Rogerio Ceni, il portiere goleador del San Paolo

Rogerio Ceni, il portiere goleador del San Paolo

Nato il 21 gennaio 1973, è stato il più prolifico tra i numeri 1 con il vizio del gol. Detiene il record di presenze con la storica maglia della Tricolor Paulista

Massimiliano Lucchetti/Edipress

22.01.2023 ( Aggiornata il 22.01.2023 10:31 )

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Sentimenti IV, Dragan Pantelic, Christian Piot (che segnò un rigore al nostro Luciano Castellini), Renè Higuita, Jorge Campos, Josè Luis Chilavert: la schiera dei numeri uno con il vizio del gol è molto nutrita, ma nessuno tiene testa a Rogerio Ceni.

Rogerio Ceni, gli inizi di carriera e l'arrivo al San Paolo

Ceni nacque a Pato Branco, nello Stato del Paranà, il 22 gennaio 1973. Lo sport è sempre stato presente fin da subito nella sua vita. All'età di quattro anni, incoraggiato dal padre, imparò a giocare a tennis e partecipò ai campionati di calcio scolastici. La sua passione per il calcio crebbe quando venne iscritto alla scuola calcio del Grêmio Estudantil Patobranquense.

All'inizio del 1985, a causa della crisi del settore del legno che colpì il suo Stato, Rogerio si trasferì con la famiglia nella città di Sinop, Mato Grosso, a 500 km dalla capitale Cuiabá. A Sinop scoprì una nuova passione: la pallavolo. Per tre anni giocò nella squadra locale e vinse diversi titoli regionali. Nel 1989 fu chiamato a far parte della selezione che giocò i Campionati studenteschi a Brasilia. La scelta definitiva per il calcio avvenne all'età di diciassette anni, quando diventò il terzo portiere della compagine locale. La sua prima partita da titolare fu allo stadio Luis Geraldo da Silva, meglio conosciuto come Geraldao, contro il Cáceres. Ceni respinse un rigore nel primo tempo (specialità della quale diventerà in seguito artista, sia nel respingere che nel calciare) e la partita finì sull'1-1. 

Il giovane portiere, con i suoi interventi, aiutò la squadra a vincere il titolo statale quell'anno. Fu la prima volta nella storia del calcio del Mato Grosso in cui un club dell'interno dello stato veniva incoronato campione di prima divisione.

In molti si accorsero di lui, soprattutto il San Paolo che lo ingaggiò; il 7 settembre 1990 Rogerio entrò per la prima volta al Barra Funda Training Center, campo di allenamento della Tricolor Paulista. Il mister dei portieri Gilberto Morais lo inserì al posto dell’icona Gilmar Rinaldi: “Sérgio mi stava scaldando, quando durante la pausa allenamento, il professor Gilberto Morais mi ha messo al posto di Gilmar Rinaldi. Ho fatto parte della squadra dei professionisti, ho fatto qualche parata e subito un solo gol, segnato da Leonardo”. Anche Gilberto Morais ricorda molto bene quel giorno: “Ho capito che Rogerio aveva una capacità maggiore rispetto ad altri portieri della sua età. Sono orgoglioso di averlo lanciato”.

L'epopea di Ceni al San Paolo

Per quanto il Nostro fosse un goleiro di grandi qualità, aveva una carenza tecnica di non poco conto: non era capace a calciare, tanto che i rinvii da fondo campo (le rare volte in cui giocava) erano affidati a Sergio Baresi (solo omonimo del nostro Franco). In suo aiuto accorse l’allenatore Tele Santana che gli insegnò come ruotare il corpo e mantenere il piede d’appoggio vicino alla palla. Risolto il problema tecnico si poneva quello della concorrenza interna, poiché doveva fare i conti con due muraglie umane: Gilmar Rinaldi e Zetti (insieme a Taffarel gli estremi difensori che nel 1994 fecero parte della rosa del Brasile campione del mondo).

Dopo qualche stagione passata a giocare una manciata di incontri, all’inizio del Campionato brasiliano 1997 Ceni ebbe finalmente la maglia da titolare. Sulla panchina del Club, nel frattempo, si era seduto Muricy Ramalho, che notò subito, in allenamento, l’abilità di Rogerio sui calci piazzati. Così arrivò il giorno del suo primo gol, il 15 febbraio 1997, durante una partita del campionato Paulista, vinta per 2-0 contro l’Uniao Sao Joao. A fine match il mister dichiarò: “Sapevo che Rogerio era il migliore dei nostri sui calci piazzati. Non è stata una decisione irresponsabile”.

Nel 1999 oltre alle punizioni, ricevette l’incarico di calciare anche i tiri dagli 11 metri. Il primo calcio di rigore lo realizzò dinnanzi a un amico, nonché leggenda della specialità, Marcos. Rogerio calciò sul suo lato naturale mentre il numero 1 del Palmeiras andò sul lato opposto, venendo spiazzato. La settimana successiva mise a segno la sua prima doppietta, contro l’Uniao Barbarense: rigore e punizione. La stagione più bella della carriera del nostro protagonista e della Tricolor paulista fu senza ombra di dubbio quella del 2005. Il San Paolo vinse il campionato statale, la Coppa Libertadores e il Mondiale per club FIFA. Il nostro estremo difensore fu il capocannoniere con dei numeri da capogiro: 21 reti (10 su rigore e 11 su punizione)! L’apoteosi venne raggiunta nella finale del Mondiale per club contro il Liverpool, in cui Ceni nel secondo tempo si esibì in almeno tre interventi fenomenali su Luis Garcia, Harry Kewell e Steven Gerrrad, a cui si oppose alla grande su calcio di punizione; alla fine ottenne il riconoscimento di miglior giocatore.

Il 20 agosto del 2006 fu una data storica non solo per Rogerio ma per tutto il calcio mondiale. Ceni, infatti, segnando una doppietta contro il Cruizeiro, superò Chilavert, diventando il portiere con più gol all’attivo di sempre. Destino volle che sulla panchina della compagine paulista fosse tornato a sedersi Ramalho, proprio lui che era stato il primo a credere nelle sue capacità balistiche. A fine partita il Nostro, visibilmente commosso, regalò la maglia al mister.

Rogerio Ceni e la Seleçao

La sua avventura con la maglia della Selecao brasiliana non fu altrettanta fortunata; Taffarel, Dida, Marcos e per ultimo Julio Cesar gli impedirono di rappresentare da titolare la sua nazionale nelle competizioni internazionali. Nel 2006 il CT Carlos Parreira gli diede la soddisfazione personale di esordire nel Mondiale all’82’ della partita del girone vinta per quattro reti a uno contro il Giappone.

Nel 2015 chiuse una straordinaria carriera da 1233 incontri disputati (terzo di sempre per presenze dietro ad altri due estremi difensori Peter Shilton e Fabio, attuale numero 1 del Palmeiras). Inoltre, con 1197 partite disputate con la maglia del San Paolo detiene il record di presenze del club. È anche il calciatore al mondo ad aver totalizzato più presenze in un singolo club, avendo superato Noel Bailie, fermatosi a quota 1013 con il Linfield. I gol realizzati in tutta la carriera sono 131, cifre che risulterebbero notevoli persino per un attaccante.

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