Oscar Ruggeri: da Rosario fino al tetto del mondo

Oscar Ruggeri: da Rosario fino al tetto del mondo

Lo stopper ha indossato le maglie di Boca, River e Real Madrid, ma è con l’Argentina che ha vinto tutto

Alessio Abbruzzese/Edipress

26.01.2022 ( Aggiornata il 26.01.2022 10:07 )

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Si scrive Rosario ma si legge “patria del football”. Nella città argentina che sorge sulla riva occidentale del Paranà il calcio è una vera e propria religione con due confessioni ben distinte, quella del Central e del Newell’s, oltre che centinaia di santi. Stiamo parlando dei numerosissimi grandi calciatori che sono nati e cresciuti all’ombra del Monumento histórico nacional a la Bandera, dal Trinche Carlovich fino ad arrivare a Leo Messi. Jorge Valdano dice che nascere lì vuol dire essere argentino in una maniera esagerata, fino alle estreme conseguenze. Ebbene, tra i numerosi figli di Rosario ce n’è uno in particolare che ha portato grandissimo lustro alla nazionale argentina: Oscar Ruggeri. 

Un rosarino non convenzionale

Nonostante i suoi natali, Ruggeri non ha mai giocato né nel Central né nel Newell’s, rendendosi protagonista della storia calcistica di un’altra città argentina: Buenos Aires. Lo stopper ha iniziato infatti la sua carriera nel Boca, insieme a Diego Armando Maradona, prima di trasferirsi ai Millonarios del River. Nel 1988 Ruggeri sceglie di dire addio al Sud America per sbarcare in Europa: qui approda inizialmente nel piccolo club del Logrones, in cui milita per una stagione prima di vestire la maglia dei Blancos di Madrid nella stagione 1989-90. Dopo la parentesi spagnola lo stopper di Rosario torna in patria, dove veste le maglie di Velez, San Lorenzo e Lanus con in mezzo una brevissima esperienza in Serie A con l’Ancona.

Le vittorie con l’Albiceleste

Nonostante la sua ottima carriera a livello di squadre di club, Ruggeri deve la sua fama principalmente alle vittorie conquistate con la maglia della nazionale argentina. Figura fondamentale della formazione laureatasi campione del mondo nel 1986, ha partecipato anche alle successive due edizioni da assoluto protagonista, raggiungendo il secondo posto a Italia ’90. Nel palmarès vanta anche due vittorie in Copa America, nel 1991 e nel 1993, edizione che vince con i gradi di capitano, oltre alla Confederations Cup del 1992. Con i suoi 97 gettoni è stato per diverso tempo il recordman di presenze con la Seleccion, prima di essere raggiunto e superato da Diego Simeone, che a sua volta è stato superato, neanche a dirlo, da un ragazzo di Rosario: Lionel Andrés Messi Cuccittini. 

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