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Formula 1, presentazione Gp Azerbaijan© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Azerbaijan

La Formula 1 approda sulle strade di Baku, dove nel pomeriggio di Sabato 29 Aprile si correrà la prima Sprint stagionale (comprensiva della qualifica al mattino), in attesa del Gp dell’Azerbaijan (quarta prova del Mondiale 2023) in programma Domenica 30 Aprile

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Una gara piena di colpi di scena, aperta a qualsiasi tipo di risultato. Dopo tre settimane di pausa forzata legate alla mancata sostituzione del Gp di Cina (previsto originariamente il 16 Aprile), la Formula 1 riparte dall’Azerbaijan, e in particolare dal circuito cittadino non permanente di Baku, che Sabato 29 Aprile ospiterà la prima delle sei Sprint stagionali (che si presentano, come vedremo in seguito, con importanti novità per quanto concerne il format del weekend), mentre Domenica 30 Aprile sarà la volta del Gp dell’Azerbaijan, quarta prova del Mondiale 2023. Il fatto che la pista azera presenti nei primi due settori delle somiglianze con Monaco per via delle sue curve cieche e strette, e un lungo rettilineo di 2.2 Km nel terzo e ultimo settore dalle velocità simili a quelle di Monza fa si che difficilmente si possa assistere a una gara dall’andamento regolare (a cominciare da curva 1, che i piloti affrontano dopo il già citato lungo rettilineo con i freni che nel frattempo si sono già raffreddati, e che può rappresentare un brutto trabocchetto sopratutto nel tentativo di sorpassare, vedi Vettel nel 2018 con Bottas, o Hamilton nel 2021 nel tentativo di superare la Red Bull di Sergio Perez, vincitore poi della gara). Non è quindi un caso se ad eccezione del debutto avvenuto nel 2016 con la denominazione di Gp d’Europa, a partire dall’anno successivo (quando la gara ha cambiato denominazione diventando Gp dell’Azerbaijan) la Direzione gara abbia regolarmente utilizzato a seconda dei casi la Safety Car (nel 2017, nel 2018 e nel 2021) o la Virtual Safety Car (nel 2019 e ben due volte nel 2022).

Forte delle vittorie conseguite nel 2021 con Perez e nel 2022 con Verstappen, la Red Bull è chiaramente la favorita d’obbligo, con il messicano (che nei circuiti cittadini ha sempre potuto esprimere il proprio potenziale) desideroso di prendersi una rivincita nei confronti del proprio caposquadra (vincitore, come detto, lo scorso anno in terra azera per la prima volta), dopo il mezzo passo falso dell’Australia.
Resta da capire chi tra Aston Martin, Mercedes e Ferrari potrà ambire a Baku al ruolo di seconda forza. Alonso e Stroll possono sicuramente fare molto bene nel primo e secondo settore, mentre potrebbero pagare nell’ultimo settore per via della minore efficienza aerodinamica di cui gode l’Aston Martin in rettilineo, per via della maggiore resistenza all’avanzamento.
Restano alla finestra Mercedes e Ferrari: se sono attesi alcuni aggiornamenti per quanto concerne il team tedesco (come annunciato dal rientrante Dt James Allison al podcast ufficiale della Formula 1), in casa Ferrari previste difficilmente vedremo parecchie novità tecniche per via della sola sessione di prove libere al venerdì mattina. Detto questo, però, lecito prevedere una beam wing aggiornata, oltre ovviamente alle ali necessarie per adeguare la SF-23 alle caratteristiche del circuito cittadino di Baku: non a caso si parla di ali posteriori da medio-basso carico, in modo da poter avere una buona performance un po' su tutta la pista. L’importante, però, sarà trovare fin da subito un buon bilanciamento, e sotto questo aspetto sembra esserci maggiore fiducia a Maranello dopo il buon feeling trovato nella precedente gara in Australia (aldilà del risultato finale, condizionato nel caso di Sainz dalla penalità comminatagli nel finale da parte della Direzione Gara, e nel caso di Leclerc, dal ritiro nel corso del primo giro originato dal contatto innescato dall’Aston Martin di Stroll).
Se è vero che forse da Miami (più presumibilmente a Imola e a Barcellona) arriveranno i veri e propri aggiornamenti, l’auspicio è comunque quello di vedere a Baku una Rossa combattiva, in grado quantomeno di poter lottare per il podio.

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