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Andretti, Cadillac e un sogno comune chiamato Formula 1© Andretti Autosport

Andretti, Cadillac e un sogno comune chiamato Formula 1

Andretti Global e General Motors (con il marchio Cadillac) hanno ufficializzato la volontà reciproca di approdare in Formula 1 con una squadra comune. FIA favorevole, F1 piuttosto fredda.

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AGGIORNAMENTO (Ore 12:25 di Lunedì 9 Gennaio). Nel pomeriggio di Domenica 8 Gennaio, il Presidente FIA Mohammed Ben Sullayem ha pubblicato su Twitter un tweet polemico in merito alle perplessità paventate da Formula 1 in merito a un possibile ingresso del team Andretti Cadillac nella massima serie motoristica, andando così a confermare quella sensazione (accennata sul finire del presente articolo) di muro contro muro tra FIA da una parte, e F1-team dall'altra (con le squadre che temono una diminuzione significativa degli introiti per via dell'inserimento di una undicesima squadra). "È sorprendente che ci siano state alcune reazioni negative in merito alla notizia dell'accordo tra Cadillac e Andretti (in vista di un possibile approdo in F1 n.d.r). La FIA ha accettato negli ultimi anni l'ingresso di organizzazioni più piccole e di minor successo. Dovremmo incoraggiare in prospettiva l'ingresso in F1 di costruttori mondiali quali GM e squadre di razza quali Andretti ed altre. L'interesse da parte delle squadre verso i mercati in crescita aggiunge diversità e aumenta l'appeal della F1". 

Un vero e proprio colpo di scena. A pochi giorni dalla decisione del Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem di studiare un processo di manifestazioni d’interesse per valutare l’ampliamento delle squadre iscritte al Mondiale di Formula 1, il team Andretti ha ufficializzato nel pomeriggio del 5 Gennaio la propria intenzione di voler una volta per tutte approdare in Formula 1. Questa volta, però, non da sola (come fatto in precedenza), ma affiancata da General Motors, e in particolare da un marchio del calibro di Cadillac. La nuova squadra assumerà la denominazione di Andretti Cadillac (anche se secondo alcune fonti potrebbe addirittura chiamarsi Cadillac Racing), e vedrà una sede operativa negli States (nella nuova sede di Andretti Global a Fishers, nell’Indiana), e una struttura di supporto in Gran Bretagna.

Come si legge nel comunicato diffuso da Andretti Global e da General Motors, l’accordo unisce due iconiche aziende americane con un profondo pedigree negli sport motoristici e offre l’opportunità di costruire sui precedenti successi nelle corse espandendo al contempo la portata internazionale di entrambi i marchi. Il tutto in un momento che vede la Formula 1 in forte espansione a livello globale, così come negli States, che nel 2023 ospiterà addirittura ben tre gare valide per il Mondiale (oltre al Gp degli Usa in programma ad Austin e il riconfermato Gp di Miami, il Circus approderà dal 16 al 18 Novembre prossimi a Las Vegas). Da qui, pertanto, l’intenzione da parte del team Andretti Cadillac di presentare una manifestazione di interesse quando la FIA avvierà il processo formale, con la promessa, qualora dovesse venir selezionato, di avere almeno un pilota americano al suo interno. Prevedibile, qualora dovesse venir selezionato, un possibile esordio del team Andretti Cadillac a partire dal 2026, in modo da poter schierare la nuova generazione di power unit semplificate, che vedrà l’abolizione dell’MGU-H e l’impiego di carburanti 100% sintetici.

Queste le dichiarazioni di Michael Andretti, Presidente e CEO di Andretti Global. “Stiamo continuando a far crescere Andretti Global e la sua famiglia di squadre corse e abbiamo sempre lo sguardo rivolto al futuro. Sento che siamo adatti per essere una nuova squadra per la Formula 1 e possiamo portare valore alla serie e ai nostri partner ed entusiasmo per i fan. Sono orgoglioso di avere GM e Cadillac al nostro fianco mentre perseguiamo questo obiettivo. GM e Andretti condividono un'eredità nata dall'amore per le corse. Ora abbiamo l'opportunità di unire le nostre passioni per il motorsport e la dedizione all'innovazione per costruire una vera offerta di F1 americana. Insieme, continueremo a seguire le procedure e i passaggi proposti dalla FIA durante il processo di valutazione. Nel frattempo, continuiamo a prepararci con ottimismo se dovessimo essere abbastanza fortunati da far approvare formalmente Andretti Cadillac come concorrente di Formula Uno”.

Queste, invece, le dichiarazioni del Presidente di General Motors, Mark Reuss, il quale non ha nascosto l’orgoglio di poter portare l’innovazione e il design americano in F1, qualora il Team Andretti Cadillac dovesse venir selezionato dalla Federazione. “General Motors è onorata di collaborare con Andretti Global in questo momento storico delle corse. Abbiamo una lunga e ricca storia negli sport motoristici e nell'innovazione ingegneristica, e siamo entusiasti della prospettiva di collaborare con Andretti Global per formare un team americano di F1 che contribuirà a stimolare un interesse ancora più globale per il campionato e per lo sport.
Cadillac e F1 hanno entrambe un appeal globale crescente. Il nostro marchio ha un pedigree negli sport motoristici che dura da più di un secolo e saremmo orgogliosi di avere l'opportunità di portare la nostra distintiva innovazione e il design americano in F1 ".

Nelle ore immediatamente successive al comunicato è poi emerso che il potenziale team Andretti Cadillac Racing avrebbe in mano un accordo firmato con un motorista attualmente presente nel Circus per la fornitura dei motori (si sussura Renault) in modo tale da potersi concentrare a tempo pieno in caso di approdo in F1 nei primi anni sul telaio, per poi valutare se realizzare autonomamente o meno anche la power unit.

La reazione di FIA e di Formula 1

Subito dopo l’annuncio della manifestazione d’interesse di Andretti Global e General Motors (con il marchio Cadillac) in merito a un potenziale ingresso in Formula 1, sono arrivate prontamente le reazioni di FIA e di Formula 1, chiamate ad esprimere un parere favorevole o contrario alla suddetta candidatura.
Il Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem via Twitter si è mostrato favorevole a un potenziale ingresso di Andretti Global e Cadillac in Formula 1, fermo restando che la procedura richiederà diversi mesi e seguirà il rigoroso protocollo adottato dalla Federazione.

Più fredda è stata la reazione della Formula 1 (che già nel 2021 aveva visto con un certo sfavore la possibile acquisizione della Sauber ad opera di Andretti, e che quasi un mese fa con Stefano Domenicali aveva fatto presente che l’ingresso di Andretti non si sarebbe concretizzato a breve termine, perché serviva l’appoggio di un grande costruttore), che con una nota ha dichiarato che “c’è un grande interesse per il progetto F1 in questo periodo con una serie di conversazioni che proseguono e che non sono visibili come altre. Tutti noi vogliamo garantire che il campionato rimanga credibile e stabile e qualsiasi richiesta di nuovo concorrente sarà valutata in base a criteri per raggiungere tali obiettivi dalle parti interessate. Ogni richiesta di ingresso di un nuovo concorrente richiede il consenso sia della F1 che della FIA”.

Alla nota rilasciata da F1 ha subito risposto prontamente Michael Andretti nel corso di un’intervista rilasciata alla testata americana racer.com, sottolineando in linea di massima che con la partnership con un costruttore del calibro di General Motors (e in particolare Cadillac) richiesta lo scorso Dicembre da Stefano Domenicali, come potrà la Formula 1 (e di conseguenza Liberty Media) dire di no alla candidatura del team Andretti?
“Una delle cose importanti chieste da F1 è stata, cosa porta Andretti alla festa? Bene, ora stiamo portando con noi uno dei più grandi produttori al mondo del calibro di General Motors attraverso Cadillac. Quindi riteniamo che l’unico requisito che avevamo ancora da soddisfare ora lo sia stato. Questo, penso, porterà un enorme supporto alla Formula 1. Ed è difficile per chiunque contestarlo”.

Nel corso dell’intervista rilasciata a racer.com, Andretti ha sottolineato il fatto di avvertire pieno appoggio da parte della Federazione, nonché il sostegno del Presidente FIA Ben Sulayem. “Alla fine, è ancora una serie FIA, e il presidente ha sicuramente dimostrato che vorrebbe davvero avere almeno un undicesimo team in griglia. È un pilota e ne comprende l'importanza per la serie stessa. Quindi siamo molto fiduciosi che una volta che la manifestazione di interesse sarà uscita, soprattutto vista la nostra grande partnership con Cadillac, avremo una possibilità molto, molto, molto buona di soddisfare ogni requisito e di essere in grado di essere presto sulla griglia".

Si prospetta, dunque, un braccio di ferro tra Federazione (appoggiata da Andretti e Cadillac) da una parte e Formula 1 (appoggiata dai team attualmente iscritti) dall’altra in merito a un possibile ingresso del team Andretti Cadillac nella massima serie motoristica, con la stessa F1 che forse preferirebbe manifestazioni di interesse meno appariscenti rispetto a quella portata avanti da almeno un paio d’anni dal sessantenne ex pilota americano. Chi avrà la meglio sarà solo il tempo a dirlo.

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