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F1, Sprint San Paolo: vince Verstappen, Norris e Perez sul podio© Getty Images

F1, Sprint San Paolo: vince Verstappen, Norris e Perez sul podio

Il campione olandese su Red Bull conquista la gara Sprint del Gp di San Paolo davanti alla McLaren di Norris e al compagno di squadra Perez. Mercedes quarta con Russell e settima con Hamilton. Ferrari quinta con Leclerc e ottava con Sainz

05.11.2023 ( Aggiornata il 05.11.2023 09:13 )

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Sprint Shootout: cosa era successo

Prima di andare ad analizzare la Sprint odierna, soffermiamoci su quanto accaduto nel corso delle qualifiche della gara Sprint (la Sprint Shootout).

Il più veloce con il tempo di 1’10”622 è stato Lando Norris (McLaren), che ha preceduto rispettivamente di 61 e di 134 millesimi le Red Bull di Max Verstappen (secondo con il tempo di 1’10”683) e di Sergio Perez (terzo con il tempo di 1’10”756).
Dopo aver faticato nella qualifica del venerdì pomeriggio anche per le difficili condizioni meteo che hanno caratterizzato le fasi finali del SQ3 (conclusosi anticipatamente), nella Sprint Shootout Norris ha dimostrato tutto il potenziale della MCL60, apparsa molto performante (anche più della Red Bull) nel primo settore, leggermente in difficoltà nel secondo settore, e nuovamente più competitiva nel terzo settore, arrivando quasi ad emulare la prestazione del campione olandese, separato di soli 61 millesimi dal miglior tempo di Norris.

Come ha confessato al termine della Shootout, Verstappen nel suo ultimo tentativo lanciato in SQ3 ha commesso alcune sbavature nel primo e nel terzo settore, andando anche un po' più lento in curva 4. Contestualmente al secondo posto di Verstappen, merita di essere sottolineato anche il terzo posto di Perez, che conferma (aldilà della sfortuna patita in qualifica per via delle bandiere gialle esposte in occasione dell’uscita di pista della McLaren di Piastri nel corso di quello che sarebbe stato causa maltempo l’unico tentativo lanciato) di essere piuttosto performante a Interlagos.

In quarta e quinta posizione troviamo le Mercedes di George Russell (1’10”857) e di Lewis Hamilton (1’10”940), con Russell davanti al più esperto eptacampione del mondo.
Sesto e ottavo posto in griglia per l’AlphaTauri con Yuki Tsunoda davanti a Daniel Ricciardo, che smaltisce la delusione dell’eliminazione in Q1 nella qualifica del venerdì con una prestazione piuttosto valida, anche se caratterizzata da un errore nel primo settore, che ha finito con il favorire il compagno di squadra giapponese.

In settima e nona posizione troviamo le due Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr: se il pilota monegasco è sceso in pista in SQ3 con un set di gomme soft usate per risparmiare l’unico set nuovo rimanente in vista della gara domenicale, nel caso di Sainz purtroppo non erano più rimasti set nuovi di gomme soft, per cui il pilota spagnolo ha cercato di fare il massimo con quello che aveva. Un problema, quello di Sainz, simile a quello di Oscar Piastri (decimo), anche lui a secco di gomme soft nuove, e che ha finito con il realizzare la prestazione cronometrica con un set di gomme soft usate. Come se questo non bastasse, Piastri ha pagato anche il fatto di essere sceso per primo in SQ3, con la pista che giro dopo giro è andata progressivamente migliorando.

La Sprint Shootout del Gp di San Paolo ha visto sul finire del SQ1 un bruttissimo incidente che ha visto come protagonisti Esteban Ocon (Alpine) e Fernando Alonso (Aston Martin), con l’asturiano che fino allo scorso anno era proprio compagno di squadra di Ocon in Alpine.

Come possiamo vedere dalle immagini diffuse via Twitter, Ocon si lancia nell’ultimo tentativo cronometrato in Q1, con Alonso che in curva 3 si sposta verso destra (ma non del tutto) per far passare l’ex compagno di squadra. Ocon, però, finisce con il perdere leggermente il controllo della sua Alpine, andando a colpire all’altezza della sospensione anteriore sinistra l’Aston Martin di Alonso, e finendo la sua corsa contro il muro, danneggiando piuttosto pesantemente la sua monoposto all’altezza della fiancata destra e del retrotreno.
Se Ocon (una volta riportato ai box dalla vettura medica) si è dovuto sottoporre precauzionalmente a degli accertamenti presso il Centro medico che non hanno rilevato per fortuna alcuna contusione, i danni rimediati alla sospensione anteriore hanno impedito ad Alonso di scendere in pista in SQ2 e SQ3 (chiudendo al quindicesimo posto), con i meccanici Aston Martin che a tempo di record sono riusciti a riparare la monoposto del pilota asturiano per consentirgli di prendere parte alla gara Sprint, al pari dei meccanici Alpine per Ocon.

Sia Ocon che Alonso al termine della Sprint Shootout sono stati convocati dagli Stewards per verificare eventuali responsabilità alla base dell’incidente, ma alla fine è stato considerato dal collegio dei commissari al pari di un incidente di gara (seppur avvenuto all’interno di una qualifica) con alcun tipo di responsabilità attribuibile ad entrambi i piloti.

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