23 aprile 1972: Juve-Inter e quella tripletta di Causio

23 aprile 1972: Juve-Inter e quella tripletta di Causio

Il Barone fu il vero mattatore di uno dei Derby d’Italia più importanti di sempre, che spianò la strada ai bianconeri verso il quattordicesimo scudetto della loro storia

Alessio Abbruzzese/Edipress

23.04.2022 ( Aggiornata il 23.04.2022 00:09 )

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Il campionato 1971-72 si sta avviando verso la conclusione. Il 23 aprile al Comunale di Torino va in scena uno dei Derby d’Italia più importanti degli ultimi anni. La Juventus non sta vivendo un momento felicissimo: solo poche settimane prima ha perso in rimonta la stracittadina contro il Toro di Giagnoni, e si ritrova a dover riconquistare il terreno perso nelle ultime uscite. Sono proprio i granata, oltre al Milan e al Cagliari, a lottare per la vetta del campionato insieme ai bianconeri, regalando a tifosi e appassionati uno dei finali di stagione più avvincenti della storia della Serie A.

Troppa Juve per l’Inter

L’importanza della partita è evidente: la Juventus può approfittare dello scontro diretto di San Siro tra Milan e Torino, e così fa. L’Inter da parte sua arriva fresca neo finalista di Coppa dei Campioni, traguardo che è costato però a Mazzola e compagni un grande dispendio di energie nei 120 minuti di Glasgow. La pesantezza delle gambe degli interisti si va a scontrare con tutta l’energia e la freschezza dei bianconeri. In campo non c’è davvero quasi mai partita: Marchetti, Spinosi, Cuccureddu e Capello si mangiano letteralmente gli avversari, non dando tregua a Bedin, Jair e Bertini, permettendo a Haller di spaziare sulla trequarti. Unica nota positiva in casa Inter è l’ottima prova del giovane Oriali, che può fare però ben poco. I bianconeri possono contare come sempre sulla prestazione maiuscola di Furino, che fa venire il mal di testa a Corso in entrambe le fasi di gioco. Nonostante la prova di forza di quasi tutta la formazione della Juventus, l’attenzione e la gloria vengono inevitabilmente calamitate da Franco Causio. Il Barone ruba la scena a tutti già all’ottavo minuto, quando insacca di testa un ottimo cross di Haller e fa esplodere il Comunale. Pochi minuti dopo arriva l’unico squillo interista della gara con Mazzola che da trenta metri lascia partire un gran destro che scheggia la traversa. I nerazzurri di lì a poco soccomberanno allo stupendo raddoppio di Causio: è ancora il tedesco Haller a servire il Barone che questa volta infila Vieri con un perfetto destro al volo. Il secondo tempo vede qualche guizzo da una parte e dall’altra, prima del terzo gol di Causio, forse il più bello della partita: il Barone si avventa su un pallone a mezz’aria al limite dell’area, lo sposta sul destro e lascia partire un diagonale perfetto che fa 3-0. L’ala destra bianconera firma così la tripletta personale, regalando a Vycpalek e alla Juventus la vetta della classifica, vetta che manterrà fino al termine del campionato, scucendo dalle maglie nerazzurre lo scudetto che l'Inter aveva vinto l'anno prima.

Niente pallone per Causio

Al termine del match Causio si rende protagonista di un altro bellissimo gesto, che questa volta non ha niente a che fare con il rettangolo verde. Haller lo avvicina nel tunnel, gli spiega che un suo giovanissimo fan, che ha perso la madre pochi giorni prima, vorrebbe il pallone della tripletta. Il Barone dall’alto del suo cuore d’oro non ci pensa due volte, si priva del prezioso trofeo personale, regalando un ricordo e un cimelio davvero impagabile al giovane tifoso.

Juve-Inter 3-0 del 23 aprile 1972: il tabellino

JUVENTUS: Piloni, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore, Causio, Cuccureddu (28’ st Savoldi), Anastasi, Capello, Haller. A DISP.: Carmigiani. ALL.: Vycpalek.

INTER: Vieri, Oriali, Facchetti, Bedin, Giubertoni, Burgnich, Jair (21’ st Fabbian), Bertini, Pellizzaro, Mazzola, Corso. A DISP.: Bordon. ALL.: Invernizzi.

ARBITRO: Pieroni (Roma). MARCATORE: 8’, 27’ e 40’ st Causio.

 

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