Lewis Hamilton e i primi giorni in Ferrari

Conclusioni

Quali indicazioni trarre, dunque, da questi primi giorni di Hamilton in Ferrari? L’eptacampione del mondo inglese è rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza a lui riservata sia da parte della squadra sia da parte dei tifosi, e pertanto cercherà come sempre di dare tutto se stesso per poter riuscire a conquistare quell’ottavo titolo mondiale a cui lui tiene così tanto. Per quanto riguarda il rapporto con il suo neo ingegnere di pista Riccardo Adami sappiamo che Hamilton nelle scorse settimane ha avuto modo di parlare con Sebastian Vettel (che ha avuto proprio Adami come ingegnere di pista in rosso dal 2015 al 2020) chiedendogli delle referenze in merito al suo nuovo ingegnere di pista, in modo tale da potersi subito adattare al modus operandi del 51enne tecnico bresciano.

Per quanto riguarda la monoposto, uno dei maggiori punti interrogativi riguardava il volante della Rossa, differente e se vogliamo anche più sofisticato rispetto a quello che Lewis aveva avuto per tanti anni in Mercedes. Siccome quando passò dalla McLaren alla Mercedes nel 2013 Hamilton chiese alla sua nuova squadra di realizzare un volante simile a quello usato dal team di Woking, in molti avevano ipotizzato che l’eptacampione del mondo inglese avesse chiesto alla scuderia di Maranello di realizzargli un volante simile a quello fin qui utilizzato in Mercedes. Nulla di tutto questo. Hamilton nel corso delle vacanze natalizie si è preparato molto bene sull’attuale volante Ferrari, chiedendo semmai alcune piccole modifiche per quanto riguarda alcune funzioni presenti all’interno dello stesso, testandolo poi Martedì 21 Gennaio al simulatore. Discorso diverso invece per quanto la pedaliera, che avrebbe richiesto alcune modifiche senza però riuscire a trovare quella più corretta, e che a questo punto per i prossimi test di Barcellona dovrà essere nuovamente rivista, in modo da adattarla perfettamente all’ergonomia del campione inglese.

Da rilevare che al pari di Sebastian Vettel anche Lewis Hamilton si è presentato ai box della pista di Fiorano con un taccuino, sul quale ha annotato le varie considerazioni e le modifiche da fare, condividendo le sue sensazioni sia con Riccardo Adami che con il resto della squadra.

Conclusa questa prima presa di contatto con la Rossa, Lewis Hamilton tornerà come già detto in pista al volante sempre della SF-23 da domani (Martedì 28 Gennaio) fino al 30 Gennaio in Spagna, e precisamente sul circuito del Montmelò, su una pista precisa ed estremamente attendibile per quanto riguarda la capacità prestazionale di una monoposto, avendo ospitato per tanti anni in passato i test precampionato.
Dopo aver disputato questi ulteriori tre giorni di test TPC al volante della SF-23 (alternandosi con il nuovo compagno di squadra Charles Leclerc), la Ferrari resterà ancora a Barcellona il 4 e 5 Febbraio per partecipare con entrambi i piloti e assieme alla McLaren a un primo test Pirelli volto a determinare le gomme 2026. Non essendo valide per questa tipologia dei test le regole valide per i test TPC, la scuderia di Maranello scenderà in pista con una SF-24 appositamente modificata, con Hamilton che avrà così occasione per testare la monoposto della passata stagione e poter così ulteriormente ottimizzare il suo apprendistato in Rosso in vista della sessione di test ufficiali (in programma dal 26 al 28 Febbraio prossimi sul circuito del Sakhir in Bahrain) che vedrà l’esordio della nuova Rossa, la SF-25, in attesa poi di iniziare ufficialmente la nuova stagione del Mondiale di Formula 1 con il Gp d’Australia, in programma sul circuito dell’Albert Park di Melbourne il prossimo 16 Marzo.