Toldo, il portierone di Fiorentina e Inter insuperabile a Euro 2000

Toldo, il portierone di Fiorentina e Inter insuperabile a Euro 2000

Nato a Padova il 2 dicembre 1971, prima di passare in nerazzurro si è legato indissolubilmente ai colori viola. Memorabile l’Europeo giocato da titolare con la Nazionale

Valerio Ciaccio/Edipress

02.12.2021 09:36

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Come molte carriere di tanti portieri che hanno segnato la storia del calcio, anche quella di Francesco Toldo lo porta a difesa dei pali del suo undici quasi per caso. Dopo aver provato diversi ruoli tra le fila dell’Usma Caselle, solo una giornata innevata e la voglia di tuffarsi per parare sul manto bianco convincono il giovane ragazzo a tentare di presidiare la rete della sua squadra. Il passo è breve, dalle pedalate in bici verso il campo vicino casa nel padovano fino alla prima rampa di lancio nella Primavera del Milan. Francesco Toldo, però, sarà un portiere che guadagnerà i suoi tanti trofei – molti dei quali vinti peraltro dall’altra parte dei Navigli – facendosi le ossa e intraprendendo una vera e propria gavetta in tutte le serie. 

Gli anni alla Fiorentina

Dopo un passaggio senza esordio a Verona sponda Hellas, nel 1991-92 vive la sua prima stagione tra i professionisti prendendosi il posto da titolare e subendo solo 24 gol in 38 partite in C2 a Trento. Notato dal Ravenna, sale di categoria e replica la precedente ottima annata giocando 31 partite e subendo solo 21 reti. Il 1993 è l’anno della definitiva consacrazione e dell’inizio dell’amore mai terminato con i colori viola. Esordisce in B con la Fiorentina dove militerà per 9 indimenticabili anni e con cui vincerà proprio la Serie B nella prima stagione, la Coppa Italia 1996 e 2001, oltre alla Supercoppa italiana ‘96. Rapporto straordinario con mister Claudio Ranieri e Gabriel Omar Batistuta, con i quali Toldo costituisce la spina dorsale di una società che dall’incubo della cadetteria si rialza fino ad arrivare nell’Europa che conta e per riuscire a battere squadre di livello internazionale. Scalpo illustre fu la corazzata Arsenal, sconfitta in Inghilterra proprio con un gol dell’argentino poco prima che il vecchio Wembley fosse abbattuto. Francesco è considerato tra i migliori portieri del periodo in cui il calcio tricolore vide i lampi della sua luce più raggiante, non soffrìmai la rivalità con Buffon che della Nazionale era il titolare. Rispose presente in occasione degli Europei 2000, quando un infortunio impedì al portierone del Parma di far parte della spedizione azzurra. Toldo difese la porta italiana in maniera esemplare e portò la Nazionale in finale grazie a una storica prestazione contro l’Olanda in semifinale dove parò tre rigori. L’anno successivo è l’ultimo in maglia viola: la Fiorentina vince la Coppa Italia in finale contro il Parma ma la partenza di Batistuta, che va a vincere lo scudetto a Roma, e le sirene del calciomercato estero lo convincono a cambiare aria.

La seconda parte di carriera all’Inter 

Non si trasferirà al Barcellona, che aveva proposto al portiere padovano un contratto faraonico, bensì al servizio della Milano nerazzurra dove riuscirà ad ampliare il suo palmarès e a segnare (forse, perché molti assegnarono la rete a Bobo Vieri) uno storico gol in Serie A durante un concitato finale di Inter-Juventus del 2002. Se durante i primi anni l’alternarsi di molti tecnici sulla panchina dell’Inter non permette alla squadra di affermarsi, con l’arrivo di Mancini cambia la storia e arrivano tre scudetti (di cui uno assegnato conseguentemente alla vicenda Calciopoli), due Coppe Italia e altrettante Supercoppe. Toldo si affermerà come un estremo difensore d’esperienza sul quale poter sempre contare al momento del bisogno. Dopo i primi anni con Cuper e Zaccheroni, dove il numero 1 è e rimane titolare, l’arrivo di Julio Cesar cambia l’organigramma per la difesa della porta. Via via le presenze del padovano iniziano a diminuire sensibilmente, limitandosi alle fisse apparizioni in Coppa Italia. Rimarrà in attività fino al 22 Maggio 2010, data in cui Francesco e i nerazzurri si innalzano sul tetto dell’Europa vincendo la Champions League e chiudendo il magico percorso del Triplete guidati da José Mourinho. Tutti i tifosi italiani, dopo che il portierone veneto ha appeso i guanti al chiodo, avranno ripensato a quel pomeriggio di fuoco all’Amsterdam Arena contro i padroni di casa olandesi, quando Toldo portò l’Italia in finale contro la Francia ad Euro 2000 sembrando assolutamente imbattibile. 

 

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