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Formula 1, presentazione Gp Arabia Saudita© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Arabia Saudita

La Formula 1 approda sul circuito di Gedda per la seconda prova del Mondiale 2024

07.03.2024 ( Aggiornata il 07.03.2024 14:57 )

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Una prima importante indicazione. A pochi giorni dalla vittoria di Max Verstappen in Bahrain nella gara inaugurale della stagione, la Formula 1 approda in Arabia Saudita per la seconda tappa del Mondiale 2024, su una pista (lo Jeddah Corniche Circuit) che sarà una perfetta cartina di tornasole per valutare una delle doti che da sempre ha caratterizzato le monoposto di Adrian Newey, Red Bull compresa: l’efficienza aerodinamica. Se andiamo indietro di dodici mesi, più che in Bahrain fu proprio a Gedda che emerse l’eccellente efficienza aerodinamica di cui godeva la RB19. Il timore di numerosi appassionati è che anche quest’anno questo scenario potrebbe andarsi nuovamente a proporre, ma non è assolutamente detto. Ricordiamo, infatti, che la RB20 nasce da un concetto di vettura totalmente differente rispetto a quello adottato da Red Bull sulle RB18 e 19, per cui non è da escludere la possibilità che su una pista sulla carta nettamente a favore della scuderia austriaca guidata da Christian Horner non possano emergere proprio i rivali, i quali (chi più, chi meno) si sono ispirati proprio alla filosofia vincente della RB19. Sia chiaro, la Red Bull resta la favorita anche in Arabia Saudita, ma non è da escludere dunque la possibilità che Ferrari, McLaren e Mercedes possano essere più vicine prestazionalmente parlando a quella RB20 capace di rifilare sul passo gara tra i cinque-sette decimi al giro in Bahrain.

Soffermandoci poi sui rivali in questione, se la McLaren superata la tappa del Bahrain (una delle più ostiche per il team di Woking) dovrebbe essere decisamente più competitiva sia con Norris che con Piastri, desta grandissima curiosità la Ferrari SF-24 di Leclerc e di Sainz (con il pilota spagnolo non al meglio nella giornata di ieri, mercoledì 6 Marzo, al punto da rientrare direttamente in hotel per riposarsi in vista di un pesante weekend di gara), che la scorsa gara in Bahrain per via del problema ai freni accusato da entrambe le vetture (piuttosto evidenti nella prima parte di gara sulla monoposto di Leclerc, di minore entità sulla macchina di Sainz) non ha potuto mostrare in pieno tutto il suo potenziale, e che guarda alla gara in programma sabato (anticipata per via del Ramadan, che comincerà domenica) con fiducia. Se lo scorso anno la SF-23 aveva grossi problemi di bilanciamento legati al carico facendo la differenza in rettilineo e pagando pesantemente in curva, ora la scuderia di Maranello si presenta in Arabia Saudita con una monoposto indubbiamente performante in rettilineo, ma che al contempo gode di una pregevolissima efficienza aerodinamica, al punto che sulla carta dovrebbe ben figurare sui curvoni che caratterizzano lo Jeddah Corniche Circuit. Una prima prova in tal senso l’abbiamo già avuta proprio nella scorsa gara in Bahrain: nonostante il differente tipo di asfalto (abrasivo in Bahrain, liscio e con poco degrado previsto sulle gomme in Arabia Saudita) nello snake che caratterizza il circuito del Sakhir la Rossa si è molto ben comportata. Una cosa, questa, impensabile lo scorso anno, ma che dimostra come sotto il profilo del bilanciamento aerodinamico la nuova Rossa abbia decisamente fatto un passo avanti rispetto alla SF-23 dello scorso anno, nonostante, come detto, la Red Bull resti chiaramente la favorita.

Da valutare, infine, anche la Mercedes, alle prese in Bahrain con il surriscaldamento della power unit in gara sia sulla monoposto di Russell, sia su quella di Hamilton, al punto da dover rallentare il passo gara di entrambi i piloti, e che si presenta in Arabia Saudita con l’obiettivo di dimostrare non solo il suo potenziale, ma anche di poter ambire al ruolo di seconda forza del campionato (attualmente ricoperto da Ferrari).

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