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F1 2023: le monoposto ai raggi X© Getty Images

F1 2023: le monoposto ai raggi X

A pochi giorni dall’inizio del Mondiale andiamo a scoprire le dieci monoposto che parteciperanno al Mondiale 2023 di Formula 1

02.03.2023 ( Aggiornata il 02.03.2023 13:50 )

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Ferrari SF-23


Motore: Ferrari 066/10 1.6 V6 turbo ibrido
Piloti: Charles Leclerc (16), Carlos Sainz Jr (55).
Caratteristiche tecniche: lottare per il titolo mondiale con la Red Bull di Max Verstappen per tutta la stagione, e non solo per la prima parte di campionato, così come avvenuto lo scorso anno con la F1-75. Questo l’obiettivo della Ferrari SF-23, che si presenta al via del Mondiale con la sicurezza di essere una monoposto estremamente competitiva sul giro secco (come si è evidenziato nella sessione di test precampionato in Bahrain), ma che sul passo gara deve ancora aggiustare qualcosa (al netto del carico di benzina, che, come sappiamo, nei test è a discrezione di ciascuna squadra).

Andando ad analizzare la nuova Rossa, in apparenza sembra molto simile alla F1-75 della passata stagione, ma utilizzando la lente d’ingrandimento non si possono notare alcune novità piuttosto rilevanti. A cominciare dal muso, che si presenta più corto rispetto alla F1-75: come si può vedere, infatti, il naso della monoposto si appoggia sul secondo flap dell’ala anteriore, che si presenta a freccia al pari della Rossa della passata stagione. Attenzione all’ala anteriore: i profili superiori dopo una leggera ondeggiatura, sembrano propendere verso l’esterno, andando così ad accentuare l’effetto outwash, con lo scopo di dirigere i flussi d’aria verso l’esterno, andando così a far defluire ogni eventuale turbolenza rivolta alle ruote anteriori. Ben visibili sul terzo profilo dell’ala anteriore ben cinque deviatori di flusso: una soluzione, quella di inserire dei deviatori di flusso all’interno dell’ala anteriore, proposta lo scorso anno in Messico dalla Mercedes e bocciata da parte della Federazione. Questa volta, però, la soluzione ripresa dalla Ferrari è da considerarsi regolamentare, in quanto se è vero che lo scorso anno la Mercedes presentò i deviatori di flusso come elementi strutturali in violazione all’articolo 3.9.8 del Regolamento Tecnico, bisogna dire che nella nuova versione dell’articolo 3.9.8 del Regolamento tecnico 2023 tutti gli elementi ausiliari presenti sull’ala (tra cui i deviatori di flusso) non devono per forza essere elementi strutturali, aprendo così alla possibilità di poter ospitare sull’ala degli elementi di matrice aerodinamica, come per l’appunto i suddetti cinque deviatori di flusso per lato (nella nuova versione del punto b del suddetto articolo si parla di al massimo otto elementi per lato).
La sospensione anteriore mantiene lo schema push-rod, ma il braccio superiore della sospensione è stato collocato un pochino più in basso, mentre il braccetto dello sterzo è stato allineato al braccio inferiore della sospensione, permettendo così un cambiamento del disegno delle prese d’aria dei freni anteriori.
Occhio allo specchietto retrovisore: si presenta sorretto da tre deviatori di flusso laterali.
Le bocche dei radiatori, pur presentandosi strette e ancora più alte (di almeno una decina di mm rispetto alla F1-75), sembrano più allargate all’estremità e più scavate. mentre i canali Venturi presentano un deviatore di flusso simile a quelli già visti in Mercedes e Red Bull.
Proprio in prossimità del canale Venturi è possibile rilevare una vera e propria novità introdotta sulla SF-23, ben emersa nel corso dei giri di shakedown della monoposto sul circuito di Fiorano: un vero e proprio bypass duct. Un condotto, insomma, che porta l’aria dalla parte inferiore delle pance alla parte superiore, fuoriuscendo da un periscopio collocato lateralmente alle branchie (che si presentano suddivise in un pannello di cinque sfoghi (nella parte più scavata della pancia) e di sette sfoghi (poco sotto il cofano motore)), che hanno la funzione di spingere il flusso verso il retrotreno.
Le pance si confermano alte e rispetto alla F1-75 dello scorso anno appaiono più scavate all’anteriore.
Osservando il fondo, rispetto alla F1-75 la carrozzeria va a restringersi nella parte posteriore, quasi come se volesse spingere i flussi d’aria verso la zona del diffusore.
Come rilevato sui freni anteriori, anche i freni posteriori presentano una nuova presa d’aria che dovrebbe garantire una migliore gestione termica delle gomme.
La sospensione posteriore presenta lo schema pull-rod con l’adozione di due bracci multi-link. L’ala posteriore è sorretta da un doppio pilone di sostegno a collo di cigno, anche se nell’ultimo giorno di test in Bahrain era stata montata nei primissimi minuti un’ala più carica caratterizzata da un monopilone (smontata poi dopo pochi minuti per via di un problema al DRS). Non escludiamo che quest’ala possa venir nuovamente provata magari già questo fine settimana, nel corso della FP1 o della FP2 del venerdì.

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