile, per poi la settimana successiva (19-21 Novembre) approdare per la prima volta in Qatar sul circuito di Losail, che gli appassionati di motorsport ben conoscono per aver ospitato dal 2004 ad oggi la tappa inaugurale del Motomondiale. Tre tappe decisive che se non decideranno il Mondiale da un punto di vista prettamente aritmetico (salvo clamorosi colpi di scena) a favore di Hamilton o di Verstappen, indubbiamente potranno dargli una direzione ben precisa. <h2>L'albo d&rsquo;oro</h2> Quella in programma domenica sar&agrave; la 21&deg; edizione del Gp del Messico valida per il Mondiale di Formula 1. Nelle venti edizioni finora disputate (1963-1970, 1986-1992, 2015-2019) si &egrave; sempre corso sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. Andando ad osservare l'albo d'oro di questa gara, il pilota ad aver ottenuto il maggior numero di pole position (4) &egrave; Jim Clark, seguito da Ayrton Senna (3) e Nigel Mansell (2). Per quanto riguarda piloti attualmente impegnati nel Mondiale di Formula 1, troviamo tutti con una pole ciascuno Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Charles Leclerc. Per quanto riguarda i piloti plurivittoriosi, in testa con due vittorie ciascuno troviamo Jim Clark (1963 e 1967 con Lotus), Nigel Mansell (1987 e 1992 con Williams), Alain Prost (1988 con McLaren-Honda e 1990 con Ferrari), Max Verstappen (2017 e 2018 con Red Bull motorizzata Renault) e Lewis Hamilton (2016 e 2019 con Mercedes). <h2>Caratteristiche della pista ed assetto monoposto</h2> Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez si trova ad un'altitudine di 2300 metri sul livello del mare, e proprio l'elevata altitudine rappresenta se vogliamo un problema non indifferente per le attuali power unit per via della minore capacit&agrave; di raffreddamento legata all'aria meno densa, motivo per il quale le squadre in vista di questo appuntamento sono solite utilizzare la carrozzeria con il maggior numero di aperture in modo tale da poter far arrivare la maggior quantit&agrave; di aria possibile al motore, per evitare dei possibili problemi di affidabilit&agrave;. Un altro componente che rischia di soffrire non poco a causa del minor raffreddamento &egrave; rappresentato dai freni, in particolare quelli posteriori. In questo caso una delle possibili soluzioni &egrave; quella di aprire delle feritoie nei cestelli dei freni, in modo da far fuoriuscire l'aria calda dagli stessi. L'altitudine rappresenta anche il motivo per cui le squadre negli ultimi anni hanno scelto per il circuito messicano un assetto con alto carico aerodinamico simil Montecarlo, con il quale &egrave; comunque possibile raggiungere sul rettilineo che dal via porta alla prima curva delle velocit&agrave; altissime paragonabili a quelle di Monza. Andando ad osservare la pista (riadattata nel 2015 da Hermann Tilke in occasione del ritorno in calendario della Formula 1), merita particolare attenzione la partenza. Contrariamente alla buona parte dei circuiti presenti in calendario, non c'&egrave; subito dopo pochi metri la prima curva. Al via, infatti, le monoposto percorrono un rettilineo di 948 metri solo al termine del quale si trova la prima curva. Decisivo diventa cos&igrave; lo scatto con cui riesci ad arrivare pi&ugrave; rapidamente degli altri da 0 a 340 Km/h in quel tratto di pista. Altro punto della pista estremamente affascinante sono le curve 13-14-15 che portano i piloti nello Stadio del Baseball, con il circuito che all'altezza della curva 15 passa addirittura nel mezzo delle tribune dando un colpo d'occhio assolutamente unico e spettacolare, prima di affrontare tra curva 16 e curva 17 in piena velocit&agrave; la Peraltada, che nel precedente layout del circuito si presentava come una sorta di sopraelevata che veniva affrontata nella sua interezza, a differenza di oggi, dove, per motivi di sicurezza, viene affrontata solo l'ultima parte. Tre le zone in cui potr&agrave; essere usato il DRS: oltre le due originarie comprese tra curva 17 e curva 1 sul lungo rettilineo principale, e tra curva 3 e curva 4 sfruttando il secondo rettifilo, nel 2019 &egrave; stata aggiunta una terza zona DRS (confermata anche quest'anno) tra curva 11 e curva 12 poco prima di entrare nello Stadio. <h2>Gomme Pirelli in Messico</h2> Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha confermato la stessa scelta adoperata nel 2019 portando a Citt&agrave; del Messico le mescole C2, C3 e C4, considerando le caratteristiche della pista (due settori finali stretti e tortuosi, e al contempo il sopracitato lungo rettilineo di partenza di 948 metri) che richiedono di avere una buona trazione, ma anche una buona capacit&agrave; di frenata. Una versatilit&agrave; di condizioni, questa, in cui le mescole selezionate da Pirelli hanno dimostrato di saper rispondere piuttosto egregiamente. Per quanto riguarda l&rsquo;allocazione delle gomme, anche in Messico sar&agrave; quella tradizionale: per questo motivo, quindi, ogni pilota avr&agrave; a disposizione 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2. <blockquote class="twitter-tweet"> Returning to the calendar after a two-year absence, the Autodromo Hermanos Rodr&iacute;guez is a technical challenge. Traction and braking are important due to the twisty final sectors and long start-finish straight. <a href="https://twitter.com/hashtag/MexicanGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#MexicanGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Fit4F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Fit4F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Formula1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Formula1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Pirelli?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Pirelli</a> <a href="https://t.co/hxnA2agTV9">https://t.co/hxnA2agTV9</a> <a href="https://t.co/weBX0cVlyh">pic.twitter.com/weBX0cVlyh</a> &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) <a href="https://twitter.com/pirellisport/status/1455152259671724033?ref_src=twsrc%5Etfw">November 1, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Copertura televisiva su Sky e TV8</h2> Il Gp del Messico verr&agrave; trasmesso in esclusiva pay sui canali Sky, e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, FP1 (Venerd&igrave; 5 Novembre alle 18:30) e gara (Domenica 7 Novembre alle 20) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre). FP2 (Venerd&igrave; 5 Novembre alle 22), FP3 (Sabato 6 Novembre alle 18) e le Qualifiche (Sabato 6 Novembre dalle 21 alle 22) verranno trasmesse in diretta esclusiva via satellite e fibra su SKY SPORT F1 HD. Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre). Le qualifiche verranno trasmesse Sabato 6 Novembre a partire dalle 23:15 (prequalifiche a partire dalle 22:45), mentre la gara verr&agrave; trasmessa Domenica 7 Novembre con inizio alle ore 23 (pregara a partire dalle 22:45).

        Conquistare la prima doppietta stagionale. &Egrave; questo l&rsquo;obiettivo della Red Bull alla vigilia del Gp del Messico (18&deg; prova del Mondiale 2021) che torna in Formula 1 dopo un anno di assenza per via delle restrizioni negli spostamenti legati alla pandemia. In una stagione che ha visto l&rsquo;unica doppietta ad opera della McLaren a Monza in occasione del Gp d&rsquo;Italia, ecco quindi che la Red Bull potendo sfruttare le maggiori dimensioni del turbo Honda rispetto a quello Mercedes potrebbe avere un grossissimo vantaggio sul circuito di Citt&agrave; del Messico dedicato ai fratelli Rodriguez, che, si trova ad un&rsquo;altitudine di 2300 metri sul livello del mare, accusando quindi rispetto al team campione del mondo uscente minori disagi relativi all&rsquo;aria rarefatta, generati come vedremo pi&ugrave; avanti dalla minore capacit&agrave; di raffreddamento del motore. Se a questo poi aggiungiamo che quella in programma domenica sar&agrave; la prima gara di Sergio Perez davanti al suo pubblico con i colori della Red Bull (e per la prima volta a bordo di una monoposto potenzialmente candidata alla vittoria della gara) ecco perch&eacute; da parte di Checo (che correr&agrave; con un casco speciale sotto raffigurato con i colori della bandiera messicana) ci aspettiamo un grandissimo contributo in questa gara a beneficio del compagno di squadra Max Verstappen nella corsa al titolo mondiale.  Con la Mercedes che sulla carta dovrebbe essere maggiormente in difficolt&agrave; rispetto a quella vista in Turchia o ad Austin, da seguire con grande attenzione sar&agrave; anche la gara della Ferrari, che sul circuito di Citt&agrave; del Messico potrebbe fare davvero molto bene. Vero, Red Bull e Mercedes forse potrebbero avere qualcosina di pi&ugrave;, ma viste le caratteristiche della pista, sopratutto nel secondo e nel terzo settore la Rossa sia con Charles Leclerc che con Carlos Sainz Jr potrebbe emergere in maniera significativa alla luce della buona trazione di cui gode la SF-21, oltre a conquistare dei punti importantissimi nella lotta per il terzo posto del Titolo Costruttori, completando cos&igrave; il sorpasso ai danni della McLaren. Importante, per&ograve;, come nelle ultime gare, sar&agrave; il verdetto della pista, capace di confermare o addirittura ribaltare i pronostici della vigilia, come successo in Turchia con la vittoria di Valtteri Bottas, o negli Usa con la vittoria della Red Bull di Max Verstappen. Da ricordare, infine, che la tappa messicana sar&agrave; la prima di un back to back to back che vedr&agrave; poi la prossima settimana (12-14 Novembre) il Circus tornare in Brasile, per poi la settimana successiva (19-21 Novembre) approdare per la prima volta in Qatar sul circuito di Losail, che gli appassionati di motorsport ben conoscono per aver ospitato dal 2004 ad oggi la tappa inaugurale del Motomondiale. Tre tappe decisive che se non decideranno il Mondiale da un punto di vista prettamente aritmetico (salvo clamorosi colpi di scena) a favore di Hamilton o di Verstappen, indubbiamente potranno dargli una direzione ben precisa. L'albo d&rsquo;oro Quella in programma domenica sar&agrave; la 21&deg; edizione del Gp del Messico valida per il Mondiale di Formula 1. Nelle venti edizioni finora disputate (1963-1970, 1986-1992, 2015-2019) si &egrave; sempre corso sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. Andando ad osservare l'albo d'oro di questa gara, il pilota ad aver ottenuto il maggior numero di pole position (4) &egrave; Jim Clark, seguito da Ayrton Senna (3) e Nigel Mansell (2). Per quanto riguarda piloti attualmente impegnati nel Mondiale di Formula 1, troviamo tutti con una pole ciascuno Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Charles Leclerc. Per quanto riguarda i piloti plurivittoriosi, in testa con due vittorie ciascuno troviamo Jim Clark (1963 e 1967 con Lotus), Nigel Mansell (1987 e 1992 con Williams), Alain Prost (1988 con McLaren-Honda e 1990 con Ferrari), Max Verstappen (2017 e 2018 con Red Bull motorizzata Renault) e Lewis Hamilton (2016 e 2019 con Mercedes). Caratteristiche della pista ed assetto monoposto Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez si trova ad un'altitudine di 2300 metri sul livello del mare, e proprio l'elevata altitudine rappresenta se vogliamo un problema non indifferente per le attuali power unit per via della minore capacit&agrave; di raffreddamento legata all'aria meno densa, motivo per il quale le squadre in vista di questo appuntamento sono solite utilizzare la carrozzeria con il maggior numero di aperture in modo tale da poter far arrivare la maggior quantit&agrave; di aria possibile al motore, per evitare dei possibili problemi di affidabilit&agrave;.Un altro componente che rischia di soffrire non poco a causa del minor raffreddamento &egrave; rappresentato dai freni, in particolare quelli posteriori. In questo caso una delle possibili soluzioni &egrave; quella di aprire delle feritoie nei cestelli dei freni, in modo da far fuoriuscire l'aria calda dagli stessi. L'altitudine rappresenta anche il motivo per cui le squadre negli ultimi anni hanno scelto per il circuito messicano un assetto con alto carico aerodinamico simil Montecarlo, con il quale &egrave; comunque possibile raggiungere sul rettilineo che dal via porta alla prima curva delle velocit&agrave; altissime paragonabili a quelle di Monza. Andando ad osservare la pista (riadattata nel 2015 da Hermann Tilke in occasione del ritorno in calendario della Formula 1), merita particolare attenzione la partenza. Contrariamente alla buona parte dei circuiti presenti in calendario, non c'&egrave; subito dopo pochi metri la prima curva. Al via, infatti, le monoposto percorrono un rettilineo di 948 metri solo al termine del quale si trova la prima curva. Decisivo diventa cos&igrave; lo scatto con cui riesci ad arrivare pi&ugrave; rapidamente degli altri da 0 a 340 Km/h in quel tratto di pista. Altro punto della pista estremamente affascinante sono le curve 13-14-15 che portano i piloti nello Stadio del Baseball, con il circuito che all'altezza della curva 15 passa addirittura nel mezzo delle tribune dando un colpo d'occhio assolutamente unico e spettacolare, prima di affrontare tra curva 16 e curva 17 in piena velocit&agrave; la Peraltada, che nel precedente layout del circuito si presentava come una sorta di sopraelevata che veniva affrontata nella sua interezza, a differenza di oggi, dove, per motivi di sicurezza, viene affrontata solo l'ultima parte. Tre le zone in cui potr&agrave; essere usato il DRS: oltre le due originarie comprese tra curva 17 e curva 1 sul lungo rettilineo principale, e tra curva 3 e curva 4 sfruttando il secondo rettifilo, nel 2019 &egrave; stata aggiunta una terza zona DRS (confermata anche quest'anno) tra curva 11 e curva 12 poco prima di entrare nello Stadio. Gomme Pirelli in Messico Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha confermato la stessa scelta adoperata nel 2019 portando a Citt&agrave; del Messico le mescole C2, C3 e C4, considerando le caratteristiche della pista (due settori finali stretti e tortuosi, e al contempo il sopracitato lungo rettilineo di partenza di 948 metri) che richiedono di avere una buona trazione, ma anche una buona capacit&agrave; di frenata. Una versatilit&agrave; di condizioni, questa, in cui le mescole selezionate da Pirelli hanno dimostrato di saper rispondere piuttosto egregiamente.Per quanto riguarda l&rsquo;allocazione delle gomme, anche in Messico sar&agrave; quella tradizionale: per questo motivo, quindi, ogni pilota avr&agrave; a disposizione 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2.  Returning to the calendar after a two-year absence, the Autodromo Hermanos Rodr&iacute;guez is a technical challenge. Traction and braking are important due to the twisty final sectors and long start-finish straight. #MexicanGP  #Fit4F1 #F1 #Formula1 #Pirelli https://t.co/hxnA2agTV9 pic.twitter.com/weBX0cVlyh &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) November 1, 2021    Copertura televisiva su Sky e TV8 Il Gp del Messico verr&agrave; trasmesso in esclusiva pay sui canali Sky, e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, FP1 (Venerd&igrave; 5 Novembre alle 18:30) e gara (Domenica 7 Novembre alle 20) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).FP2 (Venerd&igrave; 5 Novembre alle 22), FP3 (Sabato 6 Novembre alle 18) e le Qualifiche (Sabato 6 Novembre dalle 21 alle 22) verranno trasmesse in diretta esclusiva via satellite e fibra su SKY SPORT F1 HD. Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre). Le qualifiche verranno trasmesse Sabato 6 Novembre a partire dalle 23:15 (prequalifiche a partire dalle 22:45), mentre la gara verr&agrave; trasmessa Domenica 7 Novembre con inizio alle ore 23 (pregara a partire dalle 22:45).       

La Formula 1 torna dopo un anno di assenza causa pandemia in Messico per la 18&deg; prova del Mondiale 2021.

Formula 1, presentazione Gp Messico

Un episodio che ha cambiato la sua vita. Non c&rsquo;&egrave; dubbio sul fatto che l&rsquo;incidente occorsogli in Bahrain sul circuito del Sakhir Domenica 29 Novembre 2020 abbia rappresentato una sorta di crocevia per la carriera ma anche e sopratutto per la vita del pilota francese Romain Grosjean. Gi&agrave; essere sopravvissuto a quella palla di fuoco generata dalla fuoriuscita del carburante dopo l&rsquo;impatto contro il guardrail (avvenuto a 180 Km/h) in seguito al contatto con l&rsquo;AlphaTauri di Daniil Kvyat con la monoposto spezzata in due (con tanto di avantreno rimasto infilato in mezzo alle lame del guardrail stesso) rappresentava una sorta di vittoria per l&rsquo;ex pilota della Haas. Essere riuscito a tornare a correre una volta superati i postumi delle ustioni alle mani causate dall&rsquo;incidente approdando in una nuova serie motoristica (IndyCar) e in un nuovo team (Dayle Coyne Racing) togliendosi la soddisfazione di salire ben tre volte sul podio (grazie ai due secondi posti conseguiti sull&rsquo;ovale di Indianapolis e al terzo posto di Laguna Seca) e di venire ingaggiati nel 2022 dal team Andretti rappresenta ancora di pi&ugrave; la grande forza di volont&agrave; di Romain, capace di mettersi alle spalle il brutto momento attraversato, tornando a fare quello che pi&ugrave; ama (guidare) con un nuova consapevolezza e mettendo ora in primo piano quello che di pi&ugrave; caro ha al mondo: la sua famiglia. Quella stessa famiglia che proprio lo scorso anno gli aveva dato la forza mentre era ancora a bordo della sua Haas avvolta dalle fiamme di scendere dalla monoposto e di attraversare quella palla di fuoco alla ricerca di un pertugio da cui uscire, trovato grazie alla schiuma degli estintori usata dai commissari di pista e alle mani del medico della Medical Car, il sudafricano Alan Van Der Merwe, che, intravvisto Grosjean, assieme al medico FIA Ian Roberts si &egrave; allungato verso di lui con le sue mani consentendo al pilota francese di aggrapparvisi salvandolo. <blockquote class="twitter-tweet"> A heart-stopping moment on Lap 1 in Bahrain We are all incredibly grateful that <a href="https://twitter.com/RGrosjean?ref_src=twsrc%5Etfw">@RGrosjean</a> walked away from this incident<a href="https://twitter.com/hashtag/BahrainGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#BahrainGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/6ZztuxOLhw">pic.twitter.com/6ZztuxOLhw</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1333127810353950722?ref_src=twsrc%5Etfw">November 29, 2020</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> A distanza di quasi un anno Romain Grosjean ha voluto ricordare quei momenti cos&igrave; delicati scrivendo a quattro mani con sua moglie Marion Jolles un&rsquo;autobiografia (&ldquo;La mort en face), pubblicata al momento solo in lingua francese e destinata a breve ad essere tradotta anche in inglese. Nelle 320 pagine che costituiscono il libro c&rsquo;&egrave; il racconto di tutta una vita e di una carriera che lo ha visto debuttare prima con i kart e poi al volante delle monoposto, arrivando a toccare il punto pi&ugrave; alto con la lunga esperienza in Formula 1 iniziata nel 2009 e conclusasi proprio lo scorso anno con l&rsquo;incidente occorsogli in Bahrain. Ed &egrave; proprio parlando di questo incidente che Grosjean ha rivelato la sua grande stima per un suo collega, che anche in quei giorni cos&igrave; difficili non ha mancato di fargli sentire tutto il suo sostegno: Sebastian Vettel. <h2>La visita di Sebastian Vettel in ospedale</h2> Tantissimi sono stati i piloti che in occasione del drammatico incidente di cui &egrave; stato protagonista in Bahrain non hanno mancato di esprimere totale vicinanza a Romain Grosjean scrivendo dei messaggi sui social, o andandolo a trovare di persona in ospedale (come nel caso di Alexander Albon, di Esteban Ocon, dell&rsquo;ex compagno di squadra Kevin Magnussen, cos&igrave; come del suo ex Team Principal in Haas Gunther Steiner). Nel caso di Vettel, per&ograve;, la vicinanza &egrave; maggiore avendo entrambi tre figli. Come racconta Grosjean nella sua autobiografia, quando la mattina successiva all&rsquo;incidente si &egrave; svegliato alle sei, ha ricevuto subito la visita di Sebastian Vettel (alle ultime gare con la Ferrari, prima di approdare quest&rsquo;anno in Aston Martin), profondamente preoccupato per quanto occorsogli il giorno prima. Come gi&agrave; anticipato, Grosjean confessa che Vettel &egrave; il pilota a cui si sente pi&ugrave; vicino perch&eacute; il pilota tedesco &ldquo;sta vivendo la sua stessa vita con i suoi tre figli e la vuole proteggere il pi&ugrave; possibile&rdquo;. Dall&rsquo;autobiografia apprendiamo che Grosjean ha in tutti modi provato a voler correre l&rsquo;ultima gara della stagione (e della sua carriera in Formula 1) ad Abu Dhabi per evitare che la sua avventura nella massima serie motoristica vedesse come suo ultimo momento il bruttissimo incidente occorso in Bahrain, ma Sebastian Vettel gli consigli&ograve; di tornare a casa dalla sua famiglia e di riposarsi. Una scelta, che con il senno di poi si riveler&agrave; quanto mai corretta. Se &egrave; vero effettivamente che l&rsquo;ultimo momento di Grosjean in Formula 1 allo stato attuale &egrave; rappresentato dall&rsquo;incidente occorso in Bahrain (nonostante poi la Mercedes avesse promesso un test al pilota francese che si sarebbe dovuto svolgere lo scorso Giugno sul circuito di Le Castellet, annullato poi per via delle restrizioni nei viaggi legate alla pandemia), grazie al consiglio di Vettel di non disputare l&rsquo;ultima gara e al riposo a casa assieme alla propria famiglia, Grosjean ha potuto cos&igrave; curare al meglio le ustioni diretta conseguenza dell&rsquo;incidente del Bahrain, ed &egrave; cos&igrave; potuto tornare a correre debuttando in IndyCar con uno spirito nuovo e con una maggiore motivazione e fame di vittoria.

        Un episodio che ha cambiato la sua vita. Non c&rsquo;&egrave; dubbio sul fatto che l&rsquo;incidente occorsogli in Bahrain sul circuito del Sakhir Domenica 29 Novembre 2020 abbia rappresentato una sorta di crocevia per la carriera ma anche e sopratutto per la vita del pilota francese Romain Grosjean. Gi&agrave; essere sopravvissuto a quella palla di fuoco generata dalla fuoriuscita del carburante dopo l&rsquo;impatto contro il guardrail (avvenuto a 180 Km/h) in seguito al contatto con l&rsquo;AlphaTauri di Daniil Kvyat con la monoposto spezzata in due (con tanto di avantreno rimasto infilato in mezzo alle lame del guardrail stesso) rappresentava una sorta di vittoria per l&rsquo;ex pilota della Haas. Essere riuscito a tornare a correre una volta superati i postumi delle ustioni alle mani causate dall&rsquo;incidente approdando in una nuova serie motoristica (IndyCar) e in un nuovo team (Dayle Coyne Racing) togliendosi la soddisfazione di salire ben tre volte sul podio (grazie ai due secondi posti conseguiti sull&rsquo;ovale di Indianapolis e al terzo posto di Laguna Seca) e di venire ingaggiati nel 2022 dal team Andretti rappresenta ancora di pi&ugrave; la grande forza di volont&agrave; di Romain, capace di mettersi alle spalle il brutto momento attraversato, tornando a fare quello che pi&ugrave; ama (guidare) con un nuova consapevolezza e mettendo ora in primo piano quello che di pi&ugrave; caro ha al mondo: la sua famiglia. Quella stessa famiglia che proprio lo scorso anno gli aveva dato la forza mentre era ancora a bordo della sua Haas avvolta dalle fiamme di scendere dalla monoposto e di attraversare quella palla di fuoco alla ricerca di un pertugio da cui uscire, trovato grazie alla schiuma degli estintori usata dai commissari di pista e alle mani del medico della Medical Car, il sudafricano Alan Van Der Merwe, che, intravvisto Grosjean, assieme al medico FIA Ian Roberts si &egrave; allungato verso di lui con le sue mani consentendo al pilota francese di aggrapparvisi salvandolo.  A heart-stopping moment on Lap 1 in BahrainWe are all incredibly grateful that @RGrosjean walked away from this incident#BahrainGP  #F1 pic.twitter.com/6ZztuxOLhw &mdash; Formula 1 (@F1) November 29, 2020    A distanza di quasi un anno Romain Grosjean ha voluto ricordare quei momenti cos&igrave; delicati scrivendo a quattro mani con sua moglie Marion Jolles un&rsquo;autobiografia (&ldquo;La mort en face), pubblicata al momento solo in lingua francese e destinata a breve ad essere tradotta anche in inglese. Nelle 320 pagine che costituiscono il libro c&rsquo;&egrave; il racconto di tutta una vita e di una carriera che lo ha visto debuttare prima con i kart e poi al volante delle monoposto, arrivando a toccare il punto pi&ugrave; alto con la lunga esperienza in Formula 1 iniziata nel 2009 e conclusasi proprio lo scorso anno con l&rsquo;incidente occorsogli in Bahrain. Ed &egrave; proprio parlando di questo incidente che Grosjean ha rivelato la sua grande stima per un suo collega, che anche in quei giorni cos&igrave; difficili non ha mancato di fargli sentire tutto il suo sostegno: Sebastian Vettel. La visita di Sebastian Vettel in ospedale Tantissimi sono stati i piloti che in occasione del drammatico incidente di cui &egrave; stato protagonista in Bahrain non hanno mancato di esprimere totale vicinanza a Romain Grosjean scrivendo dei messaggi sui social, o andandolo a trovare di persona in ospedale (come nel caso di Alexander Albon, di Esteban Ocon, dell&rsquo;ex compagno di squadra Kevin Magnussen, cos&igrave; come del suo ex Team Principal in Haas Gunther Steiner). Nel caso di Vettel, per&ograve;, la vicinanza &egrave; maggiore avendo entrambi tre figli. Come racconta Grosjean nella sua autobiografia, quando la mattina successiva all&rsquo;incidente si &egrave; svegliato alle sei, ha ricevuto subito la visita di Sebastian Vettel (alle ultime gare con la Ferrari, prima di approdare quest&rsquo;anno in Aston Martin), profondamente preoccupato per quanto occorsogli il giorno prima. Come gi&agrave; anticipato, Grosjean confessa che Vettel &egrave; il pilota a cui si sente pi&ugrave; vicino perch&eacute; il pilota tedesco &ldquo;sta vivendo la sua stessa vita con i suoi tre figli e la vuole proteggere il pi&ugrave; possibile&rdquo;. Dall&rsquo;autobiografia apprendiamo che Grosjean ha in tutti modi provato a voler correre l&rsquo;ultima gara della stagione (e della sua carriera in Formula 1) ad Abu Dhabi per evitare che la sua avventura nella massima serie motoristica vedesse come suo ultimo momento il bruttissimo incidente occorso in Bahrain, ma Sebastian Vettel gli consigli&ograve; di tornare a casa dalla sua famiglia e di riposarsi. Una scelta, che con il senno di poi si riveler&agrave; quanto mai corretta. Se &egrave; vero effettivamente che l&rsquo;ultimo momento di Grosjean in Formula 1 allo stato attuale &egrave; rappresentato dall&rsquo;incidente occorso in Bahrain (nonostante poi la Mercedes avesse promesso un test al pilota francese che si sarebbe dovuto svolgere lo scorso Giugno sul circuito di Le Castellet, annullato poi per via delle restrizioni nei viaggi legate alla pandemia), grazie al consiglio di Vettel di non disputare l&rsquo;ultima gara e al riposo a casa assieme alla propria famiglia, Grosjean ha potuto cos&igrave; curare al meglio le ustioni diretta conseguenza dell&rsquo;incidente del Bahrain, ed &egrave; cos&igrave; potuto tornare a correre debuttando in IndyCar con uno spirito nuovo e con una maggiore motivazione e fame di vittoria.       

Nell&rsquo;autobiografia da poco uscita il pilota francese ricorda la visita dell&rsquo;ex ferrarista alle sei di mattina del giorno successivo all&rsquo;incidente a cui &egrave; sopravvissuto per miracolo.

L'incidente di Grosjean in Bahrain e la visita di Vettel in ospedale

Il campione della porta accanto. A distanza ormai di quasi cinque anni dal ritiro dal mondo della Formula 1 avvenuto una volta conquistato il titolo mondiale nel 2016 al termine di un lungo ed intenso duello con l&rsquo;allora compagno di squadra in Mercedes Lewis Hamilton, Nico Rosberg resta senza ombra di dubbio uno dei piloti pi&ugrave; apprezzati del Circus per la sua umilt&agrave;, per la sua semplicit&agrave; e anche per la sua grande generosit&agrave;, ereditata dal padre Keke, campione del mondo 1982 con la Williams. Non deve quindi stupire se in occasione della quarta tappa dell&rsquo;Extreme E (serie internazionale destinata ai Suv totalmente elettrici) svoltasi a Capo Teulada lo scorso fine settimana, Nico (presente assieme al suo team Rosberg X Racing) non ha esitato a mettere a disposizione della Croce Rossa Italiana una somma di 39.000 Euro da destinare alle popolazioni colpite dall&rsquo;incendio che lo scorso Luglio ha devastato l&rsquo;Oristanese, e in particolare le zone di Montiferru e Planargia (con numerosi ettari di campagna che nelle scorse settimane sono tornate purtroppo nuovamente a bruciare rispettivamente a Sagama in localit&agrave; &ldquo;Nuraghe Multineddu&rdquo; e a Suni). Rosberg non &egrave; nuovo ad atti di generosit&agrave;: &egrave; rimasto nel cuore degli appassionati, infatti, il gesto che comp&igrave; lo scorso anno nel pieno della prima ondata della pandemia legata al Covid 19, quando nel bel mezzo del primo lockdown non esit&ograve; a mettere a disposizione di una sua fan affetta da un problema neurologico che non le consentiva di poter star troppo tempo ferma in piedi (impedendole, quindi, di recarsi al supermercato e di fare la fila) una spesa del valore di 500 Euro da farle arrivare direttamente a casa. Un gesto, quello di Nico, che sarebbe rimasto segreto se questa ragazza non avesse deciso di renderlo pubblico condividendo su Twitter il messaggio inviatole dal pilota tedesco. Nel caso della donazione alla Croce Rossa Italiana per aiutare le popolazioni dell&rsquo;Oristanese colpite dagli incendi di quest&rsquo;estate e delle ultime settimane, a impressionare Rosberg &egrave; stato il sopralluogo nelle zone oggetto degli incendi avvenuto assieme al Sindaco del comune di Santu Lussurgiu, Diego Loi. &ldquo;Scioccante (scrive il campione del mondo 2016 di Formula 1 sul proprio profilo Instagram) visitare le aree colpite dagli incendi qui in Sardegna&hellip; 20.000 ettari- le famiglie hanno perso i loro terreni agricoli, i loro animali e il loro sostentamento. &Egrave; una situazione terribile, e noi siamo qui per aiutarti, Sardegna! Sono orgoglioso che insieme al team Rosberg X Racing, ai nostri partner e amici, abbiamo collaborato con la Croce Rossa Italiana per sostenere la comunit&agrave; locale. La nostra donazione di 39.000 Euro andr&agrave; a beneficio delle famiglie colpite fornendo loro buoni che possono essere riscattati presso negozi partner locali per acquistare oggetti personali. Grazie per il sostegno! &rdquo; Da qui, quindi, la decisione di Rosberg di aiutare le popolazioni colpite dai gravi incendi boschivi che hanno interessato quest&rsquo;estate la Sardegna dando un aiuto concreto con questa donazione, consegnata nelle mani del Sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi e dei volontari del Comitato Sardo della Croce Rossa. Sar&agrave; la stessa Croce Rossa a distribuire le risorse donate da Rosberg in base alle esigenze da parte dei sindaci dei rispettivi territori. <blockquote class="instagram-media" data-instgrm-captioned="" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/p/CVVZFSyI4-w/?utm_source=ig_embed&amp;utm_campaign=loading" data-instgrm-version="14" style="background: #FFF; border: 0; border-radius: 3px; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width: 540px; min-width: 326px; padding: 0; width: calc(100% - 2px);"> <div style="padding: 16px;"> <div style="display: flex; flex-direction: row; align-items: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 40px; margin-right: 14px; width: 40px;"></div> <div style="display: flex; flex-direction: column; flex-grow: 1; justify-content: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; margin-bottom: 6px; width: 100px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; width: 60px;"></div> </div> </div> <div style="padding: 19% 0;"></div> <div style="display: block; height: 50px; margin: 0 auto 12px; width: 50px;"><svg width="50px" height="50px" viewbox="0 0 60 60" version="1.1" xmlns="https://www.w3.org/2000/svg" xmlns:xlink="https://www.w3.org/1999/xlink"><g stroke="none" stroke-width="1" fill="none" fill-rule="evenodd"><g transform="translate(-511.000000, -20.000000)" fill="#000000"><g><path d="M556.869,30.41 C554.814,30.41 553.148,32.076 553.148,34.131 C553.148,36.186 554.814,37.852 556.869,37.852 C558.924,37.852 560.59,36.186 560.59,34.131 C560.59,32.076 558.924,30.41 556.869,30.41 M541,60.657 C535.114,60.657 530.342,55.887 530.342,50 C530.342,44.114 535.114,39.342 541,39.342 C546.887,39.342 551.658,44.114 551.658,50 C551.658,55.887 546.887,60.657 541,60.657 M541,33.886 C532.1,33.886 524.886,41.1 524.886,50 C524.886,58.899 532.1,66.113 541,66.113 C549.9,66.113 557.115,58.899 557.115,50 C557.115,41.1 549.9,33.886 541,33.886 M565.378,62.101 C565.244,65.022 564.756,66.606 564.346,67.663 C563.803,69.06 563.154,70.057 562.106,71.106 C561.058,72.155 560.06,72.803 558.662,73.347 C557.607,73.757 556.021,74.244 553.102,74.378 C549.944,74.521 548.997,74.552 541,74.552 C533.003,74.552 532.056,74.521 528.898,74.378 C525.979,74.244 524.393,73.757 523.338,73.347 C521.94,72.803 520.942,72.155 519.894,71.106 C518.846,70.057 518.197,69.06 517.654,67.663 C517.244,66.606 516.755,65.022 516.623,62.101 C516.479,58.943 516.448,57.996 516.448,50 C516.448,42.003 516.479,41.056 516.623,37.899 C516.755,34.978 517.244,33.391 517.654,32.338 C518.197,30.938 518.846,29.942 519.894,28.894 C520.942,27.846 521.94,27.196 523.338,26.654 C524.393,26.244 525.979,25.756 528.898,25.623 C532.057,25.479 533.004,25.448 541,25.448 C548.997,25.448 549.943,25.479 553.102,25.623 C556.021,25.756 557.607,26.244 558.662,26.654 C560.06,27.196 561.058,27.846 562.106,28.894 C563.154,29.942 563.803,30.938 564.346,32.338 C564.756,33.391 565.244,34.978 565.378,37.899 C565.522,41.056 565.552,42.003 565.552,50 C565.552,57.996 565.522,58.943 565.378,62.101 M570.82,37.631 C570.674,34.438 570.167,32.258 569.425,30.349 C568.659,28.377 567.633,26.702 565.965,25.035 C564.297,23.368 562.623,22.342 560.652,21.575 C558.743,20.834 556.562,20.326 553.369,20.18 C550.169,20.033 549.148,20 541,20 C532.853,20 531.831,20.033 528.631,20.18 C525.438,20.326 523.257,20.834 521.349,21.575 C519.376,22.342 517.703,23.368 516.035,25.035 C514.368,26.702 513.342,28.377 512.574,30.349 C511.834,32.258 511.326,34.438 511.181,37.631 C511.035,40.831 511,41.851 511,50 C511,58.147 511.035,59.17 511.181,62.369 C511.326,65.562 511.834,67.743 512.574,69.651 C513.342,71.625 514.368,73.296 516.035,74.965 C517.703,76.634 519.376,77.658 521.349,78.425 C523.257,79.167 525.438,79.673 528.631,79.82 C531.831,79.965 532.853,80.001 541,80.001 C549.148,80.001 550.169,79.965 553.369,79.82 C556.562,79.673 558.743,79.167 560.652,78.425 C562.623,77.658 564.297,76.634 565.965,74.965 C567.633,73.296 568.659,71.625 569.425,69.651 C570.167,67.743 570.674,65.562 570.82,62.369 C570.966,59.17 571,58.147 571,50 C571,41.851 570.966,40.831 570.82,37.631"></path></g></g></g></svg></div> <div style="padding-top: 8px;"> <div style="color: #3897f0; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: 550; line-height: 18px;">Visualizza questo post su Instagram</div> </div> <p style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;"><a href="https://www.instagram.com/p/CVVZFSyI4-w/?utm_source=ig_embed&amp;utm_campaign=loading" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none;" target="_blank" rel="noopener">Un post condiviso da NICO ROSBERG (@nicorosberg)</a> </div> </blockquote> <script async="" src="//www.instagram.com/embed.js"></script>

        Il campione della porta accanto. A distanza ormai di quasi cinque anni dal ritiro dal mondo della Formula 1 avvenuto una volta conquistato il titolo mondiale nel 2016 al termine di un lungo ed intenso duello con l&rsquo;allora compagno di squadra in Mercedes Lewis Hamilton, Nico Rosberg resta senza ombra di dubbio uno dei piloti pi&ugrave; apprezzati del Circus per la sua umilt&agrave;, per la sua semplicit&agrave; e anche per la sua grande generosit&agrave;, ereditata dal padre Keke, campione del mondo 1982 con la Williams. Non deve quindi stupire se in occasione della quarta tappa dell&rsquo;Extreme E (serie internazionale destinata ai Suv totalmente elettrici) svoltasi a Capo Teulada lo scorso fine settimana, Nico (presente assieme al suo team Rosberg X Racing) non ha esitato a mettere a disposizione della Croce Rossa Italiana una somma di 39.000 Euro da destinare alle popolazioni colpite dall&rsquo;incendio che lo scorso Luglio ha devastato l&rsquo;Oristanese, e in particolare le zone di Montiferru e Planargia (con numerosi ettari di campagna che nelle scorse settimane sono tornate purtroppo nuovamente a bruciare rispettivamente a Sagama in localit&agrave; &ldquo;Nuraghe Multineddu&rdquo; e a Suni). Rosberg non &egrave; nuovo ad atti di generosit&agrave;: &egrave; rimasto nel cuore degli appassionati, infatti, il gesto che comp&igrave; lo scorso anno nel pieno della prima ondata della pandemia legata al Covid 19, quando nel bel mezzo del primo lockdown non esit&ograve; a mettere a disposizione di una sua fan affetta da un problema neurologico che non le consentiva di poter star troppo tempo ferma in piedi (impedendole, quindi, di recarsi al supermercato e di fare la fila) una spesa del valore di 500 Euro da farle arrivare direttamente a casa. Un gesto, quello di Nico, che sarebbe rimasto segreto se questa ragazza non avesse deciso di renderlo pubblico condividendo su Twitter il messaggio inviatole dal pilota tedesco. Nel caso della donazione alla Croce Rossa Italiana per aiutare le popolazioni dell&rsquo;Oristanese colpite dagli incendi di quest&rsquo;estate e delle ultime settimane, a impressionare Rosberg &egrave; stato il sopralluogo nelle zone oggetto degli incendi avvenuto assieme al Sindaco del comune di Santu Lussurgiu, Diego Loi. &ldquo;Scioccante (scrive il campione del mondo 2016 di Formula 1 sul proprio profilo Instagram) visitare le aree colpite dagli incendi qui in Sardegna&hellip; 20.000 ettari- le famiglie hanno perso i loro terreni agricoli, i loro animali e il loro sostentamento. &Egrave; una situazione terribile, e noi siamo qui per aiutarti, Sardegna!Sono orgoglioso che insieme al team Rosberg X Racing, ai nostri partner e amici, abbiamo collaborato con la Croce Rossa Italiana per sostenere la comunit&agrave; locale. La nostra donazione di 39.000 Euro andr&agrave; a beneficio delle famiglie colpite fornendo loro buoni che possono essere riscattati presso negozi partner locali per acquistare oggetti personali. Grazie per il sostegno! &rdquo; Da qui, quindi, la decisione di Rosberg di aiutare le popolazioni colpite dai gravi incendi boschivi che hanno interessato quest&rsquo;estate la Sardegna dando un aiuto concreto con questa donazione, consegnata nelle mani del Sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi e dei volontari del Comitato Sardo della Croce Rossa. Sar&agrave; la stessa Croce Rossa a distribuire le risorse donate da Rosberg in base alle esigenze da parte dei sindaci dei rispettivi territori.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da NICO ROSBERG (@nicorosberg)            

Il campione del mondo 2016 ha donato alla Croce Rossa 39.000 Euro da destinare alle popolazioni dell&rsquo;Oristanese colpite dagli incendi della scorsa estate.

Incendi in Sardegna: la donazione di Rosberg alla Croce Rossa

Una prova di maturit&agrave; forse decisiva per l&rsquo;assegnazione del titolo. Sul Circuit Of The Americas di Austin (che ha visto negli anni passati in pi&ugrave; occasioni brillare la stella di Lewis Hamilton e della Mercedes) a conquistare il Gp degli Stati Uniti di Formula 1 &egrave; la Red Bull di Max Verstappen, con il giovane pilota olandese bravo a controllare nel finale la rimonta del campione inglese (giunto secondo) grazie a un brillante gestione delle gomme dure dopo la seconda sosta, in una domenica che ha visto la Red Bull celebrare il suo duecentesimo podio in Formula 1 grazie anche al terzo posto di Sergio Perez. Fuori dal podio la Ferrari di Charles Leclerc in quarta posizione al termine di una corsa che ha visto la SF21 non ancora sul passo di Verstappen e di Hamilton, ma in grado di giocarsela (sopratutto nella seconda met&agrave; di gara) a livello di prestazione cronometrica con il gi&agrave; citato Perez. Alle spalle del pilota monegasco troviamo la McLaren di Daniel Ricciardo (quinto), seguito dalla Mercedes di Valtteri Bottas e dalla seconda Rossa di Carlos Sainz Jr, autore di una buonissima gara che lo ha visto purtroppo penalizzato nel corso della seconda sosta da un pit stop troppo lento: senza l&rsquo;ennesimo errore commesso ai box, Carlos sarebbe stato quasi sicuramente quinto, alle spalle del compagno di squadra Leclerc. <h2>Il duello Hamilton-Verstappen e l&rsquo;importanza delle seconde punte</h2> Una gara emozionante, decisa da una strategia messa a punto dal muretto della Red Bull rivelatasi vincente. Max Verstappen spezza il dominio Mercedes ad Austin conquistando il Gp degli Stati Uniti (ottava vittoria stagionale), al termine di una gara che verr&agrave; ricordata per il duello intenso tra il giovane pilota olandese e Lewis Hamilton, capaci di dare alla corsa un ritmo insostenibile per gli altri. <blockquote class="twitter-tweet"> <a href="https://twitter.com/LewisHamilton?ref_src=twsrc%5Etfw">@LewisHamilton</a>'s brilliant getaway, to snatch first place at Turn 1... It was the start of a tense, race-long duel for the win with Max Verstappen!<a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/uCHNU7ANqr">pic.twitter.com/uCHNU7ANqr</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1452610643513647107?ref_src=twsrc%5Etfw">October 25, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Se al via &egrave; l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes a beffare il pilota olandese della Red Bull prendendo la testa della gara grazie a dei riflessi fulminei alla prima curva nonostante partisse dal lato pi&ugrave; sporco della pista, fin da subito per&ograve; si capisce che Verstappen ne ha di pi&ugrave;, denotando una maggiore velocit&agrave; rispetto alla Mercedes e scendendo sotto al secondo di distacco gi&agrave; nel corso del terzo giro, senza per&ograve; riuscire a superare la monoposto di Hamilton, andando cos&igrave; man mano a surriscaldare le gomme medie posteriori. Diventa cos&igrave; basilare studiare qualcosa di alternativo, e nel corso dell&rsquo;undicesimo giro la Red Bull decide di provare l&rsquo;undercut anticipando la sosta di Verstappen montandogli gomme dure. La Mercedes decide di non rispondere facendo proseguire Hamilton, ma alla luce della sosta di Perez (avvenuta nel corso del 13&deg; Giro, con gomme medie nuovamente montate sulla monoposto del pilota messicano) si vede costretta alla tornata successiva a richiamare (troppo tardi) ai box il proprio campione. Un vero e proprio errore da parte della Mercedes, sia perch&eacute; grazie a quei tre giri in pi&ugrave; effettuati con gomma dura (in quel frangente la mescola pi&ugrave; prestazionale) Verstappen pu&ograve; cos&igrave; passare in testa con un vantaggio di circa 7 secondi su Hamilton, ma anche perch&eacute; la W12 nell&rsquo;arco della stagione ha sempre dimostrato di trovarsi molto bene con i compound pi&ugrave; duri. Ed &egrave; quello che avviene puntualmente anche negli States con Hamilton che comincia a rosicchiare man mano il vantaggio nei confronti del pilota olandese fino ad arrivare al termine del 29&deg; Giro a un distacco di 2.6 secondi, con Verstappen costretto a quel punto a una nuova sosta, avendo di fatto finito il primo set di gomme dure. La gara a questo punto sembrerebbe essere nelle mani di Hamilton, che decide anche in questo caso di non rispondere alla strategia Red Bull, in modo tale da avere delle gomme pi&ugrave; fresche per poter attaccare Verstappen, una volta che il pilota olandese fosse andato in testa per via della sosta del campione inglese. Nessuno, per&ograve;, pu&ograve; immaginare che anche Verstappen ha un asso a disposizione da giocarsi: avendo spinto troppo con il primo set di gomme dure e dovendo forzatamente far durare il secondo set per i 27 giri rimanenti in modo da poter concludere la gara senza altre soste, Max decide di gestire al massimo il nuovo set di gomme dure in quei primi giri, in modo tale da poter rispondere agli inevitabili attacchi che Hamilton con gomma pi&ugrave; fresca prover&agrave; a compiere nel finale di gara. Ed &egrave; quello che puntualmente avviene. Se Hamilton si fermer&agrave; nel corso del 38&deg; Giro montando gomme pi&ugrave; fresche di 8 giri rispetto al rivale e limando giro dopo giro il proprio distacco passando da 8&rdquo;7 a 1&rdquo;9 nel corso del 50&deg; Giro a sei tornate dal termine, sar&agrave; proprio nella fase finale (doppiaggi permettendo) che Verstappen riuscir&agrave; grazie a quei giri di gestione gomma subito dopo aver effettuato la seconda sosta a tenersi alle spalle Hamilton, arrivato sotto il secondo di distacco solamente all&rsquo;inizio dell&rsquo;ultimo giro, con Max abile a controllare Lewis in quell&rsquo;ultima tornata. Alla fine sar&agrave; 1&rdquo;333 il distacco al taglio del traguardo tra Verstappen e Hamilton, con il campione inglese che una volta arrivato in pitlane per il consueto parco chiuso apparir&agrave; frustrato, quasi demoralizzato per aver perso una preziosissima occasione di vittoria su una pista che sulla carta doveva essergli amica come gli ultimi anni, ma che alla fine potrebbe risultargli fatale per la perdita del titolo, visto che sempre sulla carta le prossime due gare in programma a Citt&agrave; del Messico e a Interlagos dovrebbero essere pi&ugrave; favorevoli alla Red Bull RB16B che alla sua Mercedes W12. <blockquote class="twitter-tweet"> &iexcl;Gran trabajo de todo el equipo! Hoy fue la carrera m&aacute;s larga de mi vida. &iexcl;toda la energ&iacute;a que me dieron hoy en la pista me ayud&oacute; a concretar este resultado! Nos vemos en casa, no tengo duda que haremos vibrar ese aut&oacute;dromo como nunca. &iexcl;Gracias!<a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> <a href="https://t.co/8wGcRgDzwH">pic.twitter.com/8wGcRgDzwH</a> &mdash; Sergio P&eacute;rez (@SChecoPerez) <a href="https://twitter.com/SChecoPerez/status/1452436486243110920?ref_src=twsrc%5Etfw">October 25, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> In tutto questo, ovviamente, merita un cenno anche la gara della seconda Red Bull di Sergio Perez, autore di un ottimo primo stint di corsa e perfetto complice con la squadra ad anticipare la prima sosta obbligando cos&igrave; Hamilton ad anticipare a sua volta la sosta. Il pilota messicano nel corso della gara non &egrave; poi pi&ugrave; riuscito a sostenere il ritmo infernale impresso dal compagno di squadra Verstappen e da Hamilton a causa di un problema al sistema idrico all&rsquo;interno della sua monoposto che lo ha portato a disidratarsi nel corso della gara non potendo di fatto bere, portando comunque di fatto a casa un preziosissimo terzo posto nel giorno in cui Valtteri Bottas (partito nono per la sostituzione del motore endotermico) conclude al sesto posto una gara a dir poco opaca, senza cos&igrave; dare alla Mercedes quel contributo che nel suo piccolo Perez &egrave; riuscito a dare alla Red Bull, a dimostrazione che in un Mondiale cos&igrave; combattuto tra Hamilton e Verstappen, anche i secondi piloti (o le seconde punte) possano giocare un ruolo chiave. <h2>La consistenza della Ferrari ad Austin</h2> Altri quattro punti guadagnati sulla McLaren. La Ferrari esce da Austin con la certezza che il nuovo ibrido pu&ograve; davvero consentire alla SF21 di fare un deciso passo in avanti in vista del prossimo anno. In quella che sulla carta era la pista pi&ugrave; ostica da qui fino a fine stagione e che sulla carta ben si sposava con le caratteristiche della power unit Mercedes, la scuderia di Maranello si &egrave; ben comportata conquistando un quarto posto con Charles Leclerc e un settimo posto con Carlos Sainz Jr (che avrebbe potuto tranquillamente essere un quinto posto, se al momento della seconda sosta non ci fosse stato l&rsquo;ennesimo inconveniente). <blockquote class="twitter-tweet"> Another strong points score Thanks to the whole team at the track and in Maranello who played their part this weekend <a href="https://twitter.com/hashtag/essereFerrari?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#essereFerrari</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> <a href="https://t.co/OmvjeIpFcW">pic.twitter.com/OmvjeIpFcW</a> &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) <a href="https://twitter.com/ScuderiaFerrari/status/1452613890555187205?ref_src=twsrc%5Etfw">October 25, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Se &egrave; vero che il passo gara di Leclerc da una parte non era sufficiente per poter lottare con Hamilton e Verstappen (riuscendo solamente nel secondo stint di gara a girare sui tempi di Perez), dall&rsquo;altra per&ograve; &egrave; stato sufficiente per poter tenere tranquillamente alle spalle la McLaren di Daniel Ricciardo (autore di un buon weekend ad Austin) come ben testimoniano i circa 24 secondi accusati dal pilota australiano di origini italiane nei confronti del pilota monegasco della Ferrari. Davanti a Ricciardo ci sarebbe potuto essere anche come detto la Rossa di Carlos Sainz Jr: il pilota spagnolo se al via a sorpresa ha sofferto con le gomme soft perdendo la posizione proprio nei confronti del pilota australiano, nel corso della gara era arrivato anche sotto il secondo senza per&ograve; riuscire a superarlo. Da qui il tentativo nel corso del 30&deg;Giro dell&rsquo;undercut, alla fine non riuscito come detto per un inconveniente al momento della sosta. Nel corso del 43&deg; Giro il pilota spagnolo della Ferrari &egrave; poi riuscito ad arrivare in scia a Ricciardo tentando nuovamente il sorpasso, ma un contatto tra i due con un lieve danneggiamento dell&rsquo;ala anteriore (e del fondo?) ha impedito a Carlos di concludere il sorpasso, rimanendo alle spalle del pilota McLaren, e subendo nel finale il sorpasso ad opera di Bottas al termine di una gara coriacea che avrebbe meritato sicuramente una migliore posizione per quanto dimostrato da Sainz, in un weekend che ha visto la seconda McLaren guidata da Lando Norris chiudere all&rsquo;ottavo posto al termine di una gara piuttosto opaca da parte del giovane talento inglese. <blockquote class="twitter-tweet"> Our <a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> in <a href="https://twitter.com/hashtag/essereFerrari?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#essereFerrari</a> <a href="https://t.co/PwoHoFR2Eq">pic.twitter.com/PwoHoFR2Eq</a> &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) <a href="https://twitter.com/ScuderiaFerrari/status/1452428035634999301?ref_src=twsrc%5Etfw">October 25, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>La gara degli altri</h2> Scorrendo la classifica, merita un plauso la gara dell&rsquo;Alpha Tauri di Yuki Tsunoda: al debutto sul Circuit Of The Americas, il pilota giapponese ha denotato un buon passo gara nonostante al via (al pari di Sainz) fosse partito con gomma soft. Restando all&rsquo;interno del team di Faenza, giornata da dimenticare per Pierre Gasly, con il pilota francese costretto al ritiro nel corso del 15&deg; Giro per un problema alla sospensione posteriore per via dei dossi presenti sull&rsquo;asfalto di Austin. Stessa problematica anche in casa Alpine con Esteban Ocon e Fernando Alonso costretti entrambi al ritiro. Il pilota asturiano peraltro a fine gara non ha mancato di criticare la Direzione Gara in merito all&rsquo;interpretazione del Regolamento Sportivo in merito ai track limits, sostenendo che il sorpasso subito ad opera di Kimi Raikkonen in curva 1 nel corso del 16&deg; Giro non fosse regolare perch&eacute; effettuato fuori pista. Le immagini effettivamente dimostrano il sorpasso avvenuto fuoripista, ma anche che &egrave; stato lo stesso Alonso a &ldquo;spingere&rdquo; quasi fuoripista il pilota finlandese dell&rsquo;Alfa Romeo, andando cos&igrave; quasi a giustificare la manovra di Raikkonen, ritenuta non a caso regolare dalla Direzione gara. <h2>Le Classifiche iridate</h2> In Classifica Piloti Max Verstappen porta a 12 i punti di vantaggio su Hamilton: 287.5 i punti dell&rsquo;olandese contro i 275.5 del campione del mondo uscente. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 185 punti, seguito da Perez (150), Norris (149), Leclerc (128), Sainz (122.5), Ricciardo (105), Gasly (74), e Alonso (58). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 460.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 437.5 punti. La McLaren resta al terzo posto con 254 punti, seguita dalla Ferrari, a quota 250.5 punti. In quinta posizione troviamo l&rsquo;Alpine con 104 punti, seguita dall&rsquo;Alpha Tauri a quota 94, da Aston Martin (62), Williams (23), e Alfa Romeo (7). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 7 Novembre, con il Gp del Messico, con diretta esclusiva su Sky, e differita serale in chiaro su TV8. <blockquote class="twitter-tweet"> What a drive by <a href="https://twitter.com/Max33Verstappen?ref_src=twsrc%5Etfw">@Max33Verstappen</a> He earned that <a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/iNDm2xSgQB">pic.twitter.com/iNDm2xSgQB</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1452374759707193354?ref_src=twsrc%5Etfw">October 24, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        Una prova di maturit&agrave; forse decisiva per l&rsquo;assegnazione del titolo. Sul Circuit Of The Americas di Austin (che ha visto negli anni passati in pi&ugrave; occasioni brillare la stella di Lewis Hamilton e della Mercedes) a conquistare il Gp degli Stati Uniti di Formula 1 &egrave; la Red Bull di Max Verstappen, con il giovane pilota olandese bravo a controllare nel finale la rimonta del campione inglese (giunto secondo) grazie a un brillante gestione delle gomme dure dopo la seconda sosta, in una domenica che ha visto la Red Bull celebrare il suo duecentesimo podio in Formula 1 grazie anche al terzo posto di Sergio Perez. Fuori dal podio la Ferrari di Charles Leclerc in quarta posizione al termine di una corsa che ha visto la SF21 non ancora sul passo di Verstappen e di Hamilton, ma in grado di giocarsela (sopratutto nella seconda met&agrave; di gara) a livello di prestazione cronometrica con il gi&agrave; citato Perez. Alle spalle del pilota monegasco troviamo la McLaren di Daniel Ricciardo (quinto), seguito dalla Mercedes di Valtteri Bottas e dalla seconda Rossa di Carlos Sainz Jr, autore di una buonissima gara che lo ha visto purtroppo penalizzato nel corso della seconda sosta da un pit stop troppo lento: senza l&rsquo;ennesimo errore commesso ai box, Carlos sarebbe stato quasi sicuramente quinto, alle spalle del compagno di squadra Leclerc. Il duello Hamilton-Verstappen e l&rsquo;importanza delle seconde punte Una gara emozionante, decisa da una strategia messa a punto dal muretto della Red Bull rivelatasi vincente. Max Verstappen spezza il dominio Mercedes ad Austin conquistando il Gp degli Stati Uniti (ottava vittoria stagionale), al termine di una gara che verr&agrave; ricordata per il duello intenso tra il giovane pilota olandese e Lewis Hamilton, capaci di dare alla corsa un ritmo insostenibile per gli altri.   @LewisHamilton's brilliant getaway, to snatch first place at Turn 1...It was the start of a tense, race-long duel for the win with Max Verstappen!#USGP  #F1 pic.twitter.com/uCHNU7ANqr &mdash; Formula 1 (@F1) October 25, 2021    Se al via &egrave; l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes a beffare il pilota olandese della Red Bull prendendo la testa della gara grazie a dei riflessi fulminei alla prima curva nonostante partisse dal lato pi&ugrave; sporco della pista, fin da subito per&ograve; si capisce che Verstappen ne ha di pi&ugrave;, denotando una maggiore velocit&agrave; rispetto alla Mercedes e scendendo sotto al secondo di distacco gi&agrave; nel corso del terzo giro, senza per&ograve; riuscire a superare la monoposto di Hamilton, andando cos&igrave; man mano a surriscaldare le gomme medie posteriori. Diventa cos&igrave; basilare studiare qualcosa di alternativo, e nel corso dell&rsquo;undicesimo giro la Red Bull decide di provare l&rsquo;undercut anticipando la sosta di Verstappen montandogli gomme dure. La Mercedes decide di non rispondere facendo proseguire Hamilton, ma alla luce della sosta di Perez (avvenuta nel corso del 13&deg; Giro, con gomme medie nuovamente montate sulla monoposto del pilota messicano) si vede costretta alla tornata successiva a richiamare (troppo tardi) ai box il proprio campione. Un vero e proprio errore da parte della Mercedes, sia perch&eacute; grazie a quei tre giri in pi&ugrave; effettuati con gomma dura (in quel frangente la mescola pi&ugrave; prestazionale) Verstappen pu&ograve; cos&igrave; passare in testa con un vantaggio di circa 7 secondi su Hamilton, ma anche perch&eacute; la W12 nell&rsquo;arco della stagione ha sempre dimostrato di trovarsi molto bene con i compound pi&ugrave; duri. Ed &egrave; quello che avviene puntualmente anche negli States con Hamilton che comincia a rosicchiare man mano il vantaggio nei confronti del pilota olandese fino ad arrivare al termine del 29&deg; Giro a un distacco di 2.6 secondi, con Verstappen costretto a quel punto a una nuova sosta, avendo di fatto finito il primo set di gomme dure. La gara a questo punto sembrerebbe essere nelle mani di Hamilton, che decide anche in questo caso di non rispondere alla strategia Red Bull, in modo tale da avere delle gomme pi&ugrave; fresche per poter attaccare Verstappen, una volta che il pilota olandese fosse andato in testa per via della sosta del campione inglese. Nessuno, per&ograve;, pu&ograve; immaginare che anche Verstappen ha un asso a disposizione da giocarsi: avendo spinto troppo con il primo set di gomme dure e dovendo forzatamente far durare il secondo set per i 27 giri rimanenti in modo da poter concludere la gara senza altre soste, Max decide di gestire al massimo il nuovo set di gomme dure in quei primi giri, in modo tale da poter rispondere agli inevitabili attacchi che Hamilton con gomma pi&ugrave; fresca prover&agrave; a compiere nel finale di gara. Ed &egrave; quello che puntualmente avviene. Se Hamilton si fermer&agrave; nel corso del 38&deg; Giro montando gomme pi&ugrave; fresche di 8 giri rispetto al rivale e limando giro dopo giro il proprio distacco passando da 8&rdquo;7 a 1&rdquo;9 nel corso del 50&deg; Giro a sei tornate dal termine, sar&agrave; proprio nella fase finale (doppiaggi permettendo) che Verstappen riuscir&agrave; grazie a quei giri di gestione gomma subito dopo aver effettuato la seconda sosta a tenersi alle spalle Hamilton, arrivato sotto il secondo di distacco solamente all&rsquo;inizio dell&rsquo;ultimo giro, con Max abile a controllare Lewis in quell&rsquo;ultima tornata. Alla fine sar&agrave; 1&rdquo;333 il distacco al taglio del traguardo tra Verstappen e Hamilton, con il campione inglese che una volta arrivato in pitlane per il consueto parco chiuso apparir&agrave; frustrato, quasi demoralizzato per aver perso una preziosissima occasione di vittoria su una pista che sulla carta doveva essergli amica come gli ultimi anni, ma che alla fine potrebbe risultargli fatale per la perdita del titolo, visto che sempre sulla carta le prossime due gare in programma a Citt&agrave; del Messico e a Interlagos dovrebbero essere pi&ugrave; favorevoli alla Red Bull RB16B che alla sua Mercedes W12.  &iexcl;Gran trabajo de todo el equipo! Hoy fue la carrera m&aacute;s larga de mi vida. &iexcl;toda la energ&iacute;a que me dieron hoy en la pista me ayud&oacute; a concretar este resultado! Nos vemos en casa, no tengo duda que haremos vibrar ese aut&oacute;dromo como nunca. &iexcl;Gracias!#USGP pic.twitter.com/8wGcRgDzwH &mdash; Sergio P&eacute;rez (@SChecoPerez) October 25, 2021    In tutto questo, ovviamente, merita un cenno anche la gara della seconda Red Bull di Sergio Perez, autore di un ottimo primo stint di corsa e perfetto complice con la squadra ad anticipare la prima sosta obbligando cos&igrave; Hamilton ad anticipare a sua volta la sosta. Il pilota messicano nel corso della gara non &egrave; poi pi&ugrave; riuscito a sostenere il ritmo infernale impresso dal compagno di squadra Verstappen e da Hamilton a causa di un problema al sistema idrico all&rsquo;interno della sua monoposto che lo ha portato a disidratarsi nel corso della gara non potendo di fatto bere, portando comunque di fatto a casa un preziosissimo terzo posto nel giorno in cui Valtteri Bottas (partito nono per la sostituzione del motore endotermico) conclude al sesto posto una gara a dir poco opaca, senza cos&igrave; dare alla Mercedes quel contributo che nel suo piccolo Perez &egrave; riuscito a dare alla Red Bull, a dimostrazione che in un Mondiale cos&igrave; combattuto tra Hamilton e Verstappen, anche i secondi piloti (o le seconde punte) possano giocare un ruolo chiave. La consistenza della Ferrari ad Austin Altri quattro punti guadagnati sulla McLaren. La Ferrari esce da Austin con la certezza che il nuovo ibrido pu&ograve; davvero consentire alla SF21 di fare un deciso passo in avanti in vista del prossimo anno. In quella che sulla carta era la pista pi&ugrave; ostica da qui fino a fine stagione e che sulla carta ben si sposava con le caratteristiche della power unit Mercedes, la scuderia di Maranello si &egrave; ben comportata conquistando un quarto posto con Charles Leclerc e un settimo posto con Carlos Sainz Jr (che avrebbe potuto tranquillamente essere un quinto posto, se al momento della seconda sosta non ci fosse stato l&rsquo;ennesimo inconveniente).  Another strong points score Thanks to the whole team at the track and in Maranello who played their part this weekend #essereFerrari  #USGP pic.twitter.com/OmvjeIpFcW &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) October 25, 2021    Se &egrave; vero che il passo gara di Leclerc da una parte non era sufficiente per poter lottare con Hamilton e Verstappen (riuscendo solamente nel secondo stint di gara a girare sui tempi di Perez), dall&rsquo;altra per&ograve; &egrave; stato sufficiente per poter tenere tranquillamente alle spalle la McLaren di Daniel Ricciardo (autore di un buon weekend ad Austin) come ben testimoniano i circa 24 secondi accusati dal pilota australiano di origini italiane nei confronti del pilota monegasco della Ferrari. Davanti a Ricciardo ci sarebbe potuto essere anche come detto la Rossa di Carlos Sainz Jr: il pilota spagnolo se al via a sorpresa ha sofferto con le gomme soft perdendo la posizione proprio nei confronti del pilota australiano, nel corso della gara era arrivato anche sotto il secondo senza per&ograve; riuscire a superarlo. Da qui il tentativo nel corso del 30&deg;Giro dell&rsquo;undercut, alla fine non riuscito come detto per un inconveniente al momento della sosta. Nel corso del 43&deg; Giro il pilota spagnolo della Ferrari &egrave; poi riuscito ad arrivare in scia a Ricciardo tentando nuovamente il sorpasso, ma un contatto tra i due con un lieve danneggiamento dell&rsquo;ala anteriore (e del fondo?) ha impedito a Carlos di concludere il sorpasso, rimanendo alle spalle del pilota McLaren, e subendo nel finale il sorpasso ad opera di Bottas al termine di una gara coriacea che avrebbe meritato sicuramente una migliore posizione per quanto dimostrato da Sainz, in un weekend che ha visto la seconda McLaren guidata da Lando Norris chiudere all&rsquo;ottavo posto al termine di una gara piuttosto opaca da parte del giovane talento inglese.  Our #USGP in #essereFerrari  pic.twitter.com/PwoHoFR2Eq &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) October 25, 2021    La gara degli altri Scorrendo la classifica, merita un plauso la gara dell&rsquo;Alpha Tauri di Yuki Tsunoda: al debutto sul Circuit Of The Americas, il pilota giapponese ha denotato un buon passo gara nonostante al via (al pari di Sainz) fosse partito con gomma soft. Restando all&rsquo;interno del team di Faenza, giornata da dimenticare per Pierre Gasly, con il pilota francese costretto al ritiro nel corso del 15&deg; Giro per un problema alla sospensione posteriore per via dei dossi presenti sull&rsquo;asfalto di Austin. Stessa problematica anche in casa Alpine con Esteban Ocon e Fernando Alonso costretti entrambi al ritiro. Il pilota asturiano peraltro a fine gara non ha mancato di criticare la Direzione Gara in merito all&rsquo;interpretazione del Regolamento Sportivo in merito ai track limits, sostenendo che il sorpasso subito ad opera di Kimi Raikkonen in curva 1 nel corso del 16&deg; Giro non fosse regolare perch&eacute; effettuato fuori pista. Le immagini effettivamente dimostrano il sorpasso avvenuto fuoripista, ma anche che &egrave; stato lo stesso Alonso a &ldquo;spingere&rdquo; quasi fuoripista il pilota finlandese dell&rsquo;Alfa Romeo, andando cos&igrave; quasi a giustificare la manovra di Raikkonen, ritenuta non a caso regolare dalla Direzione gara. Le Classifiche iridate In Classifica Piloti Max Verstappen porta a 12 i punti di vantaggio su Hamilton: 287.5 i punti dell&rsquo;olandese contro i 275.5 del campione del mondo uscente. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 185 punti, seguito da Perez (150), Norris (149), Leclerc (128), Sainz (122.5), Ricciardo (105), Gasly (74), e Alonso (58). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 460.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 437.5 punti. La McLaren resta al terzo posto con 254 punti, seguita dalla Ferrari, a quota 250.5 punti. In quinta posizione troviamo l&rsquo;Alpine con 104 punti, seguita dall&rsquo;Alpha Tauri a quota 94, da Aston Martin (62), Williams (23), e Alfa Romeo (7). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 7 Novembre, con il Gp del Messico, con diretta esclusiva su Sky, e differita serale in chiaro su TV8.  What a drive by @Max33Verstappen He earned that #USGP  #F1 pic.twitter.com/iNDm2xSgQB &mdash; Formula 1 (@F1) October 24, 2021          

Il pilota olandese conquista il Gp degli Usa e porta a 12 i punti di vantaggio su Hamilton, giunto secondo. Terzo Perez, quarto Leclerc.

F1 Usa: la vittoria di Verstappen e la disperata rimonta di Hamilton

Una pole inattesa, conquistata all'ultimo secondo, e forse per questo ancora pi&ugrave; gradita. Sul circuito del Circuit Of The Americas di Austin che sulla carta doveva esaltare le caratteristiche tecniche della Mercedes W12 a partire davanti a tutti sar&agrave; invece la Red Bull di Max Verstappen (1&rsquo;32&rdquo;910), pi&ugrave; veloce di 209 millesimi della Mercedes di Lewis Hamilton (1&rsquo;33&rdquo;119). A conferma della buona forma della Red Bull da registrare anche il buon terzo posto di Sergio Perez (1&rsquo;33&rdquo;134), staccato di soli 15 millesimi dalla monoposto dell&rsquo;eptacampione inglese, con il messicano autore di un&rsquo;ottima qualifica e che per alcuni istanti si &egrave; trovato anche in Q3 davanti a tutti. Bene la Ferrari con Leclerc quinto (1'33"606) e Carlos Sainz Jr sesto (1'33"792) che, per via delle cinque posizioni di penalit&agrave; inflitte in griglia a Valtteri Bottas (quarto con il tempo di 1'33"475, partir&agrave; in nona posizione) per via dell&rsquo;ennesima sostituzione del motore endotermico (il sesto stagionale) si schiereranno al via rispettivamente in quarta e quinta posizione, con grande rammarico da parte dello spagnolo di non essere riuscito a migliorare con gomme medie la performance cronometrica conseguita nella prima parte di Q2 con le gomme soft. Ci&ograve; si riveler&agrave; purtroppo un serio svantaggio in gara per via del rapido surriscaldamento delle gomme pi&ugrave; morbide portate ad Austin dalla Pirelli, come peraltro si &egrave; visto nel corso della tradizionale simulazione del passo gara in FP2.&nbsp; <h2>La pole di Verstappen e la grande forza della Red Bull</h2> Mantenere sempre la calma, anche quando il tuo rivale principale sembra pi&ugrave; forte di te. Questo il segreto che ha consentito alla Red Bull e sopratutto a Max Verstappen di conquistare la<a href="https://www.youtube.com/watch?v=OdLS8Rvh334" target="_blank" rel="noopener"> pole position del Gp degli Stati Uniti </a>andata in scena nel tardo pomeriggio americano (tarda serata nel nostro Paese) sul Circuit Of The Americas di Austin. Decisivo per poter conquistare la nona pole stagionale da parte del giovane pilota olandese &egrave; stato mettersi subito alle spalle le difficolt&agrave; emerse nella giornata del venerd&igrave;, che aveva visto la Mercedes W12 adattarsi a una pista che presentava ancora numerosi bump riuscendo a ottenere le migliori prestazioni cronometriche in FP1 con Valtteri Bottas davanti a Lewis Hamilton, e con l&rsquo;eptacampione inglese che sarebbe stato il pi&ugrave; veloce in pista nel corso della FP, se un track limit nell&rsquo;affrontare l&rsquo;ultima curva non avesse spinto la Direzione Gara a cancellare il rilievo cronometrico in questione. Tornando alla Red Bull, il grande problema che falcidiava la RB16B sulla pista di Austin era dovuto principalmente al bilanciamento: una volta individuato il problema, &egrave; iniziato un duro lavoro al simulatore durato per tutta la notte con il terzo pilota Sebastien Buemi collegato dalla sede principale di Milton Keynes, che alla fine &egrave; stato necessario per trovare il giusto set-up alla monoposto, e che ha poi consentito di migliorare ulteriormente la trazione. Una volta risolto il problema, la Red Bull &egrave; cos&igrave; riuscita nel corso della FP3 prima e delle Qualifiche poi a mostrare tutto il suo potenziale, dimostrandosi nelle prime fasi della Qualifica estremamente performante nel primo settore nell&rsquo;affrontare lo snake, mentre nel corso della Q3 finale &egrave; riuscita a fare la differenza sopratutto nel terzo settore. Se nei primi due settori la differenza tra Hamilton e Verstappen era nell'ordine di pochi millesimi a favore di Hamilton, i due decimi e rotti guadagnati nel terzo settore nei confronti della Mercedes hanno consentito da una parte a Verstappen di fare la differenza conquistando la pole position, dall&rsquo;altra a Perez di poter conquistare un preziosissimo terzo posto (arrivando a soli 15 millesimi dal secondo tempo di Hamilton) potendo riuscire a mantenere la gomma nella giusta finestra di esercizio per tutto il giro a differenza della Mercedes, che ha sofferto di un evidente surriscaldamento alle gomme posteriori nell&rsquo;ultimo settore. Una pole, quella conseguita da Max Verstappen e dalla Red Bull, che mette fine a una striscia di sei partenze al palo consecutive realizzata dal 2014 al 2019 dalla Mercedes: l&rsquo;ultima pole di un pilota non Mercedes risaliva infatti al 2013, e a conquistarla era stato Sebastian Vettel, al volante proprio della Red Bull. <h2>Le difficolt&agrave; Mercedes ad Austin</h2> Passare dall&rsquo;ottima performance del venerd&igrave; a una prestazione sottotono in qualifica. Sul circuito che sulla carta doveva esaltare le caratteristiche tecniche della W12, la Mercedes esce piuttosto delusa dalle Qualifiche del Gp degli Usa: non &egrave; arrivata, infatti, la tanto attesa pole di Hamilton, ma un secondo posto che, pur essendo comunque un risultato positivo, &egrave; indubbiamente meno di quanto si aspettava di raccogliere il team campione del mondo, che vedr&agrave; peraltro Valtteri Bottas (autore del quarto tempo) partire dal nono posto in griglia per via della sostituzione del motore endotermico (il sesto stagionale). Se la Red Bull ha avuto il grande merito dal venerd&igrave; al sabato di ottimizzare il bilanciamento traendo un giovamento anche sul fronte della trazione per consentire alla RB16B di adattarsi al meglio alla pista estramemente bumpy di Austin, la Mercedes si &egrave; invece complicata la vita perdendo di fatto il bandolo della matassa dopo il buon bilanciamento emerso in FP1, andando di fatto fuori strada. Nella giornata odierna il team campione del mondo ha preferito&nbsp; fare un passo indietro tornando all&rsquo;assetto e al bilanciamento della FP1, ma con l&rsquo;aumento delle temperature sono emerse anche le difficolt&agrave; croniche della W12 nel mantenere correttamente la temperatura di esercizio della gomma nell&rsquo;arco dell&rsquo;intero giro, con Bottas che sopratutto nel corso della Q3 &egrave; sembrato andare un po' in difficolt&agrave;, e con Hamilton che ha cercato di fare il massimo arrivando comunque secondo. Per il campione inglese la gara si giocher&agrave; sopratutto nei primi metri al via, partendo al fianco di Verstappen in prima fila: in caso di una buona partenza, Hamilton potrebbe superare il giovane pilota olandese, prendendo cos&igrave; la testa della corsa e provare a scappare via. Il tutto, per&ograve;, senza sottovalutare la presenza di Sergio Perez, il quale potrebbe approfittare di un errore del pilota inglese della Mercedes per prendere il secondo posto al via alle spalle di Verstappen, andando cos&igrave; a proteggere il compagno di squadra. Ecco, quindi, perch&eacute; lo scatto al via potrebbe essere fondamentale sia per la gara che per il Mondiale di Hamilton, visto che poi le prossime gare in Messico e Brasile sulla carta potrebbero favorire la Red Bull. <blockquote class="twitter-tweet"> That's P2 and P4 in <a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> Qualifying! In the fight, all to play for tomorrow! <a href="https://t.co/KAFo4zdUcC">pic.twitter.com/KAFo4zdUcC</a> &mdash; Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team (@MercedesAMGF1) <a href="https://twitter.com/MercedesAMGF1/status/1452033318845833217?ref_src=twsrc%5Etfw">October 23, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Ferrari: la buona chance di Leclerc e l&rsquo;occasione sprecata con Sainz</h2> Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Questo l&rsquo;umore in casa Ferrari al termine delle Qualifiche del Gp degli Usa. Dopo esser stato pi&ugrave; lento di Carlos Sainz sia nella FP3 che nella prima parte della Q1 per via di un retrotreno che tendeva troppo a sbandare, Charles Leclerc &egrave; riuscito nel momento decisivo a perfezionare il set-up della propria monoposto, ottenendo una buona performance con gomme medie in Q2, e cercando di fare il proprio meglio in Q3 con gomme soft, ottenendo un quinto posto finale (che domani in griglia sar&agrave; quarto per via della sostituzione del motore endotermico da parte di Bottas). Ora l&rsquo;obiettivo &egrave; riuscire a chiudere la gara davanti alle McLaren di Norris e di Ricciardo per via della lotta per il terzo posto alla Classifica Costruttori, ma non sar&agrave; per niente facile, visto che la Rossa ha sofferto non poco di surriscaldamento alle gomme posteriori nel passo gara, anche se il fatto di partire con gomme medie potrebbe limitare non poco il problema. Chi invece purtroppo &egrave; destinato a soffrire nel primo stint di gara &egrave; Carlos Sainz Jr: dopo aver tentato un primo stint in Q2 con gomme soft, il pilota spagnolo ha provato a fare un secondo tentativo con gomme medie nuove in modo tale da poter montare quella stessa mescola al via della gara, ma purtroppo la pista era peggiorata rispetto al tentativo precedente, e cos&igrave; alla fine il miglior tempo resta quello ottenuto con le gomme soft. Se al via Sainz dovrebbe avere il miglior scatto garantito dalla mescola in questione, dopo pochi giri dovrebbe per&ograve; cominciare a soffrire pesantemente di degrado sulle gomme posteriori, con il serio rischio di fermarsi anticipatamente ed essere costretto a reinventare la propria gara. Un errore strategico, questo, che non era necessario e che la scuderia di Maranello dovr&agrave; ora riparare per consentire a entrambi i piloti di poter portare punti preziosi per la Classifica Costruttori. <blockquote class="twitter-tweet"> Bravi ragazzi! <a href="https://twitter.com/Charles_Leclerc?ref_src=twsrc%5Etfw">@Charles_Leclerc</a> P5<a href="https://twitter.com/Carlossainz55?ref_src=twsrc%5Etfw">@CarlosSainz55</a> P6 They will start from P4 and P5 respectively for tomorrow's <a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a><a href="https://twitter.com/hashtag/essereFerrari?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#essereFerrari</a> <a href="https://t.co/mUJa9acSKt">pic.twitter.com/mUJa9acSKt</a> &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) <a href="https://twitter.com/ScuderiaFerrari/status/1452034555519590402?ref_src=twsrc%5Etfw">October 23, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Le qualifiche degli altri</h2> Dietro a Red Bull, Mercedes e Ferrari, da segnalare la buona performance della McLaren che qualifica in settima e ottava posizione (domani in griglia sesta e settima per via della sostituzione del motore endotermico sulla Mercedes di Bottas) Daniel Ricciardo davanti a Lando Norris. Se in qualifica la MCL35M ha evidenziato qualche difficolt&agrave;, sul passo gara la monoposto del team di Woking si &egrave; rivelata essere nelle ultime settimane piuttosto gentile con le gomme, per cui in ottica gara potrebbe sicuramente creare qualche difficolt&agrave; nei confronti della Ferrari. A chiudere la top 10 odierna (ottavo e decimo posto domani in griglia) troviamo le due Alpha Tauri di Pierre Gasly e di Yuki Tsunoda (anch&rsquo;egli su gomme soft al pari di Sainz). Se da Gasly era forse lecito aspettarsi qualcosa di pi&ugrave;, il pilota nipponico si &egrave; piuttosto ben comportato, seppur staccato di otto decimi dal compagno di squadra. Tra le delusioni di giornata, da segnalare la giornata nera dell&rsquo;Alpine che manca l&rsquo;approdo in Q3 con entrambe le monoposto, con Ocon che chiude undicesimo ed Alonso addirittura quattrodicesimo (partir&agrave; per&ograve; penultimo per la sostituzione del motore). <blockquote class="twitter-tweet"> That was qualifying at its dramatic best! Max Verstappen and Lewis Hamilton lock out the front row for the seventh time this season<a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/Mb7NjkmlKp">pic.twitter.com/Mb7NjkmlKp</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1452033098569461765?ref_src=twsrc%5Etfw">October 23, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Le sostituzioni di power unit ad Austin</h2> Diversi, infine, i piloti che cambieranno motore in occasione del Gp degli Stati Uniti, in programma questa sera ad Austin. Oltre al gi&agrave; citato Valtteri Bottas (motore endotermico), anche Sebastian Vettel (Aston Martin), Fernando Alonso (Alpine) e George Russell (Williams) cambieranno power unit montando un motore nuovo di zecca in tutte le sue componenti, e per questo partiranno in fondo allo schieramento, come si evince dalla griglia di partenza sotto riportata. <blockquote class="twitter-tweet"> Hands up if you can't wait for the battle off the line up to Turn 1 &zwj;??<a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/tnICKIP6fS">pic.twitter.com/tnICKIP6fS</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1452041644002332672?ref_src=twsrc%5Etfw">October 23, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        Una pole inattesa, conquistata all'ultimo secondo, e forse per questo ancora pi&ugrave; gradita. Sul circuito del Circuit Of The Americas di Austin che sulla carta doveva esaltare le caratteristiche tecniche della Mercedes W12 a partire davanti a tutti sar&agrave; invece la Red Bull di Max Verstappen (1&rsquo;32&rdquo;910), pi&ugrave; veloce di 209 millesimi della Mercedes di Lewis Hamilton (1&rsquo;33&rdquo;119). A conferma della buona forma della Red Bull da registrare anche il buon terzo posto di Sergio Perez (1&rsquo;33&rdquo;134), staccato di soli 15 millesimi dalla monoposto dell&rsquo;eptacampione inglese, con il messicano autore di un&rsquo;ottima qualifica e che per alcuni istanti si &egrave; trovato anche in Q3 davanti a tutti. Bene la Ferrari con Leclerc quinto (1'33"606) e Carlos Sainz Jr sesto (1'33"792) che, per via delle cinque posizioni di penalit&agrave; inflitte in griglia a Valtteri Bottas (quarto con il tempo di 1'33"475, partir&agrave; in nona posizione) per via dell&rsquo;ennesima sostituzione del motore endotermico (il sesto stagionale) si schiereranno al via rispettivamente in quarta e quinta posizione, con grande rammarico da parte dello spagnolo di non essere riuscito a migliorare con gomme medie la performance cronometrica conseguita nella prima parte di Q2 con le gomme soft. Ci&ograve; si riveler&agrave; purtroppo un serio svantaggio in gara per via del rapido surriscaldamento delle gomme pi&ugrave; morbide portate ad Austin dalla Pirelli, come peraltro si &egrave; visto nel corso della tradizionale simulazione del passo gara in FP2.&nbsp; La pole di Verstappen e la grande forza della Red Bull Mantenere sempre la calma, anche quando il tuo rivale principale sembra pi&ugrave; forte di te. Questo il segreto che ha consentito alla Red Bull e sopratutto a Max Verstappen di conquistare la pole position del Gp degli Stati Uniti andata in scena nel tardo pomeriggio americano (tarda serata nel nostro Paese) sul Circuit Of The Americas di Austin. Decisivo per poter conquistare la nona pole stagionale da parte del giovane pilota olandese &egrave; stato mettersi subito alle spalle le difficolt&agrave; emerse nella giornata del venerd&igrave;, che aveva visto la Mercedes W12 adattarsi a una pista che presentava ancora numerosi bump riuscendo a ottenere le migliori prestazioni cronometriche in FP1 con Valtteri Bottas davanti a Lewis Hamilton, e con l&rsquo;eptacampione inglese che sarebbe stato il pi&ugrave; veloce in pista nel corso della FP, se un track limit nell&rsquo;affrontare l&rsquo;ultima curva non avesse spinto la Direzione Gara a cancellare il rilievo cronometrico in questione. Tornando alla Red Bull, il grande problema che falcidiava la RB16B sulla pista di Austin era dovuto principalmente al bilanciamento: una volta individuato il problema, &egrave; iniziato un duro lavoro al simulatore durato per tutta la notte con il terzo pilota Sebastien Buemi collegato dalla sede principale di Milton Keynes, che alla fine &egrave; stato necessario per trovare il giusto set-up alla monoposto, e che ha poi consentito di migliorare ulteriormente la trazione. Una volta risolto il problema, la Red Bull &egrave; cos&igrave; riuscita nel corso della FP3 prima e delle Qualifiche poi a mostrare tutto il suo potenziale, dimostrandosi nelle prime fasi della Qualifica estremamente performante nel primo settore nell&rsquo;affrontare lo snake, mentre nel corso della Q3 finale &egrave; riuscita a fare la differenza sopratutto nel terzo settore. Se nei primi due settori la differenza tra Hamilton e Verstappen era nell'ordine di pochi millesimi a favore di Hamilton, i due decimi e rotti guadagnati nel terzo settore nei confronti della Mercedes hanno consentito da una parte a Verstappen di fare la differenza conquistando la pole position, dall&rsquo;altra a Perez di poter conquistare un preziosissimo terzo posto (arrivando a soli 15 millesimi dal secondo tempo di Hamilton) potendo riuscire a mantenere la gomma nella giusta finestra di esercizio per tutto il giro a differenza della Mercedes, che ha sofferto di un evidente surriscaldamento alle gomme posteriori nell&rsquo;ultimo settore. Una pole, quella conseguita da Max Verstappen e dalla Red Bull, che mette fine a una striscia di sei partenze al palo consecutive realizzata dal 2014 al 2019 dalla Mercedes: l&rsquo;ultima pole di un pilota non Mercedes risaliva infatti al 2013, e a conquistarla era stato Sebastian Vettel, al volante proprio della Red Bull. Le difficolt&agrave; Mercedes ad Austin Passare dall&rsquo;ottima performance del venerd&igrave; a una prestazione sottotono in qualifica. Sul circuito che sulla carta doveva esaltare le caratteristiche tecniche della W12, la Mercedes esce piuttosto delusa dalle Qualifiche del Gp degli Usa: non &egrave; arrivata, infatti, la tanto attesa pole di Hamilton, ma un secondo posto che, pur essendo comunque un risultato positivo, &egrave; indubbiamente meno di quanto si aspettava di raccogliere il team campione del mondo, che vedr&agrave; peraltro Valtteri Bottas (autore del quarto tempo) partire dal nono posto in griglia per via della sostituzione del motore endotermico (il sesto stagionale). Se la Red Bull ha avuto il grande merito dal venerd&igrave; al sabato di ottimizzare il bilanciamento traendo un giovamento anche sul fronte della trazione per consentire alla RB16B di adattarsi al meglio alla pista estramemente bumpy di Austin, la Mercedes si &egrave; invece complicata la vita perdendo di fatto il bandolo della matassa dopo il buon bilanciamento emerso in FP1, andando di fatto fuori strada. Nella giornata odierna il team campione del mondo ha preferito&nbsp; fare un passo indietro tornando all&rsquo;assetto e al bilanciamento della FP1, ma con l&rsquo;aumento delle temperature sono emerse anche le difficolt&agrave; croniche della W12 nel mantenere correttamente la temperatura di esercizio della gomma nell&rsquo;arco dell&rsquo;intero giro, con Bottas che sopratutto nel corso della Q3 &egrave; sembrato andare un po' in difficolt&agrave;, e con Hamilton che ha cercato di fare il massimo arrivando comunque secondo. Per il campione inglese la gara si giocher&agrave; sopratutto nei primi metri al via, partendo al fianco di Verstappen in prima fila: in caso di una buona partenza, Hamilton potrebbe superare il giovane pilota olandese, prendendo cos&igrave; la testa della corsa e provare a scappare via. Il tutto, per&ograve;, senza sottovalutare la presenza di Sergio Perez, il quale potrebbe approfittare di un errore del pilota inglese della Mercedes per prendere il secondo posto al via alle spalle di Verstappen, andando cos&igrave; a proteggere il compagno di squadra. Ecco, quindi, perch&eacute; lo scatto al via potrebbe essere fondamentale sia per la gara che per il Mondiale di Hamilton, visto che poi le prossime gare in Messico e Brasile sulla carta potrebbero favorire la Red Bull.  That's P2 and P4 in #USGP Qualifying!  In the fight, all to play for tomorrow!  pic.twitter.com/KAFo4zdUcC &mdash; Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team (@MercedesAMGF1) October 23, 2021    Ferrari: la buona chance di Leclerc e l&rsquo;occasione sprecata con Sainz Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Questo l&rsquo;umore in casa Ferrari al termine delle Qualifiche del Gp degli Usa. Dopo esser stato pi&ugrave; lento di Carlos Sainz sia nella FP3 che nella prima parte della Q1 per via di un retrotreno che tendeva troppo a sbandare, Charles Leclerc &egrave; riuscito nel momento decisivo a perfezionare il set-up della propria monoposto, ottenendo una buona performance con gomme medie in Q2, e cercando di fare il proprio meglio in Q3 con gomme soft, ottenendo un quinto posto finale (che domani in griglia sar&agrave; quarto per via della sostituzione del motore endotermico da parte di Bottas). Ora l&rsquo;obiettivo &egrave; riuscire a chiudere la gara davanti alle McLaren di Norris e di Ricciardo per via della lotta per il terzo posto alla Classifica Costruttori, ma non sar&agrave; per niente facile, visto che la Rossa ha sofferto non poco di surriscaldamento alle gomme posteriori nel passo gara, anche se il fatto di partire con gomme medie potrebbe limitare non poco il problema. Chi invece purtroppo &egrave; destinato a soffrire nel primo stint di gara &egrave; Carlos Sainz Jr: dopo aver tentato un primo stint in Q2 con gomme soft, il pilota spagnolo ha provato a fare un secondo tentativo con gomme medie nuove in modo tale da poter montare quella stessa mescola al via della gara, ma purtroppo la pista era peggiorata rispetto al tentativo precedente, e cos&igrave; alla fine il miglior tempo resta quello ottenuto con le gomme soft. Se al via Sainz dovrebbe avere il miglior scatto garantito dalla mescola in questione, dopo pochi giri dovrebbe per&ograve; cominciare a soffrire pesantemente di degrado sulle gomme posteriori, con il serio rischio di fermarsi anticipatamente ed essere costretto a reinventare la propria gara. Un errore strategico, questo, che non era necessario e che la scuderia di Maranello dovr&agrave; ora riparare per consentire a entrambi i piloti di poter portare punti preziosi per la Classifica Costruttori.  Bravi ragazzi! @Charles_Leclerc P5@CarlosSainz55 P6 They will start from P4 and P5 respectively for tomorrow's #USGP#essereFerrari  pic.twitter.com/mUJa9acSKt &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) October 23, 2021    Le qualifiche degli altri Dietro a Red Bull, Mercedes e Ferrari, da segnalare la buona performance della McLaren che qualifica in settima e ottava posizione (domani in griglia sesta e settima per via della sostituzione del motore endotermico sulla Mercedes di Bottas) Daniel Ricciardo davanti a Lando Norris. Se in qualifica la MCL35M ha evidenziato qualche difficolt&agrave;, sul passo gara la monoposto del team di Woking si &egrave; rivelata essere nelle ultime settimane piuttosto gentile con le gomme, per cui in ottica gara potrebbe sicuramente creare qualche difficolt&agrave; nei confronti della Ferrari. A chiudere la top 10 odierna (ottavo e decimo posto domani in griglia) troviamo le due Alpha Tauri di Pierre Gasly e di Yuki Tsunoda (anch&rsquo;egli su gomme soft al pari di Sainz). Se da Gasly era forse lecito aspettarsi qualcosa di pi&ugrave;, il pilota nipponico si &egrave; piuttosto ben comportato, seppur staccato di otto decimi dal compagno di squadra. Tra le delusioni di giornata, da segnalare la giornata nera dell&rsquo;Alpine che manca l&rsquo;approdo in Q3 con entrambe le monoposto, con Ocon che chiude undicesimo ed Alonso addirittura quattrodicesimo (partir&agrave; per&ograve; penultimo per la sostituzione del motore).  That was qualifying at its dramatic best!Max Verstappen and Lewis Hamilton lock out the front row for the seventh time this season#USGP  #F1 pic.twitter.com/Mb7NjkmlKp &mdash; Formula 1 (@F1) October 23, 2021    Le sostituzioni di power unit ad Austin Diversi, infine, i piloti che cambieranno motore in occasione del Gp degli Stati Uniti, in programma questa sera ad Austin. Oltre al gi&agrave; citato Valtteri Bottas (motore endotermico), anche Sebastian Vettel (Aston Martin), Fernando Alonso (Alpine) e George Russell (Williams) cambieranno power unit montando un motore nuovo di zecca in tutte le sue componenti, e per questo partiranno in fondo allo schieramento, come si evince dalla griglia di partenza sotto riportata.  Hands up if you can't wait for the battle off the line up to Turn 1 &zwj;??#USGP  #F1 pic.twitter.com/tnICKIP6fS &mdash; Formula 1 (@F1) October 23, 2021          

Il pilota olandese conquista in extremis ad Austin la nona pole position stagionale davanti a Hamilton e mette fine a un dominio Mercedes in qualifica negli States che durava dal 2014.

F1 Usa: Verstappen e una pole insperata

Un testa a testa destinato ad infiammare le ultime sei gare di campionato. Dopo un anno di pausa per via delle restrizioni legate al Covid, la Formula 1 torna negli States (e pi&ugrave; precisamente sul Circuit Of The Americas ad Austin), ma l&rsquo;attenzione &egrave; tutta (e non potrebbe essere altrimenti) per i due contendenti al titolo: Lewis Hamilton e Max Verstappen. Dopo aver montato entrambi la quarta power unit stagionale (con annessa penalizzazione in griglia) tutto farebbe presupporre a un duello ad armi pari, non pi&ugrave; condizionato da alcun fattore estraneo alla pista, ma la situazione non &egrave; cos&igrave; facile: in casa Mercedes, infatti, per consentire ad Hamilton di conquistare l&rsquo;ottavo titolo mondiale non si &egrave; esitato a correre qualche rischio sul fronte dell&rsquo;affidabilit&agrave; puntando nelle ultime gare a un uso pi&ugrave; spinto dell&rsquo;ERS (al fine di trovare quella velocit&agrave; di punta che possa consentire di avere una maggiore prestazione in pista), e cos&igrave; facendo di guadagnare quel tesoretto di punti atto a conquistare anticipatamente il titolo, lasciandosi nelle ultimissime gare anche la possibilit&agrave; di sostituire ulteriormente il motore. Questo, dunque, il piano della Mercedes, ma, come si dice in questi casi, non bisogna mai fare i conti senza l&rsquo;oste, che in questo frangente ha le sembianze di Max Verstappen e della Red Bull, che dalla precedente gara in Turchia pu&ograve; nuovamente contare sul prezioso supporto del progettista Adrian Newey (protagonista nelle scorse settimane di un brutto incidente in bicicletta in Croazia, e salvato dall&rsquo;ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone, il quale non ha esitato a fare tutte le telefonate del caso per consentire al progettista Red Bull i migliori soccorsi e cure possibili). Se sulla carta ad Austin la Mercedes dovrebbe essere favorita, Messico, Brasile ed Abu Dhabi potrebbero rivelarsi essere delle piste molto pi&ugrave; adatte alla RB16B che alla Mercedes W12. Ecco, quindi, perch&eacute; la lotta per il titolo piloti tra Hamilton e Verstappen potrebbe alla fine essere decisa anche dal pi&ugrave; piccolo episodio, compreso un cambio di motore in pi&ugrave; rispetto al rivale. <blockquote class="twitter-tweet"> Verstappen Hamilton A Texan showdown we've seen before... <a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/U5Rs5ml5vq">pic.twitter.com/U5Rs5ml5vq</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1451123513406939144?ref_src=twsrc%5Etfw">October 21, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Quando si pensa a Lewis Hamilton e a Max Verstappen, non si pu&ograve; non ricordare il duello occorso tre anni fa proprio ad Austin tra i due: in quel frangente ad avere la meglio fu il pilota olandese della Red Bull che si classific&ograve; secondo (dopo essere partito diciottesimo) subito davanti al campione inglese della Mercedes in una gara vinta da Kimi Raikkonen, al suo ultimo successo in Formula 1 e al volante della Ferrari. Restando in ambito Red Bull, la scuderia di Milton Keynes dopo la livrea biancorossa in onore della Honda portata in Turchia torna questo fine settimana alla livrea tradizionale, che presenter&agrave; comunque una leggera variazione rispetto al consueto: la scritta Acura al posto del tradizionale marchio Honda su tute, caschi dei piloti ed ala posteriore della monoposto. Una scelta, questa, voluta da Red Bull cos&igrave; come da Alpha Tauri, per rendere omaggio al marchio di lusso e ad alte prestazioni usato da Honda negli States nell&rsquo;anno in cui il Circus torna in America e al contempo il motorista nipponico saluter&agrave; la Formula 1 a fine stagione. Occhio, poi, alla Ferrari, attesa protagonista della gara di Austin e impegnata nella lotta per il terzo posto della Classifica Costruttori contro la McLaren. Se &egrave; vero che sulla carta la pista potrebbe agevolare il team di Woking, &egrave; altrettanto vero per&ograve; che la nuova power unit della Rossa (montata in Russia sulla monoposto di Leclerc e in Turchia su quella di Sainz) ha molto ben impressionato fin dal debutto in pista. Ecco, quindi, perch&eacute; dietro Mercedes e Red Bull proprio la Ferrari alla fine potrebbe essere la classica outsider della situazione, su una pista che richiede una power unit reattiva nelle curve veloci e capace di garantire una buona guidabilit&agrave; nelle curve lente. Due considerazioni meritano le condizioni meteo, con temperature previste sui 30&deg; nel corso del weekend, ma anche con la pioggia data quasi per certa con possibili temporali sia nella giornata del sabato che in quella della domenica, con in pi&ugrave; il rebus legato alle condizioni della pista per la presenza di alcuni dossi a dir poco inopportuni, che tanto hanno fatto lamentare i piloti della MotoGp circa tre settimane fa quando si &egrave; corso il Gp degli Usa. <h2>I bump di Austin</h2> Un problema che negli ultimi anni ha caratterizzato la pista di Austin. Stiamo parlando dei dossi (o bump in lingua inglese), dovuti principalmente all&rsquo;instabilit&agrave; del terreno su cui &egrave; costruito il Circuit Of The Americas e che nel 2019 avevano portato al danneggiamento della sospensione posteriore della Ferrari di Sebastian Vettel, costretto al ritiro dopo pochi giri. Dopo questo episodio nell&rsquo;inverno 2019/2020 la pista era stata riasfaltata nei punti pi&ugrave; nevralgici. Ci&ograve; nonostante nella recente gara del Motomondiale il problema &egrave; tornato nuovamente a farsi sentire in maniera ancora pi&ugrave; pesante nelle aree non soggette alla riasfaltatura con i piloti della MotoGp che hanno chiesto agli organizzatori per il 2022 di riasfaltare la porzione di tracciato compresa dalla curva 2 alla curva 11, altrimenti il prossimo anno non sarebbero pi&ugrave; tornati ad Austin. In attesa, quindi, che i lavori di riasfaltatura possano realmente essere svolti, nelle tre settimane che hanno separato la gara della MotoGp dal Gp di Formula 1 il lavoro degli organizzatori &egrave; stato quello di levigare i dossi al fine di ripianarli, in modo tale da assicurare il minor disagio possibile al passaggio delle monoposto. Se i problemi saranno stati risolti o meno, sar&agrave; solo la prima sessione di prove libere a dirlo. <h2>L'albo d&rsquo;oro</h2> Con quella di domenica saranno 42 le edizioni del Gp degli Stati Uniti valide per il Mondiale di Formula 1. Ben otto le sedi in cui si &egrave; corsa la gara: Sebring (1959), Riverside (1960), Watkins Glen (1961-1975), Dallas (1984), Detroit (1985-1988), Phoenix (1989-1991), Indianapolis (2000-2007), e infine Austin (2012-2019; 2021). Per quanto riguarda i piloti che hanno ottenuto il maggior numero di pole position nelle precedenti 41 edizioni, troviamo in testa Ayrton Senna (5), seguito da Michael Schumacher e da Lewis Hamilton (4 ciascuno) e da Graham Hill (3). Per quanto riguarda infine i piloti plurivittoriosi, troviamo in testa con 6 vittorie Lewis Hamilton (Indianapolis 2007 con McLaren-Mercedes, Austin 2012 con McLaren-Mercedes, Austin 2014-2015-2016 e 2017 con Mercedes), seguito con 5 vittorie da Ayrton Senna (Detroit 1986 e 1987 con Lotus, Detroit 1988 con McLaren-Honda, Phoenix 1990 e 1991 con McLaren-Honda) e da Michael Schumacher (Indianapolis 2000-2003-2004-2005 e 2006 con Ferrari). Per quanto riguarda i piloti attualmente impegnati nel mondiale di Formula 1 dopo Hamilton troviamo con una vittoria ottenuta ad Austin Sebastian Vettel (2013 Red Bull-Renault), Kimi Raikkonen (2018 Ferrari) in quello che &egrave; l&rsquo;unico successo ad oggi della scuderia di Maranello sul Circuit Of The Americas, e Valtteri Bottas (2019 Mercedes). <h2>Assetto monoposto e gomme Pirelli</h2> Il circuito di Austin (progettato da Hermann Tilke) rappresenta sicuramente un buon mix tra curve lente e curve veloci, con in pi&ugrave; dei rettilinei annessi (il pi&ugrave; lungo &egrave; quello tra la curva 11 e la curva 12, lungo circa 1 km). Il circuito presenta anche alcune curve ispirate dai pi&ugrave; celebri circuiti europei (ad esempio la S che si snoda tra la curva 3 e la 6 e che rappresenta sicuramente uno dei punti pi&ugrave; affascinanti del circuito ricorda non poco la successione di curve tra Maggots e Becketts presente sul circuito di Silverstone), mentre la parte lenta sul finale ricorda l'ingresso del Motodrom ad Hockenheim. Altra caratteristica del Circuit Of Americas &egrave; rappresentata dai cambi di pendenza, alcuni dei quali piuttosto significativi. Un esempio su tutti &egrave; la Curva 1,una curva cieca a 90&deg; che i piloti affrontano dopo una salita piuttosto ripida (ben 27 m il dislivello). Fondamentale per le monoposto &egrave; avere un carico aerodinamico medio-alto che sappia supportare un'ottima efficienza aerodinamica associata a un'importante potenza della power unit, sfruttata per oltre il 60% del giro, e che sia in grado di evitare il sottosterzo sull'anteriore. Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha confermato la stessa scelta adoperata nel 2019 portando ad Austin le mescole C2, C3 e C4, considerando le caratteristiche della pista, nonostante nel corso del 2020 il Circuit Of The Americas abbia subito una riasfaltatura pari al 40%, e che del nuovo asfalto al momento non sia stata ancora misurata la rugosit&agrave;. Per quanto riguarda l&rsquo;allocazione delle gomme, anche negli States sar&agrave; quella tradizionale: per questo motivo, quindi, ogni pilota avr&agrave; a disposizione 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2. <blockquote class="twitter-tweet"> Back after a one-year absence, the Circuit of The Americas hosts the 2021 <a href="https://twitter.com/hashtag/USGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#USGP</a>. Here&rsquo;s everything you need to know about the return to Austin, Texas <a href="https://twitter.com/hashtag/Fit4F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Fit4F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Formula1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Formula1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Pirelli?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Pirelli</a> <a href="https://t.co/kvtcirC72p">https://t.co/kvtcirC72p</a> <a href="https://t.co/6SnZ5NVIPU">pic.twitter.com/6SnZ5NVIPU</a> &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) <a href="https://twitter.com/pirellisport/status/1450102760519704579?ref_src=twsrc%5Etfw">October 18, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Copertura televisiva su Sky e TV8</h2> Il Gp degli Stati Uniti verr&agrave; trasmesso in diretta esclusiva sui canali Sky e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, FP1 (Venerd&igrave; 22 Ottobre alle 18:30), qualifiche (Sabato 23 Ottobre dalle 23 alle 24) e gara (Domenica 24 Ottobre alle 21) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre). FP2 (Venerd&igrave; 22 Ottobre alle 22) e FP3 (Sabato 23 Ottobre alle 20) verranno trasmesse in diretta esclusiva via satellite e fibra su SKY SPORT F1 HD. Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre). Le qualifiche verranno trasmesse nella notte tra Sabato 23 e Domenica 24 Ottobre a partire dall&rsquo;una (prequalifiche a partire da mezzanotte e mezza), mentre la gara verr&agrave; trasmessa Domenica 24 Ottobre con inizio alle ore 23 (pregara a partire dalle 22:45).

        Un testa a testa destinato ad infiammare le ultime sei gare di campionato. Dopo un anno di pausa per via delle restrizioni legate al Covid, la Formula 1 torna negli States (e pi&ugrave; precisamente sul Circuit Of The Americas ad Austin), ma l&rsquo;attenzione &egrave; tutta (e non potrebbe essere altrimenti) per i due contendenti al titolo: Lewis Hamilton e Max Verstappen. Dopo aver montato entrambi la quarta power unit stagionale (con annessa penalizzazione in griglia) tutto farebbe presupporre a un duello ad armi pari, non pi&ugrave; condizionato da alcun fattore estraneo alla pista, ma la situazione non &egrave; cos&igrave; facile: in casa Mercedes, infatti, per consentire ad Hamilton di conquistare l&rsquo;ottavo titolo mondiale non si &egrave; esitato a correre qualche rischio sul fronte dell&rsquo;affidabilit&agrave; puntando nelle ultime gare a un uso pi&ugrave; spinto dell&rsquo;ERS (al fine di trovare quella velocit&agrave; di punta che possa consentire di avere una maggiore prestazione in pista), e cos&igrave; facendo di guadagnare quel tesoretto di punti atto a conquistare anticipatamente il titolo, lasciandosi nelle ultimissime gare anche la possibilit&agrave; di sostituire ulteriormente il motore. Questo, dunque, il piano della Mercedes, ma, come si dice in questi casi, non bisogna mai fare i conti senza l&rsquo;oste, che in questo frangente ha le sembianze di Max Verstappen e della Red Bull, che dalla precedente gara in Turchia pu&ograve; nuovamente contare sul prezioso supporto del progettista Adrian Newey (protagonista nelle scorse settimane di un brutto incidente in bicicletta in Croazia, e salvato dall&rsquo;ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone, il quale non ha esitato a fare tutte le telefonate del caso per consentire al progettista Red Bull i migliori soccorsi e cure possibili). Se sulla carta ad Austin la Mercedes dovrebbe essere favorita, Messico, Brasile ed Abu Dhabi potrebbero rivelarsi essere delle piste molto pi&ugrave; adatte alla RB16B che alla Mercedes W12. Ecco, quindi, perch&eacute; la lotta per il titolo piloti tra Hamilton e Verstappen potrebbe alla fine essere decisa anche dal pi&ugrave; piccolo episodio, compreso un cambio di motore in pi&ugrave; rispetto al rivale.  Verstappen  HamiltonA Texan showdown we've seen before... #USGP  #F1 pic.twitter.com/U5Rs5ml5vq &mdash; Formula 1 (@F1) October 21, 2021    Quando si pensa a Lewis Hamilton e a Max Verstappen, non si pu&ograve; non ricordare il duello occorso tre anni fa proprio ad Austin tra i due: in quel frangente ad avere la meglio fu il pilota olandese della Red Bull che si classific&ograve; secondo (dopo essere partito diciottesimo) subito davanti al campione inglese della Mercedes in una gara vinta da Kimi Raikkonen, al suo ultimo successo in Formula 1 e al volante della Ferrari. Restando in ambito Red Bull, la scuderia di Milton Keynes dopo la livrea biancorossa in onore della Honda portata in Turchia torna questo fine settimana alla livrea tradizionale, che presenter&agrave; comunque una leggera variazione rispetto al consueto: la scritta Acura al posto del tradizionale marchio Honda su tute, caschi dei piloti ed ala posteriore della monoposto. Una scelta, questa, voluta da Red Bull cos&igrave; come da Alpha Tauri, per rendere omaggio al marchio di lusso e ad alte prestazioni usato da Honda negli States nell&rsquo;anno in cui il Circus torna in America e al contempo il motorista nipponico saluter&agrave; la Formula 1 a fine stagione. Occhio, poi, alla Ferrari, attesa protagonista della gara di Austin e impegnata nella lotta per il terzo posto della Classifica Costruttori contro la McLaren. Se &egrave; vero che sulla carta la pista potrebbe agevolare il team di Woking, &egrave; altrettanto vero per&ograve; che la nuova power unit della Rossa (montata in Russia sulla monoposto di Leclerc e in Turchia su quella di Sainz) ha molto ben impressionato fin dal debutto in pista. Ecco, quindi, perch&eacute; dietro Mercedes e Red Bull proprio la Ferrari alla fine potrebbe essere la classica outsider della situazione, su una pista che richiede una power unit reattiva nelle curve veloci e capace di garantire una buona guidabilit&agrave; nelle curve lente. Due considerazioni meritano le condizioni meteo, con temperature previste sui 30&deg; nel corso del weekend, ma anche con la pioggia data quasi per certa con possibili temporali sia nella giornata del sabato che in quella della domenica, con in pi&ugrave; il rebus legato alle condizioni della pista per la presenza di alcuni dossi a dir poco inopportuni, che tanto hanno fatto lamentare i piloti della MotoGp circa tre settimane fa quando si &egrave; corso il Gp degli Usa. I bump di Austin Un problema che negli ultimi anni ha caratterizzato la pista di Austin. Stiamo parlando dei dossi (o bump in lingua inglese), dovuti principalmente all&rsquo;instabilit&agrave; del terreno su cui &egrave; costruito il Circuit Of The Americas e che nel 2019 avevano portato al danneggiamento della sospensione posteriore della Ferrari di Sebastian Vettel, costretto al ritiro dopo pochi giri. Dopo questo episodio nell&rsquo;inverno 2019/2020 la pista era stata riasfaltata nei punti pi&ugrave; nevralgici. Ci&ograve; nonostante nella recente gara del Motomondiale il problema &egrave; tornato nuovamente a farsi sentire in maniera ancora pi&ugrave; pesante nelle aree non soggette alla riasfaltatura con i piloti della MotoGp che hanno chiesto agli organizzatori per il 2022 di riasfaltare la porzione di tracciato compresa dalla curva 2 alla curva 11, altrimenti il prossimo anno non sarebbero pi&ugrave; tornati ad Austin. In attesa, quindi, che i lavori di riasfaltatura possano realmente essere svolti, nelle tre settimane che hanno separato la gara della MotoGp dal Gp di Formula 1 il lavoro degli organizzatori &egrave; stato quello di levigare i dossi al fine di ripianarli, in modo tale da assicurare il minor disagio possibile al passaggio delle monoposto. Se i problemi saranno stati risolti o meno, sar&agrave; solo la prima sessione di prove libere a dirlo. L'albo d&rsquo;oro Con quella di domenica saranno 42 le edizioni del Gp degli Stati Uniti valide per il Mondiale di Formula 1. Ben otto le sedi in cui si &egrave; corsa la gara: Sebring (1959), Riverside (1960), Watkins Glen (1961-1975), Dallas (1984), Detroit (1985-1988), Phoenix (1989-1991), Indianapolis (2000-2007), e infine Austin (2012-2019; 2021). Per quanto riguarda i piloti che hanno ottenuto il maggior numero di pole position nelle precedenti 41 edizioni, troviamo in testa Ayrton Senna (5), seguito da Michael Schumacher e da Lewis Hamilton (4 ciascuno) e da Graham Hill (3). Per quanto riguarda infine i piloti plurivittoriosi, troviamo in testa con 6 vittorie Lewis Hamilton (Indianapolis 2007 con McLaren-Mercedes, Austin 2012 con McLaren-Mercedes, Austin 2014-2015-2016 e 2017 con Mercedes), seguito con 5 vittorie da Ayrton Senna (Detroit 1986 e 1987 con Lotus, Detroit 1988 con McLaren-Honda, Phoenix 1990 e 1991 con McLaren-Honda) e da Michael Schumacher (Indianapolis 2000-2003-2004-2005 e 2006 con Ferrari). Per quanto riguarda i piloti attualmente impegnati nel mondiale di Formula 1 dopo Hamilton troviamo con una vittoria ottenuta ad Austin Sebastian Vettel (2013 Red Bull-Renault), Kimi Raikkonen (2018 Ferrari) in quello che &egrave; l&rsquo;unico successo ad oggi della scuderia di Maranello sul Circuit Of The Americas, e Valtteri Bottas (2019 Mercedes). Assetto monoposto e gomme Pirelli Il circuito di Austin (progettato da Hermann Tilke) rappresenta sicuramente un buon mix tra curve lente e curve veloci, con in pi&ugrave; dei rettilinei annessi (il pi&ugrave; lungo &egrave; quello tra la curva 11 e la curva 12, lungo circa 1 km). Il circuito presenta anche alcune curve ispirate dai pi&ugrave; celebri circuiti europei (ad esempio la S che si snoda tra la curva 3 e la 6 e che rappresenta sicuramente uno dei punti pi&ugrave; affascinanti del circuito ricorda non poco la successione di curve tra Maggots e Becketts presente sul circuito di Silverstone), mentre la parte lenta sul finale ricorda l'ingresso del Motodrom ad Hockenheim. Altra caratteristica del Circuit Of Americas &egrave; rappresentata dai cambi di pendenza, alcuni dei quali piuttosto significativi. Un esempio su tutti &egrave; la Curva 1,una curva cieca a 90&deg; che i piloti affrontano dopo una salita piuttosto ripida (ben 27 m il dislivello). Fondamentale per le monoposto &egrave; avere un carico aerodinamico medio-alto che sappia supportare un'ottima efficienza aerodinamica associata a un'importante potenza della power unit, sfruttata per oltre il 60% del giro, e che sia in grado di evitare il sottosterzo sull'anteriore. Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha confermato la stessa scelta adoperata nel 2019 portando ad Austin le mescole C2, C3 e C4, considerando le caratteristiche della pista, nonostante nel corso del 2020 il Circuit Of The Americas abbia subito una riasfaltatura pari al 40%, e che del nuovo asfalto al momento non sia stata ancora misurata la rugosit&agrave;. Per quanto riguarda l&rsquo;allocazione delle gomme, anche negli States sar&agrave; quella tradizionale: per questo motivo, quindi, ogni pilota avr&agrave; a disposizione 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2.  Back after a one-year absence, the Circuit of The Americas hosts the 2021 #USGP. Here&rsquo;s everything you need to know about the return to Austin, Texas  #Fit4F1 #F1 #Formula1 #Pirelli https://t.co/kvtcirC72p pic.twitter.com/6SnZ5NVIPU &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) October 18, 2021    Copertura televisiva su Sky e TV8 Il Gp degli Stati Uniti verr&agrave; trasmesso in diretta esclusiva sui canali Sky e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, FP1 (Venerd&igrave; 22 Ottobre alle 18:30), qualifiche (Sabato 23 Ottobre dalle 23 alle 24) e gara (Domenica 24 Ottobre alle 21) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).FP2 (Venerd&igrave; 22 Ottobre alle 22) e FP3 (Sabato 23 Ottobre alle 20) verranno trasmesse in diretta esclusiva via satellite e fibra su SKY SPORT F1 HD. Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre). Le qualifiche verranno trasmesse nella notte tra Sabato 23 e Domenica 24 Ottobre a partire dall&rsquo;una (prequalifiche a partire da mezzanotte e mezza), mentre la gara verr&agrave; trasmessa Domenica 24 Ottobre con inizio alle ore 23 (pregara a partire dalle 22:45).       

La Formula 1 dopo un anno di assenza causa Covid torna ad Austin sul Circuit Of The Americas per la 17&deg; prova del Mondiale 2021.

Formula 1, presentazione Gp Usa

Un Mondiale costituito da 23 gare, il pi&ugrave; lungo di sempre. Dopo che nel 2020 e nel 2021 questo obiettivo non &egrave; stato raggiunto a causa delle limitazioni legate al Covid che ha costretto in pi&ugrave; frangenti il Circus a rivedere la propria programmazione, nel pomeriggio odierno Liberty Media ha ufficializzato il calendario 2022 della Formula 1, approvato in queste ore dalla F1 Commission, in una stagione (la prossima) che vedr&agrave; il debutto del nuovo Regolamento tecnico con il ritorno delle wing car. <blockquote class="twitter-tweet"> The 2022 <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> calendar is here! A record-breaking 23 races A brand new grand prix in Miami Australia, Canada, Singapore and Japan all return <a href="https://t.co/khq5lAF1IR">pic.twitter.com/khq5lAF1IR</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1449042599860477952?ref_src=twsrc%5Etfw">October 15, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Come possiamo vedere dal tweet pubblicato sull&rsquo;account ufficiale della Formula 1, Liberty Media per il 2022 ha elaborato un calendario che prevede l&rsquo;anticipo del Gp dell&rsquo;Arabia Saudita a Marzo (con ben due edizioni tra Dicembre 2021 e Marzo 2022), il ritorno di Imola come data strutturale del calendario (e non come riserva, come avvenuto causa Covid nel 2020 e nel 2021) e al contempo il debutto del circuito di Miami nel Maggio 2022 con Italia e Stati Uniti unici due paesi al mondo ad ospitare due gare del Mondiale (grazie anche alle riconferme rispettivamente di Monza (11 Settembre) ed Austin (23 Ottobre)) e infine i ritorni di Australia (10 Aprile), Canada (19 Giugno), Singapore (2 Ottobre) e Giappone (9 Ottobre) dopo l&rsquo;assenza nel biennio 2020-2021 per via delle limitazioni negli spostamenti legati al Covid, che hanno purtroppo impedito alla Cina di poter ospitare anche per il 2022 la gara iridata. Come si pu&ograve; osservare, nell&rsquo;elenco delle 23 gare manca il Qatar, ma si tratta di un&rsquo;assenza annunciata, in quanto l&rsquo;accordo decennale firmato tra F1 e Qatar prender&agrave; il via solo a partire dal 2023, in quanto nel 2022 il paese mediorientale sar&agrave; impegnato nella preparazione dei Mondiali di Calcio, che si svolgeranno dal 21 Novembre al 18 Dicembre. Proprio per questo motivo, la Formula 1 nel 2022 dopo aver preso il via il 20 Marzo con il Gp del Bahrain, si concluder&agrave; il 20 Novembre come sempre a Yas Marina per il Gp di Abu Dhabi proprio per evitare sovrapposizioni con i Mondiali di calcio in programma in Qatar. Due le triplette di gare previste (dal 28 Agosto all&rsquo;11 Settembre 2021 avremo Belgio-Olanda-Italia, mentre dal 25 Settembre al 9 Ottobre avremo in successione Russia-Singapore-Giappone), mentre sette saranno i back to back previsti (Bahrain-Arabia Saudita, Spagna-Monaco, Azerbaijan-Canada, Gran Bretagna-Austria, Francia-Ungheria, Usa-Messico, Brasile-Abu Dhabi). Per quanto riguarda, infine, la Sprint Qualifying sperimentata quest&rsquo;anno a Silverstone, Monza e che verr&agrave; collaudata il 13 Novembre a Interlagos, verr&agrave; confermata anche nel 2022, passando dalle attuali tre a circa sei-sette gare. Quali saranno i Gp coinvolti lo si sapr&agrave; nelle prossime settimane, una volta che dopo la Sprint Qualifying di Interlagos Liberty Media assieme alle squadre avr&agrave; avuto tutto il tempo necessario per valutare eventuali correttivi da dare al format (c&rsquo;&egrave; chi vorrebbe che la pole venisse assegnata il venerd&igrave; al termine della qualifica tradizionale e non dopo la &ldquo;garetta&rdquo; del sabato pomeriggio), e sopratutto le piste (probabilmente da aggiungere a quelle su cui &egrave; stato sperimentato quest&rsquo;anno il nuovo format) in cui la Sprint Qualifying potrebbe regalare pi&ugrave; spettacolo. Questo, dunque, il calendario 2022 della Formula 1, con l&rsquo;auspicio che le nuove monoposto al debutto il prossimo anno possano regalare maggiori sorpassi (e sopratutto pi&ugrave; emozioni) in pista. Quello che Liberty Media auspica di vero cuore.

        Un Mondiale costituito da 23 gare, il pi&ugrave; lungo di sempre. Dopo che nel 2020 e nel 2021 questo obiettivo non &egrave; stato raggiunto a causa delle limitazioni legate al Covid che ha costretto in pi&ugrave; frangenti il Circus a rivedere la propria programmazione, nel pomeriggio odierno Liberty Media ha ufficializzato il calendario 2022 della Formula 1, approvato in queste ore dalla F1 Commission, in una stagione (la prossima) che vedr&agrave; il debutto del nuovo Regolamento tecnico con il ritorno delle wing car.  The 2022 #F1 calendar is here! A record-breaking 23 races A brand new grand prix in Miami Australia, Canada, Singapore and Japan all return  pic.twitter.com/khq5lAF1IR &mdash; Formula 1 (@F1) October 15, 2021    Come possiamo vedere dal tweet pubblicato sull&rsquo;account ufficiale della Formula 1, Liberty Media per il 2022 ha elaborato un calendario che prevede l&rsquo;anticipo del Gp dell&rsquo;Arabia Saudita a Marzo (con ben due edizioni tra Dicembre 2021 e Marzo 2022), il ritorno di Imola come data strutturale del calendario (e non come riserva, come avvenuto causa Covid nel 2020 e nel 2021) e al contempo il debutto del circuito di Miami nel Maggio 2022 con Italia e Stati Uniti unici due paesi al mondo ad ospitare due gare del Mondiale (grazie anche alle riconferme rispettivamente di Monza (11 Settembre) ed Austin (23 Ottobre)) e infine i ritorni di Australia (10 Aprile), Canada (19 Giugno), Singapore (2 Ottobre) e Giappone (9 Ottobre) dopo l&rsquo;assenza nel biennio 2020-2021 per via delle limitazioni negli spostamenti legati al Covid, che hanno purtroppo impedito alla Cina di poter ospitare anche per il 2022 la gara iridata. Come si pu&ograve; osservare, nell&rsquo;elenco delle 23 gare manca il Qatar, ma si tratta di un&rsquo;assenza annunciata, in quanto l&rsquo;accordo decennale firmato tra F1 e Qatar prender&agrave; il via solo a partire dal 2023, in quanto nel 2022 il paese mediorientale sar&agrave; impegnato nella preparazione dei Mondiali di Calcio, che si svolgeranno dal 21 Novembre al 18 Dicembre. Proprio per questo motivo, la Formula 1 nel 2022 dopo aver preso il via il 20 Marzo con il Gp del Bahrain, si concluder&agrave; il 20 Novembre come sempre a Yas Marina per il Gp di Abu Dhabi proprio per evitare sovrapposizioni con i Mondiali di calcio in programma in Qatar. Due le triplette di gare previste (dal 28 Agosto all&rsquo;11 Settembre 2021 avremo Belgio-Olanda-Italia, mentre dal 25 Settembre al 9 Ottobre avremo in successione Russia-Singapore-Giappone), mentre sette saranno i back to back previsti (Bahrain-Arabia Saudita, Spagna-Monaco, Azerbaijan-Canada, Gran Bretagna-Austria, Francia-Ungheria, Usa-Messico, Brasile-Abu Dhabi). Per quanto riguarda, infine, la Sprint Qualifying sperimentata quest&rsquo;anno a Silverstone, Monza e che verr&agrave; collaudata il 13 Novembre a Interlagos, verr&agrave; confermata anche nel 2022, passando dalle attuali tre a circa sei-sette gare. Quali saranno i Gp coinvolti lo si sapr&agrave; nelle prossime settimane, una volta che dopo la Sprint Qualifying di Interlagos Liberty Media assieme alle squadre avr&agrave; avuto tutto il tempo necessario per valutare eventuali correttivi da dare al format (c&rsquo;&egrave; chi vorrebbe che la pole venisse assegnata il venerd&igrave; al termine della qualifica tradizionale e non dopo la &ldquo;garetta&rdquo; del sabato pomeriggio), e sopratutto le piste (probabilmente da aggiungere a quelle su cui &egrave; stato sperimentato quest&rsquo;anno il nuovo format) in cui la Sprint Qualifying potrebbe regalare pi&ugrave; spettacolo. Questo, dunque, il calendario 2022 della Formula 1, con l&rsquo;auspicio che le nuove monoposto al debutto il prossimo anno possano regalare maggiori sorpassi (e sopratutto pi&ugrave; emozioni) in pista. Quello che Liberty Media auspica di vero cuore.       

Liberty Media ha ufficializzato questo pomeriggio il calendario 2022 della Formula 1. 23 le gare previste, tra cui Imola (24 Aprile) e Monza (11 Settembre).

La Formula 1 e il calendario 2022

Una pole ad appannaggio della Mercedes. Nonostante Lewis Hamilton sia stato il pi&ugrave; veloce al termine delle Qualifiche del Gp di Turchia (con il giro record di 1&rsquo;22&rdquo;868), a partire domani pomeriggio davanti a tutti sar&agrave; l&rsquo;altra Freccia d&rsquo;argento guidata da Valtteri Bottas (a quota 18 pole al pari di Kimi Raikkonen e di Ren&egrave; Arnoux), con il campione inglese che partir&agrave; undicesimo per via della sostituzione del motore endotermico (il quarto stagionale) sulla sua Mercedes numero 44. Fondamentale per Bottas era restare davanti alla Red Bull di Max Verstappen, e cos&igrave; alla fine &egrave; stato anche grazie a un assetto rivelatosi essere piuttosto efficace per la monoposto tedesca, con l&rsquo;anteriore della W12 apparso molto ben bilanciato ed equilibrato, a differenza del retrotreno, apparso piuttosto instabile sopratutto con Hamilton. Gli occhi di tutti sono ora rivolti alla partenza, con Bottas chiamato a mantenere la leadership della gara e a scappare subito via, al fine di acquisire il maggior distacco possibile nei confronti della Red Bull e di vincere la gara su una pista dove la Mercedes in questi giorni si &egrave; fatta decisamente preferire rispetto alla scuderia di Milton Keynes sia sul giro secco che nella simulazione del passo gara. Chi invece &egrave; chiamato a una dura gara di rimonta &egrave; ovviamente Hamilton, che potr&agrave; contare sul motore nuovo, e che dovr&agrave; cercare di perdere il minor numero di punti possibili nei confronti della Red Bull di Max Verstappen. <h2>Red Bull: una gara d&rsquo;attacco per Verstappen</h2> Una gara da vincere, per cercare di guadagnare)il maggior numero di punti possibili sulla Mercedes di Lewis Hamilton, alle prese con la penalit&agrave; di dieci posizioni in griglia legata alla sostituzione del motore endotermico. Questo l&rsquo;obiettivo della Red Bull e del sopra raffigurato Max Verstappen (terzo al termine delle qualifiche, secondo domani in griglia) in Turchia in un fine settimana che ha visto la scuderia di Milton Keynes scendere in pista con una livrea celebrativa ispirata alla RA272, la prima monoposto Honda a conquistare una gara di Formula 1 (il Gp del Messico 1965 con l&rsquo;americano Richie Ginther)). Da un punto di vista tecnico se alla vigilia delle prime prove libere Mercedes e Red Bull venivano date alle pari all&rsquo;Istanbul Park, le indicazioni raccolte nel corso delle tre sessioni di prove libere e delle qualifiche odierne ci mostrano una Red Bull competitiva, ma mai in grado di superare la Mercedes. Una situazione, questa, di cui &egrave; ben consapevole lo stesso Verstappen, il quale nelle consuete interviste post qualifica pur riconoscendo il passo in avanti fatto dalla squadra nella rilevazione del miglior assetto rispetto alla giornata di ieri, ha al contempo chiaramente ammesso che allo stato attuale sar&agrave; difficile tenersi alle spalle Hamilton. In attesa che arrivino poi piste come il circuito Hermanos Rodriguez di Citt&agrave; del Messico e Interlagos in Brasile, chiaramente favorevoli alla scuderia di Milton Keynes. Per un Verstappen che domani partir&agrave; secondo, da segnalare anche il sesto posto in griglia del compagno di squadra Sergio Perez: un risultato deludente (se paragonato a quello del giovane talento olandese compagno di squadra) legato sopratutto all&rsquo;errata scelta delle gomme commessa con il team. <h2>Ferrari: la seconda fila di Leclerc e l&rsquo;importanza di Sainz</h2> Portarsi a 69 millesimi da Verstappen con di fatto l&rsquo;unico tentativo a disposizione con gomme nuove in Q3. Basta questo dato pi&ugrave; di qualunque altro per far capire la forza della Ferrari e di Charles Leclerc in Turchia. Approdata all&rsquo;Istanbul Park con la sensazione di dover fare una gara di difesa nei confronti della McLaren, la Ferrari SF21 fin dalla prima sessione di prove libere ha evidenziato una discreta competitivit&agrave; in condizioni di pista asciutta sia sul giro secco che nella simulazione passo gara grazie alla bont&agrave; del nuovo motore introdotto due settimane fa in Russia. Non devono quindi stupire le incoraggianti prestazioni conseguite nel corso delle tre sessioni di prove libere da Charles Leclerc, concretizzatesi oggi pomeriggio con il quarto posto (terzo domani in griglia per la penalit&agrave; occorsa a Hamilton) al termine di una qualifica per nulla facile per il giovane pilota monegasco a causa di un asfalto non del tutto asciutto e con temperature pi&ugrave; fresche rispetto a quelle di ieri, che avevano portato la Rossa in Q2 a rischiare seriamente l&rsquo;eliminazione, mentre stava cercando il tempo con gomme medie. Decisivo &egrave; cos&igrave; diventato il contributo del compagno di squadra Carlos Sainz Jr (che da questa gara monta anche lui la nuova power unit Ferrari): costretto a partire dal fondo dello schieramento per la sostituzione di tutte le componenti del motore, Carlos si era limitato a prendere parte alla Q1, riuscendo con il nono tempo a eliminare la McLaren di Daniel Ricciardo (apparso piuttosto deludente), sedicesimo. Una volta per&ograve; che con gomme medie in Q2 la Rossa di Charles Leclerc ha rischiato seriamente di venir eliminata per la difficolt&agrave; a mandare correttamente in temperatura la gomma su pista ancora un po' bagnata, la scuderia di Maranello ha deciso di mandare in pista Carlos Sainz Jr, in modo da poter offrire al pilota monegasco la scia della monoposto gemella guidata dallo spagnolo. Una scelta alla fine rivelatasi vincente, perch&eacute; ha cos&igrave; consentito a Leclerc di approdare in Q3 con il settimo tempo, e poi, con gomme soft, provare a conquistare il miglior risultato possibile (la seconda fila). Obiettivo poi concretizzatosi. Per Sainz invece, partendo domani dal fondo della griglia, l&rsquo;obiettivo sar&agrave; quello di guadagnare il maggior numero di punti possibili in ottica terzo posto del Mondiale Costruttori, approfittando di una McLaren apparsa piuttosto sotto tono a Istanbul (come si evince dall&rsquo;ottavo posto di Lando Norris, domani settimo in griglia). <h2>Alpha Tauri: Gasly quarto, Tsunoda nono</h2> Una vera e propria boccata d&rsquo;ossigeno. Dopo le ultime gare non particolarmente soddisfacenti in termini di punti raccolti, l&rsquo;Alpha Tauri torna in Turchia ad affacciarsi con entrambe le monoposto in top 10 con Pierre Gasly quarto e Yuki Tsunoda nono, considerando gi&agrave; la posizione guadagnata da entrambi per via della sostituzione del motore endotermico da parte di Hamilton. Gi&agrave; in FP3 avevamo visto su pista bagnata e con temperature fresche un&rsquo;Alpha Tauri decisamente pi&ugrave; competitiva, al punto da chiudere in testa la sessione con Pierre Gasly. Nel corso delle qualifiche il pilota francese ha dimostrato una volta di pi&ugrave; tutto il suo talento sul giro secco, conquistando una posizione assolutamente impensabile alla vigilia. Ora l&rsquo;auspicio di Gasly &egrave; quello di disputare una gara possibilmente normale, che gli possa consentire una volta per tutte di combattere o per un podio, o (pi&ugrave; concretamente) per le posizioni immediatamente inferiori. Qualifica positiva (come detto) anche per Yuki Tsunoda, che di fatto sar&agrave; l&rsquo;unico pilota della top 10 a partire con gomme soft (rispetto alle medie scelte dagli altri): l&rsquo;importante per il giapponese sar&agrave; prepararsi al meglio per cercare di sfruttare al massimo il miglior scatto al via che le gomme soft sono capaci di garantire rispetto a quelle medie. <h2>Alpine: Alonso quinto, Ocon dodicesimo</h2> Una qualifica thrilling. Se da una parte il circuito dell&rsquo;Istanbul Park ci ha mostrato un Fernando Alonso in piena forma capace di fare la differenza rispetto al pi&ugrave; giovane compagno di squadra Esteban Ocon (dodicesimo e mai sui tempi del pi&ugrave; esperto pilota asturiano), nel corso del pomeriggio il quinto posto di Alonso ha rischiato molto seriamente di trasformarsi in un decimo. Il motivo &egrave; da cercarsi in un possibile mancato rispetto in Q1 della doppia bandiera gialla, che ha spinto i commissari a convocare il pilota asturiano per avere tutti i chiarimenti del caso. Dopo aver ascoltato il pilota ed esaminato la telemetria messa a disposizione dall&rsquo;Alpine, la Direzione Gara ha riconosciuto l&rsquo;effettivo rallentamento di Alonso in regime di bandiere gialle, constatando che nel giro successivo con pista tornata pulita il pilota asturiano &egrave; stato pi&ugrave; veloce di ben tre secondi e mezzo, decidendo quindi di non comminare alcuna punizione. <h2>Le qualifiche degli altri</h2> Giornata in chiaroscuro in casa Aston Martin: se Lance Stroll riesce a passare in Q3 qualificandosi in nona posizione (ottava domani in griglia), Sebastian Vettel viene eliminato in Q2 con l&rsquo;undicesimo tempo (partir&agrave; domani decimo in griglia) perch&eacute; al momento di compiere l&rsquo;ultimo giro lanciato &egrave; finito con una delle gomme in una zona di asfalto ancora bagnata in curva 1, perdendo tempo. Giornata complicata in casa Williams, con George Russell che avrebbe potuto conquistare il passaggio in Q3, ma che invece chiude al 13&deg; posto per essere andato lungo nell'affrontare l'ultima curva. <blockquote class="twitter-tweet"> P14 and Q2 for <a href="https://twitter.com/SchumacherMick?ref_src=twsrc%5Etfw">@SchumacherMick</a> and <a href="https://twitter.com/HaasF1Team?ref_src=twsrc%5Etfw">@HaasF1Team</a> All the hard work behind the scenes All the long hours at home and on the road All worth it for moments like this <a href="https://twitter.com/hashtag/TurkishGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#TurkishGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/7emmyFf0UI">pic.twitter.com/7emmyFf0UI</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1446858742515990530?ref_src=twsrc%5Etfw">October 9, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Nota di merito, infine, per Mick Schumacher, capace di portare la Haas in Q2 (cos&igrave; come era gi&agrave; avvenuto in Francia), sfruttando la sua guida sul bagnato, chiudendo in quattordicesima posizione. Visto che il compagno di squadra Mazepin ha chiuso in ultima posizione, non si pu&ograve; non apprezzare la prestazione del giovane figlio d&rsquo;arte tedesco, sopratutto se teniamo conto del livello di competitivit&agrave; della sua monoposto. L&rsquo;augurio, forte e sincero, &egrave; che nel 2022 la Haas possa assicurare sia a Mick che a Mazepin una macchina che possa consentire di mostrare tutto il loro reale potenziale. <blockquote class="twitter-tweet"> QUALIFYING CLASSIFICATION ??<a href="https://twitter.com/LewisHamilton?ref_src=twsrc%5Etfw">@LewisHamilton</a> quickest in qualifying But <a href="https://twitter.com/ValtteriBottas?ref_src=twsrc%5Etfw">@ValtteriBottas</a> will start from pole in Istanbul due to his teammate's grid penalty <a href="https://twitter.com/hashtag/TurkishGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#TurkishGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/YaMFkU9Lhs">pic.twitter.com/YaMFkU9Lhs</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1446826230729388039?ref_src=twsrc%5Etfw">October 9, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <blockquote class="twitter-tweet"> STARTING GRID: TURKEY After grid penalties are applied for Lewis Hamilton and Carlos Sainz, here's how the drivers will line up for Sunday's race <a href="https://twitter.com/hashtag/TurkishGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#TurkishGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/N5IEkvafDR">pic.twitter.com/N5IEkvafDR</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1446849431324839939?ref_src=twsrc%5Etfw">October 9, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        Una pole ad appannaggio della Mercedes. Nonostante Lewis Hamilton sia stato il pi&ugrave; veloce al termine delle Qualifiche del Gp di Turchia (con il giro record di 1&rsquo;22&rdquo;868), a partire domani pomeriggio davanti a tutti sar&agrave; l&rsquo;altra Freccia d&rsquo;argento guidata da Valtteri Bottas (a quota 18 pole al pari di Kimi Raikkonen e di Ren&egrave; Arnoux), con il campione inglese che partir&agrave; undicesimo per via della sostituzione del motore endotermico (il quarto stagionale) sulla sua Mercedes numero 44. Fondamentale per Bottas era restare davanti alla Red Bull di Max Verstappen, e cos&igrave; alla fine &egrave; stato anche grazie a un assetto rivelatosi essere piuttosto efficace per la monoposto tedesca, con l&rsquo;anteriore della W12 apparso molto ben bilanciato ed equilibrato, a differenza del retrotreno, apparso piuttosto instabile sopratutto con Hamilton. Gli occhi di tutti sono ora rivolti alla partenza, con Bottas chiamato a mantenere la leadership della gara e a scappare subito via, al fine di acquisire il maggior distacco possibile nei confronti della Red Bull e di vincere la gara su una pista dove la Mercedes in questi giorni si &egrave; fatta decisamente preferire rispetto alla scuderia di Milton Keynes sia sul giro secco che nella simulazione del passo gara. Chi invece &egrave; chiamato a una dura gara di rimonta &egrave; ovviamente Hamilton, che potr&agrave; contare sul motore nuovo, e che dovr&agrave; cercare di perdere il minor numero di punti possibili nei confronti della Red Bull di Max Verstappen.  Red Bull: una gara d&rsquo;attacco per Verstappen Una gara da vincere, per cercare di guadagnare)il maggior numero di punti possibili sulla Mercedes di Lewis Hamilton, alle prese con la penalit&agrave; di dieci posizioni in griglia legata alla sostituzione del motore endotermico. Questo l&rsquo;obiettivo della Red Bull e del sopra raffigurato Max Verstappen (terzo al termine delle qualifiche, secondo domani in griglia) in Turchia in un fine settimana che ha visto la scuderia di Milton Keynes scendere in pista con una livrea celebrativa ispirata alla RA272, la prima monoposto Honda a conquistare una gara di Formula 1 (il Gp del Messico 1965 con l&rsquo;americano Richie Ginther)). Da un punto di vista tecnico se alla vigilia delle prime prove libere Mercedes e Red Bull venivano date alle pari all&rsquo;Istanbul Park, le indicazioni raccolte nel corso delle tre sessioni di prove libere e delle qualifiche odierne ci mostrano una Red Bull competitiva, ma mai in grado di superare la Mercedes. Una situazione, questa, di cui &egrave; ben consapevole lo stesso Verstappen, il quale nelle consuete interviste post qualifica pur riconoscendo il passo in avanti fatto dalla squadra nella rilevazione del miglior assetto rispetto alla giornata di ieri, ha al contempo chiaramente ammesso che allo stato attuale sar&agrave; difficile tenersi alle spalle Hamilton. In attesa che arrivino poi piste come il circuito Hermanos Rodriguez di Citt&agrave; del Messico e Interlagos in Brasile, chiaramente favorevoli alla scuderia di Milton Keynes. Per un Verstappen che domani partir&agrave; secondo, da segnalare anche il sesto posto in griglia del compagno di squadra Sergio Perez: un risultato deludente (se paragonato a quello del giovane talento olandese compagno di squadra) legato sopratutto all&rsquo;errata scelta delle gomme commessa con il team.  Ferrari: la seconda fila di Leclerc e l&rsquo;importanza di Sainz Portarsi a 69 millesimi da Verstappen con di fatto l&rsquo;unico tentativo a disposizione con gomme nuove in Q3. Basta questo dato pi&ugrave; di qualunque altro per far capire la forza della Ferrari e di Charles Leclerc in Turchia. Approdata all&rsquo;Istanbul Park con la sensazione di dover fare una gara di difesa nei confronti della McLaren, la Ferrari SF21 fin dalla prima sessione di prove libere ha evidenziato una discreta competitivit&agrave; in condizioni di pista asciutta sia sul giro secco che nella simulazione passo gara grazie alla bont&agrave; del nuovo motore introdotto due settimane fa in Russia. Non devono quindi stupire le incoraggianti prestazioni conseguite nel corso delle tre sessioni di prove libere da Charles Leclerc, concretizzatesi oggi pomeriggio con il quarto posto (terzo domani in griglia per la penalit&agrave; occorsa a Hamilton) al termine di una qualifica per nulla facile per il giovane pilota monegasco a causa di un asfalto non del tutto asciutto e con temperature pi&ugrave; fresche rispetto a quelle di ieri, che avevano portato la Rossa in Q2 a rischiare seriamente l&rsquo;eliminazione, mentre stava cercando il tempo con gomme medie. Decisivo &egrave; cos&igrave; diventato il contributo del compagno di squadra Carlos Sainz Jr (che da questa gara monta anche lui la nuova power unit Ferrari): costretto a partire dal fondo dello schieramento per la sostituzione di tutte le componenti del motore, Carlos si era limitato a prendere parte alla Q1, riuscendo con il nono tempo a eliminare la McLaren di Daniel Ricciardo (apparso piuttosto deludente), sedicesimo. Una volta per&ograve; che con gomme medie in Q2 la Rossa di Charles Leclerc ha rischiato seriamente di venir eliminata per la difficolt&agrave; a mandare correttamente in temperatura la gomma su pista ancora un po' bagnata, la scuderia di Maranello ha deciso di mandare in pista Carlos Sainz Jr, in modo da poter offrire al pilota monegasco la scia della monoposto gemella guidata dallo spagnolo. Una scelta alla fine rivelatasi vincente, perch&eacute; ha cos&igrave; consentito a Leclerc di approdare in Q3 con il settimo tempo, e poi, con gomme soft, provare a conquistare il miglior risultato possibile (la seconda fila). Obiettivo poi concretizzatosi. Per Sainz invece, partendo domani dal fondo della griglia, l&rsquo;obiettivo sar&agrave; quello di guadagnare il maggior numero di punti possibili in ottica terzo posto del Mondiale Costruttori, approfittando di una McLaren apparsa piuttosto sotto tono a Istanbul (come si evince dall&rsquo;ottavo posto di Lando Norris, domani settimo in griglia). Alpha Tauri: Gasly quarto, Tsunoda nono Una vera e propria boccata d&rsquo;ossigeno. Dopo le ultime gare non particolarmente soddisfacenti in termini di punti raccolti, l&rsquo;Alpha Tauri torna in Turchia ad affacciarsi con entrambe le monoposto in top 10 con Pierre Gasly quarto e Yuki Tsunoda nono, considerando gi&agrave; la posizione guadagnata da entrambi per via della sostituzione del motore endotermico da parte di Hamilton. Gi&agrave; in FP3 avevamo visto su pista bagnata e con temperature fresche un&rsquo;Alpha Tauri decisamente pi&ugrave; competitiva, al punto da chiudere in testa la sessione con Pierre Gasly. Nel corso delle qualifiche il pilota francese ha dimostrato una volta di pi&ugrave; tutto il suo talento sul giro secco, conquistando una posizione assolutamente impensabile alla vigilia. Ora l&rsquo;auspicio di Gasly &egrave; quello di disputare una gara possibilmente normale, che gli possa consentire una volta per tutte di combattere o per un podio, o (pi&ugrave; concretamente) per le posizioni immediatamente inferiori. Qualifica positiva (come detto) anche per Yuki Tsunoda, che di fatto sar&agrave; l&rsquo;unico pilota della top 10 a partire con gomme soft (rispetto alle medie scelte dagli altri): l&rsquo;importante per il giapponese sar&agrave; prepararsi al meglio per cercare di sfruttare al massimo il miglior scatto al via che le gomme soft sono capaci di garantire rispetto a quelle medie.  Alpine: Alonso quinto, Ocon dodicesimo Una qualifica thrilling. Se da una parte il circuito dell&rsquo;Istanbul Park ci ha mostrato un Fernando Alonso in piena forma capace di fare la differenza rispetto al pi&ugrave; giovane compagno di squadra Esteban Ocon (dodicesimo e mai sui tempi del pi&ugrave; esperto pilota asturiano), nel corso del pomeriggio il quinto posto di Alonso ha rischiato molto seriamente di trasformarsi in un decimo. Il motivo &egrave; da cercarsi in un possibile mancato rispetto in Q1 della doppia bandiera gialla, che ha spinto i commissari a convocare il pilota asturiano per avere tutti i chiarimenti del caso. Dopo aver ascoltato il pilota ed esaminato la telemetria messa a disposizione dall&rsquo;Alpine, la Direzione Gara ha riconosciuto l&rsquo;effettivo rallentamento di Alonso in regime di bandiere gialle, constatando che nel giro successivo con pista tornata pulita il pilota asturiano &egrave; stato pi&ugrave; veloce di ben tre secondi e mezzo, decidendo quindi di non comminare alcuna punizione. Le qualifiche degli altri Giornata in chiaroscuro in casa Aston Martin: se Lance Stroll riesce a passare in Q3 qualificandosi in nona posizione (ottava domani in griglia), Sebastian Vettel viene eliminato in Q2 con l&rsquo;undicesimo tempo (partir&agrave; domani decimo in griglia) perch&eacute; al momento di compiere l&rsquo;ultimo giro lanciato &egrave; finito con una delle gomme in una zona di asfalto ancora bagnata in curva 1, perdendo tempo. Giornata complicata in casa Williams, con George Russell che avrebbe potuto conquistare il passaggio in Q3, ma che invece chiude al 13&deg; posto per essere andato lungo nell'affrontare l'ultima curva.  P14 and Q2 for @SchumacherMick and @HaasF1Team All the hard work behind the scenes All the long hours at home and on the road All worth it for moments like this #TurkishGP  #F1 pic.twitter.com/7emmyFf0UI &mdash; Formula 1 (@F1) October 9, 2021    Nota di merito, infine, per Mick Schumacher, capace di portare la Haas in Q2 (cos&igrave; come era gi&agrave; avvenuto in Francia), sfruttando la sua guida sul bagnato, chiudendo in quattordicesima posizione. Visto che il compagno di squadra Mazepin ha chiuso in ultima posizione, non si pu&ograve; non apprezzare la prestazione del giovane figlio d&rsquo;arte tedesco, sopratutto se teniamo conto del livello di competitivit&agrave; della sua monoposto. L&rsquo;augurio, forte e sincero, &egrave; che nel 2022 la Haas possa assicurare sia a Mick che a Mazepin una macchina che possa consentire di mostrare tutto il loro reale potenziale.  QUALIFYING CLASSIFICATION ??@LewisHamilton quickest in qualifying But @ValtteriBottas will start from pole in Istanbul due to his teammate's grid penalty #TurkishGP  #F1 pic.twitter.com/YaMFkU9Lhs &mdash; Formula 1 (@F1) October 9, 2021      STARTING GRID: TURKEY After grid penalties are applied for Lewis Hamilton and Carlos Sainz, here's how the drivers will line up for Sunday's race #TurkishGP  #F1 pic.twitter.com/N5IEkvafDR &mdash; Formula 1 (@F1) October 9, 2021          

Nonostante Hamilton sia stato il pi&ugrave; veloce sar&agrave; il pilota finlandese a partire davanti a tutti, seguito da Verstappen e da un ottimo Leclerc, con l&rsquo;eptacampione inglese della Mercedes undicesimo a causa della sostituzione del motore endotermico.

F1 Turchia: la pole di Bottas e la seconda fila di Leclerc

Un campionato sempre pi&ugrave; appassionante, che entra ora nella sua fase pi&ugrave; calda. A sette gare dalla conclusione, a infiammare il Mondiale di Formula 1 che approda questo fine settimana in Turchia &egrave; (e non potrebbe essere altrimenti) la lotta per il titolo iridato che vede come protagonisti Lewis Hamilton e Max Verstappen. Dopo la vittoria rocambolesca ottenuta nel corso degli ultimi giri in Russia grazie all&rsquo;arrivo della pioggia, l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes &egrave; tornato in testa alla classifica con due punti di vantaggio sul giovane talento olandese della Red Bull, ma al contempo deve affrontare l&rsquo;incognita relativa al quarto motore stagionale, indispensabile per poter concludere la stagione, che costringer&agrave; Hamilton a partire dal fondo dello schieramento. Diventa cos&igrave; fondamentale per il campione inglese individuare quale possa essere la pista giusta per subire la penalizzazione (cause di forza maggiore permettendo): se inizialmente si era parlato proprio di questo fine settimana in Turchia, nelle ultime ore in casa Mercedes starebbe emergendo la possibilit&agrave; di montare ad Hamilton la quarta power unit stagionale o nel weekend del 5-7 Novembre in Messico, o nel weekend del 12-14 Novembre in Brasile su piste che sulla carta dovrebbero essere pi&ugrave; congegnali alla Red Bull. Per quanto riguarda invece la gara in programma questo fine settimana all&rsquo;Istanbul Park difficile capire chi possa essere il favorito: sulla carta Mercedes e Red Bull sembrano quasi partire alla pari. A far pendere la bilancia da una parte o dall&rsquo;altra a questo punto potr&agrave; essere quasi sicuramente o il miglior set up raggiunto rispetto alla squadra avversaria sfruttando le prove libere, o la miglior strategia. Chi sicuramente dovr&agrave; giocoforza sostituire la propria power unit questo fine settimana sar&agrave; Carlos Sainz Jr: come gi&agrave; anticipato dal Team Principal Mattia Binotto al termine della precedente gara in Russia, le indicazioni arrivate dalla monoposto di Charles Leclerc sono state molto positive, cosicch&egrave; anche il pilota spagnolo pur partendo dal fondo dello schieramento per via dell'utilizzo della quarta power unit stagionale potr&agrave; usufruire a partire da questa gara del nuovo motore, in un weekend che vedr&agrave; l&rsquo;assenza di Mattia Binotto (a Maranello per concentrarsi sul lavoro di sviluppo della monoposto 2022), che seguir&agrave; comunque tramite il Remote Garage tutte le sessioni e la gara in costante contatto con la squadra, che questo weekend sar&agrave; quindi guidata dal Ds Laurent Mekies. <h2>La protesta Red Bull e la regolarit&agrave; del plenum del motore Mercedes</h2> Una vera e propria guerra, non solo dentro ma anche fuori dalla pista. La rivalit&agrave; tra Mercedes e Red Bull mai come quest&rsquo;anno per via della maggiore competitivit&agrave; della scuderia di Milton Keynes sembra aver raggiunto dei livelli sempre pi&ugrave; alti: dal passaggio di diversi motoristi Mercedes alla Red Bull Powertrains (la struttura della scuderia di Milton Keynes che si occuper&agrave; fattivamente di produrre dal 2023 la power unit Honda congelata all&rsquo;inizio della prossima stagione) alle proteste reciproche in merito alla flessibilit&agrave; dell&rsquo;ala anteriore/posteriore; passando per i contatti in pista tra Hamilton e Verstappen occorsi a Silverstone e a Monza. Nelle scorse settimane a questi episodi si &egrave; aggiunta una nuova vicenda che ha visto sul banco degli imputati la power unit Mercedes, con la Red Bull che ha inviato una lettera di chiarimento regolamentare alla Federazione chiedendo se l&rsquo;aumento di circa una ventina di cavalli fatto registrare dalla power unit del team tedesco a partire dal Gp di Gran Bretagna in fase di accelerazione fosse o meno regolare, ipotizzando l&rsquo;esistenza di un possibile escamotage atto a raffreddare l&rsquo;aria destinata al plenum del motore, andando cos&igrave; a violare l&rsquo;articolo 5.6.8 del Regolamento tecnico secondo cui l&rsquo;aria destinata al plenum deve essere superiore sulla media del giro di circa dieci gradi rispetto alla temperatura ambiente. Nei giorni scorsi la Federazione ha risposto alla Red Bull sostenendo che i sensori disposti sul plenum del motore della Mercedes non ha trovato nulla di irregolare, per cui la power unit tedesca &egrave; da considerarsi regolare a tutti gli effetti. <h2>Red Bull: livrea speciale ed estensione dell&rsquo;accordo con Honda</h2> A circa un anno di distanza dall&rsquo;annuncio della Honda di lasciare al termine della stagione 2021 il mondo della Formula 1 per proiettarsi verso un futuro pi&ugrave; ecologico con l&rsquo;abbattimento totale dei prodotti legati al carbonio entro il 2050, nel corso della giornata odierna Red Bull e il motorista nipponico hanno ufficialmente annunciato l&rsquo;estensione della propria partnership per i prossimi anni anche in ambiti esterni alla massima serie motoristica. L&rsquo;occasione &egrave; stata la presentazione della livrea speciale (ispirata alla Honda RA272, la prima monoposto di produzione nipponica a conquistare un Gp di Formula 1, per la precisione il Gp del Messico disputato il 24 Ottobre 1965 presso l&rsquo;Autodromo Hermanos Rodriguez di Citt&agrave; del Messico e vinto dal pilota americano Richie Ginther) con cui Red Bull scender&agrave; in pista questo fine settimana. Una livrea pensata inizialmente per il Gp del Giappone, sostituito poi nello stesso slot temporale dal Gp di Turchia. Contestualmente alla livrea Red Bull, la presenza sul retro dell&rsquo;ala posteriore della scritta Arigato in giapponese rivolta alla Honda sia sulla Red Bull che sull&rsquo;Alpha Tauri. Se sul fronte power unit sar&agrave; Honda ad assemblare il motore 2022 destinato a Red Bull e Alpha Tauri, dal 2023 sar&agrave; la nuova struttura Red Bull Powertrains Limited a produrre e a curare la manutenzione dei motori destinati alle squadre del gruppo Red Bull, potendo contare sul prezioso supporto dei tecnici della sede londinese della Honda, i quali si trasferiranno nella sede Red Bull di Milton Keynes agli ordini dell&rsquo;ex tecnico Mercedes Ben Hodgkinson. Previsto inoltre un impegno comune Red Bull e Honda nella formazione dei giovani piloti nipponici da portare ai massimi livelli (sull&rsquo;onda di quanto avvenuto con l&rsquo;attuale pilota AlphaTauri, Yuki Tsunoda, approdato quest&rsquo;anno in Formula 1), cos&igrave; come in altre discipline del motorsport e a livello di marketing. <h2>Istanbul Park: alla ricerca del maggior grip dell&rsquo;asfalto</h2> Scarsissima aderenza in pista, con l&rsquo;impossibilit&agrave; di non scivolare, quasi come se l&rsquo;asfalto fosse bagnato. Questo lo scenario che lo scorso anno si present&ograve; in Turchia ai piloti dopo la scelta (rivelatasi errata da parte degli organizzatori) di riasfaltare il tracciato di Istanbul Park (uno dei circuiti realizzati da Hermann Tilke pi&ugrave; amati ed apprezzati da piloti ed appassionati) poco prima dello svolgimento della gara, ignorando cos&igrave; i consigli della Dromo di Jarno Staffelli, che aveva caldamente sconsigliato di riasfaltare la pista. Una situazione, andata poi a peggiorare con la pioggia, caduta sopratutto tra il sabato e la domenica. Dopo quel brutto episodio di un anno fa gli organizzatori della gara turca sono corsi (com&rsquo;era lecito immaginare) subito ai ripari, e cos&igrave; in vista dell&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno l&rsquo;asfalto (che si presenter&agrave; pi&ugrave; stabile per via del naturale invecchiamento del manto stradale) &egrave; stato trattato con acqua ad alta pressione al fine di garantire il maggior grip possibile. In tal senso, decisive saranno le prime sessioni di prove libere in programma nella giornata di venerd&igrave; per appurare l&rsquo;effettivo miglioramento. <h2>L&rsquo;albo d&rsquo;oro</h2> Con quella in programma domenica saranno 9 le edizioni del Gp di Turchia valide per il Mondiale di Formula 1. Nelle otto edizioni finora svolte, il pilota ad avere ottenuto il maggior numero di pole position &egrave; Felipe Massa (3), seguito a quota 2 da Sebastian Vettel, e a quota 1 da Kimi Raikkonen, da Mark Webber e da Lance Stroll. Per quanto riguarda, invece, i piloti plurivittoriosi, anche in questo caso troviamo in testa Felipe Massa con ben 3 vittorie (2006, 2007 e 2008 con Ferrari), seguito da Lewis Hamilton con due successi (2010 con McLaren, e 2020 con Mercedes). Con una vittoria ciascuno troviamo Kimi Raikkonen (2005 con McLaren), Jenson Button (2009 con Brown Gp), e Sebastian Vettel (2011 con Red Bull). Da segnalare, infine, che quella ottenuta nel 2006 da Felipe Massa all&rsquo;Istanbul Park &egrave; stata la prima vittoria in carriera del pilota brasiliano nella massima serie motoristica. <h2>Assetto della monoposto e gomme Pirelli in Turchia</h2> Una pista molto esigente sugli pneumatici in fatto di trazione, deportanza e carichi laterali: cos&igrave; si presenta l&rsquo;Istanbul Park. La pista, lunga 5538 metri da percorrere 58 volte, &egrave; costituita da 14 curve (8 a sinistra e 6 a destra) oltre a 4 rettilinei, da percorrere in senso antiorario. Apprezzata dai piloti &egrave; la curva 1 che ricorda molto la parte iniziale dell&rsquo;Eau Rouge a Spa-Francorschamps. Particolarmente impegnativa &egrave; la curva 8, un curvone lungo a sinistra che prevede ben quattro diversi punti di corda. Per quanto riguarda il carico aerodinamico, fondamentale &egrave; trovare un buon equilibrio tra i quattro rettilinei e le curve di medio-alta velocit&agrave;: per questo motivo un carico alto potrebbe rappresentare un corretto compromesso. Per quanto riguarda le gomme, Pirelli a differenza dello scorso anno (dove aveva scelto le mescole C1, C2 e C3) ha optato per le mescole C2, C3 e C4. La scelta di uno step pi&ugrave; morbido rispetto al 2020 &egrave; legata in primis ai dati raccolti lo scorso anno. Inoltre, alla luce della maturazione dell&rsquo;asfalto, sottoposto come gi&agrave; detto a un lavoro di ripulitura con un processo di getti d&rsquo;acqua ad alta pressione, la pista dovrebbe presentare un maggiore grip che dovrebbe ben esaltarsi con le mescole di uno step pi&ugrave; morbido selezionate per quest&rsquo;anno da Pirelli. Per quanto riguarda, infine, l&rsquo;allocazione, Pirelli metter&agrave; a disposizione di ciascun pilota 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2. <blockquote class="twitter-tweet"> Istanbul Park in Turkey, with its iconic Turn 8, returns for a second consecutive year to the <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> calendar. Here&rsquo;s everything you need to know. <a href="https://twitter.com/hashtag/TurkishGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#TurkishGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Fit4F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Fit4F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Formula1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Formula1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Pirelli?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Pirelli</a> <a href="https://t.co/M3y8ma5phs">https://t.co/M3y8ma5phs</a> <a href="https://t.co/UlSl5Aox6d">pic.twitter.com/UlSl5Aox6d</a> &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) <a href="https://twitter.com/pirellisport/status/1445021231296696329?ref_src=twsrc%5Etfw">October 4, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Copertura televisiva su Sky e TV8</h2> Il Gp di Turchia verr&agrave; trasmesso in diretta esclusiva sui canali Sky, e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, prove libere (Venerd&igrave; 8 Ottobre alle 10:30 e alle 14 FP1 e FP2; Sabato 9 Ottobre alle 11 la FP3), qualifiche (Sabato 9 Ottobre dalle 14 alle 15) e gara (Domenica 10 Ottobre alle 14) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre). Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato a partire dalle 18:30 (prequalifiche a partire dalle 18) e domenica con inizio a partire dalle 18 (pregara a partire dalle 16:30).

        Un campionato sempre pi&ugrave; appassionante, che entra ora nella sua fase pi&ugrave; calda. A sette gare dalla conclusione, a infiammare il Mondiale di Formula 1 che approda questo fine settimana in Turchia &egrave; (e non potrebbe essere altrimenti) la lotta per il titolo iridato che vede come protagonisti Lewis Hamilton e Max Verstappen. Dopo la vittoria rocambolesca ottenuta nel corso degli ultimi giri in Russia grazie all&rsquo;arrivo della pioggia, l&rsquo;eptacampione del mondo della Mercedes &egrave; tornato in testa alla classifica con due punti di vantaggio sul giovane talento olandese della Red Bull, ma al contempo deve affrontare l&rsquo;incognita relativa al quarto motore stagionale, indispensabile per poter concludere la stagione, che costringer&agrave; Hamilton a partire dal fondo dello schieramento. Diventa cos&igrave; fondamentale per il campione inglese individuare quale possa essere la pista giusta per subire la penalizzazione (cause di forza maggiore permettendo): se inizialmente si era parlato proprio di questo fine settimana in Turchia, nelle ultime ore in casa Mercedes starebbe emergendo la possibilit&agrave; di montare ad Hamilton la quarta power unit stagionale o nel weekend del 5-7 Novembre in Messico, o nel weekend del 12-14 Novembre in Brasile su piste che sulla carta dovrebbero essere pi&ugrave; congegnali alla Red Bull. Per quanto riguarda invece la gara in programma questo fine settimana all&rsquo;Istanbul Park difficile capire chi possa essere il favorito: sulla carta Mercedes e Red Bull sembrano quasi partire alla pari. A far pendere la bilancia da una parte o dall&rsquo;altra a questo punto potr&agrave; essere quasi sicuramente o il miglior set up raggiunto rispetto alla squadra avversaria sfruttando le prove libere, o la miglior strategia. Chi sicuramente dovr&agrave; giocoforza sostituire la propria power unit questo fine settimana sar&agrave; Carlos Sainz Jr: come gi&agrave; anticipato dal Team Principal Mattia Binotto al termine della precedente gara in Russia, le indicazioni arrivate dalla monoposto di Charles Leclerc sono state molto positive, cosicch&egrave; anche il pilota spagnolo pur partendo dal fondo dello schieramento per via dell'utilizzo della quarta power unit stagionale potr&agrave; usufruire a partire da questa gara del nuovo motore, in un weekend che vedr&agrave; l&rsquo;assenza di Mattia Binotto (a Maranello per concentrarsi sul lavoro di sviluppo della monoposto 2022), che seguir&agrave; comunque tramite il Remote Garage tutte le sessioni e la gara in costante contatto con la squadra, che questo weekend sar&agrave; quindi guidata dal Ds Laurent Mekies. La protesta Red Bull e la regolarit&agrave; del plenum del motore Mercedes Una vera e propria guerra, non solo dentro ma anche fuori dalla pista. La rivalit&agrave; tra Mercedes e Red Bull mai come quest&rsquo;anno per via della maggiore competitivit&agrave; della scuderia di Milton Keynes sembra aver raggiunto dei livelli sempre pi&ugrave; alti: dal passaggio di diversi motoristi Mercedes alla Red Bull Powertrains (la struttura della scuderia di Milton Keynes che si occuper&agrave; fattivamente di produrre dal 2023 la power unit Honda congelata all&rsquo;inizio della prossima stagione) alle proteste reciproche in merito alla flessibilit&agrave; dell&rsquo;ala anteriore/posteriore; passando per i contatti in pista tra Hamilton e Verstappen occorsi a Silverstone e a Monza. Nelle scorse settimane a questi episodi si &egrave; aggiunta una nuova vicenda che ha visto sul banco degli imputati la power unit Mercedes, con la Red Bull che ha inviato una lettera di chiarimento regolamentare alla Federazione chiedendo se l&rsquo;aumento di circa una ventina di cavalli fatto registrare dalla power unit del team tedesco a partire dal Gp di Gran Bretagna in fase di accelerazione fosse o meno regolare, ipotizzando l&rsquo;esistenza di un possibile escamotage atto a raffreddare l&rsquo;aria destinata al plenum del motore, andando cos&igrave; a violare l&rsquo;articolo 5.6.8 del Regolamento tecnico secondo cui l&rsquo;aria destinata al plenum deve essere superiore sulla media del giro di circa dieci gradi rispetto alla temperatura ambiente. Nei giorni scorsi la Federazione ha risposto alla Red Bull sostenendo che i sensori disposti sul plenum del motore della Mercedes non ha trovato nulla di irregolare, per cui la power unit tedesca &egrave; da considerarsi regolare a tutti gli effetti.  Red Bull: livrea speciale ed estensione dell&rsquo;accordo con Honda A circa un anno di distanza dall&rsquo;annuncio della Honda di lasciare al termine della stagione 2021 il mondo della Formula 1 per proiettarsi verso un futuro pi&ugrave; ecologico con l&rsquo;abbattimento totale dei prodotti legati al carbonio entro il 2050, nel corso della giornata odierna Red Bull e il motorista nipponico hanno ufficialmente annunciato l&rsquo;estensione della propria partnership per i prossimi anni anche in ambiti esterni alla massima serie motoristica. L&rsquo;occasione &egrave; stata la presentazione della livrea speciale (ispirata alla Honda RA272, la prima monoposto di produzione nipponica a conquistare un Gp di Formula 1, per la precisione il Gp del Messico disputato il 24 Ottobre 1965 presso l&rsquo;Autodromo Hermanos Rodriguez di Citt&agrave; del Messico e vinto dal pilota americano Richie Ginther) con cui Red Bull scender&agrave; in pista questo fine settimana. Una livrea pensata inizialmente per il Gp del Giappone, sostituito poi nello stesso slot temporale dal Gp di Turchia. Contestualmente alla livrea Red Bull, la presenza sul retro dell&rsquo;ala posteriore della scritta Arigato in giapponese rivolta alla Honda sia sulla Red Bull che sull&rsquo;Alpha Tauri. Se sul fronte power unit sar&agrave; Honda ad assemblare il motore 2022 destinato a Red Bull e Alpha Tauri, dal 2023 sar&agrave; la nuova struttura Red Bull Powertrains Limited a produrre e a curare la manutenzione dei motori destinati alle squadre del gruppo Red Bull, potendo contare sul prezioso supporto dei tecnici della sede londinese della Honda, i quali si trasferiranno nella sede Red Bull di Milton Keynes agli ordini dell&rsquo;ex tecnico Mercedes Ben Hodgkinson. Previsto inoltre un impegno comune Red Bull e Honda nella formazione dei giovani piloti nipponici da portare ai massimi livelli (sull&rsquo;onda di quanto avvenuto con l&rsquo;attuale pilota AlphaTauri, Yuki Tsunoda, approdato quest&rsquo;anno in Formula 1), cos&igrave; come in altre discipline del motorsport e a livello di marketing. Istanbul Park: alla ricerca del maggior grip dell&rsquo;asfalto Scarsissima aderenza in pista, con l&rsquo;impossibilit&agrave; di non scivolare, quasi come se l&rsquo;asfalto fosse bagnato. Questo lo scenario che lo scorso anno si present&ograve; in Turchia ai piloti dopo la scelta (rivelatasi errata da parte degli organizzatori) di riasfaltare il tracciato di Istanbul Park (uno dei circuiti realizzati da Hermann Tilke pi&ugrave; amati ed apprezzati da piloti ed appassionati) poco prima dello svolgimento della gara, ignorando cos&igrave; i consigli della Dromo di Jarno Staffelli, che aveva caldamente sconsigliato di riasfaltare la pista. Una situazione, andata poi a peggiorare con la pioggia, caduta sopratutto tra il sabato e la domenica. Dopo quel brutto episodio di un anno fa gli organizzatori della gara turca sono corsi (com&rsquo;era lecito immaginare) subito ai ripari, e cos&igrave; in vista dell&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno l&rsquo;asfalto (che si presenter&agrave; pi&ugrave; stabile per via del naturale invecchiamento del manto stradale) &egrave; stato trattato con acqua ad alta pressione al fine di garantire il maggior grip possibile. In tal senso, decisive saranno le prime sessioni di prove libere in programma nella giornata di venerd&igrave; per appurare l&rsquo;effettivo miglioramento. L&rsquo;albo d&rsquo;oro Con quella in programma domenica saranno 9 le edizioni del Gp di Turchia valide per il Mondiale di Formula 1. Nelle otto edizioni finora svolte, il pilota ad avere ottenuto il maggior numero di pole position &egrave; Felipe Massa (3), seguito a quota 2 da Sebastian Vettel, e a quota 1 da Kimi Raikkonen, da Mark Webber e da Lance Stroll. Per quanto riguarda, invece, i piloti plurivittoriosi, anche in questo caso troviamo in testa Felipe Massa con ben 3 vittorie (2006, 2007 e 2008 con Ferrari), seguito da Lewis Hamilton con due successi (2010 con McLaren, e 2020 con Mercedes). Con una vittoria ciascuno troviamo Kimi Raikkonen (2005 con McLaren), Jenson Button (2009 con Brown Gp), e Sebastian Vettel (2011 con Red Bull). Da segnalare, infine, che quella ottenuta nel 2006 da Felipe Massa all&rsquo;Istanbul Park &egrave; stata la prima vittoria in carriera del pilota brasiliano nella massima serie motoristica. Assetto della monoposto e gomme Pirelli in Turchia Una pista molto esigente sugli pneumatici in fatto di trazione, deportanza e carichi laterali: cos&igrave; si presenta l&rsquo;Istanbul Park. La pista, lunga 5538 metri da percorrere 58 volte, &egrave; costituita da 14 curve (8 a sinistra e 6 a destra) oltre a 4 rettilinei, da percorrere in senso antiorario. Apprezzata dai piloti &egrave; la curva 1 che ricorda molto la parte iniziale dell&rsquo;Eau Rouge a Spa-Francorschamps. Particolarmente impegnativa &egrave; la curva 8, un curvone lungo a sinistra che prevede ben quattro diversi punti di corda. Per quanto riguarda il carico aerodinamico, fondamentale &egrave; trovare un buon equilibrio tra i quattro rettilinei e le curve di medio-alta velocit&agrave;: per questo motivo un carico alto potrebbe rappresentare un corretto compromesso. Per quanto riguarda le gomme, Pirelli a differenza dello scorso anno (dove aveva scelto le mescole C1, C2 e C3) ha optato per le mescole C2, C3 e C4. La scelta di uno step pi&ugrave; morbido rispetto al 2020 &egrave; legata in primis ai dati raccolti lo scorso anno. Inoltre, alla luce della maturazione dell&rsquo;asfalto, sottoposto come gi&agrave; detto a un lavoro di ripulitura con un processo di getti d&rsquo;acqua ad alta pressione, la pista dovrebbe presentare un maggiore grip che dovrebbe ben esaltarsi con le mescole di uno step pi&ugrave; morbido selezionate per quest&rsquo;anno da Pirelli. Per quanto riguarda, infine, l&rsquo;allocazione, Pirelli metter&agrave; a disposizione di ciascun pilota 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2.  Istanbul Park in Turkey, with its iconic Turn 8, returns for a second consecutive year to the #F1 calendar. Here&rsquo;s everything you need to know.  #TurkishGP #Fit4F1 #Formula1 #Pirelli https://t.co/M3y8ma5phs pic.twitter.com/UlSl5Aox6d &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) October 4, 2021    Copertura televisiva su Sky e TV8 Il Gp di Turchia verr&agrave; trasmesso in diretta esclusiva sui canali Sky, e in differita in chiaro su TV8. Andando nello specifico, prove libere (Venerd&igrave; 8 Ottobre alle 10:30 e alle 14 FP1 e FP2; Sabato 9 Ottobre alle 11 la FP3), qualifiche (Sabato 9 Ottobre dalle 14 alle 15) e gara (Domenica 10 Ottobre alle 14) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato a partire dalle 18:30 (prequalifiche a partire dalle 18) e domenica con inizio a partire dalle 18 (pregara a partire dalle 16:30).       

La Formula 1 approda all&rsquo;Istanbul Park per il Gp di Turchia, sedicesima prova del Mondiale 2021.

Formula 1, presentazione Gp Turchia

Una vera e propria novit&agrave; all&rsquo;orizzonte per squadre e piloti. A sostituire nel weekend del 17-19 Novembre il Gp d&rsquo;Australia di Formula 1 (annullato anche quest&rsquo;anno per via delle restrizioni legate al Covid) non sar&agrave; il Gp del Sakhir sulla versione pi&ugrave; corta (gi&agrave; collaudata lo scorso anno) del circuito del Sakhir in Bahrain, ma il Gp del Qatar sul circuito di Losail a Doha. Un circuito inedito per i piloti del Circus, ma non per gli appassionati di motorsport: proprio il circuito di Losail, infatti, ospita dal 2004 la gara inaugurale del Motomondiale, che quasi sempre si svolge sotto la luce dei riflettori per via delle alte temperature. Nel caso della Formula 1 non &egrave; ancora dato sapere se si correr&agrave; di giorno o in notturna: nel caso venisse scelta una gara diurna, nel mese di Novembre le temperature sarebbero piuttosto calde e umide seppur minori rispetto a quelle fatte registrare durante l&rsquo;estate, e oscillerebbero intorno ai 30&deg;, mentre nel caso di una gara in notturna sarebbe lecito immaginarsi una temperatura nell&rsquo;ordine dei 24-25&deg;. Bisogna dire che l&rsquo;accordo stretto tra la Qatar Motor &amp; Motorcycle Federation (nella persona del Presidente Abdulrahman Al-Mannai) e Formula 1 (nella persona del Ceo Stefano Domenicali) non riguarda solamente il calendario 2021, ma prevede la disputa del Gp del Qatar nella massima serie motoristica dal 2023 al 2032 compreso (il prossimo anno non ci sar&agrave; la gara, in quanto il Qatar sar&agrave; impegnato nella preparazione dei Mondiali di Calcio, che si svolgeranno dal 21 Novembre al 18 Dicembre 2022). Per quanto riguarda il circuito che ospiter&agrave; dal 2023 in poi il Gp del Qatar se ne parler&agrave; in un secondo momento, non &egrave; esclusa la possibilit&agrave; che la gara possa venir ospitata su una pista diversa da quella di Losail, magari appositamente costruita per le esigenze del Circus. <blockquote class="twitter-tweet"> BREAKING: F1 will race in Qatar for the first time on 19-21 November Qatar will also join the F1 calendar in a 10-year deal from 2023 ??? ??? ?? ??????<a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/QatarGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#QatarGP</a> <a href="https://t.co/I2EhTIw7KW">pic.twitter.com/I2EhTIw7KW</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1443501010245324803?ref_src=twsrc%5Etfw">September 30, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Alla scoperta del circuito di Losail</h2> Concentrandoci per&ograve; sulla stretta attualit&agrave;, cosa dovranno aspettarsi i piloti una volta che approderanno in Qatar nel weekend del 17-19 Novembre? Come dicevamo prima, il circuito di Losail se da una parte rappresenta una novit&agrave; per il mondo della Formula 1, dall&rsquo;altra &egrave; altrettanto ben conosciuto dagli appassionati del Motomondiale, e di conseguenza della MotoGp, sia perch&eacute; vi ospita l&rsquo;ultima sessione di test precampionato antecedente l&rsquo;inizio del Mondiale, sia la prima gara della stagione (quest&rsquo;anno ha ospitato anche la seconda gara alla luce dell&rsquo;annullamento del Gp della Thailandia causa restizioni Covid). Il circuito, lungo 5380 metri (previsti 57 giri in gara), vedr&agrave; molto probabilmente un&rsquo;unica zona DRS che andr&agrave; dal rettilineo principale fino a curva 1, che rappresenter&agrave; il miglior punto dove poter compiere dei sorpassi. Per il resto, la pista (costituita da 16 curve) dovrebbe presentare una buona aderenza in fatto di grip, mentre forse l&rsquo;incognita pi&ugrave; grande potrebbe essere rappresentata dalla scelta delle gomme, in quanto la pista vede tra curva 12 e curva 14 ben tre curve a destra da effettuare ad alta velocit&agrave; che potrebbero essere particolarmente impegnative per le gomme. Non &egrave; cos&igrave; da escludere che Pirelli possa optare per le mescole C1, C2 e C3, le pi&ugrave; dure tra le mescole 2021. Per quanto riguarda infine i tempi sul giro si prevede secondo le simulazioni diffuse da Formula 1 un tempo medio in qualifica pari a 1 minuto e 22.5 secondi, e per quanto riguarda la gara con serbatoi pieni un tempo medio di circa 1 minuto e 28.6 secondi. <blockquote class="twitter-tweet"> Ride onboard with <a href="https://twitter.com/MotoGP?ref_src=twsrc%5Etfw">@MotoGP</a> ace <a href="https://twitter.com/PeccoBagnaia?ref_src=twsrc%5Etfw">@PeccoBagnaia</a> for a lap around our newest venture, Losail International Circuit x <a href="https://twitter.com/MotoGP?ref_src=twsrc%5Etfw">@MotoGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/QatarGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#QatarGP</a> <a href="https://t.co/nUoB2qPbjj">pic.twitter.com/nUoB2qPbjj</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1443529807480836101?ref_src=twsrc%5Etfw">September 30, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Il botta e risposta tra Amnesty International e Formula 1</h2> Una notizia, l&rsquo;approdo in Qatar della Formula 1 per la stagione 2021 e poi dal 2023 al 2032, che non ha mancato di generare numerosi commenti. Se la Qatar Motor &amp; Motorcycle Federation esprime la massima soddisfazione per l&rsquo;impegno raggiunto, con il Presidente Al-Mannai che ha definito Gioved&igrave; 30 Settembre (data della firma dell&rsquo;accordo) una giornata molto speciale per il Qatar, sottolineando anche l&rsquo;importanza per il suo paese di ospitare nel prossimo decennio sia la Formula 1 che la MotoGp (definiti eventi di punta del motorismo globale), anche Liberty Media (proprietaria della Formula 1) nella persona di Stefano Domenicali (Presidente e Ceo del Circus) ha sottolineato di esser molto lieto di dare il benvenuto al Qatar nel calendario di Formula 1 per questa stagione, e poi a lungo termine dal 2023, sottolineando come il Circus sia stato in grado di adattarsi, riuscendo cos&igrave; a garantire un calendario di 22 gare in un&rsquo;annata piuttosto complicata, al pari del 2020, per via della pandemia. Un accordo, quello tra Formula 1 e Qatar, che per&ograve; non ha mancato di suscitare delle critiche da parte di Amnesty International, che, dopo aver criticato lo scorso anno la scelta del Circus di correre in Arabia Saudita chiedendo al campione del mondo Lewis Hamilton di poter denunciare pubblicamente il comportamento del Paese sul fronte dei diritti umani, nelle scorse ore &egrave; tornata a farsi sentire definendo preoccupante la notizia della collaborazione tra F1 e Qatar, invitando da una parte il Circus a insistere affinch&eacute; tutti i contratti relativi al Gp del Qatar includano dei severi standard relativi alle condizioni lavorative (alla luce degli oltre 6500 operai morti durante la costruzione degli stadi che verranno utilizzati il prossimo anno per il Mondiale a causa delle pessime condizioni di lavoro) e dall&rsquo;altra piloti e scuderie ad affrontare il problema dei diritti umani in Qatar nel periodo antecedente la gara. Non &egrave; mancata la risposta da parte della Formula 1, che in una nota diffusa dalla BBC ha tenuto a precisare che per decenni il Circus ha lavorato duramente per essere una forza positiva ovunque si sia corso, portando benefici economici, sociali e culturali, e che la stessa Formula 1 prende molto seriamente le proprie responsabilit&agrave; sul fronte dei diritti umani, al punto da fissare alti standard etici per le controparti cos&igrave; come per i gruppi collegati alla stessa F1, e che sono sanciti nei contratti, che lo stesso Circus verifica con molta attenzione che vengano rispettati.

        Una vera e propria novit&agrave; all&rsquo;orizzonte per squadre e piloti. A sostituire nel weekend del 17-19 Novembre il Gp d&rsquo;Australia di Formula 1 (annullato anche quest&rsquo;anno per via delle restrizioni legate al Covid) non sar&agrave; il Gp del Sakhir sulla versione pi&ugrave; corta (gi&agrave; collaudata lo scorso anno) del circuito del Sakhir in Bahrain, ma il Gp del Qatar sul circuito di Losail a Doha. Un circuito inedito per i piloti del Circus, ma non per gli appassionati di motorsport: proprio il circuito di Losail, infatti, ospita dal 2004 la gara inaugurale del Motomondiale, che quasi sempre si svolge sotto la luce dei riflettori per via delle alte temperature. Nel caso della Formula 1 non &egrave; ancora dato sapere se si correr&agrave; di giorno o in notturna: nel caso venisse scelta una gara diurna, nel mese di Novembre le temperature sarebbero piuttosto calde e umide seppur minori rispetto a quelle fatte registrare durante l&rsquo;estate, e oscillerebbero intorno ai 30&deg;, mentre nel caso di una gara in notturna sarebbe lecito immaginarsi una temperatura nell&rsquo;ordine dei 24-25&deg;. Bisogna dire che l&rsquo;accordo stretto tra la Qatar Motor &amp; Motorcycle Federation (nella persona del Presidente Abdulrahman Al-Mannai) e Formula 1 (nella persona del Ceo Stefano Domenicali) non riguarda solamente il calendario 2021, ma prevede la disputa del Gp del Qatar nella massima serie motoristica dal 2023 al 2032 compreso (il prossimo anno non ci sar&agrave; la gara, in quanto il Qatar sar&agrave; impegnato nella preparazione dei Mondiali di Calcio, che si svolgeranno dal 21 Novembre al 18 Dicembre 2022). Per quanto riguarda il circuito che ospiter&agrave; dal 2023 in poi il Gp del Qatar se ne parler&agrave; in un secondo momento, non &egrave; esclusa la possibilit&agrave; che la gara possa venir ospitata su una pista diversa da quella di Losail, magari appositamente costruita per le esigenze del Circus.  BREAKING: F1 will race in Qatar for the first time on 19-21 NovemberQatar will also join the F1 calendar in a 10-year deal from 2023??? ??? ?? ??????#F1 #QatarGP pic.twitter.com/I2EhTIw7KW &mdash; Formula 1 (@F1) September 30, 2021    Alla scoperta del circuito di Losail Concentrandoci per&ograve; sulla stretta attualit&agrave;, cosa dovranno aspettarsi i piloti una volta che approderanno in Qatar nel weekend del 17-19 Novembre? Come dicevamo prima, il circuito di Losail se da una parte rappresenta una novit&agrave; per il mondo della Formula 1, dall&rsquo;altra &egrave; altrettanto ben conosciuto dagli appassionati del Motomondiale, e di conseguenza della MotoGp, sia perch&eacute; vi ospita l&rsquo;ultima sessione di test precampionato antecedente l&rsquo;inizio del Mondiale, sia la prima gara della stagione (quest&rsquo;anno ha ospitato anche la seconda gara alla luce dell&rsquo;annullamento del Gp della Thailandia causa restizioni Covid). Il circuito, lungo 5380 metri (previsti 57 giri in gara), vedr&agrave; molto probabilmente un&rsquo;unica zona DRS che andr&agrave; dal rettilineo principale fino a curva 1, che rappresenter&agrave; il miglior punto dove poter compiere dei sorpassi. Per il resto, la pista (costituita da 16 curve) dovrebbe presentare una buona aderenza in fatto di grip, mentre forse l&rsquo;incognita pi&ugrave; grande potrebbe essere rappresentata dalla scelta delle gomme, in quanto la pista vede tra curva 12 e curva 14 ben tre curve a destra da effettuare ad alta velocit&agrave; che potrebbero essere particolarmente impegnative per le gomme. Non &egrave; cos&igrave; da escludere che Pirelli possa optare per le mescole C1, C2 e C3, le pi&ugrave; dure tra le mescole 2021. Per quanto riguarda infine i tempi sul giro si prevede secondo le simulazioni diffuse da Formula 1 un tempo medio in qualifica pari a 1 minuto e 22.5 secondi, e per quanto riguarda la gara con serbatoi pieni un tempo medio di circa 1 minuto e 28.6 secondi.  Ride onboard with @MotoGP ace @PeccoBagnaia for a lap around our newest venture, Losail International Circuit  x @MotoGP #F1 #QatarGP pic.twitter.com/nUoB2qPbjj &mdash; Formula 1 (@F1) September 30, 2021    Il botta e risposta tra Amnesty International e Formula 1 Una notizia, l&rsquo;approdo in Qatar della Formula 1 per la stagione 2021 e poi dal 2023 al 2032, che non ha mancato di generare numerosi commenti. Se la Qatar Motor &amp; Motorcycle Federation esprime la massima soddisfazione per l&rsquo;impegno raggiunto, con il Presidente Al-Mannai che ha definito Gioved&igrave; 30 Settembre (data della firma dell&rsquo;accordo) una giornata molto speciale per il Qatar, sottolineando anche l&rsquo;importanza per il suo paese di ospitare nel prossimo decennio sia la Formula 1 che la MotoGp (definiti eventi di punta del motorismo globale), anche Liberty Media (proprietaria della Formula 1) nella persona di Stefano Domenicali (Presidente e Ceo del Circus) ha sottolineato di esser molto lieto di dare il benvenuto al Qatar nel calendario di Formula 1 per questa stagione, e poi a lungo termine dal 2023, sottolineando come il Circus sia stato in grado di adattarsi, riuscendo cos&igrave; a garantire un calendario di 22 gare in un&rsquo;annata piuttosto complicata, al pari del 2020, per via della pandemia. Un accordo, quello tra Formula 1 e Qatar, che per&ograve; non ha mancato di suscitare delle critiche da parte di Amnesty International, che, dopo aver criticato lo scorso anno la scelta del Circus di correre in Arabia Saudita chiedendo al campione del mondo Lewis Hamilton di poter denunciare pubblicamente il comportamento del Paese sul fronte dei diritti umani, nelle scorse ore &egrave; tornata a farsi sentire definendo preoccupante la notizia della collaborazione tra F1 e Qatar, invitando da una parte il Circus a insistere affinch&eacute; tutti i contratti relativi al Gp del Qatar includano dei severi standard relativi alle condizioni lavorative (alla luce degli oltre 6500 operai morti durante la costruzione degli stadi che verranno utilizzati il prossimo anno per il Mondiale a causa delle pessime condizioni di lavoro) e dall&rsquo;altra piloti e scuderie ad affrontare il problema dei diritti umani in Qatar nel periodo antecedente la gara. Non &egrave; mancata la risposta da parte della Formula 1, che in una nota diffusa dalla BBC ha tenuto a precisare che per decenni il Circus ha lavorato duramente per essere una forza positiva ovunque si sia corso, portando benefici economici, sociali e culturali, e che la stessa Formula 1 prende molto seriamente le proprie responsabilit&agrave; sul fronte dei diritti umani, al punto da fissare alti standard etici per le controparti cos&igrave; come per i gruppi collegati alla stessa F1, e che sono sanciti nei contratti, che lo stesso Circus verifica con molta attenzione che vengano rispettati.       

Sar&agrave; il circuito di Losail ad ospitare dal 17 al 19 Novembre la ventesima gara del Mondiale 2021.

La Formula 1 e l’approdo in Qatar

Una vittoria scontata alla vigilia delle prime prove libere, poi complicatasi maledettamente dopo gli errori commessi nelle qualifiche di ieri, salvo poi rimaterializzarsi negli ultimi giri di una gara che sembrava sempre pi&ugrave; nelle mani di Lando Norris grazie alla pioggia. Lewis Hamilton spezza il tab&ugrave; della centesima vittoria in Formula 1 e lo fa sul circuito di Sochi, che conferma anche quest&rsquo;anno la regola che vede dal 2014 (anno della prima edizione del Gp di Russia) vincente un pilota del team Mercedes con una gara di esperienza che lo aveva visto dopo una prima fase piuttosto complicata con le gomme medie emergere prepotentemente con le gomme dure nel secondo stint di gara arrivando poi a vincere la corsa grazie alla chiamata perfetta della sosta per passare da gomme dure a gomme intermedie, una volta aumentata l&rsquo;intensit&agrave; della pioggia. Alle spalle di Hamilton troviamo al secondo posto la Red Bull di Max Verstappen (autore di una bellissima rimonta, plafonatasi per&ograve; con il passaggio alle gomme medie) e al terzo posto la Ferrari di Carlos Sainz Jr, entrambi al pari di Hamilton abili a sfruttare la chiamata giusta ai box nel passaggio dalle gomme slick alle intermedie. Grande rammarico sia per il pilota McLaren Lando Norris (in testa fino a due giri, giunto settimo), sia per il ferrarista Charles Leclerc (classificatosi quindicesimo, e in lotta per il podio fino a due giri dal termine dopo essere partito 19&deg;): l&rsquo;intensificarsi della pioggia e la mancata sosta ai box per cambiare gomme ha finito con il penalizzarli, ma sarebbe un grave errore guardare solo e unicamente alla classifica finale, senza analizzare la splendida gara da entrambi disputata sull&rsquo;asciutto. <h2>Hamilton e la vittoria d&rsquo;esperienza</h2> Diventare il primo pilota nella storia della Formula 1 ad ottenere 100 vittorie e tornare allo stesso tempo al comando della Classifica Piloti. Lewis Hamilton conquista il Gp di Russia, corso oggi pomeriggio sul circuito di Sochi, rispettando cos&igrave; i pronostici della vigilia che lo volevano vincitore su un circuito sulla carta favorevole alla Mercedes che non a caso dal 2014 vede regolarmente un suo pilota sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Un risultato complicatosi per&ograve; inaspettatamente dopo gli errori commessi ieri in qualifica (il contatto con il muretto all&rsquo;ingresso della pitlane una volta chiamato dalla squadra per passare dalle gomme intermedie alle gomme slick con sostituzione dell&rsquo;ala anteriore, e di conseguenza l&rsquo;impossibilit&agrave; nel migliorare la propria prestazione cronometrica con un solo giro di riscaldamento necessario per trovare la corretta finestra di esercizio della gomma), e che avevano visto nel primo stint di gara un pilota in difficolt&agrave; nel superare la McLaren di Daniel Ricciardo. Dopo la sosta effettuata nel corso del 27&deg; Giro con passaggio dalle gomme medie alle gomme hard, la gara di Hamilton &egrave; decisamente cambiata, con l&rsquo;eptacampione del mondo che improvvisamente &egrave; tornato ad essere quello dei giorni migliori grazie a una Mercedes W12 perfettamente a suo agio con le mescole pi&ugrave; dure, che ha cos&igrave; consentito a Lewis (tornato in pista davanti a Ricciardo) di superare nell&rsquo;ordine Stroll (Aston Martin), Sainz (Ferrari) e Gasly (Alpha Tauri), arrivando nel corso del 38&deg; dei 53 Giri a 1&rdquo;8 dalla McLaren del leader Lando Norris, con il giovane talento del team di Woking che sembrava per&ograve; essere in grado di tenersi alle spalle il pi&ugrave; esperto campione di Stevenage. L&rsquo;arrivo della pioggia e l&rsquo;insistenza della Mercedes nel richiamare Hamilton ai box per passare dalle gomme slick alle gomme intermedie (inizialmente il campione inglese era intenzionato a proseguire con le gomme slick, salvo poi rendersi conto che la scelta del team era quella corretta) hanno finito con il fare la differenza, con Lewis che in un giro ha di fatto recuperato il gap che lo separava da Norris (rimasto in pista con gomme slick e autore di un lungo, che di fatto gli &egrave; costato la gara), e preso la testa della corsa, mantenuta fino al taglio del traguardo. Una vittoria, quella odierna, che consente ad Hamilton di tornare in testa alla Classifica Piloti con due punti di vantaggio su Verstappen, che per&ograve; da qui a fine Mondiale potr&agrave; contare su una power unit nuova (la quarta stagionale), a differenza di Lewis, costretto nelle prossime gare quasi sicuramente a dover punzonare anche lui il quarto motore stagionale. Ecco, quindi, perch&eacute; in casa Mercedes si festeggia indubbiamente la centesima vittoria in carriera (la quinta stagionale) dell&rsquo;eptacampione del mondo, ma al contempo si guarda con un po' di preoccupazione a quel secondo posto conseguito oggi da Max Verstappen su un circuito congegnale pi&ugrave; alla Mercedes che alla Red Bull. Restando in casa Mercedes, da registrare il quinto posto finale di Valtteri Bottas al termine di una gara a dir poco anonima da parte del pilota finlandese, partito diciassettesimo per la sostituzione di alcuni elementi della power unit, ma che di fatto non &egrave; stato in grado di rallentare la rimonta di Verstappen, facendosi passare piuttosto facilmente nel corso del settimo giro. Una gara, quella di Bottas, che in caso normale sarebbe finita abbondantemente fuori dalla zona punti, e che solo l&rsquo;arrivo della pioggia e la corretta chiamata ai box da parte della Mercedes hanno consentito a Valtteri di chiudere in quinta posizione. <h2>Verstappen, un secondo posto che sa di vittoria</h2> Un risultato preziosissimo in chiave iridata. Cos&igrave; si pu&ograve; commentare il secondo posto di Max Verstappen al termine del Gp di Russia. Merito della pioggia che ha sicuramente condizionato gli ultimi giri di gara, ma anche dello stesso pilota olandese, che ha saputo gestire con molta attenzione la sua corsa, indovinando nel finale il momento giusto per passare dalle gomme slick alle intermedie. Partito in ultima posizione, Verstappen nel primo stint di gara con le gomme dure riesce piano piano a trovare il giusto ritmo di gara compiendo numerosi sorpassi, risalendo dopo soli 16 Giri fino al sesto posto, alle spalle dell&rsquo;Alpine di Fernando Alonso, arrivando negli scarichi della monoposto francese nel corso del 24&deg; Giro. Passato alle gomme medie nel corso della 27&deg; tornata, la rimonta di Verstappen sembra plafonarsi al punto che poco prima dell&rsquo;arrivo della pioggia la Red Bull numero 33 viene risorpassata dall&rsquo;Alpine di Alonso, con la Ferrari di Leclerc che si avvicina repentinamente alla monoposto della scuderia di Milton Keynes, destinata sempre pi&ugrave; a chiudere la gara in settima posizione. Con l&rsquo;arrivo della pioggia, per&ograve;, cambia tutto, e, complice una perfetta chiamata ai box e gli errori di Leclerc e Norris rimasti in pista con gomme slick, Verstappen con le intermedie torna a mostrare la sua grande capacit&agrave; di guida sul bagnato, che gli consente di risalire fino al secondo posto finale. Un secondo posto importante anche perch&eacute; con la gara di oggi Verstappen ha di fatto punzonato la quarta power unit stagionale (aggiornata nella batteria) che gli consente di poter guardare ai prossimi gran premi con molta pi&ugrave; tranquillit&agrave; al contrario di un Hamilton che giocoforza dovr&agrave; scontare penalit&agrave; in una delle prossime gare, visto e considerato che le tre power unit attualmente utilizzate difficilmente potranno bastare per poter disputare le rimanenti sette gare. Ecco, quindi, perch&eacute;, pur avendo vinto oggi Hamilton, in prospettiva Verstappen pu&ograve; guardare alle prossime gare con maggiore tranquillit&agrave;. Restando in casa Red Bull, Perez chiude in nona posizione, ma sulla prestazione del pilota messicano (autore di una buona gara sull&rsquo;asciutto) pesa l&rsquo;errore di non esser tornato ai box per montare le gomme intermedie una volta messosi a piovere. <h2>Ferrari: buon terzo posto per Sainz, incomprensione Leclerc-muretto per le intermedie</h2> Una gara agrodolce per la Ferrari. Se da una parte Carlos Sainz Jr conquista un meritatissimo terzo posto al termine del Gp di Russia, dall&rsquo;altra un ottimo Charles Leclerc sull&rsquo;asciutto resta purtroppo fuori dalla zona punti chiudendo quindicesimo dopo una bellissima rimonta che lo aveva portato nelle primissime posizioni a causa di una incomprensione con il muretto box, che lo ha portato a mancare il momento giusto per passare alle gomme intermedie una volta messosi a piovere. Per quanto riguarda Sainz (sopra raffigurato), il pilota spagnolo al via &egrave; stato a dir poco perfetto riuscendo a trovare il giusto varco per sfruttare la scia di Norris, e superare cos&igrave; la McLaren del suo ex compagno di squadra dopo pochissime curve, conquistando cos&igrave; la testa della corsa. Una leadership, quella di Sainz, durata per&ograve; solamente tredici giri: la comparsa del graining sulle gomme anteriori della sua Rossa, purtroppo, ha consentito a Norris di riprendersi la testa della gara, e ha costretto poi il pilota spagnolo a fermarsi ai box dopo soli 18 giri passando alle gomme dure. Se escludiamo i troppi giri passati dietro alla Mercedes di Bottas prima e all&rsquo;Alpha Tauri di Gasly poi, Sainz ha avuto il grande merito di gestire con freddezza la sua gara, riuscendo nel finale a gomme dure praticamente finite a trovare il momento giusto nel passare alle intermedie, rivitalizzando cos&igrave; la sua corsa, e a trovare un podio che di fatto sembrava perduto. Grande dispiacere in casa Ferrari per Charles Leclerc, autore di una bellissima gara di rimonta (a dimostrazione della bont&agrave; della nuova power unit aggiornata nell&rsquo;ERS (che faceva il suo esordio in questa gara), associata al talento del pilota monegasco, abile al via a superare ben cinque monoposto) che lo avrebbe portato con l&rsquo;asciutto quasi sicuramente a conquistare un podio a dir poco miracoloso, ma che la pioggia ha finito con il vanificare. Determinante &egrave; stata purtroppo la mancanza di chiarezza nella comunicazione tra Leclerc e il muretto Ferrari, con il monegasco che voleva rientrare ai box per passare alle intermedie e con il muretto che con la sua scarsa chiarezza di fatto ha finito con il lasciar fuori il monegasco un giro di troppo, risultato poi alla fine decisivo, per via degli errori commessi in curva 2 e in curva 5 per via della troppa acqua presente in pista, che la gomma slick ovviamente non riusciva a smaltire. Comprensibile la delusione a fine gara del pilota monegasco, che per&ograve; non deve assolutamente cancellare quella prima parte di gara corsa sull&rsquo;asciutto che aveva una volta di pi&ugrave; mostrato il suo immenso valore alla guida. <h2>Norris, una sconfitta dal sapore amaro</h2> Essere in testa fino a pochi giri dal termine sull&rsquo;asciutto, salvo poi perdere la gara per non aver accettato il suggerimento del team che lo invitava a fermarsi ai box per passare alle gomme intermedie. Cos&igrave; si pu&ograve; sostanzialmente sintetizzare la corsa di oggi di Lando Norris, classificatosi settimo al termine di una gara che il giovane talento di King&rsquo;s Lynn avrebbe dovuto e potuto vincere. Dopo aver perso al via la testa della corsa a beneficio dell&rsquo;ex compagno di squadra Carlos Sainz Jr, Norris era stato bravissimo a mantenere il contatto con il ferrarista, superandolo nel corso del 13&deg; Giro una volta che il graining aveva cominciato a farsi sentire sulla Rossa numero 55, e mantenendo sopratutto la testa della corsa una volta che nella seconda parte di gara Hamilton con le gomme dure aveva cominciato a mettere profonda pressione sul giovane connazionale. Non sappiamo cosa sarebbe successo se la pioggia non fosse iniziata a cadere, ma le possibilit&agrave; di una prima vittoria di Lando in Formula 1 erano piuttosto alte. <blockquote class="twitter-tweet"> The moment a first <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> win finally slipped away from Lando Norris<a href="https://twitter.com/hashtag/RussianGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#RussianGP</a> <a href="https://t.co/W3ofVyM6Fb">pic.twitter.com/W3ofVyM6Fb</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1442133295123218437?ref_src=twsrc%5Etfw">September 26, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Con la pioggia, per&ograve;, la gara ha cambiato direzione, e il rispondere bruscamente alla richiesta del team di fermarsi ai box per montare le intermedie &egrave; stata pagata purtroppo a carissimo prezzo, con Norris (nominato dai tifosi Driver Of The Day del Gp di Russia) che non solo di fatto ha perso la corsa (chiudendo al settimo posto) con un lungo dopo che Hamilton (su gomme intermedie) aveva rimontato tutto il distacco perso per fare la sosta, ma nel dopogara &egrave; stato richiamato dai commissari per aver tagliato la linea che delimita la corsia d&rsquo;ingresso in pitlane. Come per&ograve; si era gi&agrave; visto dalle immagini televisive, la manovra non era stata premeditata per ottenere un vantaggio, ma involontaria, in quanto con le gomme slick Lando aveva perso il controllo della sua monoposto sulla pista bagnata scivolando in pista , riuscendo solo con il taglio a poter rientrare in corsia box per sostituire le gomme. Da qui, la decisione della Direzione Gara di punire Norris solamente con una reprimenda. Una cosa, comunque, &egrave; certa: se purtroppo oggi in Russia Lando &egrave; costretto a rinunciare a una vittoria che avrebbe sicuramente meritato, il talento del giovane pilota McLaren (autore di una stagione fin qui a dir poco eccellente) non &egrave; assolutamente in discussione, e l&rsquo;appuntamento con la vittoria &egrave; solo e unicamente rimandato. <h2>Le classifiche iridate</h2> Andando ad osservare la Classifica Piloti, Hamilton torna in testa con 246.5 punti, seguito da Max Verstappen a quota 244.5 punti. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 151 punti, seguito da Norris (139), Perez (120), Sainz (112.5), Leclerc (104), Ricciardo (95), Gasly (66), e Alonso (58). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 397.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 364.5 punti. La McLaren resta al terzo posto con 234 punti, seguita dalla Ferrari, a quota 216.5 punti. In quinta posizione troviamo l&rsquo;Alpine con 103 punti, seguita dall&rsquo;Alpha Tauri a quota 84, da Aston Martin (59), Williams (23), e Alfa Romeo (7). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 10 Ottobre, con il Gp di Turchia, con diretta esclusiva su Sky, e differita pomeridiana in chiaro su TV8. <blockquote class="twitter-tweet"> Incredible drama in Sochi <a href="https://twitter.com/hashtag/RussianGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#RussianGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/iRRDiD1DbX">pic.twitter.com/iRRDiD1DbX</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1442121604427878405?ref_src=twsrc%5Etfw">September 26, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        Una vittoria scontata alla vigilia delle prime prove libere, poi complicatasi maledettamente dopo gli errori commessi nelle qualifiche di ieri, salvo poi rimaterializzarsi negli ultimi giri di una gara che sembrava sempre pi&ugrave; nelle mani di Lando Norris grazie alla pioggia. Lewis Hamilton spezza il tab&ugrave; della centesima vittoria in Formula 1 e lo fa sul circuito di Sochi, che conferma anche quest&rsquo;anno la regola che vede dal 2014 (anno della prima edizione del Gp di Russia) vincente un pilota del team Mercedes con una gara di esperienza che lo aveva visto dopo una prima fase piuttosto complicata con le gomme medie emergere prepotentemente con le gomme dure nel secondo stint di gara arrivando poi a vincere la corsa grazie alla chiamata perfetta della sosta per passare da gomme dure a gomme intermedie, una volta aumentata l&rsquo;intensit&agrave; della pioggia. Alle spalle di Hamilton troviamo al secondo posto la Red Bull di Max Verstappen (autore di una bellissima rimonta, plafonatasi per&ograve; con il passaggio alle gomme medie) e al terzo posto la Ferrari di Carlos Sainz Jr, entrambi al pari di Hamilton abili a sfruttare la chiamata giusta ai box nel passaggio dalle gomme slick alle intermedie. Grande rammarico sia per il pilota McLaren Lando Norris (in testa fino a due giri, giunto settimo), sia per il ferrarista Charles Leclerc (classificatosi quindicesimo, e in lotta per il podio fino a due giri dal termine dopo essere partito 19&deg;): l&rsquo;intensificarsi della pioggia e la mancata sosta ai box per cambiare gomme ha finito con il penalizzarli, ma sarebbe un grave errore guardare solo e unicamente alla classifica finale, senza analizzare la splendida gara da entrambi disputata sull&rsquo;asciutto.  Hamilton e la vittoria d&rsquo;esperienza Diventare il primo pilota nella storia della Formula 1 ad ottenere 100 vittorie e tornare allo stesso tempo al comando della Classifica Piloti. Lewis Hamilton conquista il Gp di Russia, corso oggi pomeriggio sul circuito di Sochi, rispettando cos&igrave; i pronostici della vigilia che lo volevano vincitore su un circuito sulla carta favorevole alla Mercedes che non a caso dal 2014 vede regolarmente un suo pilota sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Un risultato complicatosi per&ograve; inaspettatamente dopo gli errori commessi ieri in qualifica (il contatto con il muretto all&rsquo;ingresso della pitlane una volta chiamato dalla squadra per passare dalle gomme intermedie alle gomme slick con sostituzione dell&rsquo;ala anteriore, e di conseguenza l&rsquo;impossibilit&agrave; nel migliorare la propria prestazione cronometrica con un solo giro di riscaldamento necessario per trovare la corretta finestra di esercizio della gomma), e che avevano visto nel primo stint di gara un pilota in difficolt&agrave; nel superare la McLaren di Daniel Ricciardo. Dopo la sosta effettuata nel corso del 27&deg; Giro con passaggio dalle gomme medie alle gomme hard, la gara di Hamilton &egrave; decisamente cambiata, con l&rsquo;eptacampione del mondo che improvvisamente &egrave; tornato ad essere quello dei giorni migliori grazie a una Mercedes W12 perfettamente a suo agio con le mescole pi&ugrave; dure, che ha cos&igrave; consentito a Lewis (tornato in pista davanti a Ricciardo) di superare nell&rsquo;ordine Stroll (Aston Martin), Sainz (Ferrari) e Gasly (Alpha Tauri), arrivando nel corso del 38&deg; dei 53 Giri a 1&rdquo;8 dalla McLaren del leader Lando Norris, con il giovane talento del team di Woking che sembrava per&ograve; essere in grado di tenersi alle spalle il pi&ugrave; esperto campione di Stevenage. L&rsquo;arrivo della pioggia e l&rsquo;insistenza della Mercedes nel richiamare Hamilton ai box per passare dalle gomme slick alle gomme intermedie (inizialmente il campione inglese era intenzionato a proseguire con le gomme slick, salvo poi rendersi conto che la scelta del team era quella corretta) hanno finito con il fare la differenza, con Lewis che in un giro ha di fatto recuperato il gap che lo separava da Norris (rimasto in pista con gomme slick e autore di un lungo, che di fatto gli &egrave; costato la gara), e preso la testa della corsa, mantenuta fino al taglio del traguardo. Una vittoria, quella odierna, che consente ad Hamilton di tornare in testa alla Classifica Piloti con due punti di vantaggio su Verstappen, che per&ograve; da qui a fine Mondiale potr&agrave; contare su una power unit nuova (la quarta stagionale), a differenza di Lewis, costretto nelle prossime gare quasi sicuramente a dover punzonare anche lui il quarto motore stagionale. Ecco, quindi, perch&eacute; in casa Mercedes si festeggia indubbiamente la centesima vittoria in carriera (la quinta stagionale) dell&rsquo;eptacampione del mondo, ma al contempo si guarda con un po' di preoccupazione a quel secondo posto conseguito oggi da Max Verstappen su un circuito congegnale pi&ugrave; alla Mercedes che alla Red Bull. Restando in casa Mercedes, da registrare il quinto posto finale di Valtteri Bottas al termine di una gara a dir poco anonima da parte del pilota finlandese, partito diciassettesimo per la sostituzione di alcuni elementi della power unit, ma che di fatto non &egrave; stato in grado di rallentare la rimonta di Verstappen, facendosi passare piuttosto facilmente nel corso del settimo giro. Una gara, quella di Bottas, che in caso normale sarebbe finita abbondantemente fuori dalla zona punti, e che solo l&rsquo;arrivo della pioggia e la corretta chiamata ai box da parte della Mercedes hanno consentito a Valtteri di chiudere in quinta posizione.  Verstappen, un secondo posto che sa di vittoria Un risultato preziosissimo in chiave iridata. Cos&igrave; si pu&ograve; commentare il secondo posto di Max Verstappen al termine del Gp di Russia. Merito della pioggia che ha sicuramente condizionato gli ultimi giri di gara, ma anche dello stesso pilota olandese, che ha saputo gestire con molta attenzione la sua corsa, indovinando nel finale il momento giusto per passare dalle gomme slick alle intermedie. Partito in ultima posizione, Verstappen nel primo stint di gara con le gomme dure riesce piano piano a trovare il giusto ritmo di gara compiendo numerosi sorpassi, risalendo dopo soli 16 Giri fino al sesto posto, alle spalle dell&rsquo;Alpine di Fernando Alonso, arrivando negli scarichi della monoposto francese nel corso del 24&deg; Giro. Passato alle gomme medie nel corso della 27&deg; tornata, la rimonta di Verstappen sembra plafonarsi al punto che poco prima dell&rsquo;arrivo della pioggia la Red Bull numero 33 viene risorpassata dall&rsquo;Alpine di Alonso, con la Ferrari di Leclerc che si avvicina repentinamente alla monoposto della scuderia di Milton Keynes, destinata sempre pi&ugrave; a chiudere la gara in settima posizione. Con l&rsquo;arrivo della pioggia, per&ograve;, cambia tutto, e, complice una perfetta chiamata ai box e gli errori di Leclerc e Norris rimasti in pista con gomme slick, Verstappen con le intermedie torna a mostrare la sua grande capacit&agrave; di guida sul bagnato, che gli consente di risalire fino al secondo posto finale. Un secondo posto importante anche perch&eacute; con la gara di oggi Verstappen ha di fatto punzonato la quarta power unit stagionale (aggiornata nella batteria) che gli consente di poter guardare ai prossimi gran premi con molta pi&ugrave; tranquillit&agrave; al contrario di un Hamilton che giocoforza dovr&agrave; scontare penalit&agrave; in una delle prossime gare, visto e considerato che le tre power unit attualmente utilizzate difficilmente potranno bastare per poter disputare le rimanenti sette gare. Ecco, quindi, perch&eacute;, pur avendo vinto oggi Hamilton, in prospettiva Verstappen pu&ograve; guardare alle prossime gare con maggiore tranquillit&agrave;. Restando in casa Red Bull, Perez chiude in nona posizione, ma sulla prestazione del pilota messicano (autore di una buona gara sull&rsquo;asciutto) pesa l&rsquo;errore di non esser tornato ai box per montare le gomme intermedie una volta messosi a piovere.  Ferrari: buon terzo posto per Sainz, incomprensione Leclerc-muretto per le intermedie Una gara agrodolce per la Ferrari. Se da una parte Carlos Sainz Jr conquista un meritatissimo terzo posto al termine del Gp di Russia, dall&rsquo;altra un ottimo Charles Leclerc sull&rsquo;asciutto resta purtroppo fuori dalla zona punti chiudendo quindicesimo dopo una bellissima rimonta che lo aveva portato nelle primissime posizioni a causa di una incomprensione con il muretto box, che lo ha portato a mancare il momento giusto per passare alle gomme intermedie una volta messosi a piovere. Per quanto riguarda Sainz (sopra raffigurato), il pilota spagnolo al via &egrave; stato a dir poco perfetto riuscendo a trovare il giusto varco per sfruttare la scia di Norris, e superare cos&igrave; la McLaren del suo ex compagno di squadra dopo pochissime curve, conquistando cos&igrave; la testa della corsa. Una leadership, quella di Sainz, durata per&ograve; solamente tredici giri: la comparsa del graining sulle gomme anteriori della sua Rossa, purtroppo, ha consentito a Norris di riprendersi la testa della gara, e ha costretto poi il pilota spagnolo a fermarsi ai box dopo soli 18 giri passando alle gomme dure. Se escludiamo i troppi giri passati dietro alla Mercedes di Bottas prima e all&rsquo;Alpha Tauri di Gasly poi, Sainz ha avuto il grande merito di gestire con freddezza la sua gara, riuscendo nel finale a gomme dure praticamente finite a trovare il momento giusto nel passare alle intermedie, rivitalizzando cos&igrave; la sua corsa, e a trovare un podio che di fatto sembrava perduto. Grande dispiacere in casa Ferrari per Charles Leclerc, autore di una bellissima gara di rimonta (a dimostrazione della bont&agrave; della nuova power unit aggiornata nell&rsquo;ERS (che faceva il suo esordio in questa gara), associata al talento del pilota monegasco, abile al via a superare ben cinque monoposto) che lo avrebbe portato con l&rsquo;asciutto quasi sicuramente a conquistare un podio a dir poco miracoloso, ma che la pioggia ha finito con il vanificare. Determinante &egrave; stata purtroppo la mancanza di chiarezza nella comunicazione tra Leclerc e il muretto Ferrari, con il monegasco che voleva rientrare ai box per passare alle intermedie e con il muretto che con la sua scarsa chiarezza di fatto ha finito con il lasciar fuori il monegasco un giro di troppo, risultato poi alla fine decisivo, per via degli errori commessi in curva 2 e in curva 5 per via della troppa acqua presente in pista, che la gomma slick ovviamente non riusciva a smaltire. Comprensibile la delusione a fine gara del pilota monegasco, che per&ograve; non deve assolutamente cancellare quella prima parte di gara corsa sull&rsquo;asciutto che aveva una volta di pi&ugrave; mostrato il suo immenso valore alla guida. Norris, una sconfitta dal sapore amaro Essere in testa fino a pochi giri dal termine sull&rsquo;asciutto, salvo poi perdere la gara per non aver accettato il suggerimento del team che lo invitava a fermarsi ai box per passare alle gomme intermedie. Cos&igrave; si pu&ograve; sostanzialmente sintetizzare la corsa di oggi di Lando Norris, classificatosi settimo al termine di una gara che il giovane talento di King&rsquo;s Lynn avrebbe dovuto e potuto vincere. Dopo aver perso al via la testa della corsa a beneficio dell&rsquo;ex compagno di squadra Carlos Sainz Jr, Norris era stato bravissimo a mantenere il contatto con il ferrarista, superandolo nel corso del 13&deg; Giro una volta che il graining aveva cominciato a farsi sentire sulla Rossa numero 55, e mantenendo sopratutto la testa della corsa una volta che nella seconda parte di gara Hamilton con le gomme dure aveva cominciato a mettere profonda pressione sul giovane connazionale. Non sappiamo cosa sarebbe successo se la pioggia non fosse iniziata a cadere, ma le possibilit&agrave; di una prima vittoria di Lando in Formula 1 erano piuttosto alte.  The moment a first #F1 win finally slipped away from Lando Norris#RussianGP pic.twitter.com/W3ofVyM6Fb &mdash; Formula 1 (@F1) September 26, 2021    Con la pioggia, per&ograve;, la gara ha cambiato direzione, e il rispondere bruscamente alla richiesta del team di fermarsi ai box per montare le intermedie &egrave; stata pagata purtroppo a carissimo prezzo, con Norris (nominato dai tifosi Driver Of The Day del Gp di Russia) che non solo di fatto ha perso la corsa (chiudendo al settimo posto) con un lungo dopo che Hamilton (su gomme intermedie) aveva rimontato tutto il distacco perso per fare la sosta, ma nel dopogara &egrave; stato richiamato dai commissari per aver tagliato la linea che delimita la corsia d&rsquo;ingresso in pitlane. Come per&ograve; si era gi&agrave; visto dalle immagini televisive, la manovra non era stata premeditata per ottenere un vantaggio, ma involontaria, in quanto con le gomme slick Lando aveva perso il controllo della sua monoposto sulla pista bagnata scivolando in pista , riuscendo solo con il taglio a poter rientrare in corsia box per sostituire le gomme. Da qui, la decisione della Direzione Gara di punire Norris solamente con una reprimenda. Una cosa, comunque, &egrave; certa: se purtroppo oggi in Russia Lando &egrave; costretto a rinunciare a una vittoria che avrebbe sicuramente meritato, il talento del giovane pilota McLaren (autore di una stagione fin qui a dir poco eccellente) non &egrave; assolutamente in discussione, e l&rsquo;appuntamento con la vittoria &egrave; solo e unicamente rimandato. Le classifiche iridate Andando ad osservare la Classifica Piloti, Hamilton torna in testa con 246.5 punti, seguito da Max Verstappen a quota 244.5 punti. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 151 punti, seguito da Norris (139), Perez (120), Sainz (112.5), Leclerc (104), Ricciardo (95), Gasly (66), e Alonso (58). In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 397.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 364.5 punti. La McLaren resta al terzo posto con 234 punti, seguita dalla Ferrari, a quota 216.5 punti. In quinta posizione troviamo l&rsquo;Alpine con 103 punti, seguita dall&rsquo;Alpha Tauri a quota 84, da Aston Martin (59), Williams (23), e Alfa Romeo (7). Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 10 Ottobre, con il Gp di Turchia, con diretta esclusiva su Sky, e differita pomeridiana in chiaro su TV8.  Incredible drama in Sochi #RussianGP #F1 pic.twitter.com/iRRDiD1DbX &mdash; Formula 1 (@F1) September 26, 2021          

Il campione inglese della Mercedes conquista il Gp di Russia davanti a Max Verstappen (Red Bull) e Carlos Sainz Jr (Ferrari).

Hamilton e la centesima vittoria in Formula 1

La pole che non ti aspetti. Al termine di una giornata pesantemente condizionata dal maltempo (sopratutto in mattinata con la cancellazione della FP3 e delle gare di F2 e F3), a conquistare la pole position del Gp di Russia (quindicesima priva del Mondiale 2021 di Formula 1) non &egrave; n&eacute; la Mercedes, n&eacute; tantomeno Lewis Hamilton, ma a sorpresa la McLaren con al volante un Lando Norris in stato di grazia, seguito da Carlos Sainz Jr (Ferrari) e dal sorprendente George Russell (Williams). Era dal Gp del Brasile 2004 che i tre team storici della Formula 1 non si piazzavano insieme nei primi tre posti di una qualifica: allora a conquistare la pole position era stato Rubens Barrichello (Ferrari), seguito da Juan Pablo Montoya (Williams-BMW), e da Kimi Raikkonen (McLaren-Mercedes). Solamente in quarta posizione troviamo la Mercedes con Lewis Hamilton, autore come vedremo di una serie di errori nel finale di qualifica impensabili per un sette volte campione del mondo, mentre Valtteri Bottas si &egrave; dovuto accontentare solamente del settimo posto. <h2>Lando Norris e la rivincita di Spa</h2> Una squadra in decisa ripresa. Dopo la vittoria di Daniel Ricciardo a Monza, a Sochi &egrave; stato Lando Norris a regalare una nuova soddisfazione alla McLaren conquistando in Russia la sua prima pole in carriera in Formula 1, e riportando cos&igrave; dopo nove anni la McLaren davanti a tutti in qualifica (l&rsquo;ultima pole risaliva infatti al 24 Novembre 2012 e venne conquistata in Brasile da Lewis Hamilton, all&rsquo;ultima gara con il team di Woking prima di approdare in Mercedes). Un vero e proprio risarcimento da parte del destino, perch&eacute; anche in Belgio Norris aveva estremamente ben impressionato in qualifica sul bagnato, salvo poi andare purtroppo ad impattare piuttosto violentemente contro le barriere per via della troppa acqua presente in pista, partendo in griglia dalla nona posizione. In questo caso fondamentale &egrave; stato scendere in pista tra gli ultimi con gomme slick, fare un doppio giro di riscaldamento dando cos&igrave; modo alle gomme soft di trovare la giusta finestra di esercizio e ottenere cos&igrave; il <a href="https://www.youtube.com/watch?v=tib5NDmyn0M" target="_blank" rel="noopener">giro pi&ugrave; veloce (1&rsquo;41&rdquo;993)</a>. Se da una parte il giovane Lando &egrave; felice per la prima pole in carriera conquistata oggi, dall&rsquo;altra &egrave; per&ograve; consapevole del fatto che a Sochi ci sia tanto spazio fino alla prima curva, e che sopratutto in partenza il fatto di essere in pole potrebbe essere uno svantaggio per via della scia offerta a chi insegue (in questo caso Sainz), visto e considerato anche il precedente del 2019 occorso in casa Ferrari, con Sebastian Vettel (terzo in griglia) che nel giro di poche curve conquist&ograve; la testa della gara ai danni del compagno di squadra Charles Leclerc, che partiva dalla pole position. Ecco, quindi, che l&rsquo;obiettivo primario per Norris domani in gara sar&agrave; quello nei limiti del possibile di mantenere la testa della corsa al via, e cercare di ottenere il maggior numero di punti possibili per ampliare il vantaggio sulla Ferrari per quanto riguarda la lotta per il terzo posto in Classifica Costruttori. Se Norris parte in pole position, anche Daniel Ricciardo ha comunque disputato una buona qualifica, conclusa in quinta posizione, nonostante in Q1 abbia ostacolato l&rsquo;Aston Martin di Lance Stroll, costringendo il pilota canadese a rallentare in curva 2 per evitare una possibile collisione. Al termine delle qualifiche la Direzione gara ha convocato per dei chiarimenti il pilota australiano di origini italiane, optando alla fine per una semplice reprimenda nei suoi confronti. <h2>Il miracolo di Sainz</h2> Partire in prima fila e dalla seconda posizione in griglia dopo aver superato la Q2 in decima posizione e per soli 52 millesimi. Una vera e propria impresa, quella di Carlos Sainz Jr, resa possibile grazie al miglioramento delle condizioni della pista, e al conseguente utilizzo nel finale di qualifica della gomma slick. Se con le gomme intermedie la Ferrari numero 55 era apparsa in evidente difficolt&agrave; superando la Q2 con il decimo tempo e con un vantaggio di soli 52 millesimi sulla Aston Martin di Sebastian Vettel e ottenendo nel primo tentativo in Q3 il nono tempo, con il passaggio alle gomme slick (e in particolare alla gomma soft, la mescola C5 portata da Pirelli) la Rossa &egrave; tornata a mostrare il potenziale gi&agrave; intravvisto parzialmente nella giornata di ieri, con Sainz abile a trovare la giusta finestra di esercizio delle gomme scaldandole correttamente, ottenendo cos&igrave; il tempo di 1&rsquo;42&rdquo;510, migliorando di un secondo e mezzo il miglior tempo ottenuto da Hamilton con gomme intermedie (1&rsquo;44&rdquo;050) nel corso del primo run. Tempo, quello di Sainz, migliorato, come detto, da Norris nel corso dell&rsquo;ultimo run, a dimostrazione che nel caso in cui lo spagnolo fosse riuscito ad effettuare l&rsquo;ultimo giro lanciato dopo il giovane talento della McLaren, probabilmente sarebbe stata sua la pole position. In ottica gara la Ferrari pu&ograve; sicuramente fare molto bene visto il discreto passo gara evidenziato nella simulazione svolta nella seconda parte della Q2 corsa ieri, ma la cosa pi&ugrave; importante sar&agrave; fare una buona partenza, e al contempo cercare di conquistare il maggior numero di punti possibili, visto e considerato che Charles Leclerc partir&agrave; dal fondo dello schieramento per via dell&rsquo;utilizzo della quarta power unit stagionale. Eppure, nonostante questo, il pilota monegasco non ha esitato ad effettuare alcune tornate in Q1 anche per fare alcuni giri su pista bagnata (a differenza di Max Verstappen, anch&rsquo;egli alla quarta power unit stagionale, che per&ograve; al contrario di Charles ha preferito non compiere alcun giro lanciato per evitare di correre rischi inutili). L&rsquo;obiettivo che Leclerc si pone per la gara di domani &egrave; di entrare nella top 5, ma calcolando che a Sochi non &egrave; semplice sorpassare, &egrave; pi&ugrave; realistico pensare a un ingresso in zona punti, con il monegasco pronto ad approfittare in qualsiasi momento delle situazioni che si dovessero andare a prospettare. <h2>Il coraggio vincente di Russell</h2> Azzardare per primo il passaggio dalle gomme intermedie a quelle soft. George Russell si conferma ancora una volta un pilota di talento cristallino capace di ottimizzare il rendimento della sua Williams sul bagnato. Era successo a Spa-Francorschamps con il secondo posto in griglia, &egrave; successo nuovamente oggi a Sochi con un preziosissimo terzo posto al termine della qualifica, dopo che il 23enne pilota di King&rsquo;s Lynn era stato anche il primo pilota in top 10 a passare alle gomme slick. Una scelta inizialmente azzardata che con il senno di poi si &egrave; rivelata essere a dir poco vincente. Se all&rsquo;inizio la monoposto tendeva un po' a sbandare comprensibilmente, dopo i primi giri necessari a mandare la gomma in temperatura &egrave; emerso una volta di pi&ugrave; il talento di un pilota che ha saputo ottimizzare sul bagnato la performance di una monoposto, la FW43B, apparsa chiaramente poco competitiva sull&rsquo;asciutto, trovando una buonissima prestazione (1&rsquo;42&rdquo;983), culminata con il terzo posto finale in griglia. Se domani con l&rsquo;assenza della pioggia Russell inevitabilmente perder&agrave; posizioni nel corso delle prime tornate, il giovane talento inglese si &egrave; preso comunque la soddisfazione di mettere la sua FW43B davanti alla W12 di Lewis Hamilton, che affiancher&agrave; dal prossimo anno in Mercedes. <h2>Mercedes: gli errori di Hamilton</h2> Una vera e propria occasione persa. Con Max Verstappen in fondo alla griglia per il punzonamento della quarta power unit stagionale e la Red Bull in evidente difficolt&agrave; con Sergio Perez qualificatosi solo in nona posizione, la Mercedes aveva l&rsquo;occasione pi&ugrave; unica che rara di conquistare l&rsquo;intera prima fila a Sochi in quella che fin dal 2014 rappresenta una sua roccaforte. Un obiettivo a portata di mano vista la miglior performance di Hamilton in Q1, Q2 e nel primo run della Q3, ma che alla fine &egrave; venuto clamorosamente meno nell&rsquo;ultimo tentativo. Quello decisivo. Se George Russell ha saputo individuare il momento giusto per passare dalle gomme intermedie alle gomme soft con la sua Williams, soffrendo inizialmente una volta tornato in pista, salvo poi trovare giro dopo giro una maggiore confidenza, proprio l&rsquo;esitazione della Mercedes nel richiamare i piloti per il cambio gomme &egrave; stato il primo errore di un finale di qualifica assolutamente da dimenticare, perch&eacute; all&rsquo;errore degli strateghi del team tedesco si sono poi aggiunti a sorpresa quelli di Lewis Hamilton, da sempre uno specialista nell&rsquo;affrontare la pista bagnata, ma che oggi a sorpresa &egrave; sembrato essere pi&ugrave; in difficolt&agrave; del solito. Prima l&rsquo;urto al muretto all&rsquo;ingresso della pitlane (con inevitabile sostituzione dell&rsquo;ala anteriore e ritardo di circa una trentina di secondi nel cambiare le gomme a Valtteri Bottas, che stava sopraggiungendo alle spalle di Lewis), poi un testacoda nel corso del giro lanciato (dopo un unico giro di riscaldamento) dovuto allo scarso grip hanno di fatto privato la Mercedes e Lewis Hamilton di una pole che sembrava di fatto acquisita, andando cos&igrave; a complicare non poco i piani in vista della gara di domani. <blockquote class="twitter-tweet"> It was a messy end to Q3 for <a href="https://twitter.com/LewisHamilton?ref_src=twsrc%5Etfw">@LewisHamilton</a> A tangle with the pit wall led to a race against time for his second flying lap, which ended with a bit of a spin <a href="https://twitter.com/hashtag/RussianGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#RussianGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/PaSUmxHDNs">pic.twitter.com/PaSUmxHDNs</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1441811233531854854?ref_src=twsrc%5Etfw">September 25, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Se la Mercedes (visto anche l&rsquo;ottimo passo gara evidenziato nella simulazione del venerd&igrave; pomeriggio nel corso della FP2) si candida con Lewis Hamilton e con Valtteri Bottas (autore di una qualifica incolore, in cui l&rsquo;impossibilit&agrave; di scaldare correttamente le gomme ha sicuramente avuto un peso nel finale di Q3) alla vittoria del Gp di Russia, &egrave; altrettanto ovvio, per&ograve;, che domani al via non saranno consentiti ulteriori sbagli, con Hamilton che dovr&agrave; essere bravo a fare una buona partenza senza prendersi troppi rischi, cercando poi di avere una buona velocit&agrave; di punta per poter cos&igrave; superare sia la Ferrari di Sainz, sia sopratutto la McLaren di Lando Norris, che tante difficolt&agrave; aveva generato nel campione della Mercedes nel corso del Gp d&rsquo;Italia, con il chiaro intento di ottimizzare il numero di punti da acquisire nei confronti del rivale per il titolo mondiale Max Verstappen, costretto a partire dal fondo dello schieramento. <blockquote class="twitter-tweet"> WHAT. A. QUALIFYING. SESSION.<a href="https://twitter.com/hashtag/RussianGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#RussianGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/TjDOBH9Igq">pic.twitter.com/TjDOBH9Igq</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1441753862684102662?ref_src=twsrc%5Etfw">September 25, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <blockquote class="twitter-tweet"> Here's how the drivers will line up at Sochi for Sunday's Russian Grand Prix And it's set up to be a bit of a classic <a href="https://twitter.com/hashtag/RussianGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#RussianGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/MMy52y6vtC">pic.twitter.com/MMy52y6vtC</a> &mdash; Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1441795630754680834?ref_src=twsrc%5Etfw">September 25, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

        La pole che non ti aspetti. Al termine di una giornata pesantemente condizionata dal maltempo (sopratutto in mattinata con la cancellazione della FP3 e delle gare di F2 e F3), a conquistare la pole position del Gp di Russia (quindicesima priva del Mondiale 2021 di Formula 1) non &egrave; n&eacute; la Mercedes, n&eacute; tantomeno Lewis Hamilton, ma a sorpresa la McLaren con al volante un Lando Norris in stato di grazia, seguito da Carlos Sainz Jr (Ferrari) e dal sorprendente George Russell (Williams). Era dal Gp del Brasile 2004 che i tre team storici della Formula 1 non si piazzavano insieme nei primi tre posti di una qualifica: allora a conquistare la pole position era stato Rubens Barrichello (Ferrari), seguito da Juan Pablo Montoya (Williams-BMW), e da Kimi Raikkonen (McLaren-Mercedes). Solamente in quarta posizione troviamo la Mercedes con Lewis Hamilton, autore come vedremo di una serie di errori nel finale di qualifica impensabili per un sette volte campione del mondo, mentre Valtteri Bottas si &egrave; dovuto accontentare solamente del settimo posto. Lando Norris e la rivincita di Spa Una squadra in decisa ripresa. Dopo la vittoria di Daniel Ricciardo a Monza, a Sochi &egrave; stato Lando Norris a regalare una nuova soddisfazione alla McLaren conquistando in Russia la sua prima pole in carriera in Formula 1, e riportando cos&igrave; dopo nove anni la McLaren davanti a tutti in qualifica (l&rsquo;ultima pole risaliva infatti al 24 Novembre 2012 e venne conquistata in Brasile da Lewis Hamilton, all&rsquo;ultima gara con il team di Woking prima di approdare in Mercedes). Un vero e proprio risarcimento da parte del destino, perch&eacute; anche in Belgio Norris aveva estremamente ben impressionato in qualifica sul bagnato, salvo poi andare purtroppo ad impattare piuttosto violentemente contro le barriere per via della troppa acqua presente in pista, partendo in griglia dalla nona posizione. In questo caso fondamentale &egrave; stato scendere in pista tra gli ultimi con gomme slick, fare un doppio giro di riscaldamento dando cos&igrave; modo alle gomme soft di trovare la giusta finestra di esercizio e ottenere cos&igrave; il giro pi&ugrave; veloce (1&rsquo;41&rdquo;993). Se da una parte il giovane Lando &egrave; felice per la prima pole in carriera conquistata oggi, dall&rsquo;altra &egrave; per&ograve; consapevole del fatto che a Sochi ci sia tanto spazio fino alla prima curva, e che sopratutto in partenza il fatto di essere in pole potrebbe essere uno svantaggio per via della scia offerta a chi insegue (in questo caso Sainz), visto e considerato anche il precedente del 2019 occorso in casa Ferrari, con Sebastian Vettel (terzo in griglia) che nel giro di poche curve conquist&ograve; la testa della gara ai danni del compagno di squadra Charles Leclerc, che partiva dalla pole position. Ecco, quindi, che l&rsquo;obiettivo primario per Norris domani in gara sar&agrave; quello nei limiti del possibile di mantenere la testa della corsa al via, e cercare di ottenere il maggior numero di punti possibili per ampliare il vantaggio sulla Ferrari per quanto riguarda la lotta per il terzo posto in Classifica Costruttori. Se Norris parte in pole position, anche Daniel Ricciardo ha comunque disputato una buona qualifica, conclusa in quinta posizione, nonostante in Q1 abbia ostacolato l&rsquo;Aston Martin di Lance Stroll, costringendo il pilota canadese a rallentare in curva 2 per evitare una possibile collisione. Al termine delle qualifiche la Direzione gara ha convocato per dei chiarimenti il pilota australiano di origini italiane, optando alla fine per una semplice reprimenda nei suoi confronti.  Il miracolo di Sainz Partire in prima fila e dalla seconda posizione in griglia dopo aver superato la Q2 in decima posizione e per soli 52 millesimi. Una vera e propria impresa, quella di Carlos Sainz Jr, resa possibile grazie al miglioramento delle condizioni della pista, e al conseguente utilizzo nel finale di qualifica della gomma slick. Se con le gomme intermedie la Ferrari numero 55 era apparsa in evidente difficolt&agrave; superando la Q2 con il decimo tempo e con un vantaggio di soli 52 millesimi sulla Aston Martin di Sebastian Vettel e ottenendo nel primo tentativo in Q3 il nono tempo, con il passaggio alle gomme slick (e in particolare alla gomma soft, la mescola C5 portata da Pirelli) la Rossa &egrave; tornata a mostrare il potenziale gi&agrave; intravvisto parzialmente nella giornata di ieri, con Sainz abile a trovare la giusta finestra di esercizio delle gomme scaldandole correttamente, ottenendo cos&igrave; il tempo di 1&rsquo;42&rdquo;510, migliorando di un secondo e mezzo il miglior tempo ottenuto da Hamilton con gomme intermedie (1&rsquo;44&rdquo;050) nel corso del primo run. Tempo, quello di Sainz, migliorato, come detto, da Norris nel corso dell&rsquo;ultimo run, a dimostrazione che nel caso in cui lo spagnolo fosse riuscito ad effettuare l&rsquo;ultimo giro lanciato dopo il giovane talento della McLaren, probabilmente sarebbe stata sua la pole position. In ottica gara la Ferrari pu&ograve; sicuramente fare molto bene visto il discreto passo gara evidenziato nella simulazione svolta nella seconda parte della Q2 corsa ieri, ma la cosa pi&ugrave; importante sar&agrave; fare una buona partenza, e al contempo cercare di conquistare il maggior numero di punti possibili, visto e considerato che Charles Leclerc partir&agrave; dal fondo dello schieramento per via dell&rsquo;utilizzo della quarta power unit stagionale. Eppure, nonostante questo, il pilota monegasco non ha esitato ad effettuare alcune tornate in Q1 anche per fare alcuni giri su pista bagnata (a differenza di Max Verstappen, anch&rsquo;egli alla quarta power unit stagionale, che per&ograve; al contrario di Charles ha preferito non compiere alcun giro lanciato per evitare di correre rischi inutili). L&rsquo;obiettivo che Leclerc si pone per la gara di domani &egrave; di entrare nella top 5, ma calcolando che a Sochi non &egrave; semplice sorpassare, &egrave; pi&ugrave; realistico pensare a un ingresso in zona punti, con il monegasco pronto ad approfittare in qualsiasi momento delle situazioni che si dovessero andare a prospettare.  Il coraggio vincente di Russell Azzardare per primo il passaggio dalle gomme intermedie a quelle soft. George Russell si conferma ancora una volta un pilota di talento cristallino capace di ottimizzare il rendimento della sua Williams sul bagnato. Era successo a Spa-Francorschamps con il secondo posto in griglia, &egrave; successo nuovamente oggi a Sochi con un preziosissimo terzo posto al termine della qualifica, dopo che il 23enne pilota di King&rsquo;s Lynn era stato anche il primo pilota in top 10 a passare alle gomme slick. Una scelta inizialmente azzardata che con il senno di poi si &egrave; rivelata essere a dir poco vincente. Se all&rsquo;inizio la monoposto tendeva un po' a sbandare comprensibilmente, dopo i primi giri necessari a mandare la gomma in temperatura &egrave; emerso una volta di pi&ugrave; il talento di un pilota che ha saputo ottimizzare sul bagnato la performance di una monoposto, la FW43B, apparsa chiaramente poco competitiva sull&rsquo;asciutto, trovando una buonissima prestazione (1&rsquo;42&rdquo;983), culminata con il terzo posto finale in griglia. Se domani con l&rsquo;assenza della pioggia Russell inevitabilmente perder&agrave; posizioni nel corso delle prime tornate, il giovane talento inglese si &egrave; preso comunque la soddisfazione di mettere la sua FW43B davanti alla W12 di Lewis Hamilton, che affiancher&agrave; dal prossimo anno in Mercedes.  Mercedes: gli errori di Hamilton Una vera e propria occasione persa. Con Max Verstappen in fondo alla griglia per il punzonamento della quarta power unit stagionale e la Red Bull in evidente difficolt&agrave; con Sergio Perez qualificatosi solo in nona posizione, la Mercedes aveva l&rsquo;occasione pi&ugrave; unica che rara di conquistare l&rsquo;intera prima fila a Sochi in quella che fin dal 2014 rappresenta una sua roccaforte. Un obiettivo a portata di mano vista la miglior performance di Hamilton in Q1, Q2 e nel primo run della Q3, ma che alla fine &egrave; venuto clamorosamente meno nell&rsquo;ultimo tentativo. Quello decisivo. Se George Russell ha saputo individuare il momento giusto per passare dalle gomme intermedie alle gomme soft con la sua Williams, soffrendo inizialmente una volta tornato in pista, salvo poi trovare giro dopo giro una maggiore confidenza, proprio l&rsquo;esitazione della Mercedes nel richiamare i piloti per il cambio gomme &egrave; stato il primo errore di un finale di qualifica assolutamente da dimenticare, perch&eacute; all&rsquo;errore degli strateghi del team tedesco si sono poi aggiunti a sorpresa quelli di Lewis Hamilton, da sempre uno specialista nell&rsquo;affrontare la pista bagnata, ma che oggi a sorpresa &egrave; sembrato essere pi&ugrave; in difficolt&agrave; del solito. Prima l&rsquo;urto al muretto all&rsquo;ingresso della pitlane (con inevitabile sostituzione dell&rsquo;ala anteriore e ritardo di circa una trentina di secondi nel cambiare le gomme a Valtteri Bottas, che stava sopraggiungendo alle spalle di Lewis), poi un testacoda nel corso del giro lanciato (dopo un unico giro di riscaldamento) dovuto allo scarso grip hanno di fatto privato la Mercedes e Lewis Hamilton di una pole che sembrava di fatto acquisita, andando cos&igrave; a complicare non poco i piani in vista della gara di domani.  It was a messy end to Q3 for @LewisHamiltonA tangle with the pit wall led to a race against time for his second flying lap, which ended with a bit of a spin #RussianGP #F1 pic.twitter.com/PaSUmxHDNs &mdash; Formula 1 (@F1) September 25, 2021    Se la Mercedes (visto anche l&rsquo;ottimo passo gara evidenziato nella simulazione del venerd&igrave; pomeriggio nel corso della FP2) si candida con Lewis Hamilton e con Valtteri Bottas (autore di una qualifica incolore, in cui l&rsquo;impossibilit&agrave; di scaldare correttamente le gomme ha sicuramente avuto un peso nel finale di Q3) alla vittoria del Gp di Russia, &egrave; altrettanto ovvio, per&ograve;, che domani al via non saranno consentiti ulteriori sbagli, con Hamilton che dovr&agrave; essere bravo a fare una buona partenza senza prendersi troppi rischi, cercando poi di avere una buona velocit&agrave; di punta per poter cos&igrave; superare sia la Ferrari di Sainz, sia sopratutto la McLaren di Lando Norris, che tante difficolt&agrave; aveva generato nel campione della Mercedes nel corso del Gp d&rsquo;Italia, con il chiaro intento di ottimizzare il numero di punti da acquisire nei confronti del rivale per il titolo mondiale Max Verstappen, costretto a partire dal fondo dello schieramento.  WHAT. A. QUALIFYING. SESSION.#RussianGP #F1 pic.twitter.com/TjDOBH9Igq &mdash; Formula 1 (@F1) September 25, 2021            Here's how the drivers will line up at Sochi for Sunday's Russian Grand Prix And it's set up to be a bit of a classic #RussianGP #F1 pic.twitter.com/MMy52y6vtC &mdash; Formula 1 (@F1) September 25, 2021          

Il giovane talento della McLaren conquista la pole position del Gp di Russia davanti a Carlos Sainz Jr (Ferrari) e a George Russell (Williams).

F1 Russia: Lando Norris e la prima pole in carriera

Un weekend con l&rsquo;incognita del meteo. La Formula 1 dopo la gara emozionante di Monza torna in pista, e lo fa in Russia su quella che sar&agrave; la penultima apparizione sul circuito di Sochi (dal 2023, infatti, il Gp di Russia si sposter&agrave; a San Pietroburgo sul circuito dell&rsquo;Igora Drive, costruito nel 2016, e alle prese in questi giorni con l&rsquo;inizio dei lavori di ampliamento della pista, necessari per ospitare il Circus). A tenere banco in queste ore, per&ograve;, non &egrave; tanto il duello tra Hamilton e Verstappen per il titolo mondiale (a maggior ragione dopo il contatto tra i due occorso a Monza, con l&rsquo;inglese di fatto salvato dall&rsquo;Halo), quanto le condizioni meteo. Se le precedenti edizioni del Gp di Russia avevano visto la presenza del sole, questo fine settimana lo scenario che si presenter&agrave; ai piloti e alle squadre sar&agrave; diverso. Da giorni, infatti, a Sochi sta piovendo piuttosto copiosamente, e la foto sottoraffigurata diffusa dal team Carlin (militante in F2 e F3) con il paddock completamente allagato spaventa non poco, alla luce sopratutto delle ultime previsioni meteo, che darebbero venerd&igrave; come giorno di tregua, ma sabato e domenica all&rsquo;insegna del maltempo (con pioggia al sabato prevista al 100%, e la domenica al 77%), in un weekend che vedr&agrave; peraltro la disputa di Formula 1, F2 e F3. Il rischio di un Belgio bis (con la gara annullata a causa delle difficili condizioni meteo, che impedivano alle monoposto di poter realmente scendere in pista) allo stato attuale purtroppo non &egrave; da escludere anche in virt&ugrave; del fatto che il circuito di Sochi a differenza di quello belga di Spa-Francorschamps non presenta dei sistemi di drenaggio per l&rsquo;acqua piovana. L&rsquo;auspicio &egrave; che alla fine le condizioni meteo reali siano migliori di quelle attualmente previste, in modo da poter consentire alle monoposto di poter scendere in pista nelle migliori condizioni di sicurezza possibili, e al contempo di poter regalare agli appassionati e al pubblico presente un grandissimo spettacolo. <h2>I temi della gara</h2> Dando per scontato lo svolgimento della gara, non c&rsquo;&egrave; dubbio che ancora una volta gli occhi di tutti saranno rivolti verso i due contendenti per il titolo mondiale: Lewis Hamilton e Max Verstappen. Sulla carta la Mercedes parte chiaramente come favorita su una pista come quella di Sochi che di fatto pu&ograve; tranquillamente essere considerata come una roccaforte del team tedesco: come vedremo diffusamente pi&ugrave; avanti nell&rsquo;albo d&rsquo;oro, dalla prima edizione del Gp di Russia datata 2014 ad oggi ha sempre vinto un pilota Mercedes, con Hamilton in testa con ben 4 successi, seguito da Valtteri Bottas a quota 2, ma che sarebbero potuti essere tre, se nel 2018 il pilota finlandese non fosse stato costretto con un team radio a cedere la sua vittoria a Lewis. Ecco, quindi, perch&eacute; la vittoria del Gp di Russia dovrebbe sostanzialmente essere una lotta a due tra Hamilton e Bottas. La Red Bull affida le sue speranze a Sergio Perez, in quanto Verstappen (penalizzato gi&agrave; di tre posizioni in griglia di partenza per via dell&rsquo;incidente con Hamilton a Monza), potrebbe addirittura partire dal fondo dello schieramento nel caso in cui la scuderia di Milton Keynes decidesse di punzonare la quarta power unit stagionale. Una decisione in tal senso verr&agrave; presa solo dopo le qualifiche, in base all&rsquo;andamento del weekend. Per quanto riguarda la lotta per il terzo posto in Classifica Costruttori, sulla carta la McLaren dovrebbe essere favorita nei confronti della Ferrari alla luce anche del fatto che la scuderia di Maranello potr&agrave; schierare solo Sainz a battagliare con i due portacolori del team di Woking, Ricciardo e Norris, alla luce della decisione di anticipare sulla monoposto di Leclerc il nuovo motore aggiornato (con conseguente partenza dal fondo dello schieramento per via della quarta power unit stagionale). Sorte che probabilmente capiter&agrave; a Sainz o nella prossima gara in programma il 10 Ottobre in Turchia o nella gara successiva negli States, ma che in cambio potrebbe assicurare alla Rossa una nuova power unit dotata di quasi una decina di cavalli in pi&ugrave; rispetto alla specifica attualmente utilizzata. <h2>Power unit: gli aggiornamenti di Red Bull e Ferrari</h2> Disputare l&rsquo;ultima parte di stagione con una maggiore quantit&agrave; di cavalli rispetto alla specifica attualmente in uso. Questo l&rsquo;obiettivo di Red Bull e Ferrari in vista del rush finale di campionato ma anche in prospettiva 2022, quando i motori verranno congelati fino a fine 2024. Per quanto riguarda Red Bull la nuova power unit (da capire se verr&agrave; utilizzata da Verstappen gi&agrave; questo fine settimana in Russia o no) prevede l&rsquo;introduzione di una nuova batteria, sviluppata all&rsquo;interno di un progetto che ha richiesto diversi anni di lavoro, e che consta in un miglioramento dell&rsquo;efficienza energetica associata a una significativa riduzione di peso. Una soluzione prevista inizialmente per il 2022, e che l&rsquo;addio Honda a fine stagione ha di fatto anticipato, con il motorista nipponico che ha gi&agrave; annunciato che user&agrave; questa nuova batteria anche in futuro sulle auto stradali ad emissioni zero. In casa Ferrari, invece, la nuova power unit (la quarta stagionale) che Leclerc monter&agrave; questo fine settimana a Sochi presenter&agrave; l&rsquo;ERS omologato 2021 con miglioramenti del recupero dell&rsquo;energia, con una migliore efficienza, ma anche un minor peso. Nel caso del pilota monegasco &egrave; stato preferito far debuttare la nuova power unit a Sochi per motivi precauzionali, visto e considerato che Charles stava ancora usando il pacco batterie rimasto danneggiato dopo l&rsquo;incidente con l&rsquo;Aston Martin di Lance Stroll in Ungheria. Per quanto riguarda invece Carlos Sainz Jr, la nuova power unit dovrebbe debuttare in Turchia o ad Austin, valutando il giusto compromesso tra competitivit&agrave; ed impatto della penalizzazione. Per quanto riguarda, infine, la potenza, si parla di un miglioramento di poco meno di dieci cavalli, anche se in casa Ferrari questo aggiornamento viene considerato a dir poco strategico in vista della power unit 2022, l&rsquo;ultima, come sopra scritto, prima del congelamento dei motori fino al 2024. <h2>Mercato piloti: la conferma di Schumacher e Mazepin in Haas per il 2022</h2> Una notizia sostanzialmente attesa. Dopo che la scorsa settimana l&rsquo;Aston Martin aveva confermato per il 2022 sia Lance Stroll che il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, oggi &egrave; stata la volta della Haas confermare Mick Schumacher e Nikita Mazepin per la prossima stagione. Dopo una prima annata sostanzialmente di apprendistato come quella corrente, l&rsquo;obiettivo di entrambi i piloti per il 2022 &egrave; quello di poter contare su una monoposto maggiormente competitiva che possa consentire loro di poter crescere in una categoria piuttosto impegnativa qual &egrave; la stessa Formula 1. <blockquote class="twitter-tweet"> We are delighted to confirm that <a href="https://twitter.com/SchumacherMick?ref_src=twsrc%5Etfw">@SchumacherMick</a> and <a href="https://twitter.com/nikita_mazepin?ref_src=twsrc%5Etfw">@nikita_mazepin</a> will continue as our driver line-up in 2022 <a href="https://twitter.com/hashtag/HaasF1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#HaasF1</a> <a href="https://t.co/EBcacDLfuC">pic.twitter.com/EBcacDLfuC</a> &mdash; Haas F1 Team (@HaasF1Team) <a href="https://twitter.com/HaasF1Team/status/1440955782774804480?ref_src=twsrc%5Etfw">September 23, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>L'albo d&rsquo;oro</h2> Quella di domenica sar&agrave; l&rsquo;ottava edizione del Gp di Russia valida per il Mondiale di Formula 1. Una gara, quella in programma fino al prossimo anno a Sochi (dal 2023 il Gp di Russia si sposter&agrave; a San Pietroburgo sul circuito dell&rsquo;Igora Drive) fortemente voluta nel 2014 da Bernie Ecclestone in occasione del centenario del Gran Premio Automobilistico di Russia che si corse nel biennio 1913-1914 sul circuito di San Pietroburgo. Nelle sette edizioni finora disputate, il Gp di Russia ha visto sostanzialmente un predominio da parte della Mercedes. Se in qualifica la Ferrari &egrave; riuscita nel 2017 a limitare seppur in minima parte questo predominio conquistando l'intera prima fila con Sebastian Vettel davanti a Kimi Raikkonen e nel 2019 con la pole firmata da Charles Leclerc, la gara ha sempre visto vincere un pilota Mercedes. Uno dei maggiori interpreti della pista di Sochi sopratutto negli ultimi anni &egrave; stato senza ombra di dubbio Valtteri Bottas. Dopo aver vinto nel 2017 grazie a un ottimo scatto al via e all'effetto scia che gli consent&igrave; di superare rispettivamente le Rosse di Raikkonen e di Vettel, ed aver ceduto nel 2018 la vittoria al compagno di squadra Lewis Hamilton dopo esser stato a lungo in testa, nel 2019 pur arrivando secondo, ha saputo difendersi dal ritorno di Leclerc. Lo scorso anno, infine, Bottas &egrave; tornato a vincere il Gp di Russia con 7&rdquo;729 sulla Red Bull di Max Verstappen, e con 22&rdquo;729 su Hamilton, penalizzato con una doppia penalit&agrave; da cinque secondi l&rsquo;una da scontare ai box (cosa effettuata nel corso dell&rsquo;unica sosta, avvenuta nel corso del 16&deg; Giro) per aver effettuato due prove di partenza in delle zone non previste dalla Direzione Gara. Ricapitolando, quindi, nelle sette edizioni finora disputate del Gp di Russia i piloti ad aver conquistato il maggior numero di pole position sono Nico Rosberg e Lewis Hamilton (2), seguiti da Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e Charles Leclerc, con una pole a testa. Per quanto riguarda i piloti plurivittoriosi, l'albo d'oro presenta solo ed esclusivamente piloti Mercedes, con Hamilton in testa con quattro successi (2014,2015, 2018 e 2019), seguito da Valtteri Bottas con due successi (2017 e 2020), e da Nico Rosberg con un successo nel 2016. <h2>Assetto della monoposto e gomme Pirelli in Russia</h2> Un circuito piuttosto ostico per quanto riguarda le temperature delle gomme. Cos&igrave; si presenta il circuito di Sochi, progettato dall'ingegnere tedesco Hermann Tilke ed inaugurato nel 2014, anno della prima edizione del Gp di Russia. Lungo le 18 curve che costituiscono la pista, infatti i piloti sono chiamati da una parte a mandare correttamente in temperatura le gomme anteriori, e dall'altra ad evitare che quelle posteriori vadano in surriscaldamento. Importante sar&agrave; quindi comprendere subito in pista fin dalla prima sessione di prove libere il corretto funzionamento delle gomme. Per quanto riguarda la pista, se il primo settore presenta dei lunghi rettilinei (occhio in particolare alla curva 3, in quanto &egrave; la curva con pi&ugrave; alto raggio del Mondiale (ben 180&deg;) che i piloti affrontano in piena velocit&agrave;, e che in passato &egrave; stata oggetto di sorpassi, ma anche di incidenti (vedi quanto successo a Sebastian Vettel, spinto fuori pista in quel tratto nel 2016 dalla Red Bull di Daniil Kvyat)), &egrave; altrettanto vero che il secondo e sopratutto terzo settore presentano delle curve lente a 90&deg; in cui la trazione assume un ruolo fondamentale. Se a questo aggiungiamo anche le frenate piuttosto impegnative presenti all'altezza di curva 5 e curva 14, ne consegue che la tendenza su questa pista &egrave; quella di usare un carico aerodinamico medio-alto, in modo da poter contare su una buona velocit&agrave; di punta sui rettilinei e al contempo contare su un buon grip sulle curve lente, come anche su una frenata piuttosto stabile nei punti pi&ugrave; impegnativi. Per questo riguarda le gomme, anche quest&rsquo;anno la Pirelli ha portato in Russia le mescole C3, C4 e C5, ribadendo cos&igrave; la scelta fatta lo scorso anno, alla luce anche dell&rsquo;evoluzione della superficie dell&rsquo;asfalto, in maturazione rispetto a quando era stata posata quasi un decennio fa, e che rende la pista di Sochi a bassa intensit&agrave;. Ogni pilota nel corso del fine settimana avr&agrave; pertanto a disposizione 8 set di gomme morbide C5, 3 set di gomme medie C4, e 2 set di gomme dure C3. <blockquote class="twitter-tweet"> All set for Russia: the full compliment of <a href="https://twitter.com/F1?ref_src=twsrc%5Etfw">@F1</a>, <a href="https://twitter.com/Formula2?ref_src=twsrc%5Etfw">@Formula2</a> and <a href="https://twitter.com/FIAFormula3?ref_src=twsrc%5Etfw">@FIAFormula3</a> take place at the Sochi Autodrom this weekend. <a href="https://twitter.com/hashtag/Fit4F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Fit4F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Formula1?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Formula1</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F2?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F2</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Formula2?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Formula2</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F3?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#F3</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Formula3?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Formula3</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/RussianGP?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#RussianGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Pirelli?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Pirelli</a> <a href="https://t.co/IKRwV5pFhW">https://t.co/IKRwV5pFhW</a> <a href="https://t.co/1SvxpvIeaz">pic.twitter.com/1SvxpvIeaz</a> &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) <a href="https://twitter.com/pirellisport/status/1439957194829672452?ref_src=twsrc%5Etfw">September 20, 2021</a></blockquote> <script async="" src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> <h2>Copertura televisiva su Sky e TV8</h2> Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (Venerd&igrave; 24 Settembre alle 10:30 e alle 14 FP1 e FP2; Sabato 25 Settembre alle 11 la FP3), qualifiche (Sabato 25 Settembre dalle 14 alle 15) e gara (Domenica 26 Settembre alle 14) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre). Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato a partire dalle 18:30 (prequalifiche a partire dalle 18) e domenica con inizio a partire dalle 18 (pregara a partire dalle 16:30).

        Un weekend con l&rsquo;incognita del meteo. La Formula 1 dopo la gara emozionante di Monza torna in pista, e lo fa in Russia su quella che sar&agrave; la penultima apparizione sul circuito di Sochi (dal 2023, infatti, il Gp di Russia si sposter&agrave; a San Pietroburgo sul circuito dell&rsquo;Igora Drive, costruito nel 2016, e alle prese in questi giorni con l&rsquo;inizio dei lavori di ampliamento della pista, necessari per ospitare il Circus). A tenere banco in queste ore, per&ograve;, non &egrave; tanto il duello tra Hamilton e Verstappen per il titolo mondiale (a maggior ragione dopo il contatto tra i due occorso a Monza, con l&rsquo;inglese di fatto salvato dall&rsquo;Halo), quanto le condizioni meteo. Se le precedenti edizioni del Gp di Russia avevano visto la presenza del sole, questo fine settimana lo scenario che si presenter&agrave; ai piloti e alle squadre sar&agrave; diverso. Da giorni, infatti, a Sochi sta piovendo piuttosto copiosamente, e la foto sottoraffigurata diffusa dal team Carlin (militante in F2 e F3) con il paddock completamente allagato spaventa non poco, alla luce sopratutto delle ultime previsioni meteo, che darebbero venerd&igrave; come giorno di tregua, ma sabato e domenica all&rsquo;insegna del maltempo (con pioggia al sabato prevista al 100%, e la domenica al 77%), in un weekend che vedr&agrave; peraltro la disputa di Formula 1, F2 e F3. Il rischio di un Belgio bis (con la gara annullata a causa delle difficili condizioni meteo, che impedivano alle monoposto di poter realmente scendere in pista) allo stato attuale purtroppo non &egrave; da escludere anche in virt&ugrave; del fatto che il circuito di Sochi a differenza di quello belga di Spa-Francorschamps non presenta dei sistemi di drenaggio per l&rsquo;acqua piovana. L&rsquo;auspicio &egrave; che alla fine le condizioni meteo reali siano migliori di quelle attualmente previste, in modo da poter consentire alle monoposto di poter scendere in pista nelle migliori condizioni di sicurezza possibili, e al contempo di poter regalare agli appassionati e al pubblico presente un grandissimo spettacolo. I temi della gara Dando per scontato lo svolgimento della gara, non c&rsquo;&egrave; dubbio che ancora una volta gli occhi di tutti saranno rivolti verso i due contendenti per il titolo mondiale: Lewis Hamilton e Max Verstappen. Sulla carta la Mercedes parte chiaramente come favorita su una pista come quella di Sochi che di fatto pu&ograve; tranquillamente essere considerata come una roccaforte del team tedesco: come vedremo diffusamente pi&ugrave; avanti nell&rsquo;albo d&rsquo;oro, dalla prima edizione del Gp di Russia datata 2014 ad oggi ha sempre vinto un pilota Mercedes, con Hamilton in testa con ben 4 successi, seguito da Valtteri Bottas a quota 2, ma che sarebbero potuti essere tre, se nel 2018 il pilota finlandese non fosse stato costretto con un team radio a cedere la sua vittoria a Lewis. Ecco, quindi, perch&eacute; la vittoria del Gp di Russia dovrebbe sostanzialmente essere una lotta a due tra Hamilton e Bottas. La Red Bull affida le sue speranze a Sergio Perez, in quanto Verstappen (penalizzato gi&agrave; di tre posizioni in griglia di partenza per via dell&rsquo;incidente con Hamilton a Monza), potrebbe addirittura partire dal fondo dello schieramento nel caso in cui la scuderia di Milton Keynes decidesse di punzonare la quarta power unit stagionale. Una decisione in tal senso verr&agrave; presa solo dopo le qualifiche, in base all&rsquo;andamento del weekend. Per quanto riguarda la lotta per il terzo posto in Classifica Costruttori, sulla carta la McLaren dovrebbe essere favorita nei confronti della Ferrari alla luce anche del fatto che la scuderia di Maranello potr&agrave; schierare solo Sainz a battagliare con i due portacolori del team di Woking, Ricciardo e Norris, alla luce della decisione di anticipare sulla monoposto di Leclerc il nuovo motore aggiornato (con conseguente partenza dal fondo dello schieramento per via della quarta power unit stagionale). Sorte che probabilmente capiter&agrave; a Sainz o nella prossima gara in programma il 10 Ottobre in Turchia o nella gara successiva negli States, ma che in cambio potrebbe assicurare alla Rossa una nuova power unit dotata di quasi una decina di cavalli in pi&ugrave; rispetto alla specifica attualmente utilizzata. Power unit: gli aggiornamenti di Red Bull e Ferrari Disputare l&rsquo;ultima parte di stagione con una maggiore quantit&agrave; di cavalli rispetto alla specifica attualmente in uso. Questo l&rsquo;obiettivo di Red Bull e Ferrari in vista del rush finale di campionato ma anche in prospettiva 2022, quando i motori verranno congelati fino a fine 2024. Per quanto riguarda Red Bull la nuova power unit (da capire se verr&agrave; utilizzata da Verstappen gi&agrave; questo fine settimana in Russia o no) prevede l&rsquo;introduzione di una nuova batteria, sviluppata all&rsquo;interno di un progetto che ha richiesto diversi anni di lavoro, e che consta in un miglioramento dell&rsquo;efficienza energetica associata a una significativa riduzione di peso. Una soluzione prevista inizialmente per il 2022, e che l&rsquo;addio Honda a fine stagione ha di fatto anticipato, con il motorista nipponico che ha gi&agrave; annunciato che user&agrave; questa nuova batteria anche in futuro sulle auto stradali ad emissioni zero. In casa Ferrari, invece, la nuova power unit (la quarta stagionale) che Leclerc monter&agrave; questo fine settimana a Sochi presenter&agrave; l&rsquo;ERS omologato 2021 con miglioramenti del recupero dell&rsquo;energia, con una migliore efficienza, ma anche un minor peso. Nel caso del pilota monegasco &egrave; stato preferito far debuttare la nuova power unit a Sochi per motivi precauzionali, visto e considerato che Charles stava ancora usando il pacco batterie rimasto danneggiato dopo l&rsquo;incidente con l&rsquo;Aston Martin di Lance Stroll in Ungheria. Per quanto riguarda invece Carlos Sainz Jr, la nuova power unit dovrebbe debuttare in Turchia o ad Austin, valutando il giusto compromesso tra competitivit&agrave; ed impatto della penalizzazione. Per quanto riguarda, infine, la potenza, si parla di un miglioramento di poco meno di dieci cavalli, anche se in casa Ferrari questo aggiornamento viene considerato a dir poco strategico in vista della power unit 2022, l&rsquo;ultima, come sopra scritto, prima del congelamento dei motori fino al 2024. Mercato piloti: la conferma di Schumacher e Mazepin in Haas per il 2022 Una notizia sostanzialmente attesa. Dopo che la scorsa settimana l&rsquo;Aston Martin aveva confermato per il 2022 sia Lance Stroll che il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, oggi &egrave; stata la volta della Haas confermare Mick Schumacher e Nikita Mazepin per la prossima stagione. Dopo una prima annata sostanzialmente di apprendistato come quella corrente, l&rsquo;obiettivo di entrambi i piloti per il 2022 &egrave; quello di poter contare su una monoposto maggiormente competitiva che possa consentire loro di poter crescere in una categoria piuttosto impegnativa qual &egrave; la stessa Formula 1.  We are delighted to confirm that @SchumacherMick and @nikita_mazepin will continue as our driver line-up in 2022 #HaasF1 pic.twitter.com/EBcacDLfuC &mdash; Haas F1 Team (@HaasF1Team) September 23, 2021    L'albo d&rsquo;oro Quella di domenica sar&agrave; l&rsquo;ottava edizione del Gp di Russia valida per il Mondiale di Formula 1. Una gara, quella in programma fino al prossimo anno a Sochi (dal 2023 il Gp di Russia si sposter&agrave; a San Pietroburgo sul circuito dell&rsquo;Igora Drive) fortemente voluta nel 2014 da Bernie Ecclestone in occasione del centenario del Gran Premio Automobilistico di Russia che si corse nel biennio 1913-1914 sul circuito di San Pietroburgo. Nelle sette edizioni finora disputate, il Gp di Russia ha visto sostanzialmente un predominio da parte della Mercedes. Se in qualifica la Ferrari &egrave; riuscita nel 2017 a limitare seppur in minima parte questo predominio conquistando l'intera prima fila con Sebastian Vettel davanti a Kimi Raikkonen e nel 2019 con la pole firmata da Charles Leclerc, la gara ha sempre visto vincere un pilota Mercedes. Uno dei maggiori interpreti della pista di Sochi sopratutto negli ultimi anni &egrave; stato senza ombra di dubbio Valtteri Bottas. Dopo aver vinto nel 2017 grazie a un ottimo scatto al via e all'effetto scia che gli consent&igrave; di superare rispettivamente le Rosse di Raikkonen e di Vettel, ed aver ceduto nel 2018 la vittoria al compagno di squadra Lewis Hamilton dopo esser stato a lungo in testa, nel 2019 pur arrivando secondo, ha saputo difendersi dal ritorno di Leclerc. Lo scorso anno, infine, Bottas &egrave; tornato a vincere il Gp di Russia con 7&rdquo;729 sulla Red Bull di Max Verstappen, e con 22&rdquo;729 su Hamilton, penalizzato con una doppia penalit&agrave; da cinque secondi l&rsquo;una da scontare ai box (cosa effettuata nel corso dell&rsquo;unica sosta, avvenuta nel corso del 16&deg; Giro) per aver effettuato due prove di partenza in delle zone non previste dalla Direzione Gara. Ricapitolando, quindi, nelle sette edizioni finora disputate del Gp di Russia i piloti ad aver conquistato il maggior numero di pole position sono Nico Rosberg e Lewis Hamilton (2), seguiti da Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e Charles Leclerc, con una pole a testa. Per quanto riguarda i piloti plurivittoriosi, l'albo d'oro presenta solo ed esclusivamente piloti Mercedes, con Hamilton in testa con quattro successi (2014,2015, 2018 e 2019), seguito da Valtteri Bottas con due successi (2017 e 2020), e da Nico Rosberg con un successo nel 2016. Assetto della monoposto e gomme Pirelli in Russia Un circuito piuttosto ostico per quanto riguarda le temperature delle gomme. Cos&igrave; si presenta il circuito di Sochi, progettato dall'ingegnere tedesco Hermann Tilke ed inaugurato nel 2014, anno della prima edizione del Gp di Russia. Lungo le 18 curve che costituiscono la pista, infatti i piloti sono chiamati da una parte a mandare correttamente in temperatura le gomme anteriori, e dall'altra ad evitare che quelle posteriori vadano in surriscaldamento. Importante sar&agrave; quindi comprendere subito in pista fin dalla prima sessione di prove libere il corretto funzionamento delle gomme. Per quanto riguarda la pista, se il primo settore presenta dei lunghi rettilinei (occhio in particolare alla curva 3, in quanto &egrave; la curva con pi&ugrave; alto raggio del Mondiale (ben 180&deg;) che i piloti affrontano in piena velocit&agrave;, e che in passato &egrave; stata oggetto di sorpassi, ma anche di incidenti (vedi quanto successo a Sebastian Vettel, spinto fuori pista in quel tratto nel 2016 dalla Red Bull di Daniil Kvyat)), &egrave; altrettanto vero che il secondo e sopratutto terzo settore presentano delle curve lente a 90&deg; in cui la trazione assume un ruolo fondamentale. Se a questo aggiungiamo anche le frenate piuttosto impegnative presenti all'altezza di curva 5 e curva 14, ne consegue che la tendenza su questa pista &egrave; quella di usare un carico aerodinamico medio-alto, in modo da poter contare su una buona velocit&agrave; di punta sui rettilinei e al contempo contare su un buon grip sulle curve lente, come anche su una frenata piuttosto stabile nei punti pi&ugrave; impegnativi. Per questo riguarda le gomme, anche quest&rsquo;anno la Pirelli ha portato in Russia le mescole C3, C4 e C5, ribadendo cos&igrave; la scelta fatta lo scorso anno, alla luce anche dell&rsquo;evoluzione della superficie dell&rsquo;asfalto, in maturazione rispetto a quando era stata posata quasi un decennio fa, e che rende la pista di Sochi a bassa intensit&agrave;.Ogni pilota nel corso del fine settimana avr&agrave; pertanto a disposizione 8 set di gomme morbide C5, 3 set di gomme medie C4, e 2 set di gomme dure C3.  All set for Russia: the full compliment of @F1, @Formula2 and @FIAFormula3 take place at the Sochi Autodrom this weekend.  #Fit4F1 #F1 #Formula1 #F2 #Formula2 #F3 #Formula3 #RussianGP #Pirelli https://t.co/IKRwV5pFhW pic.twitter.com/1SvxpvIeaz &mdash; Pirelli Motorsport (@pirellisport) September 20, 2021    Copertura televisiva su Sky e TV8 Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (Venerd&igrave; 24 Settembre alle 10:30 e alle 14 FP1 e FP2; Sabato 25 Settembre alle 11 la FP3), qualifiche (Sabato 25 Settembre dalle 14 alle 15) e gara (Domenica 26 Settembre alle 14) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).Il Gp verr&agrave; inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato a partire dalle 18:30 (prequalifiche a partire dalle 18) e domenica con inizio a partire dalle 18 (pregara a partire dalle 16:30).       

La Formula 1 sbarca in Russia sul circuito di Sochi per la quindicesima prova del Mondiale 2021.

802 risultati per 'formula-1'

Hamilton e Verstappen come Regazzoni e Fittipaldi nel 1974

F1, Gp San Paolo: Hamilton e la rimonta di un vero campione

F1, Sprint Qualifying San Paolo: la pole di Bottas e la rimonta di Hamilton

F1, Sprint Qualifying San Paolo: la pole di Bottas e la rimonta di Hamilton

Formula 1, presentazione Gp San Paolo

F1 Città del Messico: la vittoria di Verstappen e la tenacia di Hamilton

Bottas-Hamilton: è prima fila Mercedes a Città del Messico!

Formula 1, presentazione Gp Messico

L'incidente di Grosjean in Bahrain e la visita di Vettel in ospedale

Incendi in Sardegna: la donazione di Rosberg alla Croce Rossa

F1 Usa: la vittoria di Verstappen e la disperata rimonta di Hamilton

F1 Usa: Verstappen e una pole insperata

Formula 1, presentazione Gp Usa

La Formula 1 e il calendario 2022

F1 Turchia: la pole di Bottas e la seconda fila di Leclerc

Formula 1, presentazione Gp Turchia

La Formula 1 e l’approdo in Qatar

Hamilton e la centesima vittoria in Formula 1

F1 Russia: Lando Norris e la prima pole in carriera

Formula 1, presentazione Gp Russia