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F1 Qatar: la pole di Russell e la penalizzazione di Verstappen© Getty Images

F1 Qatar: la pole di Russell e la penalizzazione di Verstappen

Dopo aver conquistato a sorpresa la pole position del Gp del Qatar, la Direzione Gara retrocede in seconda posizione (infliggendogli una posizione di penalità) il campione olandese per aver ostacolato (seppur nel giro di lancio) la Mercedes del pilota inglese, andando troppo lento

1 dicembre

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Sprint Qatar: Norris regala la vittoria a Piastri, terzo Russell

Una gara tattica. Poche ore prima delle qualifiche è andata in scena a Lusail l’ultima Sprint stagionale, che ha visto la doppietta della McLaren, con Lando Norris (in testa fin dal via) che a pochi metri dal traguardo ha lasciato la vittoria al compagno di squadra Oscar Piastri, con George Russell (Mercedes) terzo davanti alle Ferrari di Carlos Sainz Jr e di Charles Leclerc, con Lewis Hamilton (Mercedes) sesto.

Facendo però un passo indietro, le qualifiche della Sprint (andate in scena nella giornata di venerdì) avevano registrato (a differenza dell’unica sessione di prove libere) il feeling della McLaren con il circuito di Lusail, con Lando Norris autore del miglior tempo e Oscar Piastri terzo. Se in FP1 la MCL38 era apparsa piuttosto nervosa con entrambi i piloti, andando verso sera con l’inevitabile abbassamento delle temperature (intorno ai 21°) e l’aumento di grip in pista la McLaren è riuscita a stabilizzare il proprio retrotreno (oltre a perfezionare il bilanciamento grazie ai correttivi adottati tra FP1 e qualifiche Sprint sull’assetto), risultando così particolarmente docile e risultando particolarmente performante sopratutto nelle prime quattro curve, mentre nelle rimanenti la MCL38 riesce comunque a farsi apprezzare per via del maggior carico aerodinamico e della pregevole percorrenza delle curve medio-veloci in appoggio ottenendo il miglior tempo con Lando Norris (1’21”012) e il terzo tempo con Oscar Piastri (1’21”171).
A sandwich tra le due McLaren in seconda posizione la Mercedes di George Russell (1’21”075), con la W15 che si conferma una monoposto estremamente performante una volta che scendono le temperature, e che sopratutto in Qatar può contare sul vantaggio dell’asfalto liscio che permette al team guidato da Toto Wolff di poter abbassare l’altezza della monoposto senza dover incorrere nel tanto temuto bouncing.
Quarto e quinto posto per la Ferrari con Carlos Sainz Jr (1’21”281) davanti alla Rossa gemella dotata del nuovo fondo sperimentale di Charles Leclerc. Se nell’unica sessione di prove libere come già detto la SF-24 aveva convinto conquistando anche la miglior performance cronometrica con il pilota monegasco, con il calare della sera e l’abbassamento delle temperature di ben cinque gradi sull’asfalto rispetto al tardo pomeriggio la monoposto ha cominciato ad accusare sull’anteriore un fastidiosissimo sottosterzo, che ha finito per depotenziare le performance cronometriche di entrambi i piloti, oltre a modificare l’equilibrio aerodinamico della vettura.

Leclerc precede di pochi millesimi la Red Bull di Max Verstappen (1’21”315), qualificatasi sesta e mai apparsa in grado di poter lottare per la pole position con la McLaren. Verstappen ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton (1’21”474), settimo e a differenza di Russell non apparso in grado di ottimizzare nel giro secco le performance della sua W15. A chiudere la top ten troviamo in ottava posizione l’Alpine di Pierre Gasly (1’21”978) con il team francese che ha portato una nuova ala anteriore con l’obiettivo di riprendersi il sesto posto in Classifica Costruttori perso una settimana fa a Las Vegas a beneficio della Haas, la quale con il solito Nico Hulkenberg si qualifica in nona posizione (1’22”088), il quale precede la Racing Bulls di Liam Lawson (1’22”577), decimo e capace di far meglio non solo del compagno di squadra Yuki Tsunoda (17°), ma anche e sopratutto della Red Bull di Sergio Perez (solo 16° ed eliminato in SQ1).

Soffermandoci però sulla gara Sprint vera e propria, questa non ha riservato particolari indicazioni tecniche, in quanto (una volta che al via Oscar Piastri è riuscito a superare la Mercedes di George Russell salendo così in seconda posizione alle spalle di Norris) la McLaren ha cercato di blindare al massimo la doppietta (fondamentale per la Classifica Costruttori) chiedendo a Norris di non scappare via in modo da consentire a Piastri di sfruttare il DRS per difendersi a sua volta nei confronti di Russell, con il pilota inglese che a sua volta poteva sfruttare il DRS su Piastri per potersi difendere dagli attacchi della Ferrari di Sainz. Se a questo aggiungiamo poi che il circuito di Lusail non è una pista che favorisca in maniera significativa i sorpassi, ciò si è tradotto in un trenino (vista anche la vicinanza di Sainz, Hamilton e Leclerc) che ha sostanzialmente contraddistinto l’intera Sprint, con Russell che ha provato nel corso del quarto e del quattordicesimo giro ad attaccare il secondo posto di Piastri senza minimamente riuscirci, andando così a chiudere la Sprint in terza posizione alle spalle del duo McLaren.

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A proposito del duo McLaren: al momento di affrontare l’ultima curva, Norris rallenta per lasciare la vittoria della Sprint al compagno di squadra Piastri, dopo averlo aiutato in più occasioni mettendogli a disposizione il DRS. Un gesto, quello di Lando (sconsigliato via radio dalla squadra per paura che Russell potesse in qualche modo approfittarne per vincere la Sprint), volto a restituire al giovane compagno di squadra australiano la vittoria che Piastri a sua volta aveva lasciato allo stesso Norris nella Sprint del Gp di San Paolo a Interlagos, quando il pilota inglese era ancora in lotta per il titolo piloti con Verstappen.

Una doppietta, quella McLaren nella Sprint del Gp del Qatar, che consente al team di Woking di portare a 30 i punti di vantaggio nei confronti della Ferrari: basterà un’altra doppietta nel Gp domenicale o conquistare almeno altri 14 punti in più rispetto alla scuderia di Maranello per tornare a vincere il titolo costruttori, che manca in McLaren dal 1998, anno che vide anche il primo titolo piloti ad opera di Mika Hakkinen.

La Mercedes ribadisce il buon feeling tra la W15 e le temperature fresche: non solo con il terzo posto di Russell (sopra raffigurato nel duello con Piastri), ma anche con il sesto posto finale di Lewis Hamilton, con l’eptacampione del mondo inglese abile al via a guadagnare due posizioni passando dal settimo al quinto posto approfittando della partenza tutt’altro che esaltante di Max Verstappen, così come della doppia perdita di aderenza della Ferrari di Carlos Sainz Jr, che pur riuscendo a mantenere il quarto posto a sua volta ha finito con il penalizzare la Rossa gemella di Leclerc, facendogli così perdere la posizione nei confronti di Hamilton.

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Il pilota monegasco però non si è mai arreso, e così nel corso del 13°giro è andato all’assalto del futuro compagno di squadra attaccandolo tra curva 1 (anche con un leggero contatto) e curva 4 riuscendo alla fine a risalire in quinta posizione.

Una Ferrari, quella vista nella Sprint del Qatar, che sembrerebbe anche avere un buon passo, ma indubbiamente penalizzata dalla gestione tattica della Sprint ad opera della McLaren precedentemente descritta, motivo per il quale sarà basilare poter partire il più avanti possibile.

A chiudere la top 8 troviamo in settima posizione la Haas di Nico Hulkenberg (che si conferma pilolta veloce, consentendo al team americano di portare a tre i punti di vantaggio sull’Alpine nella lotta per il sesto posto in Classifica Costruttori) e in ottava posizione a sorpresa la Red Bull di Max Verstappen, che al via nelle prime quattro curve è scesa dal sesto al nono posto accusando alcuni sovrasterzi che hanno penalizzato il campione olandese, il quale è poi riuscito nel corso dell’ottavo giro a superare l’Alpine di Pierre Gasly, senza però avere il passo per riuscire ad attaccare il settimo posto di Hulkenberg, a conferma di una RB20 troppo debole a Lusail per essere vera.

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Il tutto peraltro in una Sprint che registra le ennesime difficoltà per Sergio Perez, superato in pitlane al via dalla Williams di Franco Colapinto per un problema pare originato dall’antistallo. L’ennesima tegola in una stagione piuttosto deludente per il pilota messicano, che rischia molto seriamente a fine stagione di perdere il proprio sedile al fianco di Verstappen.

Le Classifiche iridate aggiornate dopo la Sprint

Alla luce dei risultati della Sprint, la Classifica Piloti vede Max Verstappen (campione del mondo) in testa con 404 punti, davanti a Lando Norris, secondo con 347 punti. In terza posizione troviamo Charles Leclerc con 323 punti, seguito da Piastri (276), Sainz (264), Russell (223), Hamilton (211), Perez (152), Alonso (62), Hulkenberg (37), Tsunoda (30), Gasly (26), Stroll (24), Ocon (23), Magnussen (14), Albon e Ricciardo (12), Bearman (7), Colapinto (5), Lawson (4).

In Classifica Costruttori la McLaren è in testa con 623 punti, seguita da Ferrari (593), Red Bull (556), Mercedes (434), Aston Martin (86), Haas (52), Alpine (49), Racing Bulls (46), Williams (17).

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