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Il colpo del campione. Dopo aver sofferto nella simulazione di giro secco nel corso delle prove libere del venerdì, è Max Verstappen ad ottenere la pole position del Gp di Gran Bretagna (dodicesima prova del Mondiale 2025 di Formula 1), precedendo rispettivamente di 103 e di 118 millesimi le McLaren di Oscar Piastri e di Lando Norris.
Come già avvenuto più volte in passato, il grande merito della Red Bull e di Max Verstappen è stato quello di ottimizzare il proprio assetto nella notte tra il venerdì e il sabato, riuscendo a trovare brillantemente la quadra. Il tutto in un periodo in cui lo stesso Verstappen è decisamente sotto pressione per via della presunta trattativa in corso con la Mercedes in vista di un possibile approdo in ottica 2026 (con il campione olandese che giusto nelle scorse ore al Daily Mail ha ribadito la propria volontà di continuare a correre con la Red Bull anche negli anni a seguire).
Se già nella FP3 di questa mattina era possibile registrare un primo cambiamento con il campione olandese a soli 87 millesimi dal miglior tempo fatto registrare da Charles Leclerc in virtù di un assetto aerodinamicamente più scarico sulla RB21, è in qualifica (e più precisamente nel Q3) che Verstappen ha finito con il fare la differenza in pista.
Alle spalle di Max Verstappen troviamo in seconda e terza posizione le McLaren del sopra raffigurato Oscar Piastri e di Lando Norris, con il pilota australiano protagonista di qualche imprecisione nel run decisivo (dovuta quasi sicuramente a un’escursione alla Stowe nel primo run del Q3 che quasi sicuramente ha finito per danneggiare il fondo) e con il pilota inglese che nella gara di casa ha commesso anch’egli qualche imprecisione sopratutto nell’ultimo settore. Intervistati al termine delle qualifiche, entrambi i piloti McLaren sono convinti di potersi giocare la vittoria della gara con la Red Bull di Max Verstappen, con l’ala posteriore troppo scarica della monoposto del campione olandese che potrebbe rappresentare uno svantaggio domenica in gara, sia nel caso di pioggia, sia per quanto riguarda l’usura delle gomme.
Si devono accontentare del quinto e del sesto posto in griglia le Ferrari di Lewis Hamilton (sopra raffigurato) e di Charles Leclerc, che tanto avevano impressionato nel corso delle tre sessioni di prove libere, dando quasi la sensazione che la pole (o alla peggio una prima fila) potesse essere possibile a Silverstone. Ed è quello che in fondo stava succedendo, con Leclerc (ma sopratutto Hamilton) in ballo per una potenziale prima fila alle spalle di Verstappen (se non per la pole) a due curve dal termine, finendo poi per perdere tutto al momento di affrontare l’ultima curva, dove entrambi i piloti della Rossa non sono stati per niente perfetti.
Differente l’analisi dei piloti Ferrari ai microfoni di Mara Sangiorgio (Sky). Nel caso di Leclerc, il pilota monegasco ha dichiarato che l’errore all’altezza dell’ultima curva se non la pole gli è costata sicuramente la prima fila, confessando per la prima volta quest’anno di essere stufo di dichiarare ogni volta che c’è qualcosa che non è andata bene, ammettendo che al momento non sta trovando con la SF-25 il feeling che aveva con la macchina in qualifica un anno fa e che ci sono dei problemi molto specifici che rendono complicato il comportamento della macchina in qualifica,di cui la squadra sembra aver trovato la soluzione. Nell’auspicare che il problema possa essere effettivamente risolto quanto prima, Leclerc ammette che il sesto posto in qualifica rende difficile da parte sua il poter lottare per la vittoria, però il passo gara c’è. Importante sarà trovare aria pulita, cosa che partendo dalla sesta posizione non è mai facile effettivamente trovare.
Nel caso di Hamilton, l’eptacampione del mondo inglese ha ammesso di aver avuto sottosterzo in curva 16, ed è lì che ha pagato molto in qualifica. Nel complesso, però, Hamilton si dice soddisfatto dei progressi e della direzione intrapresa, sostenendo di essersi trovato assieme al suo ingegnere molto meglio nel set up della macchina. C’è ancora molto da fare, ma anche grazie all’aggiornamento introdotto in Austria Lewis sente che la squadra sta migliorando i propri processi e il modo in cui affronta i weekend. Soffermandosi sulla gara, Hamilton ha dichiarato che non penserà minimamente a come andrà, assicurando che stasera si riposerà un po’ e che in gara proverà ad attaccare il più possibile.
Al pari di Andrea Kimi Antonelli (qualificatosi settimo e retrocesso in decima posizione in griglia), anche Ollie Bearman sarà chiamato a una dura gara rimonta. Dopo essersi qualificato in ottava posizione, il giovane pilota inglese della Haas partirà infatti dalla diciottesima posizione in griglia alla luce delle dieci posizioni di penalità in griglia inflittegli dalla Direzione Gara (oltre a quattro punti di penalità sulla Superlicenza) per non aver rispettato il regime di bandiera rossa ed essere entrato in corsia box addirittura a 260 Km/h, salvo poi perdere il controllo della monoposto e impattare contro le barriere, danneggiando l’ala anteriore e il muso della sua monoposto. A poco è valsa la giustificazione di Bearman secondo cui i freni non erano caldi.
Ad approfittare delle penalità inflitte ad Antonelli e a Bearman saranno così il sopra raffigurato Fernando Alonso su Aston Martin (qualificatosi in nona posizione, e che al via della gara partirà in settima posizione) e Pierre Gasly su Alpine (qualificatasi decima, partirà ottava al via della gara), con il pilota francese che ancora una volta ha dimostrato di saper ottimizzare al massimo il rendimento delle qualifiche in un weekend che fino a quel momento era stato piuttosto negativo per il team francese, alla luce anche dell’ultimo tempo ottenuto da Franco Colapinto, protagonista di un incidente che ha messo fine anticipatamente in Q1 alle sue qualifiche.
Al momento di affrontare l’ultima curva, il pilota argentino ha infatti messo le ruote in uscita dalla Club, salvo poi perdere il controllo della monoposto, e dopo una testacoda a 180° finire prima in ghiaia e poi contro il muro esterno. Colapinto in un primo momento era anche riuscito a ripartire, ma i danni che ha riportato dopo aver toccato il muro esterno lo hanno obbligato a parcheggiare la sua Alpine all’altezza della Farm.
Un momento difficile per il pilota argentino, che sente sempre più vicino la possibilità di un suo avvicendamento, con l’ipotesi di un ritorno di Jack Doohan o, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, di un possibile approdo di Valtteri Bottas, in prestito dalla Mercedes.
In difficoltà sulla pista di casa è apparsa la Williams, con Carlos Sainz Jr undicesimo (partirà nono per via della doppia penalità di Antonelli e di Bearman) e Alexander Albon quattordicesimo.
Giornata complicata anche per la Racing Bulls (tredicesimo Hadjar, sedicesimo Lawson), così come per la Sauber, con Bortoleto 17° ed Hulkenberg 19°.
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