Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Formula 1, presentazione Gp Arabia Saudita© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Arabia Saudita

La Formula 1 approda sul circuito di Gedda per la seconda prova del Mondiale 2023

17.03.2023 ( Aggiornata il 17.03.2023 12:27 )

  • Link copiato

Un inizio decisamente in salita. Non inizia al meglio il weekend del Gp dell’Arabia Saudita per la Ferrari, che vedrà Charles Leclerc scontare la prima penalità stagionale (10 posizioni in griglia) già alla seconda gara alla luce della decisione da parte della scuderia di Maranello di montare la terza centralina stagionale sulla sua SF-23. Ricordiamo, infatti, che, come prevede l’articolo 22.7 del Regolamento sportivo, ogni pilota ha a disposizione due centraline elettroniche nell’intero arco della stagione, dopo le quali in caso di sostituzione scatta la penalità in griglia (dieci posizioni per l’utilizzo della terza centralina stagionale, cinque per ulteriori centraline successive).

Purtroppo in Bahrain Leclerc ha già utilizzato le due centraline stagionali a disposizione: se la prima (montata al via delle prove libere) era stata sostituita preventivamente la domenica mattina a causa di un problema originato da un cablaggio al momento dell’accensione della power unit riuscendo di fatto a salvarla, la seconda centralina di fatto non ha neanche finito la gara, danneggiandosi irrimediabilmente nel corso del 40°giro e costringendo di fatto il pilota monegasco al ritiro.
Se la centralina danneggiatasi in gara non era più utilizzabile, nei giorni scorsi era trapelata l’ipotesi che la primissima centralina si fosse in qualche modo salvata.

Purtroppo, però, nelle scorse ore proprio Leclerc è sembrato essere piuttosto pessimista sotto questo aspetto, per cui è molto probabile che il pilota monegasco nell’arco della stagione possa nuovamente ritrovarsi nella condizione di subire un’altra penalità legata al montaggio di una nuova centralina (questa volta, però, con 5 posizioni di penalità da scontare in griglia).

Spetta, così, a Sainz difendere i colori della Rossa in una gara e su una pista che sulla carta dovrebbe agevolare le caratteristiche tecniche della SF-23. L’obiettivo per questa gara in casa Ferrari diventa quindi quello di riuscire ad estrapolare il massimo potenziale possibile dalla Rossa: per questo motivo nel corso della FP1 vedremo sicuramente un’ala anteriore di nuova concezione più scarica, e in più l’ala posteriore più carica dotata di monopilone, rinforzata dopo che in Bahrain la rottura dell’unico supporto di sostegno aveva portato l’ala stessa ad essere eccessivamente flessibile.

Anche in Arabia Saudita, quindi, è la Red Bull la favorita per la gara con Max Verstappen, dopo che già lo scorso anno aveva trionfato sulle stradine di Gedda al termine di un intenso duello proprio con la Ferrari guidata da Charles Leclerc.
Il campione olandese, però, non si presenta al meglio in Arabia Saudita per via di un mal di stomaco accusato nei giorni scorsi, che lo ha costretto a rinviare di un giorno la partenza per Gedda, dove è arrivato in serata. Più agguerrito è sicuramente il compagno di squadra Sergio Perez, che, dopo la pole conquistata lo scorso anno, non ha nascosto il fatto che si senta a suo agio sul circuito di Gedda , per cui non è da escludere il fatto che il pilota messicano possa lottare con Verstappen per pole e vittoria.
Da verificare sul campo anche le potenzialità dell’Aston Martin (tornata sul podio in Bahrain grazie al terzo posto di Fernando Alonso) su una pista con caratteristiche diverse da quelle del Sakhir (non è un caso che il pilota asturiano inviti la squadra alla calma, sostenendo che solo dopo l’Australia sarà possibile capire a che punto sono le prestazioni complessive della monoposto dopo aver corso su tre piste completamente differenti tra di loro), così come quelle della Mercedes, con Hamilton e Russell pronti a dare battaglia su una pista come quella di Gedda che a differenza del Bahrain tende a sollecitare maggiormente le gomme anteriori. Visto che sul circuito del Sakhir la W14 ha sofferto oltre che dell’ormai consueto drag anche di un surriscaldamento delle gomme posteriori, ecco quindi che sia il Gp dell’Arabia Saudita che la successiva tappa in Australia potrebbe essere un’occasione per il team tedesco per guadagnare punti in classifica, in attesa che poi ad Imola possa arrivare la versione B della W14, che si preannuncia profondamente diversa dalla monoposto zero pods fin qui utilizzata.

1 di 6

Avanti

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi