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Formula 1, presentazione Gp Las Vegas© @F1

Formula 1, presentazione Gp Las Vegas

La Formula 1 dopo quarantuno anni di assenza torna a Las Vegas per la penultima prova del Mondiale 2023

17.11.2023 ( Aggiornata il 17.11.2023 06:06 )

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Una gara dalle molteplici insidie. Così si presenta il Gp di Las Vegas, penultima prova del Mondiale 2023 di Formula 1, che vede la massima serie motoristica tornare a correre nella celebre città del Nevada a distanza di circa 41 anni. Se nel biennio 1981-1982 le monoposto di Formula 1 sfrecciarono all’interno del parcheggio del Caesars Palace su una pista appositamente realizzata (e criticata per assomigliare non poco a un kartodromo), questa volta complice anche il coinvolgimento diretto di Liberty Media (che svolgerà la funzione di promoter della corsa) il Gp di Las Vegas si svolgerà in una minima parte su un terreno acquistato lo scorso anno dalla stessa Liberty Media (in cui sono stati costruiti i box, l’area paddock, e in cui è stata dislocata la partenza e l’arrivo della corsa) ma sopratutto attraversando le celebri strade di Las Vegas, passando ovviamente lungo la famosissima Strip e anche di fronte al Caesars Palace, quasi a voler rendere omaggio alle due gare corse poco più di una quarantina di anni fa.
Per questa gara Liberty Media si aspetta un grande flusso di pubblico, anche se dobbiamo registrare negli ultimi giorni un deciso abbassamento del prezzo dei biglietti (nell’ordine del 50-60% circa) così come delle tariffe alberghiere, a dimostrazione del fatto che almeno fino per il momento l’accoglienza della gara nella città del divertimento è stata piuttosto fredda. Non solo: tanti sono stati i disagi accusati dai residenti al punto che la stessa Liberty Media con il Presidente e Amministratore Delegato Greg Maffei si è visto costretto a chiedere scusa in merito, sostenendo al contempo che alla fine il weekend di gara garantirà alla celebre città del Nevada un benefit economico stimato in 1.7 miliardi di dollari.

Intanto, però, la macchina organizzativa procede regolarmente con il suo cammino in vista della gara in programma sabato sera alle ore 22 negli States (domenica mattina alle 7 in Italia, per via delle nove ore di fuso orario di differenza tra Las Vegas e il nostro Paese), e nella serata di mercoledì (prime ore di Giovedì in Italia) si è svolta la cerimonia di apertura del Gp di Las Vegas, che ha visto esibirsi su alcuni palchi appositamente costruiti sul rettilineo di partenza Kylie Minogue, la musica rock con i 30 Seconds to Mars e la band dei Journey, la band dell’attore Jared Leto, John Legend, il celebre rapper Will.i.am, salvo poi negli ultimissimi minuti presentare i piloti che parteciperanno alla gara.

Sotto il profilo tecnico, trattandosi di una pista nuova per tutti, è difficile poter fare dei pronostici, in quanto solamente la prima giornata di prove libere ci aiuterà a meglio capire quali saranno le squadre che meglio si saranno adattate al Las Vegas Strip Circuit.
Provando a considerare le indicazioni tecniche ricavate nel corso delle ultime gare, Red Bull e McLaren potrebbero essere protagoniste, anche se alla luce delle caratteristiche della pista (cittadino con ben tre rettilinei veloci, di cui il più significativo è lungo 1.9 Km e vedrà il passaggio lungo la Las Vegas Boulevard, cioè la Strip) bisognerà appurare il feeling della RB19 con i circuiti cittadini (dopo l’unica battuta di arresto stagionale a Singapore), e al contempo il comportamento della MCL60 nelle piste ad alta velocità, con Norris e Piastri apparsi in difficoltà con la loro monoposto sia in Belgio sul circuito di Spa-Francorschamps, sia a Monza. Non è un caso se nella consueta Press Conference del giovedì Norris sia stato piuttosto freddo in merito alla possibilità di poter salire nuovamente sul podio, dopo quelli già conquistati in Qatar, ad Austin e in Brasile.

Ecco, quindi, perché, il circuito di Las Vegas potrebbe essere un’occasione piuttosto importante per la Ferrari, che molto si è comportata sia a Spa-Francorschamps sia a Monza, e che nella cittadina del Nevada potrebbe avere una buona occasione per assottigliare ulteriormente nella lotta per il secondo posto della Classifica Costruttori il distacco di 20 punti che la separano dalla Mercedes, che sulla carta dovrebbe soffrire (al pari di Aston Martin) i lunghi rettilinei del circuito cittadino di Las Vegas, alla luce dell’evidente resistenza all’avanzamento accusata sia dalla W14 che dall’AMR23. Di questa occasione potrebbe approfittarne la Williams, con il team di Grove che sulle piste a basso carico aerodinamico ha quasi sempre ben figurato per via della sua discreta efficienza aerodinamica, e che si candida ad essere la possibile outsider in pista.

Detto, questo, però, c’è un’insidia che grava sul weekend di Las Vegas, e a cui piloti e squadre dovranno fare molto attenzione: la quasi certa assenza di grip con la conseguente formazione di graining dovuta alla scelta di correre in notturna. Con temperature ambientali piuttosto basse (quantificabili questo fine settimana nell’ordine dei 10-11°circa) e presumibilmente con temperature dell'asfalto poco superiori, il rischio molto concreto, infatti, è che le gomme Pirelli (progettate per correre a temperature decisamente più alte) finiscano per non funzionare più correttamente, con perdita di grip sia sull’asse anteriore che posteriore della monoposto, formazione di graining, e di conseguenza un elevato degrado un po' con tutte le mescole (nel caso specifico la C3, la C4 e la C5). Scenario, questo, che non si sarebbe per nulla verificato se la corsa anziché svolgersi in notturna si sarebbe svolta in diurna (seppur con orari più scomodi per l’Europa).

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