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Formula 1, presentazione Gp Usa© COTA via Twitter

Formula 1, presentazione Gp Usa

La Formula 1 sbarca ad Austin per il Gp degli Stati Uniti, 19° prova del Mondiale 2022. Diretta tv su Sky e TV8

21 ottobre 2022

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Assetto monoposto e gomme Pirelli

Il circuito di Austin (progettato da Hermann Tilke) rappresenta sicuramente un buon mix tra curve lente e curve veloci, con in più dei rettilinei annessi (il più lungo è quello tra la curva 11 e la curva 12, lungo circa 1 km). Il circuito presenta anche alcune curve ispirate dai più celebri circuiti europei (ad esempio la S che si snoda tra la curva 3 e la 6 e che rappresenta sicuramente uno dei punti più affascinanti del circuito ricorda non poco la successione di curve tra Maggots e Becketts presente sul circuito di Silverstone), mentre la parte lenta sul finale ricorda l'ingresso del Motodrom ad Hockenheim. Altra caratteristica del Circuit Of Americas è rappresentata dai cambi di pendenza, alcuni dei quali piuttosto significativi. Un esempio su tutti è la Curva 1,una curva cieca a 90° che i piloti affrontano dopo una salita piuttosto ripida (ben 27 m il dislivello).
Fondamentale per le monoposto è avere un carico aerodinamico medio-alto che sappia supportare un'ottima efficienza aerodinamica associata a un'importante potenza della power unit, sfruttata per oltre il 60% del giro, e che sia in grado di evitare il sottosterzo sull'anteriore.

Nell’affrontare il circuito di Austin sarà a dir poco basilare fare attenzione ai dossi (o bump in lingua inglese), dovuti principalmente all’instabilità del terreno su cui è costruito il Circuit Of The Americas e che nel 2019 avevano portato al danneggiamento della sospensione posteriore della Ferrari di Sebastian Vettel, costretto al ritiro dopo pochi giri. Dopo questo episodio nell’inverno 2019/2020 la pista era stata riasfaltata nei punti più nevralgici. Nonostante ciò, lo scorso anno il problema è tornato a farsi sentire in maniera ancora più pesante nelle aree non soggette alla riasfaltatura sopratutto in occasione della gara della MotoGp, al punto da costringere gli organizzatori alla vigilia della gara della F1 a levigare i dossi al fine di ripianarli, in modo tale da assicurare il minor disagio possibile alle monoposto. Infine, nelle ultime settimane è stata riasfaltata anche curva 1.
Alla luce delle irregolarità che caratterizzano il circuito texano, potrebbe essere necessario alzare le monoposto da terra, con il serio rischio di condizionare le proprie performance sotto il profilo dell’aerodinamica.

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Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha confermato la stessa scelta adoperata negli ultimi anni portando ad Austin le mescole C2, C3 e C4: a differenza però dello scorso anno (quando furono necessarie due soste) alla luce delle differenti caratteristiche delle gomme (passate da 13 a 18 pollici) potrebbe bastare anche una sola sosta).Anche negli States l’allocazione delle gomme sarà quella tradizionale: per questo motivo, quindi, ogni pilota avrà a disposizione 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2.

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