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Formula 1, presentazione Gp San Paolo© McLaren F1 via Twitter

Formula 1, presentazione Gp San Paolo

La Formula 1 approda sul circuito brasiliano di Interlagos per la penultima prova del Mondiale 2022

11.11.2022 ( Aggiornata il 11.11.2022 13:02 )

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Mettere Perez nelle condizioni di conquistare il secondo posto nella Classifica Piloti. Questo l’obiettivo della Red Bull in occasione del Gp di San Paolo (nuova denominazione dallo scorso anno del Gp del Brasile, per via del contributo a dir poco decisivo dato dall’ex sindaco di San Paolo, Bruno Covas, assieme al governo nazionale, per mantenere la corsa a Interlagos), penultima prova del Mondiale 2022 di Formula 1. In un’annata dominata (sopratutto dalla ripresa del campionato in Belgio dopo la pausa estiva) dalla scuderia austriaca con la conquista del titolo piloti da parte di Max Verstappen in Giappone, e del titolo costruttori (dopo nove anni di digiuno) negli Usa, è questa, dunque, la nuova mission Red Bull per trasformare un’ottima annata in un’annata da leggenda, visto e considerato che mai nella storia della scuderia di Milton Keynes i due piloti ufficiali avevano occupato i primi due posti della Classifica Piloti.
Non sarà, però, un’impresa facile: se è vero che Perez si presenta a Interlagos con cinque punti di vantaggio nei confronti del ferrarista Leclerc e se è altrettanto vero che pur garantendo il massimo aiuto Verstappen non ha escluso di poter comunque lottare per la vittoria, bisognerà comunque capire quale sarà il reale grado di competitività della Ferrari dopo il passo falso del Messico legato alla paura di possibili rotture del turbo per via del surge, innescate dall’eccessiva altura (2200 metri circa) che porta non solo aria rarefatta e minore capacità di raffreddamento del motore, ma in alcuni casi anche un’instabilità da parte del compressore in determinate condizioni di pressione, compressione e portata con possibili oscillazioni del flusso d’aria che nei casi più critici può portare a delle vibrazioni, se non addirittura a delle rotture dei componenti.

Per questo motivo, quindi, la Ferrari aveva optato in Messico per delle mappature più prudenti sperando di poter ovviare ad esse con un assetto particolarmente scarico. La realtà, purtroppo, è stata decisamente diversa dalle previsioni: non solo la scelta di assetto non ha pagato in FP2 e FP3 costringendo i meccanici della Rossa a un repentino passo indietro a ridosso delle qualifiche (senza così poter affinare l’assetto per mettere in condizione sia Leclerc che Sainz di tirare al massimo) optando per un assetto più carico sotto il profilo aerodinamico, ma, come non bastasse anche la mappatura più prudente sotto il profilo della power unit, è mancato proprio il bilanciamento della monoposto, con entrambi i piloti costretti a una gara anonima, con Sainz quinto e Leclerc sesto, pesantemente staccati da Red Bull e Mercedes.

Vero, anche il sopra raffigurato circuito di Interlagos si trova in altura, ma a una quota decisamente più bassa (700 metri), paragonabile a quella del Red Bull Ring dove peraltro la Ferrari ottenne lo scorso 10 Luglio quella che al momento è stata l’ultima vittoria della scuderia di Maranello con Charles Leclerc.
Ecco, quindi, perché, sulla carta, la Rossa dovrebbe (a patto di clamorosi colpi di scena) tornare a un maggiore livello di competitività paragonabile a quello delle ultime gare (Messico escluso), con la possibilità di poter lottare quantomeno per la pole position (con Leclerc, visto che Sainz dovrebbe sostituire il motore, con una possibile penalità in griglia da scontare domenica in gara) in attesa poi di scoprire come sarà il passo gara, fermo restando che il ritorno a una quota più bassa dovrebbe favorire l’efficienza aerodinamica in rettilineo di cui gode la Red Bull (sopratutto con DRS aperto).

Chi guarda al Gp di San Paolo con grande curiosità è la Mercedes, terza in Classifica Costruttori e distante 40 punti dalla seconda posizione della Ferrari. Il nuovo pacchetto aerodinamico introdotto ad Austin e in Messico ha dato i suoi frutti, e seppur con il limite dell’eccessiva resistenza all’avanzamento in rettilineo per via del drag, la W13 ha fatto nell’arco della stagione un deciso passo in avanti rispetto alle prime gare. Per questo, quindi, sia Hamilton che Russell cercheranno in tutti i modi di riavvicinarsi alla Ferrari in Classifica Costruttori per giocarsi tutto nell’ultima gara ad Abu Dhabi, con la speranza in queste ultime due gare della stagione di poter centrare una vittoria: Hamilton per ribadire una volta di più la statistica personale che lo ha visto vincere almeno una gara in tutte le stagioni finora disputate in Formula 1, Russell per l’emozione di una eventuale prima vittoria nella massima serie motoristica.

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