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Formula 1, presentazione Gp Spagna
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Formula 1, presentazione Gp Spagna  

La Formula 1 approda sul circuito del Montmelò a Barcellona per il Gp di Spagna, nona prova del Mondiale 2025
 

2 giorni fa

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Una vera e propria cartina da tornasole. Così si presenta il circuito catalano del Montmelò di Barcellona (sede in passato dei test precampionato) che questo fine settimana ospiterà il Gp di Spagna (nona gara del Mondiale 2025 di Formula 1), che va così a concludere il trittico di gare europee consecutive che ha visto il Circus approdare prima a Imola (16-18 Maggio) e poi a Montecarlo la scorsa settimana (23-25 Maggio). 
Il Gp di Spagna coincide poi con l’introduzione della direttiva volta a limitare (ma non a debellare completamente) la flessibilità delle ali: se all’inizio della stagione a Melbourne era entrata in vigore la direttiva tecnica riguardante l’ala posteriore, a Barcellona è la volta della direttiva dedicata all’ala anteriore, che ha comportato non solo un irrigidimento dei test delle suddette ali (che approfondiremo nel successivo paragrafo), ma anche un rifacimento ex novo della suddetta ala anteriore da parte di tutte le squadre, per soddisfare i criteri richiesti dalla nuova direttiva. 
C’è chi (sopratutto Ferrari) si aspetta un possibile cambiamento delle gerarchie viste nelle prime otto gare di campionato fin qui disputate (in quanto con la riduzione di flessibilità dell’ala potrebbero esserci delle problematiche sia nella percorrenza della monoposto sul rettilineo, sia per quanto riguarda il bilanciamento tra le curve ad alta percorrenza e quelle a medio-bassa percorrenza), ma la sensazione che sembra emergere (in attesa di vedere le monoposto scendere in pista già a partire dalle prove libere del venerdì) è che difficilmente vedremo dei grossi stravolgimenti nei rapporti di forza. 

In questo scenario, pertanto, è impossibile non vedere nella McLaren guidata da Lando Norris (reduce dalla vittoria di Montecarlo) e da Oscar Piastri la possibile favorita del Gp di Spagna, alla luce del fatto che non solo la MCL39 fino a questo momento si è sempre dimostrata essere la monoposto da battere, ma anche perché la monoposto del team di Woking ha dimostrato di essere particolarmente efficace anche in quelle piste (vedi Miami) dove è necessario trovare un compromesso a livello di assetto tra curve veloci e curve decisamente più lente. Eppure, nonostante questo, in McLaren c’è comunque un pochino di preoccupazione in vista della gara catalana, con il Team Principal Andrea Stella che nelle scorse ore ha sottolineato come le curve ad alta velocità potrebbero adattarsi meno alle caratteristiche della MCL39.

Da non sottovalutare neanche la Red Bull (vincitrice delle ultime tre edizioni consecutive con Verstappen, che proprio a Barcellona colse il 15 Maggio 2016 all’età di 18 anni, 7 mesi e 15 giorni la sua prima vittoria in Formula 1 al volante della Red Bull RB12): se a Montecarlo la RB21 si era trovata meno bene rispetto ad esempio alla vittoriosa gara di Imola per via delle curve lente (che sembrano adattarsi poco alla monoposto austriaca) e della difficoltà nel saper aggredire i cordoli senza scompensarsi, in Spagna dovrebbe trovarsi decisamente meglio, con la possibilità (in caso di una pole o di una prima fila con Verstappen) di poter addirittura lottare per il successo contro la McLaren. L’auspicio, però, per il team austriaco guidato da Christian Horner, è anche Tsunoda possa in qualche modo dare il suo contributo, sopratutto in ottica Classifica Costruttori. 

Attesa a una gara di riscatto è senza ombra di dubbio la Mercedes, reduce da due gare piuttosto opache sia a Imola che a Monaco. Se è vero che la squadra guidata da Toto Wolff è stata la prima ad anticipare il debutto della nuova ala anteriore conforme alla direttiva tecnica di Barcellona per sperimentarne anticipatamente gli effetti (e per valutare presumibilmente gli effetti su assetto e bilanciamento), è altresì vero, però, che le modifiche alla sospensione posteriore introdotte a Imola non hanno ottenuto i risultati sperati, al punto da costringere il team tedesco a tornare alla sospensione posteriore utilizzata nelle prime gare di campionato. A Barcellona, però, potrebbe crearsi uno scenario più favorevole alla Mercedes, che non a caso negli ultimi anni si è sempre trovata piuttosto bene sul circuito del Montmelò, come dimostrano (per quanto concerne l’attuale classe di monoposto ad effetto suolo) il terzo posto di Russell e il quinto di Hamilton nel 2022, il secondo posto di Hamilton e il terzo di Russell nel 2023, e infine il terzo posto di Hamilton e il quarto di Russell nel 2024). Negli ultimi tre anni, dunque, pur con le difficoltà relative alle attuali monoposto ad effetto suolo, Mercedes è sempre andata sul podio: lecito quindi immaginare che anche quest’anno George Russell e Andrea Kimi Antonelli possano in qualche modo essere impegnati per la lotta per il podio, resa quest’anno ancora più complicata, visto l’ottimo stato di forma sia di Verstappen che dei due piloti McLaren Norris e Piastri.

Reduce dalla positiva performance di Monaco, la Ferrari è chiamata a una conferma a Barcellona, sebbene il fatto di dover trovare un compromesso nell’assetto tra curve ad alta, media e bassa percorrenza così come la necessità di dover alzare maggiormente da terra per evitare che il fondo tocchi troppo a terra (associato a un inevitabile irrigidimento della sospensione posteriore) potrebbe costringere la Rossa a sacrificare un po' di performance. Il tutto in attesa delle modifiche alla sospensione posteriore che potrebbero arrivare tra Austria e Gran Bretagna. Detto questo, non solo le prove libere rappresenteranno un’occasione probante per la scuderia di Maranello per verificare la consistenza della nuova ala anteriore conforme alla nuova direttiva tecnica, ma anche la qualifica sarà l’occasione giusta per capire se le difficoltà relative all’accensione della gomma sul giro secco accusata sia da Leclerc che da Hamilton nelle precedenti gare sia stata effettivamente risolta (come era sembrato a Monaco) dal comparto aerodinamico guidato dal Dt Loic Serra. 

Un cenno, infine, lo meritano le condizioni meteo, che si presenterà nel corso del weekend del Montmelò sereno o alla peggio con prevalenza di nuvole, ma senza una reale possibilità di pioggia. 

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