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Sainz viene investigato dalla direzione gara. Lo spagnolo viene penalizzato per il contatto con Alonso nella maxi carambola Alpine. La Ferrari da quarta passa a 12esima per i 5 secondi di penalità© Getty Images

F1 Australia: Ferrari e il ricorso respinto dalla Federazione

La Federazione ha respinto la richiesta di revisione presentata dalla Ferrari relativa alla sanzione inflitta in occasione del Gp d’Australia a Sainz (che resta 12°), non ritenendo le prove presentate dalla Rossa rilevanti

20.04.2023 ( Aggiornata il 20.04.2023 12:58 )

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Nulla di fatto. Carlos Sainz resta definitivamente al dodicesimo posto del Gp d’Australia. Queste le conclusioni del collegio dei commissari dopo aver ricevuto la richiesta di revisione del caso da parte della Ferrari costituita da alcune prove che i commissari non hanno ritenuto essere rilevanti per determinare un cambiamento della propria valutazione. Restano pertanto invariate le Classifiche piloti e costruttori, con Sainz rispettivamente quinto (a pari merito con Stroll) con 20 punti, e la Ferrari quarta con 26 punti.

Il contatto con Alonso

Cosa ha spinto la Ferrari a chiedere la richiesta di revisione della penalità di Sainz? Ricordiamo un momento i fatti che hanno determinato la sanzione del pilota spagnolo della scuderia di Maranello. A cinque giri dal termine del Gp d’Australia (e più precisamente nel corso della 53°tornata) la classifica vedeva in testa la Red Bull di Max Verstappen, seguito da Hamilton (Mercedes), Alonso (Aston Martin), Sainz (Ferrari), Gasly (Alpine), Stroll (Aston Martin), Perez (Red Bull), Hukenberg (Haas), Norris (McLaren) e Ocon (Alpine), con Oscar Piastri (undicesimo e appena fuori dalla zona punti.
Nel corso del 54°giro la Haas di Kevin Magnussen è costretta al ritiro per la rottura del cerchione (i cui frammenti finiscono con il ferire al braccio uno spettatore presente in tribuna). La Direzione Gara opta inizialmente per la Safety Car, salvo poi nella tornata successiva (55°giro) esporre una nuova bandiera rossa, con le monoposto che entrano in pitlane all’inizio del 56°giro, per poi tornare a schierarsi in griglia di partenza per gli ultimi due giri.

Se alla ripartenza Verstappen (con la monoposto rivolta verso la Mercedes di Hamilton) riesce a mantenere la testa della gara dinanzi alla monoposto dell’eptacampione inglese, alle loro spalle si scatena l’inferno con la Ferrari di Sainz che finisce con il tamponare l’Aston Martin di Alonso salendo al terzo posto, e con l’Alpine di Ocon che colpisce la monoposto gemella di Gasly, mettendo così fine alla loro gara.

La Direzione Gara decide di fermare subito la gara esponendo l’ennesima bandiera rossa (la terza!), con le monoposto che tornano in corsia box all’interno dell’ultimo giro (il 58°), e pochi minuti dopo opta per una nuova ripartenza, mandando in pista le monoposto (seguendo la classifica del 56°giro, con Alonso terzo davanti a Sainz) questa volta dietro la Safety Car, consentendo così alle macchine di tagliare il traguardo senza aver davanti la macchina di sicurezza, rientrata in pitlane all’altezza della penultima curva.

Contestualmente a ciò, la stessa Direzione Gara decide di comminare una penalità di cinque secondi (e di due punti sulla patente) ai danni della Ferrari di Carlos Sainz Jr per il contatto occorso ad Alonso nel corso del 57°giro (di fatto annullato dai commissari) senza ascoltare il pilota spagnolo o la scuderia di Maranello, sostenendo la piena e totale responsabilità di Carlos Sainz Jr.

Nei giorni immediatamente successivi alla gara la Ferrari decide di chiedere la revisione della penalità inflitta a Sainz in conformità all’articolo 14.1.1 del Codice Sportivo Internazionale, con l’udienza fissata in via telematica Martedì 18 Aprile con inizio alle ore 8. Ci vorranno poco più di sei ore prima che il collegio dei commissari arrivi alla decisione unanime di respingere la richiesta presentata dalla scuderia di Maranello.

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