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Formula 1, presentazione Gp Canada© F1 Twitter

Formula 1, presentazione Gp Canada

La Formula 1 approda a Montreal sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve per il Gp del Canada, ottava prova del Mondiale 2023

16.06.2023 ( Aggiornata il 16.06.2023 22:02 )

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Eguagliare le 41 vittorie in carriera di Ayrton Senna. Questo l’obiettivo di Max Verstappen alla vigilia del Gp del Canada, ottava prova del Mondiale 2023 di Formula 1, che vede il due volte campione olandese (giunto a quota 40 vittorie dopo l’ultima affermazione ottenuta due settimane fa a Barcellona) ancora nelle vesti di favorito (alla luce dello strapotere tecnico offerto in queste prime gare di campionato da parte della Red Bull) su una pista come quella di Montreal dove la RB19 può evidenziare tutta la sua forza tecnica sopratutto in rettilineo.

Anche la Red Bull, però, potrebbe festeggiare un importante traguardo domenica: in caso di vittoria di Verstappen (molto probabile) o di Perez (alla ricerca di un successo dopo le deludenti gare di Monaco e di Barcellona) il team austriaco otterrebbe infatti la sua centesima vittoria in Formula 1, entrando così in quel club che ad oggi ospita Ferrari (242 successi), seguita da McLaren (183), Mercedes (125) e Williams (112).
Un risultato incredibile, quello della Red Bull, se consideriamo che la prima vittoria per il team con sede a Milton Keynes arrivò con tanto di doppietta il 19 Aprile 2009 in Cina sul circuito di Shanghai con Sebastian Vettel davanti al compagno di squadra Mark Webber. D’allora (salvo la deludente stagione 2015) non c’è stata una stagione di Formula 1 che non abbia almeno una vittoria Red Bull passando dal trionfale ciclo iridato di Sebastian Vettel (quattro titoli dal 2010 al 2013) a quello ancora più dominante ad opera di Max Verstappen, iniziato nel 2021, e destinato a proseguire ancora a lungo, con il campione olandese seriamente favorito per la conquista del terzo titolo mondiale consecutivo.
In tutto questo (a differenza di altre squadre che hanno regolarmente cambiato i propri comandanti, una volta che le cose andavano male) la grande forza della Red Bull è stata senza ombra di dubbio la continuità sul ponte di comando, con la triade costituita dal Team Principal Christian Horner, dall’eminenza grigia della squadra Helmut Marko e dal progettista Adrian Newey ,autentici punti di riferimento di un progetto fortemente voluto dal compianto patron Dieter Mateschitz, e che ancora oggi continua a macinare successi, forte di una superiorità tecnica che le altre squadre non sembrano al momento essere in grado di scalfire.

Se Red Bull si candida domenica in Canada a scrivere delle nuove pagine di storia con Verstappen e con la stessa squadra, anche Aston Martin si presenta a Montreal con grandi aspettative, forte del nuovo pacchetto aerodinamico che verrà introdotto in questa gara (modifiche nella zona dei sidepods, con maggiore aria indirizzata verso il posteriore della monoposto per ottimizzare l’efficienza aerodinamica, nuovo cofano motore che presenta sotto la pinna un nuovo sfogo per far defluire l’aria calda, nuovo fondo simil Red Bull e Ferrari con la presenza di uno slot davanti alle gomme posteriori), e sopratutto desiderosa di dimostrare a tutti che quello di Barcellona era solo e unicamente un passo falso (cosa che all’interno di un calendario costituito da 22 gare può assolutamente succedere).

Alla ricerca di risposte sono anche Mercedes e Ferrari. Se il team tedesco deve confermare la validità dell’aggiornamento introdotto a Monaco dopo l’ottima gara disputata a Barcellona su una pista come quella canadese che è indubbiamente diversa dal Montmelò, la scuderia di Maranello (dopo la vittoria conseguita lo scorso weekend a Le Mans con l’equipaggio formato da James Calado, da Antonio Giovinazzi e da Alessandro Pier Guidi) ha bisogno di certezze dopo la gara piuttosto deludente di Barcellona. Sulla carta il circuito di Montreal potrebbe adattarsi alla SF-23 in quanto trattandosi di un circuito stop &go con accelerazioni e frenate, non prevede curve di medio-alta velocità. Detto questo, però, bisognerà vedere realmente in pista come si comporterà la monoposto, e sopratutto bisognerà esser certi di aver trovato un buon set-up, visto che come è emerso dai controlli fatti nei giorni scorsi a Maranello, a determinare la difficile qualifica di Charles Leclerc in Spagna non è stato un problema alla macchina, ma (cosa, questa, ancora più grave) un set-up completamente sbagliato. Ecco, quindi, perché, quella di Montreal potrebbe essere una tappa piuttosto importante per la Ferrari nella comprensione del nuovo pacchetto aerodinamico introdotto in Spagna.

Da registrare il ritorno al muretto box di Diego Ioverno al fianco dell’attuale Ds Laurent Mekies: non è da escludere che proprio Ioverno possa assumere (assieme a un’altra persona ancora da nominare) parte delle deleghe di Mekies, che al termine di questa stagione (salvo colpi di scena) lascerà la scuderia di Maranello per approdare in AlphaTauri come nuovo Team Principal.

Un cenno, infine, alle condizioni meteo: in una gara come quella del Canada che da sempre ha riservato molti colpi di scena, le previsioni danno possibilità di pioggia sia nel corso delle libere del venerdì, che sopratutto nella giornata del sabato, con in particolare le qualifiche che potrebbero rappresentare il momento più critico, visto l’84% di possibilità di pioggia (e il 26% di possibilità di temporali).
Situazione destinata a migliorare nella giornata di domenica, con la gara che dovrebbe disputarsi sull’asciutto, seppur con cielo nuvoloso.

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