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F1 Monaco: Verstappen in pole, Leclerc retrocesso in sesta posizione© Getty Images

F1 Monaco: Verstappen in pole, Leclerc retrocesso in sesta posizione

Il campione olandese beffa per 84 millesimi Alonso e conquista la sua prima pole position a Montecarlo. Leclerc retrocesso dal terzo al sesto posto per un impeding ai danni di Norris, originato da una svista del muretto Ferrari

28.05.2023 ( Aggiornata il 28.05.2023 07:01 )

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Le qualifiche degli altri

Tra le sorprese di Montecarlo brilla senza ombra di dubbio l’Alpine, che conquista un quarto posto con il sopraffigurato Esteban Ocon (divenuto poi terzo dopo la penalità inflitta a Leclerc) e un settimo posto con Pierre Gasly. Una sensazione, questa, già emersa nel corso delle libere e che le qualifiche hanno ulteriormente ribadito. Al termine delle qualifiche Ocon ai microfoni di Sky ha sottolineato la soddisfazione da parte della squadra per quanto riguarda la crescita dei risultati a Montecarlo sessione dopo sessione, sostenendo che in qualifica non ha esitato a prendersi tutti i rischi possibili, toccando in curva 7 il muro piuttosto forte. Il timore era che la monoposto avesse potuto accusare dei danni, ma per fortuna così non è stato, ottenendo un risultato assolutamente imprevedibile per il team francese, che non pensava fosse possibile raggiungere la top 5.

In sesta (divenuta quinta dopo la penalità inflitta a Leclerc) e in ottava posizione troviamo le Mercedes di Lewis Hamilton (sopra raffigurato) e di George Russell. Attorno alla W14 riveduta e corretta da James Allison e dal suo staff c’era grandissima attenzione per vedere come si sarebbe comportata in pista. Premesso che Monaco è una pista difficile per valutare seriamente il comportamento di una monoposto, e che già dalla prossima settimana su una pista più probante come quella di Barcellona potremo avere delle indicazioni decisamente più affidabili, le prime sensazioni che emergono è che la W14 in questa nuova versione con pance sembra essere leggermente migliorata rispetto alla versione scesa in pista fino al Gp di Miami. Una gran parte del merito sembra provenire dalla nuova sospensione anteriore anti-dive che ha consentito alla monoposto del team tedesco di trovare un miglior bilanciamento, e sopratutto di poter girare ad altezza a terra più basse.
Eppure, nonostante ciò, persiste ancora qualche problema, alla base presumibilmente dell’incidente occorso a Lewis Hamilton nei minuti finale del Q3 all’altezza del Mirabeau.
Intervistato al termine delle qualifiche, Hamilton ha sottolineato che il settore dove soffre di più la W14 è senza dubbio il secondo, tendenza questa ribadita nell’arco del weekend. L’eptacampione inglese ha confessato di aver disputato le qualifiche costantemente con il cuore in gola, visto che ha faticato costantemente a riscaldare le gomme durante la sessione, ottenendo la propria miglior prestazione cronometrica solamente all’ultimo tentativo. Hamilton si è poi assunto la responsabilità della scelta dell’assetto, sottolineando che se nel giro singolo non è stato proprio perfetto, in gara dovrebbe andare meglio.

Un po' deluso è apparso George Russell, in quanto convinto di avere più potenziale rispetto all’ottava posizione finale. Se in Q1 e Q2 il giovane pilota Mercedes aveva registrato un buon feeling con la macchina, arrivando vicino alla Ferrari e all’Aston Martin di Alonso, in Q3 ha cercato di azzardare qualcosa di più. Strategia, questa, che alla fine non ha pagato.

A completare la top 10 troviamo in nona posizione l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, apparso piuttosto competitivo sia nelle libere che in qualifica, e in decima posizione la McLaren di Lando Norris, autore di una qualifica piuttosto intensa, che lo ha visto protagonista in Q2 (toccando le barriere all’altezza della Chicane del Porto e riuscendo per fortuna a portare la macchina ai box senza riportare danni pesanti), e che in Q3 avrebbe potuto sicuramente giocarsela per il settimo posto con l’Alpine di Gasly e la Mercedes di Russell se sotto il Tunnel non fosse stato ostacolato dalla Ferrari di Charles Leclerc.

L’attesa di tutti è ora per la gara domenicale: riuscirà Alonso a mettere fine al suo personale digiuno di vittorie lungo dieci anni e a regalare all’Aston Martin la sua prima vittoria in Formula 1, o sarà a Verstappen a prevalere, andando così a bissare la vittoria conseguita nel 2021? Una domanda, questa, a cui solamente il Gp stesso saprà dare una risposta.

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