Motore: Red Bull Powertrains RBPTH002 1.6 V6 a 90° turbo ibrido Piloti: Yuki Tsunoda (22), Nyck De Vries (21). Caratteristiche tecniche: l’AlphaTauri AT04 realizzata da Jody Eggington è una monoposto che se da una parte riprende cambio e motore della Red Bull, dall’altra non esita a proseguire per la sua strada portando avanti delle soluzioni diverse da quelle adottate dalla casa madre. La monoposto, come rivelato dallo stesso Eggington in fase di presentazione, si presenta con un passo più lungo, il che ha portato rispetto alla AT03 uno spostamento in avanti di sospensione e ruote anteriori, in modo tale da favorire (per via della maggior distanza ora esistente tra avantreno e centro vettura) un miglior reindirizzamento del flusso d’aria sia verso i canali Venturi (di nuova concezione, e, apparentemente di dimensioni più ridotte), sia verso il fondo. Il muso si presenta leggermente più corto rispetto alla AT03 dello scorso anno, e va ad aderire al profilo principale dell’ala anteriore. La sospensione anteriore segue lo schema push-rod, con il braccio dello sterzo che è stato abbassato, e che si avvicina non poco al triangolo inferiore. Nuove le prese d’aria dei freni anteriori. Le bocche dei radiatori si presentano tondeggianti simil Ferrari e schiacciate verso l’alto, mentre le pance si presentano picchiate simil Red Bull, così come si presenta accentuato lo svaso sotto la fiancata, introdotto lo scorso anno proprio dalla RB18. Alla luce del ricollocamento dei componenti interni (presumibilmente per fini aerodinamici, in modo da portare più aria verso il retrotreno) è stata completamente ridisegnata la parte che si trova sotto al cofano motore, (dove si trova la scritta HONDA), molto più ridotta rispetto a quella presente sulla AT03. La sospensione posteriore è stata chiaramente ripresa dalla RB18 e segue lo schema push-rod, mentre l’ala posteriore (il cui profilo principale si presenta a cucchiaio) viene sorretta da un mono-pilone, su cui sembra appoggiato anche il comando del DRS.