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Nato il 3 agosto del 1952, dopo aver vinto il Mondiale con l’Albiceleste il centrocampista si trasferì a White Hart Lane: gioie e dolori in un periodo storico segnato dalla guerra delle Falkland
Al di là delle polemiche suggerite dalla situazione ambientale che contornò l’evento, la nazionale argentina vincitrice dei mondiali del 1978 era una squadra costituita da grandi giocatori che crearono un gruppo unito, proiettato a ottenere un successo difficilmente ripetibile. Ne danno contezza nomi come quelli di Kempes, Passarella, Bertoni, Luque e Houseman, che ancora oggi echeggiano nella memoria dei calciofili come musica suonata da strumenti finemente accordati.
In quell’orchestra di interpreti raffinati si inseriva a pieno titolo Osvaldo César Ardiles, centrocampista estremamente dinamico che in quella nazionale svolgeva un ruolo unico che il CT Menotti aveva saputo riconoscerg
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