Addio Brescia, ecco un undici ideale

Addio Brescia, ecco un undici ideale

Con la sparizione delle Rondinelle dal calcio professionistico ci è venuta voglia di creare una formazione-tipo con leggende e giocatori iconici, da Baggio a Hagi, da Pirlo a Hubner
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E quindi il Brescia scompare. Non sapremo in che categoria finirà, da dove ripartirà e con chi. Di sicuro c'è che un pezzo di storia del calcio italiano, un club con oltre 100 anni di vita e 23 stagioni in Serie A, sparisce dai radar del nostro pallone. In omaggio alle Rondinelle abbiamo dunque creato un 11 ideale con i giocatori più importanti (o iconici) passati dal Brescia. Più 7 "panchinari".

 

 

 

 

 

 

Tra i pali Giuseppe Perucchetti

 

Scelta non facile per l'estremo difensore, anche se il portiere di Gardone Val Trompia è il giocatore del Brescia con più presenze in Serie A, ben 163. Per lui gloria altrove, all'Inter (in foto insieme a Piola e Meazza) e alla Juventus, e un paio di presenze in Nazionale, nientemeno.

 

 

 

 

 

 

 

 

Difensori: Stefano Bonometti, Daniele Bonera e Gilberto Martinez

 

La bandiera, il leader in quanto a presenze e attaccamento alla maglia nella buona e nella cattiva sorte: Stefano Bonometti per quasi vent'anni ha indossato la maglia del Brescia, dalla C-1 alla A, in salita e in discesa, sempre a remare. Bonera, prodotto del vivaio, ha vinto tutto al Milan dopo essere stato una colonna anche del Parma. I suoi inizi però erano stati al Brescia, con la sua polivalenza sempre utile alla causa. Martinez invece è il tocco esotico che vogliamo mettere in questo 11 ideale, il costaricense è stato un notevole rinforzo, anche lui super-polivalente: nove stagioni in totale con le Rondinelle. Straniero con più presenze nella storia del club, comunque.

 

 

 

 

 

 

 

Centrocampisti: Antonio (o Emanuele) Filippini, Andrea Pirlo, Gheorghe Hagi e Gabriele Ambrosetti

 

Ci consentirete il gioco di prestigio per poter collocare due fratelli gemelli totalmente non distinguibili l'uno dall'altro, con caratteristiche molti simili peraltro: i gemelli Filippini, Antonio ed Emanuele, due cursori instancabili, due martelli della mediana dai mille polmoni, a lavorare idealmente per altri due fenomeni. Su Andrea Pirlo è quasi superfluo tornare, di certo c'è che ha cambiato persino la filosofia della sua posizione in campo, in un certo senso; da trequartista senza particolari guizzi a regista totale, perfetto, reinventato in quel ruolo proprio a Brescia, da Carlo Mazzone, nel 2001. E poi Hagi, probabilmente il miglior calciatore romeno di sempre, un sinistro al vetriolo unito a un carattere da vero leader, che al Brescia giocò persino in Serie B, a dimostrazione pure del peso specifico del calcio italiano negli anni Novanta. Chiudiamo con Gabriele Ambrosetti, in realtà per poco tempo a Brescia, ma autore di uno dei gol più importanti nella storia delle Rondinelle, quello che diede al club la vittoria a Wembley nel Torneo Anglo-Italiano del 1994: gran macinatore di chilometri sulla fascia sinistra, diventerà uno dei volti-chiave del Vicenza "dei miracoli" di Francesco Guidolin.

 

 

 

 

 

 

 

 

Trequartista: Roberto Baggio

 

I migliori anni della vostra vita, della vita del Brescia e forse anche alcuni tra i migliori del Divin Codino. L'ultima squadra da professionista di uno dei più grandi di tutti i tempi, con la chicca dell'ottavo posto in classifica nel 2001, miglior piazzamento di sempre. Anni in cui Baggio si sarebbe anche meritato un Mondiale, chissà, nel 2002. Numero 10 ritirato dal Brescia, in suo onore.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dario Hubner e Andrea Caracciolo

 

Tatanka e l'Airone, così uguali e così diversi. Per un nonnulla non compagni di squadra, visto che Hubner salutò il Brescia nel 2001 appena prima dell'esordio di Caracciolo in prima squadra. Caracciolo che è il miglior marcatore di ogni epoca delle Rondinelle con 179 gol e terzo con più presenze dietro Bonometti e Salvi. Centravanti d'altri tempi, quando per salvarsi bisognava anche e soprattutto fare a sportellate.

 

 

 

 

 

 

 

 

Allenatore (ed ex giocatore) Luigi Cagni

 

Maestro dei club di provincia, possibilmente vicino a casa tipo il Brescia, appunto. Baffoni iconici, sorriso sempre all'erta, al Brescia anche da difensore, terzino o libero a seconda dell'occasione. La nostra top XI: Perucchetti, Bonometti, Bonera, Martinez, A.Filippini, (E.Filippini), Pirlo, Hagi, Ambrosetti, R.Baggio, Hubner, Caracciolo. All. Cagni "In panchina": Castellazzi; Zambelli, Adani; Salvi, Zoratto; Altobelli, De Paoli

 

 

 

 

 

 

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