7 aprile 2002: Atalanta corsara a San Siro, frenata la corsa scudetto dell'Inter

7 aprile 2002: Atalanta corsara a San Siro, frenata la corsa scudetto dell'Inter

La Dea espugna il Meazza, gli uomini di Cuper vedono avvicinarsi Roma e Juve in classifica. Il dramma sportivo interista culminerà nel fatidico 5 maggio dell’Olimpico contro la Lazio

Alessio Abbruzzese/Edipress

07.04.2022 ( Aggiornata il 07.04.2022 08:26 )

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È il 7 aprile del 2002. Il campionato sta pian piano volgendo al termine, entrando nella sua fase più delicata: al vertice della classifica sgomitano Inter, Roma e Juventus, appollaiate a pochissimi punti di distanza l’una dall’altra. Allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro i nerazzurri ospitano l’Atalanta, per quella che sarà una partita davvero amara. L’incontro è il 100esimo della storia tra la Dea e la Benamata, con l’Inter a caccia di un successo per continuare a marciare verso lo scudetto. Gli uomini di Hector Cuper, più che favoriti sulla carta, sperano di portare a casa i tre punti in questo soleggiato pomeriggio d’inizio primavera. A calcio però, come molti sanno, non si gioca “sulla carta”.

Atalanta avanti con Sala nella prima frazione

Sospinti dal pubblico di casa i nerazzurri sono padroni del gioco: in più di un’occasione si presentano dalle parti di Taibi, ma senza successo. La spinta offensiva di Vieri e Recoba, felicemente assistiti da un Seedorf in grande forma, meriterebbe sicuramente maggior successo, ma proprio nel pieno del forcing nerazzurro arriva la rete dei bergamaschi, come canta appunto l’interista Max Pezzali “loro stanno chiusi ma/ Alla prima opportunità/Salgon subito e la buttan dentro a noi/La buttan dentro a noi”. È a pochi minuti dalla fine della prima frazione che Luigi Sala, durante una quasi inspiegabile sortita offensiva, incorna un cross da destra, cogliendo Toldo impreparato e portando in vantaggio i suoi. 

L’illusione interista con Vieri e la sconfitta

La risposta nerazzurra non si fa attendere più di tanto. L’Inter rientra in campo affamata, ben conscia dell’importanza della sfida e riacciuffa subito il pareggio: nella stessa porta dove aveva segnato Sala, a due minuti dall’inizio della ripresa ci pensa Vieri a mettere alle spalle di Taibi con un bellissimo colpo di testa, servito egregiamente dal cross di Materazzi. Da lì in avanti Zanetti e compagni ricominciano secondo lo spartito del primo tempo, mancando clamorosamente il raddoppio in un paio di occasioni, una proprio con Bobo Vieri che, arrivato in precario equilibrio sul pallone, manca il tap-in vincente a due passi dalla linea dopo una parata di Taibi. Poco prima del ventesimo però la difesa interista si fa cogliere impreparata oltre che posizionata malissimo: Doni pesca Comandini solissimo in area, Toldo fa quel che può deviando la sfera su cui si getta Berretta in posizione regolare e mette il suo nome sul tabellino. Per San Siro è una doccia gelida. Il forcing finale dell’Inter si infrange su un Taibi superlativo: ci provano Recoba, Cordoba e Bobo Vieri in più di un’occasione trovando sempre la risposta del portierone bergamasco. Non ci sarà nulla da fare, l’Inter uscirà sconfitta da San Siro. Quel pomeriggio milanese, legato al pareggio della 32esima giornata contro il Chievo, faranno da preambolo a una delle tragedie sportive più cocenti della storia nerazzurra: la sconfitta del 5 maggio all’Olimpico contro la Lazio che regalerà lo scudetto ai rivali di sempre juventini.

Inter-Atalanta 1-2 del 7 aprile 2002: il tabellino

INTER (4-4-2):Toldo; Cordoba, Materazzi, Simic (38st Guly), J. Zanetti; Di Biagio, C. Zanetti, Dalmat (22st Conceicao), Seedorf (31st Kallon); Vieri, Recoba. A disp.: Fontana, Ronaldo, Okan Buruk e Ventola.
All.: Cuper.

ATALANTA (5-3-2):Taibi; M. Paganin (29st Natali), Carrera, Sala, Zauri, Zenoni; Berretta, Dabo, Doni (44st Bellini); F. Rossini, Comandini (39st C. Colombo). A disp.: Calderoni, Pinardi, Orlandini e Falsini. All.: Vavassori.

ARBITRO: Paparesta (Bari). MARCATORI: 43Sala (A)2’ stVieri (I),18’ st Berretta (A).

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