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Seconda vittoria consecutiva per la Ferrari, con il pilota spagnolo che ha preceduto la McLaren di Norris e la Rossa di Leclerc. Mercedes quarta e quinta con Hamilton davanti a Russell. Verstappen sesto e penalizzato di 20 secondi dopo il doppio duello con Norris
Un weekend perfetto. Dopo aver conquistato la pole position Carlos Sainz Jr fa suo anche il Gp di Città del Messico precedendo la McLaren di Lando Norris e l’altra Rossa di Charles Leclerc, regalando alla Ferrari non solo l’ebbrezza della seconda vittoria consecutiva (dopo il sigillo di Austin ad opera di Leclerc), ma sopratutto riportando la scuderia di Maranello a trionfare nel circuito intitolato ai fratelli Ricardo e Pedro Rodriguez a distanza di 34 anni dall’ultimo trionfo rosso che risaliva al 24 Giugno 1990, quando Alain Prost si aggiudicò il Gp del Messico davanti al compagno di squadra Nigel Mansell. Anche oggi come allora la Ferrari è stata molto vicina a portare a casa una doppietta con Charles Leclerc per lunghi tratti della gara in seconda posizione alle spalle di Sainz, ma un fuoripista del pilota monegasco all’altezza dell’ultima curva (la Peraltada) al termine del 63°dei 71 giri in programma (con Charles a un passo dallo sfiorare le barriere) ha privato la scuderia di Maranello di una possibile doppietta, con Norris abile a conquistare la seconda posizione davanti a Leclerc, terzo ed autore del giro più veloce, effettuato nel corso dell’ultima tornata.
Al quarto e quinto posto troviamo le Mercedes di Lewis Hamilton e di George Russell (protagonisti nel finale di un intenso duello in famiglia), che hanno preceduto in sesta posizione la Red Bull di Max Verstappen, autore di un paio di duelli piuttosto duri con Lando Norris nei primi giri di gara che gli Stewards hanno voluto penalizzare comminandogli ben 20 secondi (dieci secondi per episodio) e due punti di penalità sulla Superlicenza.
A punti anche le Haas con Magnussen settimo e Hulkenberg nono, la McLaren di Oscar Piastri ottavo al termine di una buona gara di rimonta e l’Alpine di Pierre Gasly, decimo.
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