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GRAN PREMIO D'ITALIA Brembo - Autodromo Internazionale del Mugello 2024

 Foto Alessandro La Rocca/LaPresse
02-06-2024,    GRAN PREMIO D'ITALIA Brembo
Sport-Motociclismo-Motomondiale 
GRAN PREMIO D'ITALIA Brembo- Autodromo Internazionale del Mugello- 2024-MotoGP- Gara
in the photo: Podium Francesco Bagnaia Ducati  Lenovo1cl - Enea Bastianini-Ducati Lenovo 2cl- Jorge Martin Ducati Pramac 3cl

Photo Alessandro La Rocca/ LaPresse
2024 02 June,    GRAN PREMIO D'ITALIA Brembo
Sport- Motomondiale
GRAN PREMIO D'ITALIA Brembo- Autodromo Internazionale del Mugello- 2024- Moto GP- Race
in the photo: Podium Francesco Bagnaia Ducati  Lenovo1cl - Enea Bastianini-Ducati Lenovo 2cl- Jorge Martin Ducati Pramac 3cl© LaPresse

MotoGP: la doppietta Ducati al Mugello e l’approdo di Martin in Aprilia

La scuderia di Borgo Panigale in 24 ore passa dall’emozione della doppietta al Mugello con Bagnaia e Bastianini all’addio di Jorge Martin (dal prossimo anno in Aprilia), con Marc Marquez a un passo dall’approdo nel team ufficiale al fianco di Bagnaia

L’arrivo di Martin in Aprilia, con Marquez in Ducati e Bastianini in KTM da ufficializzare

Proprio il Gp d’Italia al Mugello doveva rappresentare inizialmente l’occasione per Ducati per ufficializzare chi sarebbe stato il pilota che avrebbe dovuto affiancare il prossimo anno Francesco Bagnaia. Tre i candidati: l’attuale compagno di squadra Enea Bastanini e i due piloti spagnoli Jorge Martin e Marc Marquez. Alla luce dell’andamento delle prime gare di campionato il quadro più logico in ottica 2025 prevedeva la promozione nel team ufficiale Ducati dell’attuale leader del Mondiale Jorge Martin, lo spostamento dell’otto volte campione del mondo Marc Marquez dal Team Gresini (dove attualmente guida la GP23 della passata stagione) al Team Pramac (dove avrebbe guidato la GP25 della prossima stagione) e l’addio di Bastianini, destinato a prendere il posto in Aprilia di Aleix Espargarò (che al termine della stagione corrente si ritirerà dalle competizioni motoristiche) al fianco di Maverick Viñales. Un quadro, questo, che peraltro teneva anche conto delle dichiarazioni rilasciate al termine del Gp di Francia da parte di Marquez (il quale aveva affermato che per il prossimo anno cercava una moto ufficiale di ultima evoluzione, in modo di avere più chance per lottare per il Mondiale, indipendentemente da quale fosse la moto, il suo colore, o la marca), visto che la Pramac attualmente sta scendendo in pista con le moto Ducati ufficiali GP24 dotate degli ultimi aggiornamenti introdotti dalla casa di Borgo Panigale.

A pochi giorni dal Gp d’Italia la Ducati decide di prendere un po' più di tempo nell’ufficializzare la sua decisione, riservandosi attraverso il suo a.d Claudio Domenicali di comunicare la sua scelta definitiva dopo la gara del Mugello, e comunque entro la successiva gara di campionato in programma a fine giugno sul circuito olandese di Assen.

Nella giornata di Giovedì 30 Maggio, però, ecco il colpo di scena. Nel corso della consueta conferenza stampa destinata ai piloti, Marc Marquez dichiara espressamente che le sue opzioni per il 2025 non prevedono la Pramac, team che il pilota di Cervera riconosce essere molto buono alla luce del potenziale che riesce ad esprimere con Martin, ma che per lui non rappresenta di fatto un’opzione. Anche Marquez, quindi, al pari di Martin (che in precedenza aveva dichiarato che o nel 2025 avrebbe corso al fianco di Bagnaia o avrebbe lasciato la Ducati per accasarsi altrove) mette una sorta di aut aut alla Ducati: o nel 2025 corre nel Team factory al fianco di Bagnaia oppure è disponibile a restare nel Team Gresini, a patto però di poter contare su una moto ufficiale, escludendo la possibilità di passare da un team satellite all’altro, pur avendo la garanzia della moto ufficiale. Dichiarazioni, come quelle di Marquez, che porteranno a un vivace scambio di opinioni con il patron Pramac, Paolo Campinoti, che difenderà l’operato della sua squadra, affermando che il suo è un team di vertice, e che come sono stati 22 anni senza Marquez, altrettanto lo faranno il prossimo anno, aggiungendo che il pilota spagnolo si è chiamato fuori da solo.

Giornate piuttosto complicate, quelle del weekend del Mugello in casa Ducati, con la casa di Borgo Panigale intenzionata inizialmente a voler accontentare entrambi i piloti (al punto che domenica mattina poco prima della gara l’ad Claudio Domenicali apre alla possibilità seppur complicata di poter schierare il prossimo anno ben cinque moto ufficiali in griglia, rappresentate dalle due Ducati del team ufficiale, le due Pramac e la Ducati destinata a Marc Marquez nel team Gresini), salvo poi dover arrivare all'amara conclusione di deludere uno tra Martin o Marquez. Alla fine la scelta cade sull’attuale leader del Mondiale Jorge Martin, al quale nella serata di Domenica 2 Giugno, a Gp d’Italia concluso, verrà comunicato (secondo le prime indiscrezioni che verranno diffuse solo nel pomeriggio di Lunedì 3 Giugno) che non ci sarà alcun contratto in arrivo da Ducati per quanto riguarda il team ufficiale.

Martin prende molto male questa decisione: già quest’anno avrebbe voluto approdare nel team ufficiale alla luce dell’ottimo 2023 che lo aveva visto lottare con Bagnaia per il titolo mondiale, e consentire alla Pramac di vincere il titolo riservato alle squadre (permettendo così per la prima volta nella storia del Motomondiale a un team satellite di battere il team Factory). Non può accettare un’ulteriore bocciatura da parte del team in cui credeva.

Spettatrice interessata di questa vicenda è l’Aprilia, la quale accortasi domenica sera della frattura che si stava andando a creare nel rapporto tra Jorge Martin e la Ducati decide con l’ad Massimo Rivola di approfittare della situazione, provando a mettere sotto contratto il pilota spagnolo.

Dopo aver contattato Michele Colaninno ed aver ricevuto l’ok a procedere, è così iniziata questa improvvisa trattativa da parte della casa di Noale, andata prontamente a buon fine con la firma del contratto ad opera di Martin, che si legherà così dal 2025 per i prossimi anni all’Aprilia al posto dell’amico Aleix Espargarò e al fianco di Maverick Viñales (qualora il 29enne pilota spagnolo ex Yamaha originario di Figueres dovesse lasciare dovesse lasciare il team italiano, l’Aprilia sarebbe fortemente interessata a Marco Bezzecchi).

Contestualmente all’addio di Martin alla Pramac (e di conseguenza al mondo Ducati) a fine stagione, il mercato ha cominciato così a muovere le sue pedine, con Marc Marquez a questo punto sempre più vicino all’approdo nel team ufficiale Ducati (si parla per lui di un contratto biennale). Chi pensava a un possibile approdo di Bastianini in Pramac (nonostante le indiscrezioni diffuse nel weekend lo volessero in Aprilia proprio per sostituire Espargarò) alla luce dell’improvviso addio di Martin, rimarrà fortemente deluso: il suo addio alla Ducati appare certo, al punto che, come dichiarato nelle scorse dal suo manager Carlo Pernat ai microfoni di “Zona Cesarini” su Radio Uno Rai, “in questo risiko è chiaro che a giorni ci sarà l’annuncio di Bastianini, che, praticamente è una cosa che posso già dire, fatta, lui praticamente passerà in KTM ufficiale”.

Soffermandoci sulle ultime novità di mercato, è chiaro a tutti che se c’è qualcuno che può tranquillamente brindare è senza ombra di dubbio Marc Marquez (sopra raffigurato in occasione della Sprint corsa sabato), che a 31 anni porta a casa un contratto di peso che lo porterà dopo un anno nel team Gresini ad approdare nel team ufficiale Ducati e ad affrontare il due volte campione del mondo Francesco Bagnaia. Chi esce, invece, paradossalmente, con le ossa rotte è senza ombra di dubbio la Ducati: dopo anni passati a cercare e a selezionare i piloti del futuro, alla fine decide non solo di puntare su un campione ormai pronto come Marc Marquez, ma addirittura perde due giovani talenti del calibro di Jorge Martin e di Enea Bastianini sul quale aveva molto puntato, ignorando peraltro la richiesta di Bagnaia, che, pur non mettendo veti, si era fortemente raccomandato sul fatto che il nuovo compagno di squadra non andasse a rovinare l’ambiente presente all’interno del team. Il tutto ricordando anche che a fine Luglio scade l’opzione che permetterebbe alla Pramac di lasciare la Ducati (mettendo eventualmente fine a una partnership iniziata nel 2005), con la scuderia toscana di Paolo Campinoti fortemente corteggiata da Yamaha, desiderosa di tornare ad avere un team satellite.

Se la Ducati al via della stagione 2025 potrà schierare un Dream Team che vedrà scendere in pista ben undici titoli mondiali tra Francesco Bagnaia (Campione nel 2018 in Moto2 con la Kalex e nel biennio 2022-2023 con la Ducati) e Marc Marquez (Campione nel 2010 in Classe 125 con la Derbi, in Moto2 nel 2012 con la Suter, e in MotoGp con la Honda nel 2013, 2014, 2016, 2017, 2018 e 2019), Aprilia con Jorge Martin e KTM con il duo Acosta-Binder nel team ufficiale e Bastianini nel team satellite Gas Gas (con moto ufficiale) proveranno a rispondere, con l’obiettivo di mettere fine al dominio esercitato nelle ultime stagioni dalla casa di Borgo Panigale. Se ci riusciranno o meno, sarà solo il tempo a dirlo.

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