Marc Overmars, il folletto olandese di Ajax, Arsenal e Barcellona

Marc Overmars, il folletto olandese di Ajax, Arsenal e Barcellona

Giocatore iconico degli anni '90, era celebre per la sua proverbiale velocità, per il suo ottimo dribbling e per la capacità di calciare con entrambi i piedi

Alessio Abbruzzese/Edipress

29.03.2023 11:06

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Ci sono calciatori che hanno irrimediabilmente segnato un’epoca, giocatori che con le loro caratteristiche sono diventati delle vere e proprie icone, che hanno fatto innamorare milioni di tifosi con le loro gesta sul rettangolo verde. Marc Overmars è senza dubbio uno di questi. Ala dalla velocità proverbiale, ha rappresentato per molti l’esterno di centrocampo per eccellenza, il folletto olandese che faceva impazzire i terzini di mezza Europa. 

Gli esordi e gli anni all’Ajax

Nato a Emst, piccolo paesino alle porte di Amsterdam, il 29 marzo del 1973, sin da piccolo il calcio fagocita la sua vita e i suoi interessi. Salta la scuola, evita i compiti a casa sempre e solo per fare una cosa: uscire e giocare con quel pallone sferico. Esordisce tra i professionisti giovanissimo, nel Go Ahead Eagles, prima di passare al Willem II e poi, appena diciannovenne, all’Ajax. Con i Lancieri si rende protagonista di quel ciclo d’oro che replicherà i fasti degli anni ’70: vince nel giro di poche stagioni praticamente tutto, sia in Olanda che in Europa, alzando anche la Coppa dalle Grandi Orecchie nel 1995, contro il Milan. In quegli anni si guadagna la chiamata della nazionale maggiore, con cui gioca sia i Mondiali del 1994 che quelli del 1998. Calciatore unico, univa una velocità formidabile a un ottimo dribbling, oltre a saper calciare con entrambi i piedi alla stessa maniera.

Overmars tra Arsenal e Barcellona 

Nel 1997 approda all’Arsenal, dove già alla prima stagione riporta i Gunners sul tetto d’Inghilterra. Dalle parti di Highbury forma una delle coppie più forti e iconiche di quel periodo insieme al connazionale Bergkamp, entrando inevitabilmente nei cuori dei tifosi del nord di Londra. Veste la maglia biancorossa fino al 2000, mettendo in bacheca un campionato inglese appunto, una FA Cup e un Community Shield, oltre a numerosi gol e tanti, tantissimi assist. All’alba del nuovo millennio si trasferisce al Barcellona, per continuare quella lunga e felice tradizione che lega indissolubilmente la società catalana con il calcio olandese. Al Camp Nou purtroppo iniziano i problemi al ginocchio, che lo costringono spesso allo stop. Dopo gli Europei del 2004, decide di smettere con il calcio giocato, salvo poi ripensarci ben 4 anni dopo e passare due stagioni nella serie b olandese, in quegli Go Ahead Eagles con cui aveva iniziato. Dopo aver definitivamente appeso gli scarpini al chiodo intraprende un’ottima carriera da dirigente, tra le altre, nel suo Ajax. Oggi, purtroppo, dopo un malore accusato nel dicembre del 2022, non gode della salute necessaria per continuare a lavorare, anche se in diverse occasioni ha tranquillizzato i suoi fan affermando che tornerà, anche se con calma. 

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