Torino-Inter, nella partita dei rigori Hernandez la spunta su Altobelli

Torino-Inter, nella partita dei rigori Hernandez la spunta su Altobelli

Nel 1984 al Comunale una sfida ricca di emozioni, decisa, tra le polemiche, dai penalty. Quel giorno grandi ex in panchina: Bersellini allenava i granata, Radice i nerazzurri

Jacopo Pascone/Edipress

13.03.2022 ( Aggiornata il 13.03.2022 11:52 )

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Archiviata la brutta batosta di Firenze, con i granata sconfitti per 4-1, il Torino torna a sognare lo scudetto. Una partita bellissima, giocata a viso aperto da entrambe le squadre, decisa dagli episodi e ricca di polemiche. Torino-Inter del 29 gennaio 1984 è anche la sfida degli incroci in panchina: i padroni di casa sono guidati da Eugenio Bersellini, artefice del tricolore interista arrivato nel 1980; dall’altra parte c’è invece Gigi Radice, il Sergente di Ferro dell’ultimo Torino scudettato (1976). Prima del fischio d’inizio il Toro si trova al secondo posto in classifica, a -3 dalla Juve; mentre l’Inter insegue tre punti più giù, condividendo la sesta piazza con i cugini milanisti.

Inter-Torino del 29 gennaio 1984

Un Comunale gremito accoglie le due squadre, che si danno battaglia fin dai primi minuti. Una gara maschia, forse anche troppo, che alla fine conterà ben sette ammoniti (3 tra i granata, 4 tra i nerazzurri). La prima occasione è per gli ospiti sugli sviluppi di un corner: sul colpo di testa di Bini serve il miracolo di Terraneo. Al 13’ l’Inter passa in vantaggio: Beppe Baresi mette al centro dalla sinistra e Collovati insacca di testa. Per il difensore campione del mondo è la prima rete in campionato. La reazione granata è immediata, affidata a uno dei più vivaci in campo: Patricio Hernandez. L’argentino raccoglie una respinta al limite dell’area e si avventura in un dribbling pretenzioso in mezzo alle tante maglie nerazzurre. Qui finisce a terra, con l’arbitro Paparesta che indica il dischetto. All’improvviso si scatena il caos, con i giocatori dell’Inter a fare capannello intorno al direttore di gara, contrariati dalla decisione. “Ho sfiorato Hernandez, appena appena, sulla coscia, ma piano, con la punta del piede. Si è buttato, una decisione incredibile”. Queste le parole a fine gara dell’autore del fallo Bergomi, che come tutti i suoi compagni non ci sta. Perfino Radice avrà da ridire: “Non faccio mai polemiche, ma Hernandez ha fatto scena: il primo rigore è inventato”. Dagli undici metri, freddo come al solito, va lo stesso argentino, che tra le polemiche trasforma. Il Toro prende coraggio e continua ad attaccare. Prima Zenga è miracoloso su Dossena, ma al 33esimo non può nulla sul colpo di testa di Schachner per il 2-1. L’ultima emozione del primo tempo la regala Spillo Altobelli, vicino al gol in rovesciata: Terraneo è attento.

Nella ripresa altri due rigori: la differenza la fa Hernandez

La ripresa si apre nel segno del migliore in campo tra gli ospiti, Fulvio Collovati, che dopo uno slalom degno del miglior Tomba, anticipa il portiere granata in uscita e guadagna rigore. Dagli undici metri va Altobelli, ma il suo tiro colpisce in pieno il palo, a conferma del periodo no attraversato dal centravanti nerazzurro, che aveva sbagliato un rigore anche nella sfida giocata a Milano l’anno prima. A fine gara verrà ampiamente criticato dai tifosi, forse un po’ troppo severi nei confronti di un idolo come Spillo. Tra l’altro, sull’azione del penalty si verifica l’ennesimo episodio da moviola: Bagni raccoglie la sfera respinta dal palo e viene atterrato in area da Galbiati. Questa volta per l’arbitro non c’è nulla. Con l’Inter sbilanciata in avanti, la partita si chiude al minuto 84 grazie al micidiale contropiede di Walter Schachner. L’austriaco, lanciato da Dossena – che già gli aveva regalato l’assist per il 2-1 –, aziona il turbo e punta la porta. Ferri rinviene ma non può far altro che stenderlo a pochi passi da Zenga: ancora rigore, il terzo della giornata, ancora impeccabile dagli 11 metri Patricio Hernandez. Questa volta nell’altro angolo, con Zenga che intuisce ma non basta. L’argentino parlerà degli episodi da moviola e svelerà un aneddoto da calcio d’altri tempi: “I rigori c’erano tutti e due. Nel primo caso un avversario mi ha agganciato il ginocchio, per questo sono finito a terra. Quando ho battuto il secondo mi sono fermato un attimo perché c’era una piccola buca sul terreno, l’aveva fatta Baresi, il numero 6, ma io me ne sono accorto”. Finisce 3-1 per il Torino di Bersellini che si rilancia in classifica. Curioso che, dopo l’andata terminata 0-0, la sfida tra nerazzurri e granata ripeta per il secondo anno consecutivo gli stessi punteggi, anche se a campi invertiti: l’anno prima i granata avevano vinto 3-1 a San Siro e pareggiato 0-0 in casa.

Il tabellino: Torino-Inter 3-1 del 29 gennaio 1984

TORINO: Terraneo, Corradini (43 st’ G.Ferri), Beruatto, Zaccarelli, Danova, Galbiati, Schachner, Caso, Selvaggi (40’ st Pileggi), Dossena, Hernandez. A DISP.: Copparoni, Benedetti, Comi. ALL.: Bersellini.

INTER: Zenga, R.Ferri, Bergomi, Bini, Collovati, Baresi, Muller, Bagni, Altobelli (19’ st Beccalossi), Sabato, Serena. A DISP.: Recchi, Marini, Muraro, Pasinato. ALL.: Radice.

ARBITRO: Paparesta (Bari).

MARCATORI: 13’ Collovati (I), 15’ (rig) e 39’ st (rig.) Hernandez (T), 33’ Schachner (T).

 

 

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