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F1 Grand Prix of Monaco

MONTE-CARLO, MONACO - MAY 26: Race winner Charles Leclerc of Monaco and Ferrari, Second placed Oscar Piastri of Australia and McLaren and Third placed Carlos Sainz of Spain and Ferrari celebrates on the podium during the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 26, 2024 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Clive Rose/Getty Images)© Getty Images

Charles Leclerc e la prima vittoria a Monaco

Il pilota monegasco conquista finalmente la gara di casa a bordo della sua Ferrari SF-24, precedendo la McLaren di Oscar Piastri, e il compagno di squadra Carlos Sainz Jr. Norris quarto, Mercedes quinta e settima con Russell e Hamilton, Verstappen sesto

Analisi Gp Monaco

In occasione della seconda partenza dalla griglia di partenza avvenuta all’inizio del terzo giro (con i giri effettivi scesi a 76 sui 78 effettivi, considerando la seconda tornata un nuovo giro di formazione) i piloti si sono trovati nella condizione di scegliere se mantenere le gomme medie/dure usate in quel primo giro di gara, o se cambiare completamente mescola, sbloccando così la regola che impone l’utilizzo di due mescole differenti nell’arco del Gran Premio. Se da una parte la gomma dura consente la disputa dell’intera gara (alla luce dello scorso degrado presente lungo le anguste stradine del Principato), dall’altra la gomma media garantisce un miglior scatto al via (per via del maggior grip garantito dalla mescola), ma non la disputa dell’intera gara.

A scegliere la gomma dura sono le Ferrari di Leclerc e di Sainz, le McLaren di Piastri e di Norris, le Racing Bulls di Tsunoda e di Ricciardo, le Williams di Albon e di Sargeant e la Sauber di Zhou, mentre le gomme medie vengono scelte dalle Mercedes di Russell e di Hamilton, dalla Red Bull di Verstappen, dalla Alpine di Gasly, dalle Aston Martin di Stroll e di Alonso e dalla Sauber di Bottas.

Al momento della seconda partenza (sopratutto dopo quanto avvenuto in occasione del primo start) i piloti decidono di non prendersi alcun rischio, e così al via non ci sono state particolari emozioni, preferendo ognuno mantenere la propria posizione per evitare ulteriori incidenti. Se Leclerc è comunque protagonista di un buono start al pari di Piastri, Sainz preferisce non prendersi ulteriori rischi dopo il contatto nella prima partenza, con Norris alle sue spalle leggermente più aggressivo, ma senza affondare il colpo.

Inizia così una gara estremamente tattica su una pista dove sorpassare è a dir poco difficile, che vede Leclerc che in testa (in stretto contatto via radio con la squadra e con il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi) cerca di adeguare il proprio ritmo in modo tale da gestire al meglio le proprie gomme in modo da farle arrivare fino al termine della corsa alternando alcuni giri più veloci ad alcuni più lenti, con il distacco nei confronti di Piastri che sale fino al secondo e mezzo-due, per poi tornare a pochi decimi. Lo stesso scenario avviene anche con Sainz e con Norris, con il giovane pilota della McLaren che nella seconda parte della gara si troverà anche nella giusta finestra per effettuare una eventuale sosta in caso di eventuale ingresso della Safety Car, senza però utilizzarla.

Alle loro spalle Russell, Verstappen e Hamilton sono su gomme medie dopo aver usato in occasione del primo start le gomme dure, ma mentre Russell alla fine riesce ad adeguare il proprio ritmo in modo tale da evitare una sosta ai box, Verstappen e Hamilton approfittando del cospicuo vantaggio nei confronti di Tsunoda (ottavo con la sua Racing Bulls, ed autore di una gara regolare che gli ha consentito di portare a casa due punti preziosissimi per il team di Faenza) riescono rispettivamente nel corso del 52° e del 53°giro a fermarsi ai box per montare il set di gomme dure utilizzato in occasione del primo start, con cui finire la gara.


Una volta che Verstappen e Hamilton hanno effettuato la loro sosta (con l’eptacampione del mondo inglese della Mercedes che farà registrare in occasione della 63° tornata il giro più veloce con il tempo di 1’14”165), i piloti di testa nell'ultima fase di gara cominciano progressivamente ad abbassare le loro prestazioni cronometriche, con Leclerc che  risulterà essere il più abile, riuscendo a guadagnare su Piastri anche sette-otto decimi al giro, mentre solo negli ultimissimi giri Sainz si avvicinerà in maniera significativa alla McLaren del giovane pilota australiano. 

Leclerc alla fine si aggiudica dunque il Gp di Monaco con 7”152 sulla McLaren di Oscar Piastri, e con 7”585 sul compagno di squadra Sainz, con Norris (McLaren) quarto ed autore di una gara regolare a 8”650 dal vincitore. Russell (Mercedes) riesce a mantenere la sua quinta posizione nei confronti di un arrembante Verstappen (sesto ed autore di giri veloci dopo la sosta approfittando della pista libera davanti a se, salvo poi dover alzare i tempi una volta arrivato in scia), che a sua volta ha preceduto come detto Lewis Hamilton, arrivato settimo.
A chiudere la top ten doppiati di un giro troviamo la Racing Bulls di Yuki Tsunoda (ottavo), la Williams di Alexander Albon (nono) e l’Alpine di Pierre Gasly (decimo) al termine di una gara priva di emozioni, e che ha visto come soli sorpassi in pista quello effettuato nel corso del 53°giro da Valtteri Bottas (Sauber) al Mirabeau nei confronti della Williams di Sargeant, e il doppio sorpasso effettuato da Lance Stroll (autore di una foratura che lo ha costretto ad effettuare una seconda sosta nel corso del 50°giro, dopo la prima sosta effettuata sei giri prima, approfittando dell’aiuto del compagno di squadra Alonso, che nella prima parte di gara aveva volutamente rallentato il gruppo nelle retrovie per creare quel vantaggio che consentisse al compagno di squadra di fare la sosta e tornare in pista senza perdere alcuna posizione.

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